Questa storiellina mi è venuta così, quasi all’improvviso, per essermi tardivamente appassionata a 15/love. Non è niente di particolare e impegnandomi un po’ di più potrei scrivere qualcosa di meglio, ma questa l’ho scritta in un pomeriggio, dopo aver visto qualche video su YouTube. Spero comunque che qualcuno la legga e possa apprezzarla. Aspetto i vostri commenti. Ora basta, che la nota diventa più lunga della storia ^__-

I personaggi della serie appartengono ai legittimi autori. Per evitare accuse di pedofilia, lascio gli attori a se stessi. Questa storia è scritta senza scopo di lucro.

Buona lettura
Sara

Oggi, io, Cody Myers, mi chiedo perché.

Sarà per quella faccia da impunita, angelica carognetta, cui, quando fa certe sue espressioni, riesci a perdonare ogni cosa.

Sarà che è un perfetto, totale, adorabile idiota. Ma non è uno stupido, è questo che conta.

È più probabile, però, che sia per il suo sguardo. Quegli occhi da gatto, maliziosi e furbi, eppure dolci. Credo abbiano il colore del mare in una di quelle isole esotiche, come si vede nelle cartoline. Bellissimi.

E per come mi guarda. Per come sente il mio obiettivo su di se. E poi si gira e, immancabilmente, si mette in posa. Piccolo, vanitoso impudente.

O forse perché è simpatico. Innegabilmente lo è, o meglio, io rido un sacco con lui. Ma non so se rido perché lui è divertente o perché quando gli sto vicino ho come dei sovraccarichi di adrenalina… mah…

Magari è solo perché siamo complementari. Lui alto e magro, io piccolina e burrosa.

Sarà che è il primo ragazzo, da quando dedico qualche attenzione ai ragazzi, che mi rende così confusa. Una confusione sublime come un volo di farfalle nello stomaco.

Potrebbe essere anche per la sua inarrestabile, folle creatività. Quell’infinità di progetti campati per aria in cui riesce immancabilmente a coinvolgermi. Gli basta un sorriso.

Già, il suo sorriso. È sicuramente uno dei motivi principali. Solare e caldo, disarmante, quando si allarga. Assolutamente irresistibile, quando le sue labbra si arricciano intorno a quel delizioso neo.

E allora non vorresti fare nient’altro che baciarlo.

I suoi baci sono come le caramelle. Succose, dolcissime, dorate caramelle. Sì, è vero, a volte faccio un po’ la ritrosa, ma solo perché lui crede che un bacio basti a farsi perdonare qualunque cosa. Beh, in parte può anche essere vero, ma un po’ dovrò fargliele pagare le sue cavolate, no?

E poi c’è la sua vitalità. Di quelli come lui si dice che hanno l’argento vivo addosso. È vero, anche se penso che l’oro gli doni di più. S’intona coi suoi capelli.

Mi piacciono anche le sue malinconie, però. Quei momenti in cui si ritrae in se stesso e, piuttosto che confidarsi, preferirebbe essere scuoiato vivo. Orgoglioso e insicuro come ogni adolescente. Come me. Come tutti i nostri amici.

Magari mi piace proprio perché condividiamo questa strana età che abbiamo. Forse tra qualche anno preferirò tutt’altro tipo di uomo, ma adesso non c’è nessuno come lui.

Tutti questi motivi sono validi, ad ogni modo. E nessuno di loro è quello definitivo.

Credo di aver trovato la risposta, infine.

È la combinazione di tutte queste cose a portarmi verso di lui.

Ma c’è una sola e unica motivazione per cui… lo amo.

Io lo amo perché è Squib.