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Autore: La Lady    28/06/2007    12 recensioni
PErchè i membri dell'Akatsuki hanno preso quella decisione? Cosa li ha portati a tradire i propri villaggi? Ecco la mia versione delle cose. A molti di voi non piacerà lo so, ma io li veo così. Fatemelo sapere! Un bacio dalla vostra leggenda.
Genere: Triste, Malinconico, Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akatsuki
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
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Perchè l'hai fatto...?
Sasori & Deidara
Fuori pioveva, una piccola e fitta nube che s'insinuava negli angoli più nascosti della piccola selva. Il silenzio regnava sovrano, la sola pioggia dolce e triste nenia solitaria. Il bosco era costernatro d'alberi di ogni tipo, grandi e possenti guardiani ormai gocciolanti. Una casa veniva protetta da tutta quella natura. Una casa dove ormai la natura ne sarebbe stata padrona. All'interno due figure coperte da un cappotto nero cercavano riparo dalla bufera che da li a poco sarebbe caduta. Uno di questi stava in piedi davanti alla gfinestra, gli occhi ormai rapiti dalla monotonia del tempo. Le tre nuovole rosse del cappotto facevano contrasto col suo umore, il volto contratto in un espressione di noia; se ne stava li ad osservar fuori come un bambino adirato della mancata passeggiata nei prati con gli amici. Piccoli rumori provenivano da fianco a lui, rumori ormai anch'essi monotoni per il biondo alla finestra che sbuffò voltandosi verso il compagno vicino a lui. Esso se ne stava seduto poco distante da lui in una sedia di vimini, i due cadaveri degli abitanti della casa ormai ridotti in legno. Il rosso stava seduto articolando un braccio dell'ormai defunto con olio e bulloni. Deidara si perse nell'osservar i movimenti del compagno: le mani che, come guidate da sentimenti ardenti, carezzavano lievemente gli arti in legno come se toccassero il sinuoso corpo di un amante. Gli occhi che, quasi chiusi, sanno esattamente che punto toccare per arivare alla perfezione. Deidara, anche se l'orgoglio non glielo permetteva, amava guardare come Sasori costruisse le marionette.
- Perchè l'hai fatto Capo, uhm?- Domandò il biondo con il suo solito tono di chi è sicuro di se, andando ad appoggiarsi contro la fredda parete di legno.
Sasori, per conto suo, continuò ad articolare il braccio della marionetta, i rossi capelli corti che gli andavano a nascondere poco il volto concentrato e rilassato.
-Io credo nella mia arte... Cosa che tanti non riecono a cogliere...- Rispose il maestro burattinaio alzando il corpo di legno e osservandolo attento.
Deidara alzò un sopracciglio nel sentir la strana ma aspettata risposta, la bocca che si storge in una smorfia.
-Rispondi sempre con risposte vaghe tu, uhn. - esclamò il biondo andando a prender posto nell'unica sedia rimasta nella piccola costruzione. Li stese le gambe in una comoda posizione, le mani che andarono dietro la testa a sorreggerla come un cuscino.
-Io tradì il mio villaggio per il semplice motivo che tutti mi consideravano matto, uhn- Esortò dopo Deidara, l'occhio destro color del cielo puntato sul soffitto pieno di ragnatele.
-Forse perchè in verità lo sei- Fu la semplice risposta di Sasori, che prese a lavorar nell'altro cadavere.
-Yeah, i matti erano loro che non riuscivano e non riescono tutt'ora a capire la vera essenza dell'arte, uhn. Per loro, le mie esplosioni non erano altro che futili bizze di un bambino viziato.- Deidara scosse la testa adirato, la mano destra che andò a staccarsi dalla nuca per andar a prugare in una borsetta che teneva legata in vita.
-Cosa ne sapevano loro dell'arte? Poveri e stolti esseri ciechi, uhn. Avevano paura per la mia arte, paura di una cosa così bella, yeah...- il ragazzo estrasse elegantemente la mano dalla sacca, porgendo il palmo verso l'alto, mettendo a nudo la bocca che regnava nel suo centro. Essa masticava silenziosa per poi tirar fuori una statua a forma di pennuto con la lingua.-  Come si può aver paura di un attimo? Tutti noi viviamo di attimi, uhn. Attimi che purtroppo la gente sciocca dimentica, uhn.-
Il silenzio piombò di nuovo nella piccola costruzione, la pioggia che andava in costante aumento.
-Tu sei giovane e non puoi ancora capire la vera forma d'arte...- disse piano Sasori andando a carezzare la guancia della nuova marionetta- Tutte le persone, dai secoli dei secoli, fanno in modo che le cose durino nel tempo, che siano immortali per l'uomo e per i loro successori... Tutti noi consideriamo l'immortalità arte. -Silenzio ancora, dove la figura del ragazzo della sabbia andava a sistemare le sue nuove creazioni- Io ho ucciso il terzo Kazekage; l'ho reso immortale nella mia arte. Tutti a Suna mi consideravano pericoloso...Eppure tutti compravano le mie marionette. Allora chi è veramente l'assassino? Chi usa il pugnale per uccidere o chi passa il pugnale a colui che lo userà?- LE mani del rosso andarono di nuovo alle articolazioni dei due fantocci di legno, messi in posizione seduta accanto ad un caminetto spento, le teste che andarono ad incontrarsi fra loro sorreggendosi a vicenda- Il Kazekage provò a fremarmi, provò a fermare la mia arte. Io non avevo chiesto nessuna sfida. Fu lui a lanciarla e fu lui a condannare la mia vita a Suna. Eppure tutt'ora trasmetto la mia arte alla gente tramite le mie marionette- Un ultimo tocco dietro la nuca dei pupazzi, la mano di Sasori che andò ad attaccare il suo marchio di riconoscimento- Tutte le marionette esistenti hanno il marchio dello scorpione rosso. Tutte quelle in possesso dai marionettisti. Ancora oggi mi chiedo chi sia davvero l'assassino di tanta ignoranza.-
Deidara rimase a contemplare il compagno spostarsi, la mano che ancora giocherellava con la statuina.
-Ho sempre manovrato l'argilla grazie alle bocche che ho fin dalla nascita nei palmi delle mani; il destino mi ha dato questo grande dono, uhn. Perchè non usarlo? Mi accusano di averfatto parte degli attacchi terroristici della popolazione del villaggio della roccia; la mia non era guerra, la mia era arte! E lo è tutt'ora, uhn! Io facevo cosa mi dicevano loro, creavo la mia arte viva e pulsante!- LE parole di Deidara erano calde e piane di ardente desiderio, l'occhio che attento accarezza per un attimo i lineamenti perfetti della piccola argilla nella mano.
-Quante stronzate...- REplicò diretto Sasori.
- Non ho avuto famiglia e tutti al villaggio  mi consideravano diverso. Un giorno feci vedere la mia vera arte agli abitanti, uhn- Deidara si alzò di scatto, afferrando la statuetta agilmente nella destra, l'occhio lkibero puntato fuor di finestra, l'espressione triste non tipica di lui- Io amo l'esplosione. Essa è come un grande fuoco artificiale. Tutti guardano ammaliati quei disegni che l'uomo riesce a far esplodere nel cielo di notte, uhn. Ed io provai grande gioia e soddisfazione nel veder esplodere parte del villaggio che tante volte aveva osato definire sporca e sprecata la mia arte.-
-Il tempo sta migliorando. Preparati Deidara, partiamo.- Disse calmo Sasori mentre si apprestava a raccogliere i suoi oggetti sparsi nella piccola abitazione.
-Yeah Capo...-
Fuori aveva smesso di piovere, ma l'erba era ancora bagnata. Il sole autunnale tentava con tutte le sue forze di far entrare uno spiraglio di luce attraverso i fitti alberi bagnati. Due figure con un cappotto nero ripresero il cammino che tante volte prima d'allora avevano percorso, un cammino arduo e pieno si sassi.
-Essendo un inventore come me... Io ti stimo. Ma l'arte è un istante di effimero splendore, yeah.- disse il ragazzo più alto mentre si sistemava i lunghi capelli biondi.
-L'arte è qualcosa di incantevole che rimane nel tempo. E' la bellezza eterna la vera arte- Rispose calmo il compagno, le tre nuovole rosse che si muovevano lentamente sul cappotto nero ad ogni suo passo.
Fu un attimo. Un rumore assordante riempì la foresta facendo volar via spaventati i volatili che vi avevano trovato riparo. Pezzi di legno volavano da tutte le parti, la piccola statuetta d'argilla che era esplosa da dentro la casa.
-Deidara?- Chiamò il rosso, come se lo scoppio non gli evesse sfiorato l'anima.
-uhn?-
-Sei un idiota-
*
Ecco a voi il secondo capitolo boys & girls.
Ecco Sasori & Deidara come li vedo io
un maestro severo e attento ed un allievo intraprendente e con degli ideali
Speropiaccia come cosa.
Ditemelo voi!
Ilprossimo capitolo, se la cosa continua a piacere, sarà con Hidan e Kakuzu.
Ditemi se continuare o meno.
Ringrazio con tutto il cuore
DARTHTEO
QUEEN_OF_SHARINGAN_91
MIYA
AYKO
_ELEUTHERA_
HIME-CHAN
SAYURI CHAN
KOHARUCHAN
ELYON_CHAN
NARUFAN
PICCOLA91
KAMUSA
FENICEX8
KADAJ
REIKI
grazie davvero.
mi date la forza di andare avanti con lo scrivere.



   
 
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