E’
semplice … verde per Silvia, arancio per Apollo e blu per me.
Volevo andare a pensare,
pensare e decidere su cosa fare ora che tutti sanno il
mio segreto … e quello di mio fratello. La vita è diversa. Quando entro in una
stanza tutti si girano, smettono di parlare oppure sussurrano piano. Vorrei che
mi trattassero come prima e che iniziassero a capire che sono sempre la stessa
Silvia. L’unico che lo fa è Apollo, non so perché ma credo che infondo abbia
capito come mi sento… Ma probabilmente non vorrà più
avere a che fare con me neanche lui.
Per questo mi trovo nella
foresta. Voglio nascondermi da tutto e da tutti e credo che questo sia il luogo
adatto. Chi viene mai qui?
Quando ero con Baron dovevo
cacciare per procurarmi il cibo ma ora che sono alla
Deava e potrei non farlo non ci riesco. E’, più che un’abitudine, un modo per
ricordarmi sempre che vengo dalla strada e che ho un motivo per trovarmi qui.
Molti elements dicono sia un animale perché faccio queste cose
ma io non ci bado. Ora che ci penso la principessa fessa non lo fa più da quando suo fratello … La vedo cosi sola, ogni giorno più triste.
L’altra notte stavo entrando in camera quando ho
sentito dei singhiozzi. Era lei. Avrei voluto fare qualcosa per consolarla…
Sentivo le sue lacrime silenziose ed ho provato a muovermi verso la sua stanza.
Ero bloccato. Sentivo che non potevo intromettermi. Conosco il dolore e ne ho
provato tanto, cercavo di evitare gli altri e di restare solo in modo da non
soffrire più. Sento qualcosa muoversi tra gli alberi. Che cosa…
Maledizione! Cercavo un
po’di tranquillità e chi trovo…Apollo! Che non è
propriamente tranquillo … Possibile che ho scordato… lui viene spesso qui !! Io però non me ne vado, se ne vada
lui.
Lo deve fare perché
semplicemente non può comprendere. Non può sapere quello che sento. Una lacrima
mi riga il viso. In questi giorni ho pianto molto ma mai davanti agli altri.
No, non posso farmi veder piangere da lui. Sto per asciugarmi il viso quando vedo Apollo avvicinarsi, tende una mano verso di
me e prende la mia lacrima. E’ cosi dolce … Non riesco
a smettere di guardare quei suoi occhi ambrati. Una volta l’ho sentito parlare
con Sophia, com’è che li aveva descritti? Terribili e tristi
credo. Sono spaventosamente belli e il loro sguardo ti incatena.
Nooo! La principessa fessa!
Che ci fa qui? Questo posto è mio. Io mi sento il padrone della foresta, vivo
con lei… Se ne deve andare. Lei non può capire queste cose. Ma che cosa
fa? Vedo qualcosa che brilla sul suo viso. Sta piangendo. La vedo scostarsi come
per nascondersi da me. Asciugo la sua lacrima e lei alza lo sguardo. Piccoli
angoli di cielo i suoi occhi. Non posso levare lo sguardo. Voglio perdermi
dentro al tuo. Silvia …
Mi abbandono su un albero e
guardo in alto. Su un ramo ci sono degli uccelli. Come vorrei poter volare
anch’io, volare via dalle persone, dalla realtà … Apollo…Il mio cuore perde un
battito. Si appoggia anche lui sull’albero e mi stringe. Lentamente si gira e
mi bacia. Gli restituisco il bacio e piango. Piango e sorrido.
La bacio e non mi importa
cosa penserà. Posso finalmente stringerla e proteggerla. Chiude gli occhi ed
ancora una volta piange. Poi sorride.
L’anima di ogniuno di noi è
divisa in due. L’essere umano nel corso della sua vita non fa altro che cercare
il proprio frammento ed a volte quando lo si trova la
gioia è tale da ricorrere a gesti irrazionali. Lacrime e sorrisi, parole e
silenzi …
E’
la prima che pubblico (e se fa schifo ditelo nn mi arrabbierò) (Voi: fa
schifo!) (appaio io con la falce in mano: CHE COSA?!)