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Autore: BebaTaylor    17/12/2012    5 recensioni
«Rimani, per favore!»
L'urlo di Meredith gli lacerò il cuore, ma riprese a camminare. Sapeva che se si fosse fermato, che se l'avesse abbracciata, non sarebbe più riuscito a staccarsi da lei e allora addio a tutti i buoni propositi.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Please Stay



Richard sfiorò la spalla di Meredith e posò un bacio sulla pelle abbronzata. Pensò che tutto ciò fosse ingiusto, che lui voleva stare con lei ma non poteva; si chiese cosa sarebbe successo se si fossero conosciuti prima che lui si sposasse con Rosalie, ma sapeva che sarebbe stata la stessa cosa.
Sam e Josh sarebbero andati ugualmente da Meredith, per intimarla di lasciarlo perdere, perché lui e Rosalie stavano insieme da molto tempo, ed erano perfetti l'uno per l'altra, perché loro erano e saranno sempre la coppia perfetta; e avevano due splendidi bambini.
Richard sospirò e posò la mano su quella della ragazza e strinse, Meredith mugugnò qualcosa e Richard sorrise debolmente, le baciò i capelli e posò il viso accanto a quello di lei e respirò il suo profumo, non voleva dimenticarlo. Non l'avrebbe più rivista e voleva ricordare ogni dettaglio di Meredith; i suoi occhi, grandi e azzurri, il suo sorriso, il suo profumo e il sapore della sua pelle.
Non voleva dimenticare nessun dettaglio, nemmeno il più insignificante, perché lui era innamorato di lei. E anche di Rosalie e il non saper scegliere lo faceva star male, ma il fatto che altri avessero deciso per lui lo faceva stare ancora peggio.
Guardò la sveglia, i numeri e le lancette fluorescenti indicavano le quattro e mezza del mattino. Sorrise fissando la sveglia, anche se non poteva vederla -era buio- sapeva che era a forma di maiale, con il quadrante nella pancia grossa e rosa.
Si strinse ancora di più a Meredith - mancavano quasi tre ore alla partenza del treno- e i suoi pensieri ritornarono a quanto fosse difficile per lui lasciarla per sempre; avrebbe voluto stare con lei, lavorare con lei alla ferramenta, pranzare con lei, come facevano prima, prima che tutto venisse a galla, prima che Albert spifferasse tutto in giro.
Albert... doveva saperlo, intuirlo, che avrebbe portato soltanto guai. Ma era il migliore amico di Meredith, e Richard lo sopportava solo per lei. Non si aspettava un colpo così basso da lui, anche Albert era innamorato di Meredith, secondo Richard avrebbe potuto -o dovuto- comportarsi in maniera diversa, soprattutto per Meredith.
Albert li aveva fatti pedinare da un investigatore e, quando aveva ottenuto le prove, le aveva fatte vedere a Rosalie. Poi c'era stata la visita di Sam e Josh. E da lì era tutto precipitato.
E ora lui non l'avrebbe più vista.
L'aveva promesso a Rosalie e alle loro famiglie, aveva acconsentito di andare in terapia di coppia, i suoi familiari erano convinti che le cose si sarebbero sistemate.
E poi c'erano i bambini.... lui li amava con tutto il cuore. Rosalie gli aveva fatto intuire che se avesse continuato la sua relazione con Meredith non glieli avrebbe fatti più vedere. E lui non lo voleva.
Si mise prono e attirò su di sé Meredith, le mani posate sulla schiena di lei.
«Che ore sono?» mormorò Meredith.
«Le quattro e mezzo, è presto.» rispose «Non volevo svegliarti.»
Meredith sorrise e gli baciò il torace. «Ero già sveglia.» mormorò sfiorandogli il braccio, proseguendo fino alla mano, Richard intrecciò le dita con quelle di lei.
Lei alzò la testa, e si spostò, portando il viso su quello di lui; sorrise e gli baciò le labbra. Si sdraiò su Richard, le braccia vicino al viso.
Richard le circondò la vita con le braccia. «Che intenzioni hai?» le sussurrò sulle labbra.
Meredith sorrise e si alzò, mettendosi a cavalcioni su di lui. Afferrò il boro della canottiera e se la sfilò, lanciandola sul pavimento. «Indovina?» domandò abbassandosi su di lui.
Richard sorrise ancora, abbracciandola, attirandola a sé, «Mi piace quando fai così.» mormorò lui. «Ti amo.» sussurrò prima di baciarla.

***

Richard infilò il carica batterie del cellulare nella tasca del trolley e chiuse la cerniera. Sospirò e si guardò attorno, fissò il letto matrimoniale, la trapunta azzurra, morbida e calda, appoggiata sul letto.
L'armadio bianco era sulla parete opposta a quella della finestra. Le finestre erano aperte, e una leggera brezza muoveva le tendine bianche.
Richard ingoiò a vuoto, guardando quella camera. Ogni cosa che c'era in quella stanza gli ricordava qualcosa. Fissò il letto e sfiorò il cuscino, trattenendosi dall'istinto di prenderlo e annusarlo. O portarlo con sé. Voleva qualcosa che gli ricordasse Meredith, ma non poteva, Rosalie se ne sarebbe accorta. E lui non voleva che si arrabbiasse.
Prese il trolley e andò in cucina.
Meredith stava finendo di lavare le tazze della colazione.
«Devo andare.» esclamò Richard.
Meredith non disse nulla e posò la tazza pulita nell'armadietto.
«Meredith... devo andare.» ripeté Richard.
«Rimani, per favore.»
Richard fece un passo avanti, lasciando il trolley vicino al tavolo quadrato. Non era sicuro di aver capito bene, quello di Meredith era stato poco più di un sussurro. «Non ho sentito.»
Meredith sospirò, e Richard intuì che stava per scoppiare a piangere. E lui non sopportava di vederla soffrire, soprattutto se era lui la causa della sua sofferenza.
«Rimani, per favore.» esclamò Meredith voltandosi, lo strofinaccio stretto fra le mani, lo stringeva con tanta forza che Richard riuscì a vedere le nocche bianche dallo sforzo.
«Non posso.» disse Richard. «Io vorrei... ma non posso.»
Meredith mollò lo strofinaccio che cadde per terra e si avvicinò a lui. «Rimani.» esclamò, «Per favore.»
Richard la guardò negli occhi, sapendo che quello che stava per dire le avrebbe spezzato il cuore. Il suo era già in mille pezzi.
«Non posso restare.» disse risoluto.
Meredith lo fissò, poi abbassò il viso. «Resta.» esclamò.
Richard rimase in silenzio, immobile.
«Resta!» gridò Meredith alzando il viso, gli occhi pieni di lacrime. «Resta!»
Richard afferrò il trolley e si mosse verso la porta. «Non posso.» mormorò.
«Rimani, per favore!»
L'urlo di Meredith gli lacerò il cuore, ma riprese a camminare. Sapeva che se si fosse fermato, che se l'avesse abbracciata, non sarebbe più riuscito a staccarsi da lei e allora addio a tutti i buoni propositi.
Posò la mano sulla maniglia e si fermò per un istante.
«Richard... rimani. Per favore.» la supplica di Meredith lo scosse, abbassò la maniglia e uscì in giardino. Doveva andarsene. Per Meredith, per Rosalie, per i suoi bambini e per se stesso.
Doveva farlo.
Mentre usciva dal cancello, diretto verso la fermata dell'autobus, riuscì a sentire Meredith gridare.
"Rimani, per favore."

Salve! Questa oneshot è parte di una storia che sto scrivendo, questa è una delle prime scene che ho scritto; non so neanche perché abbia deciso di pubblicarla xD
In ogni caso spero che via sia piaciuta.
Fatemi sapere cosa ne pensate.

   
 
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