Brillava più vivace che mai, tonda, perfetta, emanando una luce chiara e fredda che scacciava qualunque tenebra
–è fantastica- disse Claire tendendo una
mano verso la luna
come se volesse acchiapparla e tenersela tutta per se, adorava rimanere
distesa
sulla collina durante le notti di luna piena, li lontana dal chiasso e
dalle
luci della città riusciva ad ammirare costellazioni e
pianeti che nessuno
riusciva a vedere, o meglio che nessuno cercava di vedere.
La prendevano tutti
per una svitata,ma in fondo lei non faceva nulla di male, amava solo la
natura
e come un eremita si rifugiava su quella collina isolata da tutto ad
ammirare
le meraviglie dell’universo.
Era estate , faceva molto caldo e
come sempre si era portata
uno zaino con una coperta, qualche provvista e una torcia elettrica che
gli
sarebbero serviti durante la notte, aveva diciassette anni ormai era
abbastanza
grande per badare a se stessa e non aveva paura di dormire da sola
all’aperto
ma per sicurezza nello zaino aveva messo anche un coltellino svizzero.
Come
sempre dopo qualche ora passata a contemplare il cielo stellato
finì per
addormentarsi , invece di sognare unicorni ed arcobaleni questa volta
sentì una
voce, le gridava di svegliarsi, di alzarsi e tornare a casa, era una
voce
disperata, sembrava che implorasse il suo aiuto,lei si
sforzò di tornare nel
suo mondo colorato con le principessine ma quella voce non la smetteva
di tormentarla.
–Bastaaaa!- gridò alzandosi di colpo e
svegliandosi da quello strano sogno,
ansimante si sedette per terra in silenzio ad ascoltare il battito del
proprio
cuore che martellava veloce, quando riuscì a calmarsi
sentì anche il rumore di
una sirena, incuriosita si alzò buttando lo sguardo verso il
centro della
città, qualcosa stava andando a fuoco, e lo capiva dalla
scintillante aura
arancione che si levava da un gruppo di edifici, non erano molto
lontani da li
–mamma, papà!- esclamò alzandosi di
colpo e iniziando a correre verso il luogo
dell’incendio.
Quando arrivò li
l’incendio era diventato ancora più grande, i
pompieri non riuscivano a domarlo, sembrava aver perso il controllo
–stai
indietro!- le disse uno di solo prendendola per un braccio
–sono usciti tutti?-
le domandò lei sperando con tutto il cuore che la risposta
di quell’uomo fosse
sì
–no, ci sono ancora tre persone li dentro, non sappiamo se
sono ancora vive,
abbiamo mandato degli uomini a recuperarle ma non sono ancora tornati-
si voltò
in preda al panico, e dietro di se buttati su delle barelle accanto
all’ambulanza c’erano il signor Niko e suo figlio
Tim, entrambi avevano la
faccia scura a causa del fumo, sua moglie non c’era e non
c’erano nemmeno suo
padre e sua madre, si lasciò scappare una lacrima,e
singhiozzando iniziò a
correre verso l’edificio in fiamme
–mamma, papà!- gridò di nuovo facendosi
strada tra le fiamme, si mise una mano davanti per coprirsi il naso e
non
respirare il fumo,il fuoco stava iniziando a scottarla, toccando una
parete in
fiamme si era ustionata una mano, ma non le importava, lei doveva a
tutti i
costi trovare i suoi genitori e portarli fuori da
quell’inferno,si trovò in un
bivio, davanti a se aveva un grande cumulo di macerie in fiamme, e i
corpi di
due pompieri completamente bruciati, “erano gli uomini che
erano stati mandati
a salvare le persone rimaste intrappolate” pensò.
Sentì uno strano
scricchiolio, si guardò attorno in cerca di una via di fuga,
alzò lo sguardo e
vide una parte del soffitto caderle addosso come una meteora
infuocata,l’abbraccio della morte non se lo era mai aspettato
così caldo.
-Claire svegliati! Alzati e apri gli occhi! Claire…-
La luce della luna illuminava il suo pallido volto che faceva un perfetto contrasto con la lunga chioma nera
-Claire!-
Sentì di
nuovo quella voce e decise di aprire gli occhi, era buio e le stelle
come
diamanti luccicavano in quel cielo di velluto nero, mentre la luna
impassibile
continuava ad osservare la terra.
–era solo un incubo?- domandò la ragazza
guardandosi le mani, i vestiti, le gambe.
Non aveva alcuna ustione e non aveva
la pelle scura , per accertarsi che il suo fosse stato solo un incubo
diede
un’occhiata alla città
–no!- iniziarono a scorrerle fiumi di lacrime sulle
guancie, era tutto vero, li nel suo quartiere non c’erano
più i pompieri e le
fiamme, ma c’era un enorme cumulo di macerie e di
carbone.
–No!- grido ancora
scoppiando in lacrime, si accasciò per terra battendo i
pugni sull’erba bagnata
di rugiada “ma se era tutto vero perché io sono
qui? Perché sono viva?” pensò.
Dal terreno sul quale continuava a battere i pugni si levarono delle
piccole
lingue di fuoco, e il suo pianto si tramutò in un piccolo
grido di spavento.
Pensando che fosse solo frutto della sua immaginazione prese la torcia
elettrica
e la puntò verso il punto in cui si erano levate le lingue
di fuoco , l’erba
era bruciata.
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Messaggio dall’autrice: sono davvero soddisfatta di questo mio primo capitolo e spero di poterlo essere anche di tutti gli altri, l’idea di questa fan fiction su un nuovo personaggio legato al festival di mezza estate mi era venuta proprio subito dopo esser uscita dal cinema,mi ispirava un personaggio che fosse l’esatto opposto di jack frost e che tentasse di ostacolarlo, ma poi ho deciso di fare il contrario XD andrò avanti un po’ a rilento con i prossimi capitoli, anche perché Claire dovrà conoscere gli altri personaggi (ok non anticipo altro) e avendo guardato solo una volta il film non ricordo molto o almeno non abbastanza da scriverci su dei capitoli, quindi prima di passare ai prossimi capitoli credo che dovrò riguardarmi almeno un’altra volta il film, nel frattempo aspetto qualche recensione o anche qualche critica ^^ Baci Kuro