Capitolo 5
Si respirava
aria di tensione nella grotta (neanche tanto grande) in cui si erano riuniti i
sei ragazzi. Stranamente nessuno parlava e la cosa metteva un’angoscia
incredibile. Erano tutti radunati al riparo ma di pioggia neanche l’ombra e la
cosa faceva arrabbiare ancora di più Sanzo e Kira, già di pessimo umore per i
fatti loro. Visto comunque che non accennava a diluviare e che era ancora chiaro
decisero di procurarsi qualcosa da mangiare e di accendere il fuoco. Già…
accendere il fuoco… primo grande problema. Gojyo propose:
- Bhè, visto
che stiamo facendo gli uomini primitivi, potremmo provare con i legnetti o con
le pietre focaie!- Kira intervenne:
- Perché, tu
sai individuare le pietre focaie?-
- Ovviamente
no, che domande!- Kira sbuffò esasperata, in ogni caso si misero a cercare
legnetti per accendere il fuoco, cosa che non fece per niente felice la dea che
dopo circa mezz’ora di lavoro affermò scocciata:
- Mi sembra di
essere entrata nei boyscout! Che schifo! Le mie povere mani sono piene di terra!
Ahh!! Guardate le mie unghie!! Che orrore! Che ribrezzo! Che disgusto! Che
voltastomaco! Che…-
- Eddai Kira
piantala!- intervenne ridendo ad un certo punto Laira che si stava divertendo da
morire. La dea ancora più alterata si rimise a cercare pezzi di legno, finchè il
suo lavoro non fu interrotto di nuovo da Laira, più precisamente da un suo
urletto:
- Ah!
Aspettate! Ma io so accendere il fuoco! Basta usare le sfere di energia! Se le
concentro nel palmo della mano danno vita ad una fiamma!- rimasero tutti in
silenzio per un attimo, sconcertati da ciò che aveva detto il demone, dopodichè
Kira sbraitò:
- Cioè, fammi
capire! Io è un’ora che mi insozzo di terra per niente?! Mi sono rotta
un’unghia, strappata il vestito, sporcata di terra e graffiata le mani per un
piffero di niente??? Baka oni!!!!!!!!!!- l’imprecazione fu ovviamente
accompagnata da una scarpa in testa alla povera demone che aveva ormai imparato
a sopportare tutto. Il secondo “problema”, o almeno per la dea era tale, fu il posto
dove dormire. Quando, infatti, Laira andò da lei a chiederle dove avrebbero
dormito, Kira inorridì nel notare che Hakkai stava disponendo delle coperte
all’interno della grotta, chiaro segno che avrebbero dovuto dormire lì. Si
avvicinò quindi al moro e chiese:
- Ehm… Quelli
cosa sarebbero?- Hakkai rispose con quel suo solito sorriso che dava tanto sui
nervi alla bella dea:
- Bhè, i
nostri letti! Non saranno confortevoli come un letto d’albergo, ma ci dobbiamo
accontentare!- Kira assunse un’espressione talmente schifata che non si può
neanche descrivere. Chiese quindi titubante:
- Cioè… ehm…
non avete neanche dei sacchi a pelo?- il demone scosse la testa e la dea gli
volse le spalle imprecando. Laira vedendo il cattivissimo umore della dea, le si
avvicinò e le chiese:
- Scusa Kira,
ma non potresti farli apparire come hai fatto con i miei vestiti?- la dea la
guardò per qualche secondo e poi le chiese con fare
ironico:
- Sì, certo…
Però c’è un problema mia cara mocciosa: come farei a giustificare la loro
miracolosa comparsa? Ti ricordo che loro non sanno e non devono sapere che sono
una dea!- allora Laira rispose con tutta la semplicità di cui era
dotata:
- Potresti
sempre dire che li hai trovati in un cespuglio…- a Kira iniziò a pulsare la
venetta sulla tempia e prima di tirare un’altra scarpa a Laira (a lungo andare
non è molto salutare…) decise di andarsene a cercare qualcosa da mangiare, ma
con scarsi risultati. Decise quindi di aspettare che tornassero gli altri con
qualcosa di commestibile, ma vedendo che erano riusciti solo a trovare un paio
di conigli decise di intervenire, almeno per sé. Andò nella foresta, lontano
dagli sguardi dei suoi compagni, e poi andò da suo padre e molto gentilmente gli
chiese del cibo:
- Maledetto
padre dannato! Portami del cibo! Molto! E subito!- Homura dapprima saltò al
collo della figlia come al suo solito, ma ritrovandosi l’arma della ragazza
puntata alla tempia, decise di assecondarla. Dopo aver cenato e aver digerito,
decise di tornare da quegli impiastri che stava raggirando per i suoi scopi. Nel
giro di pochi minuti li raggiunse e Laira subito le corse incontro impensierita
con qualcosa in mano. Poi le chiese:
- Kira dov’eri
finita?? Ero preoccupata!!! Pensavo che…- poi farfugliò un qualcosa di
incomprensibile, così che Kira le chiese di ripetere perché non aveva capito.
Così la giovane demone rispose:
- Bhè… io…
ecco… pensavo che mi avessi abbandonato anche tu…- Kira sbarrò gli occhi
sconcertata, ma subito si riprese e le rispose:
- Ah! Baka!!-
Laira chiuse gli occhi pensando che le arrivasse una scarpa in testa, invece
poco dopo sentì un tocco gentile sul capo. Non era una carezza, le ci aveva
semplicemente appoggiato una mano sopra. Era già molto per gli standard della
dea! Laira allora la guardò con gli occhioni spalancati e lucidi e subito Kira
si riscosse, ritrasse di getto la mano e le disse:
- Ah, piantala
di fare tante scene!!! Piuttosto, cosa tieni lì in mano?- Laira
replicò:
- Visto che
non tornavi e gli altri avevano fame, noi abbiamo mangiato, ma ti ho tenuto da
parte un pezzo di carne!! In realtà lo voleva mangiare Sanzo, ma io gliel’ho
impedito!!- Kira la guardò impensierita un attimo, e poi scoppiò a ridere. Per
la prima volta nella realtà Kira aveva riso, le erano persino venute le lacrime
agli occhi, tanto che i quattro ancora nella grotta misero la testa fuori per
vedere che cosa stava succedendo. La dea smise di ridere ed ancora con il
sorriso sulle labbra, guardò Laira che era ancora sconcertata e le
disse:
- Non ti
preoccupare. Mangialo tu!- Laira la guardò raggiante e le
chiese:
- Davvero
posso?? Ma… e tu?- Kira scosse il capo poggiandole una mano sulla spalla e
dicendo che non aveva fame (e ci credo!! Con tutto quello che ti sei fatta
cucinare da Homura!! ndMe). La dea si diresse quindi verso la grotta, ma quando
incrociò lo sguardo dei ragazzi, si accorse di stare ancora sorridendo ed il suo
volto si indurì. Ecco, come velocemente aveva iniziato ad essere felice, allo
stesso modo adesso tornava quella di sempre, fredda, glaciale e menefreghista.
Notò che il
cielo si stava rannuvolando molto velocemente, si girò quindi per dire a Laira
di rientrare e notò che aveva già finito di mangiare: doveva avere veramente
fame!! In ogni caso si ritirarono nella grotta e ben presto iniziò a
piovigginare. Ovviamente non c’era niente di interessante da fare in una grotta
angusta, umida e buia dato che il vento aveva spento il fuoco, così decisero di
andare a dormire. Kira si mise praticamente all’entrata della grotta, dato che
tutto quel contatto fisico la disgustava profondamente, accanto a lei si mise
suo fratello che si addormentò con un lembo del vestito della dea stretto in
mano, vicino al quale c’era Sanzo, rompiballe come sempre. Vicino a lui c’era
Gojyo con accanto ovviamente Laira. Hakkai era in fondo alla grotta, accucciato
in un angolino con Hakuryu, a fare l’asociale come al suo solito. Tutti ben
presto si erano addormentati, ma la bella dea non riusciva a prendere sonno.
C’era qualcosa che non andava… Qualcosa che doveva fare… Ma non capiva cosa, era
una sensazione strana, come quando ti dimentichi di fare qualcosa ed il dubbio
ti tormenta, tipo spegnere il gas prima di andare a letto. Si girò a guardare i
suoi compagni addormentati… Laira, Gojyo, da qualche parte c’era Hakkai, Goku e…
Sanzo… Quell’emerito imbecille testa di cazzo!! Stupido come pochi!! Aveva il
grande dono di fare imbestialire la dea, dono poco raccomandabile a dir la
verità! Però… forse riguardava lui quella strana sensazione… Sì, ma cosa aveva
dimenticato di fare?? … Ah! Già! Si era dimenticata di parlargli per il resto
della serata! Bhè, allora niente di preoccupante! In ogni caso decise di
togliersi ogni dubbio, così scostò leggermente suo fratello e si mise fra lui e
Sanzo, dopodichè, come la sera precedente, gli posò una mano sul braccio ed
entrò nei sogni del biondo.
Questa volta
niente incubi. Era un sogno calmo. A dir la verità quasi inutile. C’era solo
Sanzo, seduto sull’erba di una collina che guardava il paese sottostante. C’era
anche un po’ di vento a scompigliargli i capelli. Kira gli si sedette accanto e
notò che il bonzo non sembrava particolarmente stupito del suo
arrivo.
- Oggi ho
litigato con la vera Kira.- iniziò Sanzo. La dea lo guardò
storto:
- Vera?- il
biondo annuì:
- certo, vera.
Tu sei solo frutto dei miei sogni in fondo…- giusto…la dea stette in silenzio,
così il bonzo continuò:
- sai perché
mi sono arrabbiato tanto? Perché aveva ragione. Aveva capito tutto stando
insieme a me e a Goku soltanto un giorno e la cosa mi dava molto fastidio perché
io non me n’ero accorto in tutti questi anni! Probabilmente sono diventato
Goku-dipendente, ma questo non va bene per niente…- si interruppe e sospirò.
Kira piegò la testa di lato con espressione perplessa e
chiese:
- Perché non
va per niente bene?- Sanzo accennò un mezzo sorriso:
- perché non è
questa la filosofia su cui ho basato la mia intera esistenza! “Non avere legami,
non essere schiavo di nessuno, vivi soltanto per la tua vita!” questo era il mio
motto!- kira ridacchiò:
- Hai
riassunto in poche parole il mio tenore di vita fino ad
adesso!-
- Io non
voglio avere niente da proteggere!- la dea sussurrò:
- Mi sa che è
troppo tardi…- non riuscì quasi a finire la frase che si ritrovò catapultata nel
mondo reale. Non capiva… Non poteva essere già giorno… Si girò sconcertata nel
buio finchè non incontrò due occhi che la scrutavano nell’oscurità. Laira era
davanti a lei, con una mano stretto sul suo braccio. La dea la fissò assonnata e
perplessa e poi le chiese:
- Che vuoi?-
la giovane rispose in un bisbiglio:
- Posso
dormire con te?- Kira sbarrò gli occhi:
- E perché
mai?- la sua voce fu coperta dal rumore molto forte di un tuono, al quale Laira
rispose con un mugugno terrorizzato. La dea volse gli occhi al
cielo:
- Oh signore!
Hai paura di un temporale! E va bene, però allontaniamoci da questo stupido
bonzo corrotto, che se no rompe!- Laira annuì, dopodichè si sdraiarono
nuovamente e la giovane demone si addormentò nell’abbraccio caldo di Kira la
quale continuò a ripetersi le parole di Sanzo, forse per auto
convincersi:
- Non avere
legami, non essere schiavo di nessuno, vivi soltanto per la tua vita! Non avere
legami, non essere schiavo di nessuno, vivi soltanto per la tua vita! Non…-
finchè anche lei non si addormentò.
In ogni caso
il sonno durò poco, poiché ben presto si svegliò in preda alla nausea. Uscì in
fretta e furia dalla grotta, cadde per terra ed iniziò a vomitare mentre la
pioggia la bagnava. Dopo pochi secondi sentì due mani tirarle su i capelli.
Dannazione! Aveva svegliato anche Laira! Finalmente finì sia di piovere che Kira
di vomitare e quest’ ultima, stremata, si coricò nuovamente, addormentandosi
subito.
Quando si
svegliò si trovò davanti al naso dei fiori. Erano quei fiorellini che si trovano
in montagna… quelli tutti colorati… e con grande stupore della dea c’era persino
del glicine. Dove diavolo l’aveva trovata se comunque erano in montagna?? Si
accorse con suo grande disgusto di avere un braccialetto di fiori attorno al
polso, così interruppe la marea di complimenti che i tre demoni stavano
rivolgendo a Laira urlando:
- Ancora?! Che
orrore!!! Che schifo!!! Puzzano da morire!! Toglimeli subito da sotto il naso!-
tutto lo strepitare della dea svegliò anche il bonzo, che ebbe più o meno la
stessa reazione della dea. Dopo varie imprecazioni ed altrettanti sospiri da
parte dei quattro demoni, decisero all’unanimità di ripartire visto che
finalmente aveva smesso di piovere. Salirono su Jeep, ma dopo pochi minuti di
viaggio decisero di fermarsi ancora un momento poiché erano arrivati ad un
laghetto. Visto che l’igiene (almeno per la dea) veniva prima anche di tutti i
sutra esistenti, pensarono bene di lavarsi prima di ripartire. Si diedero una
sciacquata, senza farsi bagno completo, mentre la bella dea si appartò e fece
comparire spazzolino e dentifricio per ovvia funzione. Finalmente poterono
partire, sperando di non dovere essere più interrotti.
Su Jeep si
respirava stranamente aria di tranquillità, così strana da sembrare quasi
inquietante. Né Sanzo né Kira dissero niente per buona parte del viaggio, finchè
Laira non sbottò irritata:
- Ma la volete
finire di fare i mocciosi?? Non so perché abbiate litigato, ma qualunque sia il
motivo non è sicuramente abbastanza valido da rovinare il viaggio a tutti
quanti!!- a questa affermazione Sanzo rispose con uno “Tzk!” mentre Kira
biascicò un qualcosa di incomprensibile. In ogni caso, pian piano ricominciarono
a rivolgersi la parola, anche solo per insultarsi leggermente. Ad ogni modo il
loro viaggio fu interrotto di nuovo, questa volta causa stupidi demoni che
avevano scelto la giornata sbagliata per attaccarli. I sei ragazzi decisero di
sbrigarsi, poiché avevano già sprecato fin troppo tempo. Kira non si mosse
nemmeno da Jeep, estrasse semplicemente la pistola dalla giarrettiera ed iniziò
a sparare al branco di demoni. Come al solito non erano per niente forti, così
stavano per rimettersi in viaggio, quando videro Kougaiji, Doku e Yaone.
Ovviamente erano dei sicari i demoni appena sconfitti… Uff!! Che barba!! Kira
era così persa nei suoi pensieri che non si accorse nemmeno dell’evidente
elettricità e tensione che stava percorrendo l’aria in quel momento. Si accorse
di qualcosa solamente quando Gojyo si slanciò in avanti tirando un pugno a Doku
ed iniziando ad urlargli contro:
- Tu!! Doku!!
Dannato bastardo!! Come hai potuto non dirmi di avere una figlia?! E come hai
potuto abbandonarla a se stessa?!- l’interessato era troppo sconvolto dalla
vista di Laira per reagire, così che si prese un mucchio di cazzotti in faccia
senza dire neanche “ah”. Laira nel frattempo aveva fatto qualche passo indietro
e tutti gli altri si erano fermati ad osservare la scena per cercare di capirci
qualcosa. Kira guardò tutti, ad uno ad uno per cercare di comprendere la
situazione, ma visto che i suoi sforzi erano vani
disse:
- Scusate, non
vorrei interrompervi, ma… ehm… ecco… come dire? Che diavolo succede?- le rispose
Laira in un sussurro:
- Quello è mio
padre…- Kira rispose:
- Oh! Capisco!
E perché lo stai picchiando Gojyo?- Gojyo si voltò a guardare la bella dea
stravolto:
- Perché? Mi
chiedi perché? Ha abbandonato sua figlia!- Kira
sospirò:
- Bhè, scusa
tanto se non siamo nati tutti per essere genitori… tu cosa avresti fatto Gojyo?
Partendo dal presupposto che sei un grandissimo irresponsabile, se tu avessi avuto un figlio
con tua madre l’avresti tenuto?- il rosso non rispose. Goku tirò il vestito di
sua sorella affinché lo ascoltasse:
- Kira, ora
basta… Non mi sembra il caso di infierire… Stanno già abbastanza male tutti e
tre…- la dea rispose con uno dei suoi soliti “Tzk!”, ma nonostante questo stette
in silenzio. Laira comunque tirò via Gojyo da suo fratello, dicendogli di stare
tranquillo. Doku disse:
- Laira…Come
sei cresciuta!- la ragazza annuì ed abbassò lo sguardo. Era molto tempo che non
vedeva suo padre. Lui l’aveva tenuta con se per alcuni anni, finchè non le aveva
confessato la verità. A quel punto la ragazza se ne era andata e lui non aveva
fatto assolutamente nulla per fermarla, né per rintracciarla. La giovane aveva
vissuto sempre sola e si era sempre sentita abbandonata. Era ovvio. Comunque
c’era qualcos’altro che irritava alquanto la dea: lo sguardo di Kougaiji, il
capo dei tre demoni, che non aveva abbandonato un attimo la dea, la quale disse
mooooooooooolto scocciata:
- Se magari la
piantassi di fissarmi con quello sguardo da pesce lesso mi faresti anche un
favore! Cosa vuoi? Una foto? O magari un autografo?- quello scosse la testa e
rispose:
- No, è solo
che sei bellissima!- e quello fu solo il primo di una lunga serie di complimenti
rivolti alla dea. Dopo l’ennesimo “Taci razza di idiota!” detto da Kira a Kou,
questo si bloccò e disse rivolto a Doku:
- Senti, chi
è?- Kira inarcò un sopracciglio pensando all’idiozia del demone. Non ci si mette
a fare complimenti alla prima che passa senza neanche sapere chi è… Comunque
Doku si voltò in direzione del fratello e chiese a sua
volta:
- Chi è?-
Gojyo si voltò verso Laira:
- Chi è?-
laira si diresse da Kira:
- Chi sei?-
una scarpa in testa fu seguita da un sonoro:
-
IDIOTAAA!!!-.
La dea dopo
essersi ricomposta rispose:
- Io sono Son Kira. Non ti è dato sapere
oltre.- Kougaiji rispose con gli occhi languidi:
- Kiiraaaa!!!
Che bel nome!!!- e avanti di questo passo. Il principe sembrava non volersene
più andare, mentre i sei protagonisti non avevano per niente voglia di stare lì
a sorbirsi Kou in pieno sclero, senza contare che avevano anche fretta, così che
Sanzo si avvicinò a Kira e bisbigliò:
- Fai
qualcosa!- e quella rispose:
- E cosa?-
- Qualunque
cosa lo faccia andare via!- la dea ci pensò un po’ su, finchè non giunse a
quella che le pareva la più efficace fra tutte le varie alternative.
Lamentandosi del caldo Kira iniziò a tirarsi su il vestito, scoprendo le gambe e
parte del seno, finchè non ottenne l’effetto desiderato: Kougaiji giaceva ora a
terra svenuto/morto, non si sa, e con parecchio sangue che gli usciva dal naso a
fiotti. Doku e Yaone (che fino a quel momento se ne era stata in un angolino,
inutile almeno quanto Hakkai) non poterono far altro che caricarsi il loro
principe sulle spalle e andarsene. A quel punto Sanzo, diventato di uno strano
colorito oscillante fra il rosso pomodoro ed il bordeaux,
sbraitò:
- RAZZA DI
IDIOTA!!!!!!!!! CHE CAVOLO FAI???!!!- e lei rispose
stupita:
- Ma se mi hai
detto tu di fare qualcosa!-
- Sì, ma
l’idea non era far morire dissanguati tutti gli uomini nel raggio di un
kilometro!-
- Che
esagerato!! Non mi sembra ci sia qualcun altro che perde sangue qui!- il resto
del viaggio lo passarono a litigare come al solito, fra le risa di Laira che
stava facendo di tutto per non pensare a suo padre.
La sera
giunsero finalmente ad un villaggio. Ora il problema era sempre quello: le
camere. Decisero di giocarsele a poker visto che c’erano disponibili soltanto
quattro singole ed una matrimoniale, che si beccarono loro malgrado Sanzo e
Gojyo. Goku infine propose:
- Sentite, che
ne dite di andare al karaoke?- erano tutti d’accordo e accettarono volentieri la
proposta a parte Sanzo e Kira, che come al solito avevano qualcosa da ridire.
Laira disse allora:
- Ok, allora
visto che andate così tanto d’accordo e che volete un po’ d’intimità, vi
lasciamo soli, ma sappiate che staremo fuori solo un paio d’ore, quindi cercate
di muovervi. Kira non la lasciò neanche finire e
disse:
- Vengo!- e
Sanzo aggiunse:
- Anch’io!-
gli altri si misero a ridere e tutti insieme ed in allegria (a parte i due
leader che come al solito avevano un muso lungo così) andarono al karaoke!
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