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Autore: FILIBANFI    23/12/2012    4 recensioni
Buongiorno a tutti, questa è la mia priam FF!
Se siete entrati qui vuol dire che siete appasionati, come me, della serie televisiva "I Cesaroni". Si è appena conclusa la quinta stagione e, come penso voi tutti sappiate, il finale è stato alquanto deludente per tutti: Marco ha scelto Maya ed Alice ha scelto Rudi, anche se è andata con Francesco. Come continuerà la storia? Questo non lo so, ma posso darvi il mio parere o, meglio, le mie preferenza tramite questa mia prima FF. Ogni capitolo corrisponde ad un episodio normale e contiene anche le disavventure degli adulti! Spero che vi piaccia e che recensirete in molti! Grazie e ciao!
Genere: Comico, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Quasi tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: Triangolo
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CAPITOLO 1 – IL RITORNO DI FLAVIO
La sesta stagione si apre esattamente come si era conclusa la quinta: mentre Alice parte con Francesco non essendo stata raggiunta dal povero Rudi, che non è riuscito a leggere la lettera d’amore della sorellastra, Marco torna dalla mai dimenticata Maya e Giulio, Cesare ed Augusto scoprono di avere un quarto fratello in comune, nato dalla relazione clandestina e segreta del padre Romolo.
Ĕ notte a Roma, ed ognuno non riesce a dormire per un motivo differente, compresi Giulio e Lucia. I due iniziano a confrontarsi i propri problemi:
«Sono preoccupato Lucia… » disse l’oste.
«L’avevo notato…» rispose la donna e, visto lo sguardo vuoto di Giulio, aggiunse: «muovevi tutte le coperte».
Dopo una breve ed intensa risata, i due riprendono a dialogare sui propri problemi:
«Beh, guarda, se ti può consolare, anch’io non sto messa molto bene, eh!» riprese Lucia.
«Perché? Che hai, amore?» chiese lievemente preoccupato Giulio.
«Mah, niente, sciocchezze…» rispose la donna. Ma Giulio conosceva abbastanza Lucia da sapere che gli stava nascondendo qualcosa. Quando rivolse lo sguardo al marito, così, la libraia capì e confessò a Giulio: «Sono preoccupata per mia mamma: continua a vedersi con Fernando, sai, lo psicologo…»
«Ehm bè, che c’è di male?»
«Ieri, quando sono andata a prendere il pane, ho visto Fernando con…con…Son Sei!» sgranò gli occhi Lucia. Ormai tutta la famiglia Cesaroni e Masetti aveva capito che era meglio stare alla larga da Son Sei, considerata alla Garbatella la persona più sgradevole, truffatrice e manipolatrice del mondo.
Infatti, l’immediata reazione di Giulio fu allarmata. Per questo motivo, incarica Lucia di andare assieme a Stefania a controllare Gabriella, per capire se è anche lei mischiata in qualche brutto affare.
Dopo aver pesantemente espirato, Lucia domandò a Giulio cosa lo turbasse a lui:
«Sai che Ezio quando gli viene in testa n’idea è infermabile, no? Ecco, è per questo che, appena gli abbiamo raccontato la storia del quarto fratello, si è montato la testa e sta cercando dappertutto qualcuno col cognome “Cesaroni”, ma ci siamo solo io, Cesare, Augusto e Flavio, che è nostro cugino».
«E chi ve lo dice?» domandò stuzzicante Lucia.
«Che cosa?» fece intontito Giulio.
«Chi vi dice che Flavio è proprio vostro fratello? Cioè, voglio dire, voi non sapevate neanche della sua esistenza fino a mezzo anno fa, non sapete praticamente niente di lui!»
Giulio ci pensa intensamente un attimo e, approvando l’idea della moglie, decide di convocare Flavio in Bottiglieria il giorno dopo. Successivamente, ringrazia di cuore la moglie stampandole un lungo ed intenso bacio sulle labbra, non prima di spegnere le luci della camera ed addormentarsi.
Ĕ mezzanotte, ma Rudi proprio non riesce ad addormentarsi: la sua testa ha spazio solo per Alice. Aveva trovato la lettera d’amore della sorellastra il giorno dopo della sua partenza e, distrutto dal dolore, aveva deciso di trasferirsi, per quell’estate, in Sicilia con Maya e Marco, finalmente felici insieme. Ma, nel vano tentativo di dimenticare Alice, otteneva solamente tristezza. Marco, intanto, è nel suo bel letto matrimoniale assieme a Maya, e anche loro sono turbati da qualcosa, così si sistemano, uno sull’altro, stretti in un abbraccio pieno d’affetto e cominciano a parlare:
«Lo sai che sei proprio bella vista da qui?» sorrise Marco.
Maya accennò un sorrisetto e, siccome solitamente la sua reazione era quella di rivolgere a lui un altro pregio, Marco capì che qualcosa non andava:
«Ehi, Maya, cosa c’è che non va?»
«No, niente, è che oggi mi hanno iscritta ad un concorso di fotografia avanzata…» rispose in tono non troppo convincente la ragazza.
Marco notò la sua insicurezza e capì che mancava qualcosa, però, per non rovinare il loro bel rapporto, disse, in tono fiero, orgoglioso e sereno: «Bravissima, tesoro!».
Successivamente, i due giovani si scambiarono un lungo bacio, da cui Maya capì che qualcosa turbava anche il suo compagno.
«Ehi…e invece tu cos’hai?» gli chiese.
«Te ne volevo proprio parlare: io so che tu sei bravissima ad affezionarti alle persone (infatti, con me ci sei riuscita dal primo istante) e, l’anno scorso mi ricordo che eri quasi riuscita a far smettere Rudi di drogarsi dopo la rottura con Miriam, ti ricordi?». Quando la ragazza annuì, il giovane cantante proseguì, notando la curiosità negli occhi della ragazza il cui magnifico corpo in quel momento si trovava sopra di lui.
«Deve essere successa una cosa del genere. Cioè, intendo dire che ha avuto un’altra delusione amorosa non si droga ancora!» aggiunse frettolosamente notando gli occhi di Maya diventare da curiosi a terrorizzati. «Ultimamente, non lo vedo mai con un sorriso ed è strano. Soprattutto perché ci troviamo in Sicilia, la sua Regione italiana preferita. Infatti, è dove a quattro anni ha imparato a nuotare e, ogni volta che d’estate ci torniamo, è sempre in acqua a giocare con Alice» terminò Marco.
«Alice!» sgranò gli occhi Maya. «Tu hai detto che è sempre a giocare con Alice, giusto? Magari non è proprio innamorato, per ha allacciato un buon rapporto con lei…» aggiunse riluttante Maya.
Entrambi pensavano che Rudi non è uno che rinuncia ad una bella estate solo per la mancanza di un’amica, ma per qualcosa di più: il suo amore. Però, a questo punto, ad entrambi venne in mente la storia di Marco ed Eva, quindi Marco aggiunse frettolosamente che non ci voleva pensare e andò a dormire, stringendo fra le sue calde braccia Maya.
Intanto, Matilde, Mimmo e Belinda sono in discoteca. Andy è tornato dalla Sicilia, dopo che sua madre Olga si è risposata per l’ennesima volta. Così, si trova in discoteca con loro. Ovviamente, appena tornato, si era messo con Matilde. Col tempo, Mimmo si è arreso ed ha intrapreso una relazione con Belinda, anche se pensa ancora a Matilde. Ognuno torna a casa propria, anche Matilde che viene però accolta in malo modo dal padre, Cesare:
«Si può sapere dov’eri finita?!» gridò.
«Affari miei e, comunque, non sono andata a dormire con degli ubriachi, puoi stare tranquillo» disse la ragazzina, scioccata e scocciata dal comportamento del padre. Quest’ultimo si giustificò, anche grazie all’aiuto della moglie Pamela, affermando di essere preoccupato all’idea di conoscere il quarto fratello Cesaroni. D’un tratto, da una porta sul lato destro, spuntò la grande testa di Augusto che sdemoralizzò la situazione dicendo: «Cominciamo a goderci il terzo, che ne dici, eh, Cesare?».
Matilde, appena lo vide, gli saltò in braccio e, ridendo per la battuta, lo salutò ed insieme andarono a giocare a scacchi in soggiorno, sotto lo sguardo geloso di Cesare. Infatti, Augusto, fin quando non avrebbero conosciuto il quarto fratello, si trasferì a casa di Cesare, dove fece la conoscenza di Matilde. I due costruirono un rapporto di profonda amicizia, e adesso Cesare accusa segretamente il fratello maggiore di rubargli tutto: casa e famiglia.
Alice e Francesco sono assieme in Grecia, dove si trovano magnificamente. Francesco sta dormendo, mentre Alice gli è accanto e, guardandolo in faccia, capisce che non è quello che vuole, ma non può andarsene da Rudi e dirgli di amarlo, perché lui non la ama, sennò le avrebbe impedito di andare col ragazzo. Pensa ancora, come ogni notte, ai momenti più belli passati col fratellastro: al loro bacio alla recita di Romeo e Giulietta, al bacio che gli ha dato quando si vestiva da cubista, il loro primo bacio sul divano di Casa Cesaroni, fatto solo per gioco, il bacio che gli ha stampato per insegnargli come baciare Lorena e, infine, il parco dove correvano ogni mattina. Si ricordava il suo sorriso magnifico e il suo viso ben scolpito e, quando li immaginava, le spuntava un sorriso involontario sulle labbra. Siccome non riusciva proprio a dormire, Alice decise di scendere e bevve un bicchiere di latte in un sorriso. Girando un attimo la testa, vide la cassa delle lettere occupata da una busta, la solita busta. Quella che era lì dentro da settimane e che, per mancanza di coraggio non era mai riuscita a leggere. La tirò fuori solo per riguardare la scrittura sghemba che recitava “X Alice – Da Rudi”. Si chiedeva quando avrebbe avuto coraggio di aprirla e, come faceva quotidianamente, per non farla trovare a Francesco, la nascondeva nella sua borsa e che, quando salivano in camera, rimetteva nella cassetta, per rileggere la firma la mattina seguente. I suoi pensieri vennero, però, interrotti dallo squillo di un cellulare. Era lui. Era Rudi. Stava per cancellare il messaggio, quando ne lesse l’inizio: “Due Anelli”. Era la loro canzone. Capì che l’aveva registrata sul cellulare e gliel’aveva inviata. Così, corse a prendere le cuffie. Le infilò nelle orecchie e schiacciò sul messaggio. Vi era tutto il testo e, sotto, il tasto per far partire la musica. Ma non c’era affatto bisogno del testo: Alice lo conosceva a memoria, era la sua canzone preferita. Frettolosamente, cliccò il tasto centrale, e la voce di Rudi risuonò come meraviglia nelle orecchie di Alice. Dopo quelli che sembravano secondi, la canzone terminò e Alice stava per rimandarla, quando risentì la voce del fratellastro senza accompagnamento musicale. E sentì: “I Love You, Sardina!”.
Alice rimase a bocca aperta e, immediatamente, spense il cellulare, mise la lettera misteriosa nella borsa e ritornò in camera, dove i suoi pensieri erano fissi su quel messaggio.
Il mattino dopo, Giulio, Cesare ed Ezio si ritrovarono, come solito, in Bottiglieria.
«Ho appena chiamato Flavio: sarà qui tra poco» annunciò uno speranzoso Giulio.
«Ma che dici quel vostro cugino che ce stava a frega’ tutti?» chiese lievemente preoccupato Ezio, seduto sullo sgabello personale e, come sempre, davanti ad un giornale e ad una birretta.
«Sì, proprio lui» rammendò tristemente Giulio. «Io e Lucia sospettiamo che posa essere nostro fratello».
«Che amarezza…» commentò tristemente Cesare.
«Uh, a proposito, dovremmo chiamare Augu…» cominciò Giulio, ma venne interrotto bruscamente da Cesare che disse: «No, Augusto si diverte abbastanza a casa mia e con mia figlia!».
Anche se preoccupati, Giulio ed Ezio decisero di non riprendere col discorso, per evitare di scatenare ancora la furia in Cesare. Per fortuna, ad interromperlo fu il cellulare di Ezio, a cui arrivò un messaggio di Stefania: “Sono andata con Lucia dietro a Gabriella. Ci vediamo stasera, per cena fai frittata. Diego mangia fuori. Ciao, baci. Stefania”. Ezio stava per chiedere cosa significasse questo messaggio, quando Giulio gli racconta la storia, che serve solo per innervosire ancora di più Cesare. Quando entra in Bottiglieria Flavio, però, Cesare arriva a spaccare, involontariamente, un bicchiere con le dita.
Intanto, Gabriella sta andando a prendere il pane, proprio dove era andata Lucia, che la sta seguendo assieme a Stefania. Le due donne notano che Son Sei ha appena girato l’angolo e si scontra con Gabriella. D’un tratto, Son Sei grida scuse, così forti che tutto il vicinato si alza. Quindi, Gabriella raccoglie le proprie cose e, sorridendo, tranquillizza Son Sei, dandogli venti euro. Lucia e Stefania rimangono sbalordite, ma capiscono che, questo volta, l’ex bidello si è finto sordo per conquistare l’affetto delle persone, che, per carità, lo pagano. Così, cominciano a pianificare:
«Chissà quanti soldi ha già dato mia mamma a quel bastardo, la dobbiamo avvertire» disse una sbalordita Lucia.
«Aspetta una attimo, amica mia» disse Stefania con un sorriso furbo.
«Cosa vuoi fare?» disse alquanto spaventata Lucia.
«Vendicarmi» risponde l’altra. «Ho notato che tutti quelli che si sono affacciati del vicinato sono rimasti disturbati dalle urla del “sordo” e, a parer mio, non gli hanno lanciato qualcosa in testa solo per rispetto. Quindi, se li informiamo della verità, cosa pensi che farebbero al minimo urlo di Son Sei, amica mia?»
Lucia paragonò Stefania ad un genio ed insieme cominciarono ad informare tutti coloro che abitavano nel raggio di mezzo chilometro della falsità di Son Sei. Successivamente andarono da Gabriella:
«Mamma, ma ti rendi conto di quello che stai facendo?» domandò Lucia.
«Cosa?» chiese sbalordita Gabriella.
«Sai a chi hai dato quei soldi stamattina?»
«Ma che mi stati spiando?» le accusò, ma dopo rispose. «Io e Fernando ci siamo presi l’impegno di aiutare i poveri della Garbatella! Ed il povero Gianpaolo…»
«Gianpaolo?!» gridarono in coro Lucia e Stefania. «Quello lì è un truffatore di nome Son Sei, mamma!».
La donna rimase a bocca aperta, e accompagnò Lucia e Stefania, che decisero di attuare il piano adesso: Gabriella fingerà di dare i soldi come al solito a Son Sei, ma invece gli tirerà uno schiaffo. Al rumore dello schiaffo, tutti quelli del vicinato, comprese Lucia e Stefania, tireranno vegetali di ogni tipo in testa a Son Sei. Il piano funziona alla perfezione e Son Sei scappa rubando un ombrello per ripararsi.
Nel frattempo, in Bottiglieria, Flavio è arrivato e, dopo essersi riuniti in un tavolo e aver messo Nando a lavorare, tutti i Cesaroni più Ezio discutono sugli avvenimenti:
«Ebbene noi abbiamo un fratello in comune, nato dalla relazione clandestina che aveva nostro padre» spiegò in breve Cesare per cercare di tenere lontani quei ricordi più a lungo. Eppure, Flavio non sembrò molto sorpreso: «Sono io». Tutti rimasero stupiti da questa rivelazione, ma Flavio, indifferente, continuò: «Papà m’aveva detto che, quando mi avreste conosciuto, sarebbe stata quasi ora di rivelarvi la mia vera identità ma, fin quando non venivate a conoscenza dell’esistenza di un quarto fratello Cesaroni io non potevo muovermi, capite?». Ma subito dopo erano già stretti in un grande abbraccio con il commento di Cesare: «Saremo una famiglia allargata in eterno!».
In Sicilia, Maya e Marco si svegliano. Marco sta andando a svegliare Rudi, ma, quando apre la porta, trova il letto scoperto e di Rudi e le sue cose nessuna traccia.
«Merda!» commenta, preso alla sprovvista. Poi, dopo aver chiamato Maya, vede un bigliettino sul letto: “Sto andando in Grecia. Non posso stare senza di lei: le voglio troppo bene. Non vi preoccupate, sto bene”. Marco e Maya si guardano negli occhi; ora hanno le prove: Alice e Rudi si amano…
  
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