Serie TV > The Mentalist
Segui la storia  |       
Autore: Theresa_94    23/12/2012    2 recensioni
Una Long-fic tutta Jisbon. Un caso difficile ma risolto in poco tempo e per ricompensa una vacanza forzata; suddivisa in una parte completamente romantica (e comica,molto comica ;)) e un’altra parte Thriller,perché John non va dimenticato.
Genere: Comico, Romantico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio | Coppie: Jane/Lisbon
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
E il mio cielo cade a pezzi.



Piango,piango lacrime che ormai da tempo non mi appartenevano più.

Poso spaventato e esitando la mia mano destra sul suo polso. Aspetto,riprovo più volte,sperando con tutto il mio cuore che io mi stia sbagliando.

Niente,non ci sono pulsazioni.

Ho spento un’altra luce,ho spento lei,ho ucciso Teresa,la luce più bella che io avessi mai visto.

Dovevo solo aspettare,ma sono stato ancora una volta egoista.

E ora chi mi rimprovererà,chi mi perdonerà ogni volta,chi asseconderà i miei trucchetti per prendere il colpevole? Chi verrà a dormire con me la sera,chi mi sveglierà la mattina per non arrivare tardi al lavoro? Con chi creerò una famiglia,con chi camminerò mano nella mano negli uffici del CBI?

Nessuno.

Perché ora lei non c’è più.

Perché senza di lei non ho ragione per vivere.

Avvicino delicatamente il suo viso al mio,assaporando per l’ultima volta le sue labbra sulle mie,le mie mani fra i suoi capelli. Attiro e imprimo nella mia mente il suo odore.

“Ti chiedo perdono. Addio Teresa”

Piango,piango lacrime che ormai da tempo non mi appartenevano più.

Forse dovrei morire anche io,spegnere anche la mia vita. In fondo non ho fatto altro che male in questo mondo.

Ormai il mio cielo è caduto a pezzi.

Ormai la luce della mia vita si è spenta.

Ormai il mio cuore non ha più ragione per vivere.

Piango,piango lacrime che ormai da tempo non mi appartenevano più.

Non so quanto tempo sia passato,quello che so è che da allora non ho smesso di piangere,accarezzando il suo viso, incapace di parlare. O almeno questo è quello che credevo stessi facendo.

Si,perché in realtà da tempo la squadra,Cho,Van Pelt e Risgby mi avevano portato in ospedale, e con me il corpo senza vita di Teresa.
Mi avevano raccontato cosa avevano trovato su Red John, chi era Red John. Mi avevano chiesto come fosse successo. Io però non avevo forze per raccontare. In effetti, non c’era proprio niente da raccontare. Cosa avrei dovuto dire? Che Teresa Lisbon, quella piccola-grande donna, ha lasciato questo mondo per colpa mia,ha affrontato il mio più grande incubo,soccombendo sotto quel peso troppo grande,ha messo la mia vita al disopra della sua?Beh,questa è una storia vecchia,che ho raccontato troppe volte.

Chiudo gli occhi e rivivo tutto quello che ho passato questa settimana con lei.
Rivivo la sua fuga.
Rivivo il nostro re-incontro.
Rivivo i nostri baci e le nostre carezze.
Rivivo la nostra serata,quando avevamo finto di non conoscerci. Sorrido al pensiero.
Rivivo il bagno a mezzanotte,sotto i raggi di quella luna che doveva essere magica.

“E quindi ora nessuno ci potrà più dividere?”

“Questo dice la leggenda”

“A questo punto spero non sia solo una leggenda.”

Sorrido di nuovo e insieme un’altra lacrima,di quelle più salate che io abbia mai pianto,mi riga il volto.
I miei pensieri vengono interrotti da una voce timida,rotta dal pianto.

“Jane”

Vorrei non rispondere e continuare a ricordare,ma ,in questo momento, devo consolare Grace,se lo merita.

“Hey,Grace,vieni qui” dico,asciugandomi il volto ancora bagnato dalle lacrime e alzando un braccio,sotto il quale poi lei si posiziona. Una fitta mi penetra il cuore: ultimamente io e Teresa passavamo molto tempo così.

“Basta piangere,fallo per lei; lo sai che non vorrebbe soffrissimo così!”

“Si-lo-so. Ma non ci rie-sco.”

“Sai,in questa settimana ci eravamo incontrati. Avevamo ammesso quello che provavamo l’uno per l’altra.” mi fermo un attimo,fa più male di quanto ricordassi. “Avevamo promesso l’uno all’altra che niente e nessuno ci avrebbe separato. Ho passato i più belli momenti della mia vita. E ti posso dire che fa male,ma l’unico che dovrebbe sentirsi in colpa sono io non tu. E’ colpa mia se è morta,non vostra.”

“Jane,questo è bellissimo,ma non dire così,non è ancora detta l’ultima parola. Le sue condizioni sono gravissime, è ancora sotto i ferri da due ore,ma questo non vuol dire che…” non riesce a finire di parlare perché scoppia di nuovo a piangere.

Io frattempo l’abbraccio e un nuovo e flebile calore mi pervade l’animo. Io avevo sentito il suo polso,non c’era vita. Avevo fatto più volte la stessa operazione.  Mi sono sbagliato e non posso esserne che felice questa volta. Se lei fosse qui,mi prenderebbe in giro. Sorrido di nuovo. Non è detta l’ultima parola. E poi mi sale un dubbio. Grace non sembrava affatto stupita,come se sapesse cosa io e Tess avevamo passato…

“Grace,mi racconteresti gentilmente cosa è successo da quando siete arrivati e soprattutto come è successo che ci avete trovati?”

Si sistema un poco,caccia le altre lacrime che prepotenti desideravano di uscire e spiega: “Lisbon mi aveva chiamato due giorni fa,mi aveva raccontato tutto. Era tremendamente felice e voleva condividerlo con qualcun altro. Poi il giorno dopo,gli altri lo hanno scoperto, anche io ne ero davvero contenta. La stessa sera Cho con Summer vi raggiunse,no per spiarvi o altro,ma perché credeva che in effetti quello fosse un posto fantastico e abbastanza romantico. Quando tu hai parlato in francese,lui ti ha riconosciuto…”

“Credevi davvero che ci cascassi così facilmente?” interviene Cho. “Così ho pensato di venirvi a trovare. Tuttavia quando sono arrivato non vi ho trovato e appena visto quella firma sul muro,il corpo, ho chiamato gli altri.” Spiega con naturalezza,sedendosi sulla sedia accanto a quella mia.

“E poi dopo qualche indagine,abbiamo trovato il posto dove vi teneva prigionieri John. Quando siamo entrati tu ti eri buttato su di lui,non abbiamo fatto in tempo a intervenire. Appena abbiamo visto il capo in quelle condizioni abbiamo fatto entrare i medici che avevamo già chiamato. L’hanno  caricata su una barella,dopo che tu l’hai baciata e le hai messo quei pezzi di stoffa per tamponare le ferite…non ti sei accorto di niente,sei restato per tutto il tempo immobile” racconta Risgby,in questo punto con un filo di imbarazzo. “E il resto,come si suol dire, è storia.” Finisce,accennando un piccolo sorriso e affiancando Grace,che si sposta dalle mie alle sue braccia.

“Grazie,ragazzi. Grazie davvero .”

“Non devi ringraziarci,in fondo siamo una famiglia,giusto ragazzi?” domanda Van Pelt.

“Già.” Questo è Cho,non c’è nemmeno di girarsi per capire che appartiene a lui questa voce.

“Certo”-Risgby.

Sorrido,con una nuova speranza nel cuore. Mi fa bene averli vicino. Devo molto anche a loro. E così quella era stata tutta un illusione…
Non passa molto che un dottore ci raggiunge. Mi alzo velocemente,accompagnato dagli altri,cercando di sistemarmi. Solo ora mi accorgo di avere la camicia strappata e di essere sporco del suo sangue. Esitante,infine il dottore si rivolge a me.

“L’intervento è andato a buon fine, tuttavia abbiamo una buona e una cattiva notizia. La cattiva è che ha perso molto sangue e c’è una vena preoccupante vicino al cuore che è stata sfiorata dal coltello,il quale per fortuna non ha toccato organi vitali. Bene,questa vena si potrebbe rompere entro la giornata e questo provocherebbe la morte della paziente. La buona notizia è che se riesce a passare oggi senza che quella vena si rompi,quest’ultima si cicatrizzerà da sola e quindi non dovrà preoccuparsi per il resto della sua vita. Anche l’altra ferita,quella  della gamba non darà problemi,se non una debolezza particolare per le prime due settimane.”

“Grazie,possiamo vederla?” chiedo, e lui mi squadra nuovamente,non è molto convinto.

“Senta,voglio solo vedere come sta,sono uno a posto,non si preoccupi. La prego,mi lasci passare.”

“Ok,ma entrate uno alla volta. Si trova nella sala due. In questo momento è molto debole quindi non l’affaticate.”

Guardo gli altri e come sempre non c’è bisogno che parlino. Vogliono che sia io il primo a vederla. Con passo lento,debole e preoccupato mi dirigo verso la sua stanza. Metto una mano sulla maniglia,di nuovo. Lo avevo già fatto una volta e lo spettacolo che avevo trovato mi aveva spezzato il cuore. Ma ora so che lei è viva,che ha la possibilità di continuare ad andare avanti. E io le devo stare accanto.

Eccola lì, ha gli occhi aperti, una smorfia di dolore sul viso. Non si è nemmeno accorta che io ora sono qui. Fosse stata in altre condizioni l’avrei presa in giro o l’avrei fatta spaventare,ma devo stare attento a non farla affaticare.

“Teresa,posso..” è quasi un sussurro il mio,non posso credere che lei sia ancora viva,non riesco a credere che tutto il dolore che ho passato sia stato un illusione. E dato che già mi ha fatto male,spero che non sarò costretto a rivivere tutto per una seconda volta.

“Mmm” è davvero debole,ma è allo stesso tempo incredibilmente forte. Mi siedo senza fare troppo rumore accanto a lei e le sorrido,formulando la più ovvia domanda che un uomo può fare in questa situazione.

“Come ti senti?”

“Mi sento come se avessi un peso enorme sul cuore e come se la mia gamba destra non ci fosse più. Per il resto sono felice.  Sono felice che siamo ancora vivi.”

“Sei stata forte Teresa, mi dispiace per quello che ti ha fatto, avrei dovuto esserci io al posto tuo. Perdonami se non ho saputo aspettare.”

“Non è colpa tua,smettila di pensarlo… Jane ti devo chiedere un fa-vo-re.”

“Certo,amore,quello che vuoi. Non ti affaticare però.”

“Perdonami.”

“E di cosa? Questo dovrei…”

“Smettila e dimmi se mi perdoni o meno.” Questa volta la sua voce è un poco più alta, devo darmi una calmata.

“Certo,anche se non ho niente da perdonarti.”

“Ok, Jane ti devo confessare che… che sono in cinta.”

Patrick mantieni la calma. Non puoi mica metterti a urlare per la gioia per tutto l’ospedale. Lei è incinta,se tutto andrà bene potrò diventare di nuovo padre.
Lei è incinta. Piango,questa volta sono lacrime meno salate di quelle che ho pianto nella sala di attesa. Sono felice,ma allo stesso tempo ho una paura pazzesca di perderla, e con lei la vita che alberga nel suo ventre.

“Ecco lo sapevo. Lo so non avrei dovuto nasconderlo,ma non volevo esultare ancora,il dottore mi aveva detto che c’era la possibilità di perderlo,a questa età non si sa mai. Per lui era già un miracolo che…”

“Da quanto ..?” la interrompo, devo sapere a tutti i costi. Il mio non è un rimprovero e lei sembra essersene accorta.

“Una settimana”

“Mmm, sei diventata brava a mentire… e…”

“No Jane, ne l’intervento,ne tutto quello che ho passato quando John, beh forse è meglio che ora lo chiami per nome, Mashburn, ci ha catturati ha danneggiato minimamente la gravidanza.”

“Senti il mentalista dovrei  essere,no? Come hai capito…”

“Beh era ovvio che mi volesti chiedere come “Sta” anche il bambino.  E chi fosse Red John,beh,l’ho capito quando è caduto inerme accanto a me. Ricordavo il suo profumo.”

“Il dottore aveva detto che sicuramente dovevi essere debole. Mi dici dove trovi tutta questa forza?” la canzono io.

“Io sono Teresa Lisbon,no? E ti dico un’altra cosa. Supererò questa giornata. Tu promettimi che non mi lasci! E promettimi che…”

E non riesce a finire la frase,perché si addormenta. E ora non ha più smorfie sul viso. E’ semplicemente felice. E con lei lo sono io. Supereremo anche questo insieme. Questa volta lascerò davvero che niente ci separi.

E piango,piango lacrime di felicità.






 
E rieccomi. Mi dispiace che questo capitolo sia un poco triste,ma la fine appaga il vostro desiderio di un lieto fine,vero? Bene,questa volta vi chiedo davvero di recensire,ne ho bisogno, accetto volentieri critiche! comunque ho in mente una Jisbon natalizia che probabilemente pubblicherò domani,così vi auguro buone feste :*

Se vedrò più recensioni aggiungerò un sedicesimo capitolo,altrimenti il prossimo sarà l’ultimo.

Ringrazio mici71 e Fras per aver recensito precedentemente. Grazie davvero.

Th.
 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Mentalist / Vai alla pagina dell'autore: Theresa_94