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Autore: GredandForge    24/12/2012    0 recensioni
Doncaster.
Un lavoretto estivo: fare la baby sitter.
Il bimbo al quale avrebbe dovuto badare per un mese, si rivelò essere il cugino di uno dei cantanti della sua band preferita: Louis Tomlinson.
E se quel lavoro si sarebbe tramutato nella più bella esperienza della sua vita?
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 19: WHAT IS THERE UNDER THE TREE?

La giornata trascorreva lenta e silenziosa, nessuno parlava, e quando era indispensabile si cercava sempre di evitare le parole che ricordassero l'imminente partenza di Rachele.
Harry, Niall, Liam e Zayn si erano presi due giorni di "pausa" dalle loro famiglie: volevano passare anche loro gli ultimi giorni con l'italiana.
Riky aveva già fatto le valigie, rimanevano da sistemare le ultime cose, quelle che avrebbe usato fino ad un'attimo prima di prendere l'aereo.
Le sembrava quello l'ultimo giorno, non quello successivo. Il dieci non poteva nemmeno considerarlo, il suo aereo partiva alle 11:30; avrebbe avuto il tempo di fare colazione, e forse quello dei saluti. 

"La giornata si svolge in questo modo" Harry le diede il buongiorno mostrandole un pezzo di carta strappato dove erano annotati nomi e orari. La baby-sitter sbadigliò, inzuppando un biscotto nella tazza di latte e cacao -l'unica in casa a fare colazione in quel modo. L'unica in casa a fare colazione, oltre ad Austin- a stento teneva gli occhi semi-aperti.
"Dalle 10:05 alle 11:05 starai con Liam, a quell'ora Austin è con Martin, e sarete liberi; poi, dopo pranzo, quando il piccoletto farà il suo pisolino, sarà il turno di Zayn, che ti accompagnerà a casa prima, e non oltre, le 15:00" spiegò pratico, camminando avanti-dietro come un soldato, o un uomo assorto nei suoi pensieri più complessi e contorti. "Alle 17 circa, il nostro ometto sarà agli allenamenti, accompagnato da Josh; toccherà al sottoscritto passere del temo con lei, milady" le sorrise come un gentiluomo. L'italiana osservò scrupolosamente il foglio e tutto ciò che vi era scritto sopra con un po' di scetticismo e indignazione.
"Manca Niall" osservò fredda, ingurgitando un altro biscotto e qualche sorso di latte per imporsi di star zitta.
"Oh, Niall passerà con te la mattinata di domani..." Hazza non riuscì a terminare la frase, che Riky l'aveva già fulminato.
Era al corrente di quanto reputasse stupida e infantile quella suddivisione che aveva fatto per passare gli ultimi giorni insieme a lei; e di quanto Louis ci tenesse ad averla tutta per se, per un giorno intero.
"O trovi un posto per Nialler, o... Ansi, no. Elimina questa scaletta, si esce tutti quanti insieme oggi: Niall, Liam, Zayn, tu e io. Prendo un "giorno di pausa" da Louis" detto ciò, si alzò e si diresse in camera sua per prepararsi.
Qualche minuto bussarono alla sua porta: era Lottie. 
Quella, pensandoci, era la prima volta che aveva un contatto ravvicinato con la sorella di Louis. Escludendo il giorno del suo arrivo.
"Harry era nervoso" chiuse la porta dietro di sé, ridacchiando.
"Peggio per lui, io l'avevo avvertito" ribatté Riky senza poter fare a meno di sorridere. Sorriso che Lottie ricambiò.
"Mio fratello ti da parecchio da fare, eh" commentò la bionda, sedendosi sulla sedia accanto alla scrivania.
La baby-sitter le sorrise dolcemente. Be', tutto sommato Lou era un tantino: dolce, appiccicoso, geloso, coccoloso, freddoloso, permaloso...
Rachele rise pensando a lui: "Abbastanza. Diciamo che è parecchio protettivo"
"Be', per lo mano ti permette di avere una "vita sociale"..." sospirò la ragazza.
"In che senso?" Riky parve perplessa a quell'affermazione.
D'accodo che Louis era un po' esagerato, ma non permettere alla propria sorella di non uscire alla luce del sole per confrontarsi col mondo esterno le pareva un po' esagerato...
"Nessun ragazzo può avvicinarsi alla sottoscritta" esclamò "Ricordo ancora quando Martin mi riaccompagnò a casa, facevo le elementari. Louis ci vide arrivare dalla finestra, aprì di corsa la porta, e fece una di quelle scenate di gelosia che non vedresti nemmeno in un film di Hollywood, talmente ridicola fosse" sospirò la biondina. "Spero risparmi la figlia"
Rachele avvampò come non mai. Non si aspettava una cosa del genere. E non riguardava solo la scenata di Lou.
Entrambe si guardarono e scoppiarono a ridere.

April aveva preso un giorno libero, ed era in cucina insieme al figlio e a Martin che studiavano allegramente.
Rachele entrò per bere un bicchiere d'acqua, prima di uscire con i quattro ragazzi. Alla fine Harry aveva capitolato.
"Oh, Rachele, proprio di te stavamo parlando" l'accolse April.
La baby-sitter guardò Austin e martin per capire, ma i due si scambiarono occhiate complici fra loro.
"Sai" continuò la giovane donna "Stavamo immaginando te e Louis all'altare, e vi vedevamo già con qualche bebè" 
Per poco l'acqua non le andò di traverso. Possibile che pensavano tutti al matrimonio?! Okay che Louis aveva vent'anni, ma lei ancora doveva finire la scuola, e di anni ne aveva sedici. Anche se in Inghilterra col consenso dei genitori potei sposarti, a sedici anni.
Si sforzò di sorridere e assecondare April, prima di raggiungere Zayn fuori casa. Che notò subito la sua faccia sconvolta.
"Non una parola, Malik" lo fulminò.
Il moro sorrise divertito: "Nulla di grave..." ridacchiò.
Rachele gli scoccò un'occhiataccia: "Già, non c'è nulla di male nel vedermi felicemente sposata, e con figli, insieme a Louis"
Si scambiarono un'occhiata: era alquanto ridicola come cosa. Nemmeno lei, quando ancora non li "conosceva" aveva mai fatto sogni del genere.

Tutti e cinque fecero una passeggiata. Una lunga passeggiata attraversando il centro, soffermandosi davanti alla vetrine dei negozi, e a volte entrando anche in qualcuno di questi.
A Louis non avevano detto nulla. A parte perché fu una cosa improvvisata, ma Harry previdente, aveva fatto in modo che madre e sorelle lo trattenessero a casa.
"Riky, se vuoi qualcosa non esitare a chiedere. Siamo amici, no?" le ripeteva Liam ogni volta che entravano in un negozio, o guardavano una vetrina.
Anche ora che osservavano articoli sportivi.
"Liam, per la centocinquantunesima volta -e giuro che le ho contate: non voglio nulla, stai tranquillo" sbuffò Rachele sorridente "Se avrò bisogno di qualcosa, utilizzerò i miei risparmi, grazie comunque"
"D'accordo" sospirò per la centocinquantunesima volta Liam, sconsolato.

Harry riaccompagnò a casa, per un'ultima volta, Rachele.
Mentre salutava il ragazzo abbracciandolo, la baby-sitter notò qualcosa sotto gli alberi che collegavano casa Collins con il parco di Austin e Louis.
"Ma cos-?!" si staccò dall'abbraccio del riccio.
Harry sorpreso, guardò prima lei, poi dove si erano posate le iridi smeraldine della ragazza: "Cos'hai visto?" chiese preoccupato, pensando al peggio: un paparazzo. E alle copertine dei giornali che sarebbero seguite con lui e la baby-sitter in copertina, e Louis urlante traboccante di gelosia.
"Vieni con me" ribatté per tutta risposta Rachele in un sussurro, trascinandolo per un braccio dietro la casa.
La ragazza aveva notato qualcosa di particolarmente stupefacente, e allo stesso tempo dolce.
Forse aveva capito il perché del discorso di Lottie quella mattina.
 

 

 

 

 

 

Angolo dell'autrice:
Come promesso eccomi qui. Innanzitutto, auguri al Tommo che oggi fa ventun anni, e nonostante ciò io abbia comunque scritte che ne ha ancora venti. D'altra parte, l'ho scritta sul quaderno l'hanno scorso questa storia...
D'accordo, bando alle ciance! Vi auguro buon Natale a tutti di nuovo, spero che Babbo Natale vi porti tante cose belle e buone, e passate una buona Vigilia, un buon Natale, e un altrettanto bello Santo Stefano. (?)
Un bacio e un abbraccio,
Babba Andy.
P.S.: Tranquille, non è finita la storia... Manca solo il capitolo finale. E quello ve lo porto tra il 27 e il 29. 

   
 
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