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Autore: pandamito    24/12/2012    1 recensioni
[Profumo - Storia di un assassino]
[Jean-Baptiste Grenouille/Laura Richis]
Sentiva quei piccoli occhi blu puntati su di lei, anche se non poteva vederli ed il suo respiro si fece più pesante, il suo petto si alzava ed abbassava e non era solamente per la corsa che aveva fatto per nascondersi al gioco. No, era la paura che saliva in lei. Paura? Paura di cosa? Lei non vedeva nulla laggiù, eppure lo sentiva, come se i due fossero legati da un sottile filo rosso, come se si fossero già incontrati prima.
Il rosso dei capelli di lei.
Il rosso delle rose.
Il rosso dell'amore.
Il rosso del sangue.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Il silenzio regnava nell'intricato labirinto di Villa Richis e Laura osservava quella figura che le sembrava di scorgere nel buio degli arbusti. Sentiva quei piccoli occhi blu puntati su di lei, anche se non poteva vederli ed il suo respiro si fece più pesante, il suo petto si alzava ed abbassava e non era solamente per la corsa che aveva fatto per nascondersi al gioco. No, era la paura che saliva in lei. Paura? Paura di cosa? Lei non vedeva nulla laggiù, eppure lo sentiva, come se i due fossero legati da un sottile filo rosso, come se si fossero già incontrati prima.
Il rosso dei capelli di lei. 
Il rosso delle rose. 
Il rosso dell'amore. 
Il rosso del sangue.
E se non fosse scappata? Se fosse rimasta lì cosa sarebbe successo? L'avrebbe presa? L'avrebbe uccisa? O magari l'avrebbe risparmiata e portata con sè? Non lo sapeva, nessuno poteva saperlo se non Jean-Baptiste stesso.
L'urlo di Laura riecheggiò in quelle alte mura verdeggianti e l'orribile volto del marchese le si presentò davanti. Beh, forse avrebbe preferito farsi uccidere piuttosto che essere fra quelle braccia che la bramavano tanto. La disgustava come non mai.
La voleva, la desiderava, ma Jean-Baptiste sapeva che il suo desiderio non era neanche lontanamente paragonabile al suo, che continuava ad ardere ogni giorno di più. Laura era sua, di nessun altro, lo sapeva, era come se fosse stato scritto nel destino. Era la sua ossessione oramai da settimane, quando aveva sentito il suo profumo per la prima volta, se non vogliamo dire da anni, perché Jean era nato proprio per il suo profumo, ne era certo, non si era mai sentito legato a qualcosa come lo era per quella ragazza.
Si chinò, ancora nascosto nel buio, e prese un sasso da terra, stringendolo nelle sue mani ed aspettando il momento giusto. 
Quel lurido verme dal parrucchino biondo cercava di violare la sua essenza e non poteva permetterlo. Non avrebbe permesso che una cosa simile avvenisse a Laura, la sua Laura! Nessuno doveva osare toccarla o solamente pensare che appartenesse a qualcuno che non fosse lui, perché lei apparteneva ai suoi pensieri, al suo olfatto, al suo cuore, che si scioglieva sempre in sua presenza, provando qualcosa di nuovo che non sapeva descrivere. Perché Jean-Baptiste Grenouille non aveva un vocabolario molto articolato, ma non era neanche tanto stupido, capì immediatamente che quel nuovo sentimento doveva esser presente nella sua creazione.
La rabbia ribolliva nel suo corpo, strinse i pugni, digrignò i denti, i piccoli occhi blu divennero due fessure. Nessuno poteva azzardarsi a toccare Laura in quel modo, era un onore che era stato riservato solo a lui e così lanciò il piccolo sasso che teneva nella mano verso il lampione appeso, in modo da farlo frantumare in mille pezzi e distogliere l'attenzione del marchese, così che Laura potesse scappare in men che non si dica.
L'aveva salvata ed in qualche modo lei si sarebbe sdebitata.








pandabitch.
Due di tre, per così dire.
Vedendo Profumo per non si sa quante volte in due giorni, ho deciso di scrivere tre piccole one-shot che però non formeranno una raccolta.
Quindi questa è la seconda che pubblico e ce ne sarà una terza.
Amo Laura e, come ho detto la scorsa volta, volevo che ci fossero più scene in cui interagiscono assieme, ma, ahimè, il destino non vuole accontentarmi così io devo sfogare la fangirl che sono.
La verità? Ho sempre odiato la venditrice di prugne, davvero, non so neanche il perché.
Ah, il titolo è puramente a random a causa di mancanze d'idee.
Baci e panda, Mito.

   
 
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