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Autore: Verena    24/12/2012    1 recensioni
Vi siete mai chiesti se i GG festeggiano il Natale? Beh, la risposta è: sì, ma... A modo loro!! E ovviamente, l'imprevisto è dietro l'angolo!!
Genere: Azione, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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THE GGs: LOST IN XMAS



Era la vigilia di Natale, e la zona commerciale vicino all’Autostrada Zero scintillava di luci e colori provenienti dalle decorazioni lungo la strada e dalle vetrine dei negozi. Era ormai sera, e la gente si affrettava lungo il viale, chi con le braccia cariche di pacchetti, chi alla ricerca di un ultimo regalo, chi semplicemente puntando ad entrare in uno dei vari caffè e bar lungo la via per ripararsi dal vento lieve ma gelido che soffiava quella sera.

“Cavoli, che freddo!!!” rabbrividì Yoyo, stringendosi ancora di più nella pesantissima felpa che indossava.

“è normale, siamo a dicembre…” gli rispose Clutch, con quella sottile vena di acidità che aveva sempre.

“Sì, grazie tante!!! Ma ciò non toglie che faccia davvero freddo!!” ribattè Soda, un energumeno infagottato in un giaccone blu scuro che lo faceva sembrare ancora più grosso.

“Motivo in più per sbrigarci, ragazzi… è la sera della vigilia di Natale e non abbiamo ancora uno straccio di regalo…” sbuffò Beat.

“Allora, calmi tutti. La missione di stasera è… Trovare un regalo di Natale per le nostre ragazze!!” esclamò Corn, il capo indiscusso della banda.

“Facile a dirsi…” si lamentò Yoyo. “Se solo sapessimo cosa prendere!!”

“Ma insomma!!!” sbottò Beat. “Tu e Corn dovete fare dei regali alle vostre ragazze, dovreste conoscere i loro gusti meglio di chiunque altro!!!”

“Certo, perché tu invece sai già cosa comprare a Ryth, vero?” replicò Clutch, scostandosi la gran massa di ricci dagli occhi.

“Hey, nessuno conosce la mia sorellina meglio di me!!! Infatti credo proprio che le comprerò…. Ehm…”

Gli altri si voltarono tutti verso di lui, in attesa.

“… Oh, insomma, qualcosa le troverò!!!” tagliò corto lui.

Gli altri scossero la testa, sconsolati.

“Ok, se anche stasera torniamo al Garage a mani vuote siamo fregati!!! Qualche idea?” chiese Corn.

Silenzio.

“Nulla?”

“Hey, quelli che devono fare il regalo alla morosa siete tu e Yoyo!! Io e Clutch siamo qui solo per accompagnarvi!!!” si difese subito Soda.

“Sì, però voi siete stati incaricati di trovare qualcosa da regalare a Jazz e Cube. Lo sapete che si sono unite a noi da poco, e non vorremmo farle sentire escluse.”

“Certo, come se a quell’asociale di Cube importasse qualcosa!!!” esclamò Clutch. “Da quando è arrivata non parla mai con nessuno!!!”

“Solo con te, il che è strano. Si vede che i simpaticoni tendono a socializzare tra loro…” lo punzecchiò Beat.

Clutch sbuffò, voltandosi rapidamente ad esaminare la vetrina di un negozio. Davanti agli altri non lo avrebbe ammesso neppure sotto tortura, ma… Dentro di sé trovava che Cube avesse un qualcosa di davvero irresistibile, e forse se le avesse trovato un regalo decente per Natale avrebbe potuto ottenere una chance in più di farsi notare da lei.

“Hey, guardate qua!!”

Si voltò, e vide che Soda stava facendo cenno agli altri di avvicinarsi a lui, indicando qualcosa dentro la vetrina di un negozio dall’altro lato della strada.

“Corn, guarda!!! Quella sciarpa stampata come la bandiera americana!!! Boogie viene dalla California, no? Questa potrebbe piacerle, secondo te?”

Corn si sporse ad esaminare l’oggetto in questione. “Sì, sembra carina, ma non saprei…”

“Secondo me non è male” si intromise Beat. Anche gli altri sembravano approvare.

“Ok dai, in mancanza d’altro direi che può andare….EEEEEH???” strillò Corn.

“Che c’è?”

“E adesso perché urli?”

Corn sembrava aver visto un fantasma talmente era sconvolto.

“Ragazzi… Ma avete visto che prezzi?”

Gli altri diedero un’occhiata al cartellino che indicava i prezzi della merce esposta ed impallidirono.

“Così tanto?”

“Ma sono pazzi?”

“E poi saremmo noi i criminali!!!”

Si allontanarono velocemente dalla vetrina, sconvolti dai prezzi esorbitanti che vi erano indicati.

Dopo un po’ di vagabondaggio senza risultati, lo sguardo di Beat si posò su una delle bancarelle dei numerosi venditori ambulanti della via.

“Ragazzi!!! Forse ho trovato!!!”

Gli altri si avvicinarono rapidamente. Sul banco erano disposti una moltitudine di gioielli, ciondoli e gingilli vari, tutti oggetti di scarso valore economico ma molto carini, alcuni addirittura realizzati a mano.

“Secondo me quelli sono perfetti.” Beat indicò loro un gruppo di ciondoli metallici, rotondi, con incisa dentro una piccola stella finemente lavorata. Ciascuno di essi era legato ad un nastrino di stoffa, ognuno di un colore diverso, mentre al centro della stella avevano un brillantino dello stesso colore del nastro.

“Sì, sono carini!!” approvò Yoyo.

“Sì, direi che possono andare.” aggiunse Soda.

“Ma sì… Ormai a quest’ora andrebbe bene qualsiasi cosa” borbottò Clutch.

“Aggiudicati allora!!! Li prendiamo, e tanti saluti!!!” decise Corn.

Scelsero i colori: blu per Gum, un azzurro molto tenue per Ryth, rosso per Boogie, verde per Jazz e nero per Cube.

Soddisfatti, i ragazzi imboccarono il viale che dall’Autostrada Zero portava a Skyscraper District, da dove poi si sarebbero diretti verso casa, al Garage.
 

Mentre percorrevano la parte di viale che costeggiava la 99th Street, scherzando e prendendosi bonariamente in giro a vicenda, qualcosa, o meglio qualcuno, piombò tra loro ad interrompere quel momento di serenità. E quel qualcuno erano tre ragazze quasi identiche tra loro, e vestite con gli stessi identici abiti, in un modo a dir poco bizzarro: giubbottino in pelle nera, degli shorts che definire minuscoli era riduttivo sopra a calze a rete fucsia, e capelli di uno psichedelico verde acqua raccolti in due codini. Le Rapid 99, la banda di Rudies che da sempre dominava sulla 99th Street. Si pararono davanti ai GG;  quella al centro si piazzò esattamente davanti a Corn, mentre le altre due le stavano ai lati, ma un passo indietro rispetto a quella che era evidentemente il capo della gang.

“Bene bene bene, che sorpresa…” ridacchiò la ragazza. “Che ci fanno tre GG nel nostro territorio, la vigilia di Natale, senza nemmeno essere stati invitati?”

“Lasciateci in pace” replicò secco Corn, “siamo solo di passaggio. Non abbiamo la minima intenzione di restare nei paraggi, puoi stare tranquilla.” Il suo tono era duro e non ammetteva repliche. Sapeva bene come funzionavano le lotte territoriali a Tokyo, e non aveva voglia di farsi creare problemi.

“Oh, davvero? Non lo metto in dubbio…” rispose l’altra, in modo leggermente canzonatorio. “Rimane però che avete attraversato la nostra zona senza chiederci il permesso, e sapete bene che a noi questo non piace, vero ragazze?”

Le altre due ridacchiarono in tutta risposta.

“Adesso basta” sbottò Beat, “Lasciateci andare e non rompete troppo le palle.”

“Ah-ah… no, no, no.” La ragazza scosse il capo, come a rimproverarlo. “Non è questa la risposta che volevamo. Non è così che si risponde a una ragazza, razza di maleducato imbecille!! Abbiamo provato a farvi ragionare con le buone, ma dato che non hanno funzionato mi vedo costretta a ricorrere alle maniere forti…” poi il suo sguardo si posò sul pacchetto che Yoyo aveva in mano.

“VIA, RAGAZZE!!!”

A quel grido, si mossero tutte e tre in contemporanea, così veloci che gli altri a malapena le videro partire. Si scagliarono come furie sul povero Yoyo, buttandolo a terra e strappandogli di mano il pacchetto, per poi lanciarsi a tutta velocità verso la piazza sottostante e iniziando a scivolare sui cavi elettrici attorno alla Benten Tower eseguendo una serie di acrobazie.

“Merda!!” imprecò Clutch.

“Ma porca di quella…” gli fece eco Soda.

Corn stava letteralmente fumando di rabbia. “Ok ragazzi, sapete cosa fare!!! Inseguiamole!!! Non possiamo permettere che ci freghino i regali così facilmente!!!”

Così pure loro si lanciarono alla massima velocità, a caccia di quelle ladruncole delle Rapid 99. Dopo pochi minuti le avevano già individuate, anche se quelle mantenevano un certo vantaggio. Una di loro si voltò e capì che erano state seguite, così lanciò un grido alle altre, le quali, appena entrate nel cuore della zona, a quell’ora affollata di gente che si godeva i vari locali alla moda, si divisero e presero ciascuna una direzione diversa attraverso l’intricato dedalo di vicoli e viuzze da cui era composto il quartiere. I ragazzi non si persero d’animo e presero la via dei tetti, per individuarle più facilmente, e così fu. Non appena Yoyo ne vide passare una si lanciò giù dal tetto e prese a inseguirla, sfrecciando sui pattini. Quando ebbe guadagnato un po’ di terreno e si fu avvicinato abbastanza, estrasse la bomboletta di vernice e ne indirizzò una bella spruzzata verso la schiena della nemica, imbrattandole tutto il giubbotto di vernice spray. Quella strillò e si fermò ad esaminare il danno, ma dopo pochi istanti la vernice iniziò a fare effetto e fu assalita da un violento capogiro che la costrinse a sedersi in mezzo alla strada per non crollare a terra. Yoyo era soddisfatto di essersi preso la meritata rivincita, ma non fece in tempo ad esultare che sentì un altro strillo acutissimo, e capì che i suoi compagni avevano bloccato un’altra delle Rapid 99. Si diresse verso il punto da dove proveniva lo strillo, ma incrociò Clutch che correva in direzione opposta.

“Da quella parte, Yoyo!! Corn ha inseguito il capo di queste pazze e dobbiamo andare a dargli una mano!!”

Yoyo non se lo fece dire due volte. Partirono a razzo e in un attimo furono da Corn, pronti a dargli man forte, subito raggiunti anche da Soda e Beat. La Rapid 99 che stavano inseguendo era a pochi metri di distanza, davanti a loro. Non appena fu sul ponte che portava alle gallerie di negozi del centro commerciale, Corn capì che quella era l’occasione di placcarla. Innescò il meccanismo della supercarica nei suoi pattini, che emanarono una fiammata, e sfruttò la propulsione per lanciarsi contro la ragazza, finendo per travolgerla e placcarla al suolo. Mentre i due rovinavano a terra, però, lei lasciò la presa sul pacchetto che ancora stringeva in mano, e che ruzzolò sulle assi di legno del ponte, per poi finire oltre le sbarre del parapetto… E cadere inevitabilmente nelle torbide acque del canale artificiale che scorreva sotto il ponte.

“NO!!!” urlò Beat.

“Merda!!” gli fece eco Soda.

Corn sentì il sangue gelarsi nelle vene, e rimase attonito a fissare il punto in cui il pacchetto era caduto in acqua, senza nemmeno accorgersi che la sua avversaria era riuscita a divincolarsi dalla sua presa ed era corsa via.

Gli altri due erano troppo sconvolti per dire anche solo una parola.

Rimasero tutti lì, sul ponte, a fissare l’acqua per diversi minuti, incapaci di reagire in alcun modo.

Fu Clutch a tentare di rompere quel silenzio, chiedendo, con un filo di voce “non… Non c’è modo di recuperarlo, vero?”

Yoyo scosse la testa, indicando la tubatura in cui confluivano le acque del canale. “No… quella tubatura porta direttamente alle fogne.”

Corn, che era rimasto inginocchiato a terra tutto quel tempo, si rialzò lentamente. “Vi chiedo scusa, ragazzi. Sono stato un idiota, e se volete prendermi a pugni ne avete tutto il diritto.”

“Non dire cazzate” lo interruppe Beat, “non è colpa tua.”

“Temo che ormai non ci resti altro da fare che tornare al Garage.” Commentò sconsolato Soda.
 

Lungo il tragitto nessuno aprì bocca. Quando rientrarono al Garage, le ragazze erano tutte sulla terrazza centrale, con tutta l’aria di essere lì apposta per aspettarli. Mentre i ragazzi si avvicinavano, Gum e Boogie andarono incontro ai rispettivi compagni, mentre Ryth andava ad abbracciare il fratello.

“Va tutto bene?” chiese Gum, scrutando l’espressione triste sul volto di Yoyo.

“Certo, stai tranquilla. Siamo solo un po’ stanchi” tentò di minimizzare lui, abbozzando un sorriso prima di darle un rapido bacio sulle labbra.

Le ragazze non indagarono ulteriormente, anche se non erano del tutto rassicurate da quella risposta.

Cenarono tutti insieme e poi trascorsero la serata in modo piuttosto tranquillo, con le ragazze che chiacchieravano tra loro e i ragazzi che tentavano di farsi coinvolgere dalla
conversazione, ma restavano tutti piuttosto assenti, ognuno assorto nei propri pensieri.

Ad un tratto, la voce di DJ K annunciò che era mezzanotte, augurando buon Natale a tutti gli ascoltatori.

“è mezzanotte!!!” esclamò Ryth, mettendosi a saltellare e battere le mani come una bambina. “è l’ora dei regali!!!”

Al sentire quella parola, i ragazzi si ammutolirono. Iniziarono a guardarsi tra loro, scambiandosi occhiate nervose.

Boogie andò a prendere un pacchetto regalo che aveva tenuto nascosto fino a quel momento. “Ragazzi… Questo è il nostro regalo per voi. Buon Natale.” Disse, posando poi un bacio sulla fronte di Corn.

“Ehm… grazie.” Rispose lui, visibilmente in imbarazzo. Gli altri si strinsero attorno a lui per vedere cosa potesse contenere il pacchetto, curiosi ma allo stesso tempo preoccupati. E ora, come avrebbero fatto a dire alle ragazze che avevano perso il loro regalo?
Corn prese il pacchetto con mani tremanti e iniziò a scartarlo. Conteneva una scatola, non molto grande, di cartoncino. La aprì. Al suo interno, delicatamente appoggiati su dell’ovatta, c’erano dei ciondoli. Rotondi. Con una stella. E un nastrino di stoffa, tutti di colori diversi. Quei ciondoli. Gli stessi, identici che loro avevano miseramente perso durante lo scontro con le Rapid 99. Non riusciva a credere ai propri occhi. Alzò lo sguardo, incrociando quello di Boogie. Lui e gli altri avevano un’espressione talmente sbigottita che le ragazze scoppiarono a ridere.

“Te l’avevo detto” ridacchiò Jazz, dando una leggera gomitata a Gum. “Ho vinto la scommessa!!”

Persino Cube, che fino a quel momento aveva osservato la scena con aria fredda e distaccata, si lasciò sfuggire un sorriso.

Fu Boogie a fornire le spiegazioni che i ragazzi non avevano il coraggio di chiedere.
“Vedete… In qualche modo ce lo sentivamo che vi sareste scordati del nostro regalo di Natale. Vi conosciamo bene, e sappiamo che per voi è piuttosto difficile trovare qualcosa di adeguato,  soprattutto perché vi sareste sicuramente ridotti all’ultimo minuto per cercarlo” aggiunse, trattenendo una risata. “e così, per quest’anno, il nostro regalo di Natale per voi è… Il vostro regalo di Natale per noi!!!”

Corn aveva l’aria di chi aveva appena ricevuto un’apparizione divina.

“Lo so, vi abbiamo salvato da un grosso guaio.” Commentò Gum, divertita.

Yoyo la guardò. “Ragazze, vi ho mai detto quanto vi voglio bene?” chiese, sbalordito.

“No, o almeno tu non me l’hai mai detto. Che razza di fratellone ingrato che mi ritrovo!!!” si lamentò giocosamente Ryth, voltandosi verso Beat. In tutta risposta lui le fece una gran linguaccia.

Jazz alzò lo sguardo al cielo. Iniziavano a cadere alcuni delicati fiocchi candidi. “Hey, nevica!!!”

Si raggomitolarono tutti sul vecchissimo divano semidistrutto sulla terrazza godendosi lo spettacolo dei fiocchi di neve che iniziavano ad imbiancare il Garage.

Forse è questo il vero regalo di Natale, pensò Cube. Non gingilli o oggetti vari… Ma qualcuno che ti vuole bene con cui condividere momenti come questo.

Il suo sguardo incrociò quello di Clutch, e inspiegabilmente si sentì avvampare le guance.

Buon Natale.


L'Angolo di Verena


Ciao a tutti!!!
Visto che è quasi Natale, mi sono lasciata prendere dall'ispirazione delle feste... Ed è uscita questa shot :)
E dato che la shot è a tema natalizio, vorrei dedicarla a tutti coloro che seguono le mie storie, sia coloro che si limitano a leggere senza recensire (anche se un commentino potreste lasciarlo, eh ;)) sia a coloro che mi hanno espresso il loro apprezzamento in modo tangibile. Per questo dedico apertamente la shot a Nightwind, mia fedelissima, e a GiadaJoestar, grande amante di Jet Set Radio e delle mie storie.
E ovviamente, tanti tanti auguri di buone feste e di uno splendido anno nuovo a tutti voi che state leggendo!!
Un Bacione,
Verena
  
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