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Autore: Maria Nakamura    24/12/2012    3 recensioni
"Mi volto ed osservo Sesshomaru, seduto sul tappeto peloso al centro della mia stanza, che annusa incuriosito la cioccolata calda che poco prima gli ho passato.
Si capisce abbastanza bene anche senza averla letta ma è una one-shot basata sulla mia ff "Inuyasha:another story"
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Sesshoumaru
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dalla finestra della mia camera osservo attentamente i fiocchi di neve che scendono dal celo e si appoggiano delicatamente alla coltre bianca che già copre il giardino, quest'anno sarà un bianco natale.
Io e la mia sorellina Kagome avevamo deciso di festeggiare insieme anche quest'anno così sono tornata nel presente ma di lei neanche l'ombra.
Mi volto ed osservo Sesshomaru, seduto sul tappeto peloso al centro della mia stanza, che annusa incuriosito la cioccolata calda che poco prima gli ho passato.
-giuro che non è veleno!- gli dico ridendo, lui sbuffa e assaggia la cioccolata, che sembra piacergli.
Viaggiando con il demone ho scoperto molte cose curiose su di lui, per esempio che adora le cose dolci.
Lo osservo leccarsi via dalle labbra la cioccolata per poi uscite dirigendomi verso il bagno, dove mi aspetta una rilassante vasca piena di acqua.
Mi spoglio ed entro velocemente nella vasca, lasciando che l'acqua calda mi avvolga, facendo scivolare via dalla mia mente tutti i brutti pensieri.
Rimango nella vasca per non so quanto tempo, addormentandomi quasi, quando, senza fare troppi complimenti, vedo entrare il demone.
Mi acquatto nella vasca in modo che la schiuma mi copra il più possibile -potresti anche bussare, sai?- borbotto, mi ignora -tua madre dice che la cena è pronta- mi dice, uscendo subito dopo.
Sento i suoi passi che si allontanano e dopo qualche istante mi alzo ed esco dalla, rabbrividendo al contatto con l'aria.
Come cavolo è venuto in mente a mia madre di mandare Sesshomaru a chiamarmi? é impazzita tutta in un botto? Sospiro avvolgendo l'asciugamano intorno al corpo e dirigendomi verso la mia camera.

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è venerdì quindi domani mi toccherà andare a scuola.
Non ho mai avuto voglia di studiare ma memorizzo in fretta le cose, in più sono anche riuscita ad avere gli appunti delle mie compagne nei giorni scorsi così mi sono messa, più o meno, in pari.
Scendo in cucina, la cena si svolge tranquillamente e questa volta anche il demone, sebbene non troppo felice di mangiare con degli "stupidi umani",come ama definirci, si è seduto con noi.
Dopo scuola ho intenzione di andare a comprare qualche regalo di natale.
Mi affretto a tornare in camera e a mettere i libri nella cartella, insieme al portafoglio con i soldi per poi andare in camera dei miei genitori e tirare fuori dei jeans e un maglione nero a collo alto di mio padre e portarli a Sesshomaru.
-Domani usciamo, fatti spiegare da Sota come metterti i vestiti e verso le 15 e vieni a scuola da me ok? Ci sei già stato, ci sai arrivare?- gli dico sbadigliando senza neanche curarmi della sua risposta o della probabilissima occhiataccia che mi ha lanciato -ora andiamo a dormire-
Il demone mi segue in camera e si accuccia sul tappeto, gli porgo uno dei miei cuscini ed una coperta per poi infilarmi nel letto e mettermi a dormire.

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Mi sveglio, stranamente, in orario, mi vesto velocemente e scendo in cucina, stando attenta a non pestare il demone ancora placidamente addormentato.
Faccio colazione ed esco, mandando un messaggio alle mie amiche per avvisarle che ci vediamo davanti alla stazione.
Le trovo entrambe davanti all'entrata, appena mi vedono mi corrono in contro abbracciandomi, è da una vita che non ci vediamo!
Ricambio con calore la stretta per poi ricordare ad entrambe che se non ci sbrighiamo perderemo il treno.
Arrivate a scuola subito intorno a me si crea un gruppetto, i miei compagni di classe, i compagni del club di judo sono tutti riuniti intorno a me, chi mi abbraccia, chi mi chiede com'è andato il viaggio.
Mi commuove sapere che sono mancata a tutte queste persone, quasi mi metto a piangere ma la campanella interrompe il momento magico, avvisandoci che dobbiamo rientrare.
Le 5 ore mattutine passano in fretta, come quelle pomeridiane, tra chiacchiere e sgridate del professore -Higurashi! si nota davvero la tua presenza!- mi dice con un tono che vuole sembrare severo, subito dopo mi sorride -bentornata a scuola!- ricambio il sorriso senza dire niente mentre lui torna alla lezione.
Mando un messaggio a Sota per sapere se Sesshomaru sta arrivando, mi risponde che è partito da casa circa 10 min fa così mi dirigo ad aspettarlo al cancello.
Mi appoggio al muro e chiudo gli occhi, immergendomi nei miei pensieri mi riscuote dal mio trance una voce familiare -Buongiorno Yuki-san- apro gli occhi di scatto, guardando intensamente il mio interlocutore Buongiorno Akira- gli dico, forzandomi a non tirargli un pugno.
-cosa vuoi?- lui sorride, ignorando bellamente il mio tono irritato -voglio solo parlarti- oh, fantastico... -Bhè, io non ho niente da dirti- faccio per andarmene ma mi trattiene per il polso -Aspetta, dammi solo un attimo- mi dice supplichevole -ti prego...- sussurra, non voglio ascoltarlo, non dopo quello che mi ha fatto.
-io... io volevo scusarmi- mi dice -lasciami- gli rispondo io, cercando di mantenere il controllo e di ignorare la piccola folla che si è creata intorno a noi.
-io ti amo ancora Yuki, credimi!- credevo di averla superata ma la ferita nel mio cuore è ancora aperta e fa più male che mai -bhè, dovevi pensarci prima di andare a letto con quella puttanella! ed ora mollami!- dico, asciugandomi una lacrima abbassa.
Lui abbassa lo sguardo, colpevole ma non molla la presa -davvero Yu, mi dispiace! vorrei che tornassimo insieme...- sento la rabbia montare in me sempre di più -Non.Azzardarti.A.Chiamarmi.Yu- scandisco le parole, usando il tono più duro che conosco, cercando di chiudere il discorso, se dice ancora qualcosa io... -Yu... davvero... io...- e allora non ci vedo più.
Alzo la mano caricandola il più possibile, pronta a tirargli uno schiaffo quando sento qualcuno che mi trattiene -c'è qualche problema?- la folla di curiosi che si era radunata attorno a noi non ha fatto che aumentare, soprattutto con l'arrivo del demone.
Abbasso la mano mentre il demone mi passa un braccio intorno ai fianchi, non è un gesto dolce, è più come se stesse "marcando il territorio" o qualcosa del genere, nonostante questo non lo scosto.
Con uno strattone libero il polso dalla stretta di Akira e asciugo un fretta le lacrime dal viso -è tutto a posto, andiamocene- dico trascinando via con me il demone.
La voglia di uscire a far compere mi è passata, mi dirigo però in una piccola sala da thè, dato che oggi è la vigilia è quasi vuota, prendiamo posto in un tavolino appartato, io ordino un thè e lancio un'occhiataccia alla cameriera che, intanto, fa gli occhi dolci a Sesshomaru.
-mi dispiace che ti sia ritrovato in quella situazione...- provo a dire io ma lui mi ignora, andando dritto al punto -chi era?- abbasso lo sguardo, sento i suoi occhi puntati su di me.
Fisso gli occhi nei suoi e parlo -stavamo insieme prima che arrivassi nell'epoca sengoku...- non si muove di un millimetro ed io continuo il racconto -una sera dovevamo vederci a casa sua, ma l'ho trovato a letto con un'altra...- abbasso di nuovo lo sguardo, credo che nemmeno lui sappia cosa fare.
Lo vedo allungare la mano e poggiarla sulla mia testa in un goffo tentativo di consolarmi, rido mentre lui ritira il braccio sbuffando.
Torniamo a casa in metro, apro la porta con le chiavi ma non trovo nessuno, mi dirigo in cucina e vedo un bigliettino attaccato al frigo che dice: "nonna Sawako si è sentita male, siamo andati da lei, baci mamma" traduzione: "non ti volevo tra i piedi per natale", bella stronza!
Rigiro tra le dita il regalo che, come ogni anno, le ho comprato e che, puntualmente, non le darò, salgo in camera e lo ripongo in fondo al cassetto della biancheria insieme agli altri.
Torno in cucina ed apro il frigo -Sesshomaru cosa vuoi per cena? ci sono delle uova, un po' di carne qualche verdura...- sento due braccia avvolgermi il corpo, sussulto.
Sento la bocca del demone sul mio collo, trattengo un gemito mentre mi giro verso di lui e lo bacio.
Mi prende in braccio ed io avvolgo le mie gambe intorno al suo corpo, senza staccare le labbra ci dirigiamo verso la mia camera.
Apre la porta a tastoni e mi appoggia sul letto, sistemandosi sopra di me, con l'ultimo barlume di lucidità mi chiedo il perchè di questo gesto improvviso, per poi essere avvolta da una miriade di emozioni e sensazioni, piacere, passione, amore.
Sfinita, mi addormento tra le braccia del demone, lo sento stringere la presa su di me in maniera quasi possessiva, sorrido -buon Natale, Sesshomaru-

_______________ANGOLINO MIO______________________
Non chiedetemi da dove è venuta fuori 'sta roba perchè non lo so.
è uno speciale della mia storia "INUYASHA:ANOTHER STORY"(originale, vero? XD), a chi non ha letto la long Sesshomaru sembrerà OOC...
Doveva essere una storia incentrata sul natale, ma si è trasformata in questa... booooo... non so nemmeno io come definirla!
Recensite in tanti!!
P.S lo so il titolo fa schifo -.-"
BUON NATALE!!!!!
Baci Mary!
  
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