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Autore: PuffKurtscat    26/12/2012    0 recensioni
Hai una giacca pesante in mano, stavi uscendo..
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Jared Leto, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Non e' un giorno come tutti gli altri,lo so. Non dovrei essere qui. Non dovrei ritrovarmi fuori questa porta bianca sotto la pioggia ad aspettare che il mio masochismo mi faccia ancora pių male, ma dove sarei potuta andare,uomo? Dove? Nessuno in questo mondo si prende la vera briga di considerarmi, in realta' neanche tu. Forse vedo nella tua irruenza, nella tua presenza quelle sere, quelle sere in cui cerchi compagnia e qualcuno che ti soddisfi qualche accenno di umanita', dote che sulla Terra e' andata perduta. Non dovrei essere qui, sicuro. Ma ho odiato cosi' tanto questo mondo da volerlo abbandonare che trovarci qualcosa che mi divora il cuore e me lo faccia battere, nonostante il dolore, mi fa resistere ancora. Busso al campanello. Il suono e' alquanto bizzarro e ridicolo, ma non ci faccio caso guardandomi nella mia felpa, nei miei jeans e nelle mie converse in questo 26 dicembre. Si sente la voce di un gruppo di persone al di la' della porta e dei passi. Natale e' finito, e' il tuo giorno e mi dispiace cosi' tanto di rovinartelo, di farmi trovare fuori casa tua. La tua scopamica, quella a cui ti confidi ogni sera e che senti parlare, quella dei film in salone e che prendi con una forza quasi illegale quando sei arrabbiato e quando il mondo intero ti ha deluso, o quando credi di averlo deluso.. Vieni da me, perche' sai di non deludermi mai, a differenza mia stasera. Ma dove andavo,Jay? Il rumore della serratura, il cuore che batte pių veloce, una risata, la tua, la riconoscerei tra mille, il dolore sulla testa pių pressante, il sangue che scende ancora, i lividi che si fanno vivi. La porta si apre e compari tu in tuta con una camicia a quadri sopra,degli anfibi e una giacca pesante, stavi per uscire. Il sorriso che avevi sul volto si trasforma in una maschera di incredulita' appena mi vedi. Lo sapevo, ti ho deluso. Alzo la testa e involontariamente il cappuccio della felpa cade mostrandoti il mio capo sanguinante. Le mie mani si alzano di scatto in segno di resa. "Scu..scu..scusa e' che...non sapevo dove andare.. E quindi.." Mi sento avvolgere dal calore del tuo corpo. Le tue braccia attorno al mio quasi come ancore. Sei la mia ancora stasera. Aspetta cosa stai facendo? Cosa e' questo affetto? E il bracciale che tieni al polso? Ladro, non lo trovavo da mesi. Mi trascini in casa. Le voci nel salone si bloccano alla mia vista. La famiglia, la band, la crew.. Cosa c'entro io? Shannon si alza al volo "Oddio cosa ti e' successo?" Tomo lo segue con Emma che prende le bende dal cassetto. C'e' confusione nei miei occhi, guardo nei tuoi mari, preoccupazione. Tutta quella burrasca per me? "Dobbiamo portarla in ospedale" osserva Shan. Sbarro gli occhi. Odio quel luogo, no, no, no "No.." Sussuro. Mi stringi a te e mi prendi in braccio. Non hai parlato ancora stranamente. Si avvicina qualcuno, una donna. "Jay, ma dobbiamo festeggiare" I lampi non sono niente rispetto alla tua rabbia in quel momento. Tu che ti prendevi sempre gioco di me, che facevi sempre lo stronzo con me. Sapevo che eri di pių. Mi porti di sopra. "Non andiamo da nessuna parte, Cassie, da nessuna parte. Siamo io e te. Solo noi, tranquilla" Hai paura del mio tremare. Dopo che gli altri ti hanno aiutato a fasciarmi, mi lasci in camera. No, Jared, da sola no, ti prego. Sento qualcosa di strano, voci, urla verso una donna, forse la stessa di prima. Poi tutti che se ne vanno. Oddio, lo hai fatto per me uomo? Sul serio? No, non posso permetterlo. E' il tuo giorno, non e' giusto, non lo e'. Entri in camera e mi osservi seduta a terra con le gambe al petto. Mi sorridi e ti siedi al mio fianco. "Cosa e' successo?" Tremo, se sussurri cosi' potrei impazzire. "Sai che il mio e' un brutto quartiere..mi hanno rapinato." Un sospiro forzato, quasi uno sbuffo. Esce rabbia dall'aria che rilasci "Volevano farti altro quelle bestie" Puo' darsi Jay. Il tuo profilo e' bello anche quando sei arrabbiato. Come e' possibile che anche se tremo ancora di paura, vorrei che mi prendessi qui,ora, subito. Quasi a leggere la mia mente ti alzi, mi porgi la mano e mi trascini nel tuo bagno. Uno di fronte all'altro, occhi dentro occhi, lo specchio a farci da testimone. Porti le tue mani alla felpa e tiri giu' la zip. Arrivi alle mie spalle e la tiri giu', bagnata dall'acqua piovana. Arrivi al jeans e prendi il bordo della maglia alzandola, sfiori la mia pelle, non per caso, in modo totalmente studiato. Prendi l'asciugamano e mi togli il freddo da dosso. E' possibile che i tuoi occhi siano ancora tra i miei? Mani dentro mani, baci i miei polpastrelli uno ad uno, provocandomi dei brividi piacevoli. Avvicini il tuo volto sorridendo appena, perso in cio' che fai pių di me. Porti le mie mani al tuo petto, sul tuo cuore, che sembra impazzito. Sul serio, uomo? Sul serio ti sto facendo questo effetto? Sul serio vuoi farmelo sentire? Bocca dentro bocca. Baciarti e' sempre bello da star male. Il tuo sapore va al di la' dell'immaginabile e la dolcezza che ci stai mettendo e' disumana. Mi spingi di nuovo in camera. "Cassandra" Ah, le tue labbra sottili si lasciano sfuggire il mio nome pių e pių volte stanotte. "Cassandra".. "Mi dispiace per il tuo compleanno, Jay". Mi sorridi "Stavo venendo da te. Grazie del regalo, Cassie" Non riesco a non chidertelo "Cosa provi,uomo?" Mi abbracci sprofondando nei miei capelli. Un sussurro "Felicita'"
   
 
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