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Autore: GlendaSinWrasprigrel    26/12/2012    1 recensioni
Veritas True, figlia dei due ricercatori di diamanti più famosi del mondo, per via del lavoro dei suoi genitori deve traslocare almeno una volta ogni due anni: finita l'estate i True si trasferirono in campagna vicino alla città di Mist City. Lo stesso giorno del trasloco i genitori di Veritas dovettero lasciarla a casa da sola per lavorare.Mentre Veritas sistemava le sue cose, un'oggetto blu simile ad un meteorite atterrò proprio vicino a casa sua e con grande sorpresa si scoprì essere un... enorme riccio blu!
Cosa sarà successo al nostro eroe, Sonic the Hedgehog?
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio, Sonic the Hedgehog, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La ragazza correva a fatica con l’enorme cassa per il primo soccorso tra le mani, rischiò di cadere sulla scale almeno tre volte, perse tra un gradino all’altro diversi rotoli di garze e pacchetti di cotone
“Accidenti… Ma perché abbiamo in casa una simile diavoleria?!”
Non aveva altro in mente se non il ferito nella sua camera, che molto probabilmente stava sporcando il suo letto di sangue, quel pensiero non la lasciava per niente tranquilla
“Non può essere… Ma è lì, nella mia camera! I miei non ci crederanno mai!”
Non era neanche passata una settimana da quando si trasferì a Mist City e già alla giovane Veritas successe una cosa sorprendente e inaspettata; i suoi genitori dopo aver fatto scaricare i mobili e gli scatoloni lasciarono loro figlia, Veritas, di quindici anni, in balia della nuova enorme casa in mezzo alla campagna. Non sapendo cosa fare al ritorno dei suoi genitori si mise ad aprire i suoi scatoloni in camera sua e mentre ammirava il paesaggio dalla sua finestra ad un tratto cadde una strana palla blu, proprio nel giardino di casa sua e con sua grande sorpresa si ritrovò davanti agli occhi un… enorme riccio blu
“Un riccio… Ma tu pensa! Un riccio blu che vola!”
Con un po’ di affanno Veritas si diresse in fondo al corridoio dove era posta la sua stanza, spalancata la porta posò bruscamente sulla scrivania scatole di cerotti, garze, cotone… tutto quello che serviva per curare le ferite, con le mani tremanti e armate di disinfettante tirò indietro le coperte; per un attimo chiuse gli occhi vedendo quell’orrore.
Il riccio pareva ancora vivo, poiché respirava ma purtroppo il suo corpo era completamente ricoperto di sangue e da ferite molto profonde, bastò una piccola tamponata che lui grugnì dal dolore, così Veritas cercò di fare più piano e allo stesso tempo più veloce possibile. Doveva curarlo e in fretta.
“Ok… così dovrebbe andare…”
“T-Tails…”
A Veritas scappò un urlò e lasciò deliberatamente cadere la bottiglietta di alcol sul pavimento, le mani davanti alla bocca e gli occhi sbarrati dalla sorpresa; pareva immerso in un incubo, la fronte aggrottata e bagnata di sudore
“Ma… parla!”
“Amy… Shadow…”
Il riccio sbatté lentamente l’enormi palpebre senza riuscire a mettere bene a fuoco, alzò una mano verso Veritas, questi senza indugio si avvicinò al letto e la strette saldamente
“Sta tranquillo… andrà tutto bene. Fidati di me”
Con gli occhi semiaperti rilassò i muscoli e sbottò un sorriso, si lasciò cadere sul cuscino lasciando anche la mano della ragazza che dopo essersi ripresa dallo shock finì con le bende e le garze.
“Fatto”
Finito di applicare l’ultimo cerotto Veritas si pulì le mani con un asciugamano, finalmente il ferito pareva essersi calmato
“Uff… non posso credere a quello che ho app… oh, il cellulare! Mamma! Ciao, non sai cosa mi è appena successo! Sai, stavo… ah… ho capito… ok, non c’è problema… Sì, so già come si chiude la casa. Ci vediamo domani. Sì, un bacio. Ciao…”
Veritas era così eccitata nel riferire la notizia ai suoi genitori quella stessa sera, ma entrambi erano bloccati alla cava di diamanti per lavoro: per un istante sperava che non sarebbe successo come nella città precedente
“E come al solito, mi lasciano da sola il primo giorno…”
Non si accorse del tempo volato, il cielo era già tinto di un bel arancione che dava l’idea ancora dell’estate ormai passata; senza accorgersene passò tutto il pomeriggio a curare il riccio ferito
“Fra un po’… inizio la scuola”
Diede un’ultima occhiata al riccio appisolato sul suo letto con un espressione beata sul muso, d’impulso Veritas sorrise.
“Buonanotte”
 
ANGOLO DELL’AUTORE:
L’idea di scrivere questa fan fiction in realtà è di mio cugino ma che non vuole esserne partecipe, così devo pensarci io!! :P sulla base della sua idea dovrò metterci del mio!!
Ancora non so come andare avanti… ma poi col tempo forse verrà una bella storia!!;)
Buona lettura!!
 
Glenda

 
  
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