Film > Underworld
Segui la storia  |       
Autore: Ale_kiss_    29/12/2012    0 recensioni
-Che vuole da me …?- domandai tremante. Fece un passo avanti e si rivolse a tutti nonostante solo io la capissi.
-Lo tiene lui. È suo prigioniero da quasi sempre. Ha portato il suo corpo nella propria dimora dopo aver bruciato il vostro palazzo. Vuole parlarti Erika, si tratta proprio di questo!-
Genere: Drammatico, Sentimentale, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Un anno dopo …



Era passato un anno da quando ero partita da Budapest per andare a studiare all’università di Cambridge. Ero riuscita diplomarmi a pieni voti. Avevo pensato fosse l’unico modo per passare un po’ di tempo da sola e per rifarmi una vita. Avevo trovato molti nuovi amici ma non avevo ancora una famiglia. Non avevo mai smesso di pensare a come mi ero divisa da Kraven e questo mi aveva bloccata spesso negli studi ma ero riuscita ad andare avanti. Ero tornata da una settimana a Budapest e quella sera si sarebbe tenuta una festa delle nostre solite.
Cercavo un abito nel mio armadio mentre tenevo un asciugamano attorno al corpo poiché dovevo ancora svuotare le mie valige e quindi non avevo nessun accappatoio. Guardai in profondità del mio armadio ma non riuscivo a scegliere che vestito indossare. Sbuffai sonoramente e mi distesi sul letto scoraggiata. Ero appena tornata e già mi stavo stressando a trovare un abito! Era così ingiusto! Poi mi ributtai nel guardaroba e provai a guardare meglio. Quello rosso era troppo natalizio, quello bianco l’avevo usato da Amelia e non ricordavo dove averlo lasciato, quello nero con le pailette era troppo elegante ma quello blu brillanti nato con le balze ed il corpetto stretto con lo scollo ed i guanti abbinati … era perfetto! Velocemente corsi in bagno e mi levai l’asciugamano. Scelsi l’intimo accuratamente in modo che non fosse in contrasto con l’abito e poi indossai finalmente il vestito. Lasciai i capelli sciolti e ne tirai su una ciocca con una pinzetta a forma di rosa blu. Un filo di trucco e sarei stata perfetta.
***
Uscii dalla mia stanza. Traballavo un po’ sui tacchi troppo alti ai quali non ero più abituata. Mi tenni il vestito leggermente alzato con le mani in modo da vedermi i piedi, per paura di inciampare. Il tappeto rosso per tutto il corridoio mi complicava un po’ le cose. In parte a me passò qualcuno. Non ci feci caso e continuai a camminare.
- Almeno solitamente mi degnavi di uno sguardo, pur senza parlare- alzai la testa e lo guardai. Kraven … era lui … quella settimana ci guardavamo ma non ci eravamo più parlati.
- Tanto, a cosa serve guardarti se poi non ci parliamo?- gi domandai smettendo di camminare. Eravamo uno di fronte all’altro e fissarci senza saper cosa dire.
- È per questo che ci siamo lasciati, giusto?-
- Non voglio tornare su questo argomento, Kraven. L’ultima volta mi hai fatta rimanere sin troppo male-
- Ah beh Erika! Ed io? Ed io quella notte?- gli misi un dito sulle labbra. Al loro contatto … trasalii. Così morbide, bagnate. Chissà se in quell’anno aveva mai baciato qualcun’altra, se si era fatto una vita.
- Non voglio litigare Kraven, scusa. Diciamoci addio una volta per tutte- la voce mi si spezzò.
- So che non vuoi …- mi nascondeva qualcosa, come se nemmeno lui volesse. Eppure lui amava Selene. Beh non avrebbe più avuto i miei servigi quindi qualcosa ci avrebbe perso, ecco tutto.
- Kraven! Certo che non voglio! Come puoi pensare che ti voglia dimenticare? Sei sempre stato la mia vita e …-
- La festa sta per cominciare- mi interruppe. Abbassai lo sguardo. Sapevo che non gli interessava nulla di ciò che pensavo. L’unica cosa che gli sarebbe mancata sarebbe stato non avermi più a leccargli i piedi. – Ci vediamo giù- e così detto scese e scale e prese posto su un divano. Sospirai. Non volevo andare a quella dannata festa. Avevo il cuore in gola e lo stomaco in subbuglio. Non mi andava di festeggiare. Scesi comunque e mi sedetti su un tavolo dalla parte opposta a Kraven, più lontana possibile da lui e dalla nostra travagliata storia. Si beveva, si rideva, si parlava. Selene e Michael erano in un angolo della sala, ovviamente vestiti lei in latex e lui con jeans e T-shirt. Che poteva importare a loro se stavano combattendo o se erano ad una festa? L’importante era stare assieme. Soren e mia sorella avevano una bellissima storia d’amore e Zsuzsa aspettava mio nipote da ormai tre mesi. Erano così felici e si scambiavano baci ed effusioni in continuazione. Sospirai, felice per loro e triste per me. Pareva che tutti fossero beatamente sistemati, tranne io. Viktor se l’era messa da parte ed ora frequentava un corso di scherma con Selene. Pareva si divertisse e lo distrasse dal suo dovere. Era tutto così perfetto. Ma a me ancora mancava quella storia d’amore che avevo avuto all’inizio della mia seconda vita. Tutti si alzavano pian piano e facevano i loro discorsi ma io ero distratta e non ne coglievo nemmeno una parola di tutto ciò. Non mi importava. Ma non ero l’unica a sembrare distratta, perché Kraven guardava altrove giocando nervosamente con una sigaretta. Pareva quasi che cercassimo di non incrociare i nostri sguardi. Presi un bicchiere di sangue ma ero nauseata e lo rimisi subito a posto. Improvvisamente Kraven si alzò con un gesto brusco ed uscì dal palazzo. Non aspettai un secondo, il mio istinto mi diceva di seguirlo ed anche il mio cuore e per una volta anche il cervello mi diceva di seguire il cuore. Così feci. Mi alzai provando a non dare nell’occhio e con delicatezza uscii. Pioveva. C’era un orribile temporale con lampi e tuoni. Lui dov’era? Non sapeva guidare quindi non poteva essersene andato se non a piedi ma non avrebbe comunque dovuto essere troppo lontano. Tutt’un tratto decisi di andare dietro ad Ordoghaz e lì lo trovai. Stava con la schiena curva tenendosi con le mani stretto alla recinzione del nostro vecchio gazebo arrugginito.
- Perché te ne sei andato?- gli gridai poiché la pioggia causava un rumore insopportabile. Lui non rispose. Gli andai accanto e gli appoggiai una mano sulla spalla. Lo sentii singhiozzare.
- Kraven …- sussurrai.
- Ho passato quattordici anni a ripensare ai miei errori, ai miei sbagli e mi ero ripromesso di non farne più, di non farti mai più soffrire, e poi, appena sei arrivata, abbiamo subito cominciato a litigare- si voltò verso di me. Non capivo se quelle sulle guance fossero lacrime o gocce di pioggia.
- Ho passato quattordici anni a pensare, Erika, a pensare a te! Perché io ti amo! E non ho mai smesso di amarti! E se ci siamo divisi e stata colpa anche mia! E non solo tua! Sono solo un’egoista e tutto ciò che ti ho detto … non era vero! Volevo difendermi da questo amore brutale! Ma ho capito che possiamo ricominciare, io e te, un rapporto basato sull’amore, su noi due, su un dialogo di fiducia- dopo quelle parole lo fermai, non doveva dire altro. Era come se il tempo non fosse mai passato, come se fossimo scappati da quella dannata riunione di Viktor per correre sotto la pioggia nel nostro posto e d’un tratto il gazebo non era arrugginito e Kraven … non mi aveva mai lasciata. Gli saltai addosso e lo baciai. Entrammo nel gazebo e continuammo a baciarci per colmare quel vuoto di secoli privi d’amore che pian piano era come se non fossero mai esistiti.
___________________
 va bene ragazzi, questa fic è finita, e sono qui per ringraziarvi, tutti! Grazie a chiunque abbia seguito, chiunque ci sia capitato anche solo per sbaglio, chiunque abbia gradito e chiunque voglia tirarmi pomodori! Grazie! E sopratutto grazie a mathily! Lei ha seguito ogni capitolo e la voglio ringraziare, un bacione kika! Spero vi sia piaciuta ... magari potete farmelo sapere con un commentino <3 un bacione, e spero a presto, la vostra Ale_kiss_



   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Underworld / Vai alla pagina dell'autore: Ale_kiss_