Green, Good Angels!!
(No more Simple,always rockin’!!)
I knew something would go wrong,
Something’s always wrong
(Good Charlotte,
“Predictable”)
Capitolo 1:
Celebrations
and unpleasant
meetings (Keep your hands off my girl!!)
All the things
that you do
Bring to me
something new
A continuous
surprise
You have
coloured my life
Like an
uncommon ray
You make the
world so less
grey
(Finley, Ray of
Light)
Julia
aveva appena lasciato
le valigie nella sua stanza e si stava dirigendo verso
l’ascensore.
Quel
giorno era andato tutto
storto, all’aeroporto avevano scoperto che il loro volo aveva
tre ore di
ritardo quando erano atterrati a New York avevano dovuto aspettare
mezz’ora
prima che la macchina che li doveva portare in albergo riuscisse a
farsi strada
nel traffico e nel frattempo era anche cominciato il secondo diluvio
universale.
Unica
consolazione,
nonostante fossero le dieci di sera la cucina dell’hotel
aveva preparato una
cena veloce, se le avessero tolto anche il cibo sarebbe davvero
impazzita.
La
sua mente era
completamente assorbita da questi pensieri, motivo per cui
sobbalzò quando
sentì qualcuno afferrarla per un braccio.
‘Non
lo sa,signorina,che non
è molto sicuro girare da sola per i corridoi di sera? Si
possono fare brutti
incontri...’.
Julia
si voltò e fissò il suo
interlocutore.
‘E
già,ha proprio
ragione...decisamente un brutto incontro questo!’ rispose lei.
‘Ehy!’
ribatté Joel offeso.
‘Stavo
scherzando tesoro...’
rispose lei,sorridendo divertita.
‘Sono
profondamente
offeso...’
‘Te
la sei cercata...’ ripose
lei prima di baciarlo.
‘Vedo
che non sei più così
offeso...’ disse lei a Joel,che la stava abbracciando.
‘Ammetto
che sai come farti
perdonare...come mai così tardi? Non sareste dovuti arrivare
tre ore fa?’
‘Ti
dispiace se mentre te lo
spiego ci muoviamo verso la sala da pranzo? Sto morendo di
fame...’
‘E
cucinano ancora alle
dieci?!’ chiese lui,scettico.
‘Lo
sai che io posso avere
tutto quello che voglio...’
‘Sì,purtroppo
lo so...’
rispose rassegnato lui,prendendola per mano e dirigendosi
all’ascensore.
‘Joel’
chiese lei,mentre
scendevano ‘giusto per amor di informazione...tuo fratello
è cosciente di che
giorno è domani?’
‘Ti
assicuro che lo è...è un
mese che mi stressa per preparare tutto’
‘Preparare
cosa?’ chiese lei,
osservandolo curiosa.
‘Non
sono autorizzato a
parlartene,spiacente’
‘E
com’è che tu hai dei
segreti?’ gli chiese la ragazza
‘Capiscimi
piccola,è
Benji...sangue del mio sangue,stessi geni,stesso DNA...’
‘Ok,ok,ho
afferrato il
concetto’
‘Ti
posso solo dire che
abbiamo tutta la giornata per noi,se ti consola...’ rispose
lui, sorridendo
davanti alla sua espressione vagamente imbronciata.
‘Non
c’è male...’.
Nel
frattempo erano arrivati
nella sala da pranzo,dove videro che anche Benji e Kris si erano
già trovati.
‘Joel!
Come va?’ chiese
allegramente la batterista.
‘Bene,grazie!’
‘Come
se non vi vedeste da
mesi...’ osservò ironicamente Benji.
‘Probabilmente
la nostra
relazione clandestina ha avuto ostacoli ultimamente e siamo felici
della
situazione...’ rispose Joel.
Il
ragazzo fu interrotto da
una gomitata nel fianco sinistro da parte di Julia e da
un’altra nel fianco
destro da parte di Benji.
‘...Assassini!’
si lamentò
lui, piegandosi in due per il dolore.
‘Te la sei
cercata!’ gli risposero in coro Benji e Julia.
‘Stai
bene?’ chiese Kris,
avvicinandosi a lui,evidentemente preoccupata dalla smorfia di pura
sofferenza
sul volto del cantante.
‘Per
niente’
‘La
prossima volta pensaci
prima...se fossi più geloso,avresti potuto mandare
all’aria una storia da un
anno!’ lo rimproverò Benji.
‘Un
anno?’ chiese
Kris,guardandolo storto.
‘Quasi...lo
so che è
domani,donna di poca fede...’
‘Non
si sa mai...’
‘Hola
Maddens!’ salutò
Rob,entrando nella sala da pranzo.
‘Rob’
disse Joel, facendogli
un cenno di saluto con la mano,mentre cercava di riprendersi del tutto
dal
doppio colpo.
‘Come
va ragazzo?’ chiese
Benji.
‘Andrà
anche meglio quando la
smetterai di chiamarmi ragazzo...’
‘Scusa,ma
è
divertente...anche Alex si diverte!’
‘Traditore!’
disse Rob,con
fare melodrammatico.
Alex,il
nuovo chitarrista dei
Damned Angels,alzò le spalle,come per dire che non dipendeva
da lui.
‘Bene
ragazzi,arriva la cena!
Religioso silenzio!’ intimò Julia.
Joel
scosse la testa
rassegnato,mentre gli altri scoppiarono a ridere e si affrettarono a
raggiungere la cantante.
****************
Julia
fu svegliata da un fastidioso
formicolio al braccio.
Provò
ad aprire gli occhi,ma
ci rinunciò subito.
‘Joel?’
‘Mmh?’
‘Lo
sai benissimo che quando
cominci ad usare il
mio braccio come
quaderno mi svegli,quindi spero proprio che tu abbia un buon
motivo’
‘Mi
annoiavo’.
La
ragazza trovò la forza di
alzare la testa dal cuscino per fissarlo negli occhi.
‘E
questo secondo te è un
buon motivo,Madden?’
‘Discreto’
‘...Che
ore sono?’ chiese
lei,lasciando cadere la testa sul cuscino.
‘Nove
e mezzo’ rispose
lui,cingendole la vita col braccio.
‘Ti
odio’ mugugnò
lei,appoggiando la testa sulla spalla di Joel.
‘Ti
dirò,ti adoro anche
quando mi odi’
‘Ok,ok,smettila
di adulare,ti
perdono...’
‘Pensa
che Kris è in piedi da
ieri...’ disse Joel.
Julia
alzò gli occhi verso
Joel,decisamente incuriosita.
‘Adesso
me lo puoi dire cosa
avete organizzato tu e Benji?’
‘Mmh...non
so...’ rispose
Joel, fingendosi dubbioso.
‘Dai!’
ribatté lei,colpendolo
scherzosamente sul braccio.
‘Ok...cos’è
che Kris desidera
tantissimo?’
‘Questa
è una domanda con
molte risposte,tesoro...’
‘Ok,riformulo...dov’è
che
Kris vorrebbe assolutamente andare?’
‘Mmh...al
momento mi viene in
mente solo Venezia,è l’unica in cui non
è mai stata...’
‘In
cui non era ancora
stata...’ ribattè lui,sorridendo
all’espressione di puro stupore che andava
dipingendosi sul volto di Julia.
‘No!’
‘Sì’
‘Ma...come...domani
abbiamo
un concerto!’ disse lei, sconvolta.
‘Tutto
calcolato...ho passato
l’ultimo mese a studiare i fusi orari e a cercare i voli
ideali...’
‘...Spero
che tu ci metta altrettanto
impegno per il mese prossimo’
‘Il
mese prossimo? Perché,che
c’è il mese prossimo?’ chiese
lui,assumendo un’espressione perplessa.
‘Non
ci posso credere!’
rispose indignata lei,allontanandosi da lui.
‘Torna
qui...’ rispose
lui,riavvicinandola a sé ‘stavo scherzando,ti
pare?’
‘Con
te non si può mai
sapere...’ ribatté lei, senza guardarlo e
mantenendo l’espressione imbronciata
che, lei lo sapeva benissimo, lui adorava.
‘Ehy,secondo
te posso
dimenticarmi che sto da un anno con la ragazza più pazza
nonché carina che ci
sia?’ rispose lui,chinandosi verso di lei per baciarla.
In
quel momento qualcuno
bussò alla porta e Julia alzò gli occhi al cielo.
‘E
adesso chi è...CHI E’?’
chiese lei piuttosto seccata.
“July!”.
La
ragazza si voltò
istintivamente verso Joel, che in quel momento avrebbe fatto invidia a
un
cadavere.
‘...Sono
morto’ sussurrò il
ragazzo.
‘Niente
panico...lo sa che
non siamo esattamente solo amici...’
‘Un
conto è saperlo,un conto
è vederlo...’ ribattè Joel, sempre
più spaventato.
“July?”
‘Arrivo
zio,un
secondo...ok,calma,io lo tengo occupato e tu dai una parvenza di
innocenza alla
situazione’
‘Ok...’
‘E
togliti il pallore mortale
di dosso o non sei credibile...’.
Il
ragazzo annuì poco
convinto,mentre lei,dopo essersi vestita velocemente,si diresse verso
la porta.
‘Ehy,cominciavo
a
preoccuparmi!’ esordì Billie una volta che Julia
ebbe aperto la porta.
‘Le
persone dormono ogni
tanto,sai?’ rispose lei ironica.
‘Davvero?’
‘Come
mai già in piedi,a
proposito di dormire? Non è troppo presto per te?’
‘Ci
sono i miracoli,sai?’
‘Non
credevo che nel tuo caso
fossero contemplati...’
‘Nipotina,io
stesso sono un
miracolo...’
‘Viva
la modestia...’.
In
quel momento si sentì un
tonfo provenire dalla camera ed entrambi sentirono
un’imprecazione malamente soffocata.
‘...Hai
detto che dormivi?’
chiese Billie, ironico.
Julia
valutò che le conveniva
non rispondere e decise di andare a vedere cosa fosse successo.
Attraversò
il piccolo
corridoio che portava dalla porta alla stanza e vide Joel seduto per
terra che
si reggeva la testa con la mano.
‘Ehy,tutto
ok?’ chiese
lei,sedendosi vicino a lui e fulminando con lo sguardo Billie,che stava
sogghignando.
‘...La
tua valigia ha cercato
di uccidermi!’ sbottò Joel.
A
quel punto,Billie passò dal
sogghignare al ridere e anche Julia non riuscì a sopprimere
una risatina.
‘Non
c’è niente da ridere! Ho
battuto la testa contro la finestra...due centimetri e ci lasciavo
l’occhio!’
‘Ma
è tutto ok,no?’
‘Mmh...sì...’
rispose lui con
gli occhi bassi:solo in quel momento si era ricordato della presenza di
Billie
Joe.
‘Benissimo,dal
momento che
siamo tutti vivi parliamo un po’ di cosa ci fai tu
qui,Joel...’ intervenne
Billie.
La
ragazza temette seriamente
che a Joel venisse una crisi d’asma e gli mise una mano sulla
spalla per
calmarlo.
‘Vuoi
che ti faccia un
disegno o ci arrivi,zio?’
‘Ehy,scherzavo...Joel,lasciatelo
dire,sei un po’ troppo ipersensibile...’ disse
Billie, guardando Joel
divertito.
‘Io
ci tengo alla vita...’
rispose il cantante, senza alzare lo sguardo dal pavimento.
‘Bene,io
vado,non voglio
uccidere nessuno...’
‘Ci
vediamo dopo!’ disse
Julia.
‘Ciao...’
salutò Joel,sempre
esitante.
‘Bye bye!’.
Una
volta che Billie se ne fu
andato,Julia si sedette sulle gambe del ragazzo e appoggiò
la testa sulla sua
spalla.
‘Meglio?’
chiese la
ragazza,prendendogli una mano.
‘Sì...decisamente’
‘Comunque
ha ragione...sei
troppo ipersensibile...’
‘Beh...’
cominciò
lui,abbracciandola ‘per lo meno so come salvarmi la
vita...l’ho impietosito,non
trovi?’
‘Sì...in
effetti ha
funzionato alla grande...ma vedi di ridurre,ti vorrei vivo...’
‘Vedrò
che si può fare...dove
eravamo rimasti?’
‘Mmh...a
questo punto se non
sbaglio...’ rispose lei prima di baciarlo.
‘Senti...tu
credi che il “ci
vediamo dopo” che hai detto a tuo zio fosse
vincolante?’ chiese Joel,
riservandole uno dei suoi sorrisi più disarmanti, tanto che
Julia dovette
seriamente far leva sul suo autocontrollo per rispondergli
tranquillamente.
‘Temo
di sì...e temo anche
che il “dopo” sia più o meno
adesso...’
‘Ok...allora
andiamo?’
‘Sì...ci
facciamo vedere così
è contento!’
‘E
che programmi abbiamo per
la giornata?’ chiese Joel.
‘Qui
e là...come va,va!’
‘Ok
madame!’
‘Parigi...tienila
in mente!’
disse Julia, sorridendo allusivamente.
‘Io
non riciclo le idee di
mio fratello...io innovo e miglioro!’ disse Joel, indignato.
‘Se
lo dici tu...’
‘...Andiamo,donna
di poca
fede!’ rispose lui,prendendola per mano e dirigendosi verso
la porta.
****************
‘Julia!
Joel! Quanto tempo!’
disse Billie Joe, vedendo lei e Joel entrare in sala da pranzo.
‘Com’è
che sei così spiritoso
stamattina?’ osservò Julia, ironica.
‘Dono
di natura’
‘Giorno
ragazzi’ li salutò
Mike, che era appena arrivato alle spalle di Billie Joe,presumibilmente
dal
tavolo del buffet.
‘Ciao
Mike!’ lo salutò Joel.
‘Salve
mio unico bassista
preferito!’ gli disse Julia,sfoderando un sorriso a trentadue
denti.
‘Se
ti sente Rob ti uccide’
le disse Joel.
‘Amo
il rischio...Tré?’
‘Disperso’
rispose Mike, che
non parve dare molto peso alla cosa.
‘Tutto
regolare quindi?’
chiese Joel.
‘Tutto
regolare,Madden...Benji e Kris?’ domandò
Billie,cambiando discorso.
‘A
Venezia!’
‘...Sta
delirando?’ chiese
Mike confuso,rivolto a Joel
‘No...il
mio gemellino ha
deciso di festeggiare il loro primo anno portando la sua amata a
Venezia!’
‘...E
il concerto?’ chiese
Billie,che era confuso quanto Mike.
‘Il
mio adorabile ragazzo ha
calcolato tutto!’ rispose orgogliosa Julia.
‘Ma
che bravo!’ disse Mike.
‘Ho
scelto bene,eh?’ rispose
la ragazza, facendo l’occhiolino al bassista.
‘Ho
sempre saputo di essere il
gemello migliore...ehy,che c’è July?’ le
chiese Joel preoccupato:la ragazza
infatti si era fatta improvvisamente seria e gli serrava la mano.
‘Non
sapevo che ci fossero
anche loro...’ rispose lei,fissando qualcosa dietro Billie e
Mike.
Joel
seguì il suo sguardo e
incrociò quello di Pierre.
A
quel punto fu Julia ad
iniziare a preoccuparsi,lo sguardo di Joel non prometteva nulla di
buono,era
decisamente furibondo e anche Billie e Mike,per quanto odiassero Pierre
con
tutto il cuore,fissavano Joel inquieti.
Tutti
e tre sapevano di avere
ottimi motivi per essere in apprensione,visti i precedenti: qualche
mese
prima,infatti,Pierre era apparso a Los Angeles,dove Julia e Kris si
erano
trasferite per preparare il nuovo CD,e aveva cominciato a cercare
insistentemente
Julia per ottenere il suo perdono e un’altra
possibilità;la cosa si era
conclusa con una discussione memorabile tra Joel e Pierre che aveva
dato di che
parlare alla stampa per un mese e che non era sfociata in una rissa
solo grazie
all’intervento di Benji,che fortunatamente era in grado di
calmare suo fratello
sempre e comunque.
‘Joel?’
lo chiamò Julia.
‘Mmh?’
sussurrò lui,senza
staccare lo sguardo da quello di Pierre.
‘Andiamo
via? Non mi va di
restare...per favore...’.
Finalmente,Joel
spostò lo
sguardo da Pierre e si voltò verso Julia.
‘Ok’
rispose semplicemente
Joel.
Julia
tirò un sospiro di
sollievo,salutò Billie e Mike e si alzò per
andarsene,senza lasciare la mano di
Joel.
Sfortunatamente,per
uscire
dalla sala da pranzo dovevano passare di fianco ai Simple Plan e
Pierre,Julia
non ne poteva essere certa,ma avrebbe giurato che lo avesse fatto di
proposito,passando di fianco a Joel lo urtò.
La
ragazza fu presa dal
panico quando sentì Joel bloccarsi,ma fortunatamente la
seguì docilmente quando
lei ricominciò a camminare verso la hall.
Mentre
salivano,Julia decise
di rompere il ghiaccio,Joel infatti stava in un angolo
dell’ascensore senza
dire una parola e ancora evidentemente furioso.
‘Ehy?’
‘Mmh?’
bofonchiò Joel,senza
alzare lo sguardo dal pavimento dell’ascensore.
‘Tutto
ok?’
‘Se
me lo tieni
lontano,sì,benissimo’.
‘Non
vale la pena di avere la
stampa addosso per lui...’ gli disse lei.
‘È
più forte di me,quando lo
vedo non posso farci niente...riconoscimi
l’autocontrollo...’
‘Non
ci speravo in
effetti...’
‘Donna
di poca fede...’.
La
ragazza fu incredibilmente
sollevata quando lo vide sorridere e gli sorrise a sua volta.
‘Andiamo
a fare un giro?’
propose lei,approfittando del momento per distrarre Joel.
‘Aggiudicato’
‘Ok,fra
cinque minuti nella
hall’
‘Ok...July?’
la chiamò
lui,prima di entrare in camera.
‘Sì?’
‘Cinque
minuti,non
cinquanta...’
‘Uomo
di poca fede...’
ribatté lei,chiudendosi la porta della stanza alle spalle.
****************
‘July?’.
La
ragazza sbucò dal camerino
e fissò il ragazzo interrogativa.
‘Ne
hai ancora per molto?’
‘Ancora
cinque minuti...per
favore...’ rispose lei,sfoderando lo sguardo più
tenero che aveva.
‘E
va bene...’ rispose lui
rassegnato,tornando ad appoggiare la schiena contro il muro.
La
ragazza gli sorrise felice
e scomparve di nuovo nel camerino.
Joel
incrociò le braccia e si
mise a fissare il soffitto,chiedendosi come fosse possibile che Julia
fosse in
grado di ottenere da lui tutto quello che voleva.
Era
quasi un’ora che stava
appoggiato a quella parete mentre lei provava ad occhio e croce
l’intera
collezione femminile e,ci avrebbe messo la mano sul fuoco,la cosa stava
facendo
la gioia delle commesse.
Per
Joel fu come vedere la
luce alla fine del tunnel e i suoi occhi si illuminarono
pericolosamente.
‘Tesoro?
Posso dirtela una
cosa in confidenza?’
‘Spara!’rispose
lei dal
camerino.
‘C’è
una commessa molto
carina che mi fissa da almeno mezz’ora...secondo te cosa
significa?’ chiese
lui,reprimendo a fatica un sorrisetto
soddisfatto:dall’interno del camerino non
si sentiva più alcun rumore.
Improvvisamente
la porta si
aprì,Julia uscì e lo afferrò per un
braccio.
‘Significa
che ce ne andiamo’
‘Ma
non volevi...’
‘Ce
ne andiamo,ora’ ribatté
ferma lei.
‘Ok,come
vuoi...’ rispose
docilmente lui,cercando di nascondere l’espressione
trionfante.
‘Ah,Joel?’
‘Sì?’
‘Bella
mossa...’ riconobbe
lei.
‘Grazie...’
‘Scusa,come
hai detto che era
la commessa?’ chiese lei,fermandosi e voltandosi verso di lui.
‘Quale
commessa?’
‘Quella
che ti fissava...’
‘Ah,quella...
– finse di ricordare
lui,abbracciandola – mmh...discreta,ma
c’è di meglio...’
‘Non
mi pare che tu l’abbia
definita solo discreta,prima...’
‘Saresti
uscita se avessi
detto solo discreta?’
‘Probabilmente...non
sottovalutare la gelosia Armstrong,tesoro...’
‘Non
sia mai...’ rispose lui
prima di baciarla.
‘Ok
ragazzo irresistibile,che
facciamo ora?’
‘Mmh...considerando
che è
quasi ora di pranzo e che causa presenze moleste non ho fatto
colazione,cosa ne
dici di andare in hotel?’
‘Approvo...ho
fame in
effetti...’
‘Piccola,posso
dirtela una
cosa?’
‘Cosa?’
‘Tu
hai sempre fame’ rispose
lui,reprimendo a fatica una risatina.
‘Ehy!’
ribatté indignata
lei,dandogli una sberla sul braccio.
‘È
vero!’ insistette lui.
‘Taci!
Andiamo!’ disse
lei,cominciando a camminare seguita da Joel,che stavolta non fece nulla
per
nascondere la sua soddisfazione.
****************
Dopo
pranzo,Joel e Julia
avevano deciso di andare nella stanza della ragazza per vedere un
film,di modo
da non stancarsi troppo il giorno prima del concerto.
Ovviamente
la scelta del film
era toccata a Julia,che aveva optato per una commedia altamente
sentimentale e
dopo quasi un’ora e mezza di film Julia era
sull’orlo delle lacrime,mentre Joel
sembrava del tutto insensibile.
‘Non
trovi che sia
terribilmente commovente?...Joel?Joel!’
‘Eh?!
Cosa? Che c’è?’ chiese
lui, riscuotendosi.
‘Non
posso crederci,stavi
dormendo!’ disse Julia, incredula.
‘No,non
è vero!’ cercò di
difendersi lui.
‘Da
quando?!’
‘Ehm...quand’è
che lei prende
il treno?’ rispose lui,rassegnato.
‘...Credo
che fosse nel primo
quarto d’ora...’
‘Ah...e
dai,era ovvio che
sarebbe finita con loro due felici e contenti!’
‘Lui
è morto’ osservò lei.
‘...Senti,era
troppo
smielato...’
‘Certo
che voi uomini siete
tutti uguali...romanticismo zero...’
‘C’è
differenza fra
romanticismo e smielatezza...e poi come fai a dire che non sono
romantico?!
Dopo che ho passato un mese ad organizzare l’anniversario a
Kris e Benji!’
‘Sì,ma
l’idea è stata di
Benji’ ribattè Julia.
‘Ok,ma
se fossi così poco
romantico come dici non me ne sarei interessato così
tanto,ti pare?’
‘Mmh...in
effetti il
ragionamento fila...ciò non toglie che dormivi’
‘Chiedo
perdono...’ disse lui
abbracciandola.
‘Mmh...credo
di doverci
pensare...’
‘Ok,ti
dispiace se mentre tu
ci pensi io ti bacio?’
‘No,suppongo
di no...’
‘Ok...’
disse lui prima di
baciarla.
‘Diciamo
che per stavolta sei
perdonato...’
‘Troppo
buona...’
‘Lo
so,che ci vuoi
fare...ok,ho capito che i film non fanno per te…lancia una
proposta,senza
sfociare nell’indecente possibilmente...’
‘Quest’ultima
precisazione mi
mette in difficoltà...’ rispose lui,sorridendo
maliziosamente.
‘Sai
che sei un pervertito?’
gli disse lei,.
‘Grazie...mmh...se
propongo
un altro giro in città prometti di non rinchiuderti in un
camerino come
stamattina?’
‘Sì...le
commesse allungano
un po’ troppo gli occhi...’
‘Non
credevo che avrei mai
provato gratitudine per loro...credo che lo suggerirò anche
a Benji...’
‘Kris
potrebbe mandarle al
pronto soccorso...’
‘Anche
questo è vero...che si
fa,si va?’
‘Si
va!’.
La
ragazza andò alla porta e
l’aprì,ma la richiuse immediatamente e vi si
appoggiò con la schiena per
impedire a Joel di aprirla.
‘Che
c’è?’ chiese confuso
lui.
‘Credo
che dovremmo aspettare
cinque minuti...’ rispose lei.
Joel
alzò un
sopracciglio,sempre più confuso.
‘Perché?’
‘Ho
appena visto il tuo
vicino di stanza fermo sulla porta a parlare...e credo che non ti
piacerà...’
disse lei,assumendo un’espressione preoccupata.
Il
ragazzo si rabbuiò
improvvisamente e Julia capì che aveva afferrato.
‘Non
ci posso credere...Pierre?’
chiese lui,sperando di sentire una risposta negativa.
‘E
già...’ disse lei,mandando
in frantumi tutte le speranze di Joel.
‘Grandioso...vedranno
fumo
giù in città stanotte...’
‘E
chi l’ha detto che devi
essere nella tua stanza?’ chiese lei,sporgendosi verso di lui.
‘...E
poi dici a me di non
scadere nell’indecente...’
‘Io
ho classe’ rispose
lei,stampandogli un bacio sulle labbra,poi tornò verso la
porta e si arrischiò
ad aprirla.
‘Via
libera!’
‘Quasi
mi dispiace...’
osservò Joel.
‘Cosa
dovrò mai fare con
te...’ sospirò lei mentre uscivano dalla stanza.
****************
La
sera,quando Julia e Joel
entrarono in sala da pranzo per cenare,furono accolti dai Green Day al
completo
più Alex e Rob.
‘Ehy,Tré,ancora
fra noi?’ lo
chiamò Julia.
‘Ma
certo mia cara!’ rispose
il batterista.
‘Voi
due piuttosto,dove
eravate finiti?’ chiese Billie Joe.
‘In
giro per New York’
rispose Joel.
‘E
non ti ha trascinato nei
negozi di vestiti?’ chiese Alex, incredulo.
‘All’inizio
sì,ma quando le
ho detto che una commessa sembrava interessata mi ha trascinato
via...’
‘Joel,sei
il mio eroe’ disse
Rob.
‘Anche
il mio...dici che con
tua zia funziona,July?’ chiese Billie alla nipote.
‘È
probabile...’ rispose lei.
‘Vi
dispiace se ci spostiamo
molto lontano da qui?giuro che sto cercando di ignorare Pierre
Bouvier,ma se
continua a guardarmi come sta facendo non rispondo di me’
chiese Joel,
scoccando occhiate ad alto voltaggio verso il tavolo dove sedevano i
Simple
Plan.
‘Ok,non
sono dell’umore di
fare rissa stasera...’ rispose Billie dirigendosi verso un
tavolo
libero,seguito da tutta l’allegra compagnia.
‘Allora,quando
rivedremo la
nostra coppietta,Joel?’ chiese Billie al ragazzo e Julia lo
guardò
riconoscente:sapeva benissimo che stava cercando di distrarlo dal
pensiero di
Pierre.
‘Secondo
i miei precisissimi
calcoli,dovrebbero arrivare alle tre di mattina ora locale e dovrebbero
essere
in hotel per le quattro...dovrebbero essere anche poco zombie
domani,considerando che hanno avuto tutto il tempo di dormire in
aereo...’
‘Tutto
ha calcolato...ditemi
voi se non è un tesoro...’ disse Julia,orgogliosa.
‘Kris
dovrebbe fare un
monumento anche a te...’ osservò Rob.
‘Grazie,grazie...’
rispose
Joel, accennando un inchino.
‘Parliamo
di cose serie...che
offre il menù di stasera?’ intervenne
Tré.
‘...Senza
offesa Billie,ma tu
ti chiedi mai se lui non sia più compatibile come zio di
July?’ chiese Joel,
rivolto al cantante dei Green Day.
‘Colpa
mia,le ho lasciato
passare troppo tempo con lui quando era piccola e questi sono i
risultati’
‘Ehy,io
sarei qui,se voleste
smetterla di parlare di me come se non ci fossi lo
apprezzerei...’ intervenne
Julia, indignata.
‘July,non
sarai mica offesa
dal paragone col sottoscritto?’ chiese Tré.
‘Ma
certo che no,Tré...ma
questo atteggiamento potrebbe diventare una cattiva
abitudine...’ disse Julia,
continuando a guardare male sia suo zio, sia il suo ragazzo.
‘Ah,ok!’
rispose il
batterista, soddisfatto dalla spiegazione.
‘E
voi due,coppietta numero
due,che programmi avete per la serata?’ chiese
Billie,lanciando un’occhiata
molto significativa a Joel che,nonostante tutti i buoni
propositi,impallidì
vistosamente.
‘Zio...’
iniziò Julia.
‘Era
solo una domanda
innocente...’ disse Billie,assumendo un’espressione
da angioletto.
‘Come
no...’.
Fortunatamente
per Joel,in
quel momento arrivò il cameriere per servire la cena e il
discorso morì lì.
****************
…Credevate sul serio che
Lady Numb vi avesse abbandonato? Ragazzi e ragazze di poca
fede…^___^
Ebbene sì, sono molto
affezionata a questa storia...vi
confiderò una cosa, quando ho pubblicato il primo capitolo
di Green, Good
Simple Angels questa era già stata scritta...l’ho
scritta mentre ero in
Inghilterra e a dire il vero ci ho inserito anche alcune delle mie
abitudini
inglesi...distruttive, se si considera che sono pessime abitudini
alimentari,
ma sorvoliamo...sono una carogna, eh? Vi ho convinti del fatto che
fosse finita
sul serio, dite la verità…
La storia sarà
decisamente più breve dell’altra, è
solo una parentesi che però ho assolutamente voluto mettere
per iscritto...
I primi due capitoli saranno
piuttosto lunghini,
mentre gli altri quattro saranno molto più corti...chiedo
perdono, non mi
piacciono queste discrepanze, ma era praticamente insensato dividere
questo
capitolo in due parti, almeno per come la vedo io, mentre era
più bello
spezzettare dopo (scusate il verbo un po’ colloquiale...)...
Un paio di note, che sono
assolutamente necessarie:
- IO NON CONOSCO NESSUNO
DEI GRUPPI DI CUI PARLO, I DAMNED ANGELS SONO UNA MIA INVENZIONE (E
SOTTOLINEO, MIA...UN PELO DI COPYRIGHT NON CI STA MALE^_^) ED OGNI
RIFERIMENTO PERSONE
O FATTI REALI CHE ESULINO DA QUELLI RIGUARDANTI LA SOTTOSCRITTA
E’ PURAMENTE CASUALE, MENTRE TUTTA LA VICENDA E’
FRUTTO DI INVENZIONE, NON SO NULLA DELLA VITA PRIVATA DEI GEMELLI
MADDEN, NE’ DEI GREEN DAY, NE’ DEI SIMPLE PLAN
(ANCHE PERCHE’, DETTO FRA NOI, SE AVESSI IL MODO DI SAPERE
QUALCOSA DELLA LORO VITA PRIVATA NON SAREI QUI...^__^)
- La rivalità con i Simple
Plan NON ESISTE PER QUEL CHE MI E’ DATO DI SAPERE,
è semplicemente funzionale alla storia, ma è una
MIA INVENZIONE...anzi, ho le prove che fra Simple Plan e Good Charlotte
e fra Simple Plan e Green Day corrono ottimi rapporti, specie nel primo
caso...e ho anche le prove dei buoni rapporti fra Green Day e Good
Charlotte, anche se quelli non sono stati messi in discussione...
- Ripeto, io ADORO i Simple Plan e
soprattutto Pierre Bouvier (insomma, come si fa a non adorare quel
faccino da bambino che si ritrova?!)...ma, come ho già avuto
modo di dire, mi serviva un ragazzo che fosse bello (e direi che lui
risponde a questa richiesta...^_^) e che facesse buona musica per fare
la parte scomoda e lui è l’unico che ho trovato
nella mia lista personale...
Detto questo, spero che questo
inizio della seconda parte
della vicenda vi piaccia...avviso sin da subito che sarà
incentrata
sostanzialmente su Joel e Julia...primo, perché Joel
è sempre stato il mio
gemello preferito, per quanto tutti e due abbiano il loro
perché, secondo,
perché uno per uno non fa male a nessuno...
Nel caso ci fossero lettori nuovi,
credo proprio che
sarebbe meglio leggere anche l’altra storia,
poiché molte delle cose dette qui
danno per scontato quello che è successo lì, ma
se qualcuno volesse provare a
leggere comunque non sarò certo io a scoraggiarlo!!^__^
Un bacione a tutti quanti!
Lady
Numb
P.S. Una piccola
precisazione di carattere temporale,anzi,facciamo qualche
precisazione...
- La prima storia era ambientata nel
2005,quindi i gemelli avevano 26 anni,mentre le ragazze,che ho
descritto come diciannovenni,nella mia mente erano nell’anno
dei venti,quindi,per farla breve e poco confusa,fra i gemelli e le
ragazze ci sono sei anni di differenza.
- Ovviamente,questa è
ambientata nel 2006...non che ci fosse bisogno di dirlo,ma meglio dire
di più che dire di meno...^__^