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Autore: GD_21    30/12/2012    1 recensioni
La storia parla di una ragazza di nome Nicole. Ha 16 anni e vive a Los Angeles. Dovrebbe andare a un concerto dei Green Day...ma la situazione si ribalta, ma alla fine fine incontrerà lo stesso Billie Joe Armstrong. Volete sapere come ci riesce? Bene, non dovete fare altro che leggere la sua storia ;)
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ero lì, nel mio letto, a guardare il soffitto ascoltando la musica, con in mano il biglietto per il concerto dei Green Day . Ancora non potevo crederci. Domani sarei andata al loro concerto. Al mio primo concerto in vita mia. Avevo un sorriso stampato sulla faccia a 32 denti. Stavo sognando ad occhi aperti come sarebbe stato quel fantastico momento in cui io sono lì, in mezzo a tutta quella gente, a piangere dall’emozione nel vedere i miei idoli più grandi fare la loro apparizione. Ma quel stupendo momento fu interrotto da mia madre che, come al solito, apre la porta furiosamente gridando: “Nicole, è pronta la cenaaa!!! Possibile che non mi senti mai quando ti chiamo?!”
Io le risposi: “Arrivo, arrivo…”
Ah, non mi sono ancora presentata. Come avete capito mi chiamo Nicole. Ho 16 anni e vivo a Los Angeles.
Stavo scendendo le scale per arrivare al piano di sotto, quando il mio gatto, Billie (l’ho chiamato come il cantante dei Green Day), inizia a correre come un matto salendo le scale e venendomi in contro facendomi inciampare addosso a lui, rotolando fino all’ultimo gradino, finchè non arrivai a terra. “Ahia!” gridai. La gamba mi faceva malissimo. Mia mamma corse da me preoccupata dicendomi “Dio santo ma che hai combinato? Stai bene?”  “ No, mi fa malissimo la gamba sinistra. Quello scemo di Billie mi ha fatta inciampare mentre scendevo le scale!” risposi. La mamma mi stirò un po’ la gamba: “Ti fa male se la piego così?”  “ Si!!” risposi dolorosamente. “e’ Grave, potresti essertela rotta. Dobbiamo portarti in ospedale” mi disse triste mia madre. Io sgranai gli occhi: “No, non ci penso neanche, io in ospedale non ci vado!”. Senza dire niente mia mamma mi prese in braccio, mi mise il giubbotto e mi porto in macchina. Diretti in ospedale. Arrivati, andai in una stanza di ospedale dove il dottore mi visito la gamba e mi disse “Te la sei rotta, mi dispiace. Dovrai stare in ospedale un paio di giorni, giusto il tempo di operartela e farla ritornare come prima.
Io non sapevo cosa dire. Rimasi basita. Non potevo restare in ospedale due giorni! Domani c’è il concerto dei Green Day! Non posso non andarci! E’ il sogno più grande della mia vita!
Guardai mia mamma nella speranza che mi dicesse qualcosa, ma non disse niente, lei era d’accordo col dottore. Mi lasciarono da sola nella stanza. Ero sconvolta. Tutto era così perfetto, tutto era così bello, era tutto così perfetto bello per essere vero. Una lacrima mi scese dall’occhio destro. Il mio sogno stava per infrangersi. Anzi, è già infranto. Mi addormentai piangendo. La mattina seguente, il giorno del concerto, venne a trovarmi mia mamma. Mi chiese come stavo. Male, risposi. “Come posso stare, secondo te?” volevo rispondergli, ma ho evitato. Se ne andò. Ricomincia a piangere a dirotto. Entrò l’infermiera. Mi vide piangere. “Hei, perche piangi?”  “Oggi sarei dovuta andare al concerto dei Green Day, qui, a Los Angeles, ma non ci posso andare perché dovrò stare in questo stupido ospedale per due giorni!” risposi piangendo ancora di più. “Dei Green Day? Il cantante è Billie Joe Armstrong per caso?” mi chiese , “ Si, è lui, perché?” risposi io “So che hanno annullato il loro concerto perché Billie Joe si è sentito male” disse, “ Davvero?” chiesi io, “Si, e Billie è stato ricoverato stamattina in ospedale, in questo ospedale, per il suo malore” disse. “C-c-c-cosa?? In questo ospedalee?!” chiesi stupita “Si”  “Ed è ancora qui??” *ti prego di di si di di si di di si!* pensai nella mia testa, “Si, è al piano di sopra” rispose “ ora devo andare, mi ha fatto piacere parlare con te” disse sorridendo e ne andò. Io non potevo crederci. Billie Joe Armstrong è qui. In questo ospedale. Al piano di sopra. Così vicino. Io e lui stiamo vivendo sotto lo stesso tetto e non lo sapevo. Ho la testa tra le nuvole, ancora non ci credevo, di sicuro stavo sognando. E invece no, non era un sogno. Era la realtà. “Devo andare da lui” dissi. Così presi coraggio, mi alzai dal letto e con le stampelle e il piede sinistro ingessato iniziai a camminare verso la porta, fino ad arrivare all’ascensore: Destinazione: piano superiore: Arrivai al piano superiore. Passai per il corridoio dando un’occhiata in tutte le stanze che c’erano sul piano, senza trovare la stanza di Billie. Dopo un po’ di ricerche finalmente la trovai. Misi la testa dentro al stanza per vedere. Eccolo. Il mio idolo, il mio angelo, era lì, che dormiva. Pian piano mi avvicinai senza far rumore. Era da solo in stanza. Eccomi, ero lì, vicino al suo letto, a pochissimi centimetri da lui. Il cuore mi batteva a mille come non mi era mai battuto prima e diventai paonazza dall’emozione, quasi svenivo. Lo guardai senza distogliere un attimo lo sguardo dai suoi occhi. Era bellissimo, persino quando dorme è così bello. Lacrime di emozione mi scesero dagli occhi. Quel momento è indescrivibile. Mi avvicino piano piano e con la mano gli faccio una carezza sulla fronte spostandogli i capelli. Non ci credo. L’ho toccato, ho toccato il mio idolo. A un certo punto si mosse e aprì leggermente gli occhi, fino ad aprirli del tutto. Rimasi immobile, pietrificata, un po’ imbarazzata.
“Chi sei?” mi chiese. Io rossa come non ero mai diventata risposi “Ehm…io…io…mi chi…chiamo…Nicole…sono una tua grand...grandissima fan…e tu sei…il mio…idolo…”
Lui sorrise “Wow,sono contento si esserlo” rispose “Come mai sei qui in ospedale?” mi chiese.
“Mi sono rotta una gamba…oggi sarei dovuta andare al vostro concerto” risposi
“E’ stato annullato…mi dispiace che ti sei fatta così male” disse “No, niente, poi passa…” risposi.
Ero al settimo cielo, la sua voce e le sue parole mi fecero toccare il cielo con un dito.
All’improvviso entrò un dottore “E tu?! Che ci fai qui?!” mi disse arrabbiato “Io…em…stavo….”
“Tranquillo, è una mia fan, è solo venuta a salutarmi!” disse sorridendo, io ricambiai il sorriso. “A ok, ma non puoi stare comunque qui” mi disse il dottore, “ Lasciala qui con me ancora un po’, per favore” disse Billie  “Ma, ma, non si può…vabbè, ma solo un po’!!” disse il dottore, e se ne andò.
“Allora, raccontami un po’ di te” disse Billie sorridendo. Così iniziammo a parlare a parlare e a parlare, fino a che arrivò quel momento. L’infermiera arrivò in stanza e disse “Ah, eccoti qui! Ma dove ti eri cacciata, è tutto è il tempo che i sto cercando! Dobbiamo operarti di nuovo alla gamba”. Era arrivato quel momento. Dovevo lasciare Billie. “Ho paura” dissi a Billie abbracciandolo. “Tranquilla, andrà tutto bene, sii forte” disse lui sorridendo dandomi un bacio sulla fronte. “Dai su, andiamo nella tua stanza, il dottore ti aspetta” disse l’infermiera. Piansi un pochino per il fatto che avrei dovuto lasciare Billie, ma lui con la sua mano mi asciugò le lacrime e mi disse “Ci rincontreremo, vedrai, te lo prometto. Mi  ha fatto molto piacere conoscerti” disse Billie sorridendo dandomi un bacio sulla guancia. Uscii dalla sua stanza a malincuore, ma felicissima per ciò che mi era appena accaduto. Guardai un ultima volta Billie da lontano. Me ne tornai nella mia stanza, dove il dottore mi aspettava per operarmi ala gamba. Mi addormentai, sognando Billie. Quello è stato il più bel giorno di tutta la mia vita.
 
 
 
 
 
 
 
Heilààààààààààà!! ^^ Questa è la mia prima fan fiction, spero tanto vi sia piaciuta J
  
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