NEW YEAR.




“Sei il solito Jane!” esclamo,camminando velocemente verso il mio ufficio, dove trovo il consulente dei miei stivali steso comodamente sul MIO divano.

“Smettila di fingere di dormire e affronta una volta tanto i problemi di cui tu sei la causa da adulto!”

“Sai, Lisbon, dovresti calmarti un poco.”

“Cosa? Ti rendi conto che sei stato capace di creare caos anche oggi che non abbiamo nessun caso? Come ti è saltato in mente di chiudere a chiave Bertram nel suo ufficio?”

“Lisbon, mi stavo annoiando e poi lui mi inseguiva continuando a ripetere che devo diventare più responsabile,la stessa storia ogni giorno. Non potete cambiare chi e come sono.”

“Lo sai che questo mi è costato una settimana di sospensione? E ti vuoi alzare dal mio divano prima che ti prenda a calci.” Dico, anzi, grido, tirando un calcio al lato del divano.

“Mi dispiace Teresa - sussurra mentre si alza di scatto e si avvicina pericolosamente a me- sono sicuro che ti farà bene un po’ di riposo. E poi ti verrò a trovare ogni giorno, non ti preoccupare, non sentirai la mia mancanza nemmeno per un secondo. So bene che non riesci più a vivere senza di me.”

“Tu prova a presentarti a casa mia e in men che non si dica finirai all’ospedale.”

“Beh, se come sempre troverò te appena sveglio, allora non è una cattiva idea.”

“Si, mi troverai, ma per mettere definitivamente fine alla tua vita.”- dico, sorridendo malvagiamente.

“Mmm, a questo punto mi trovo costretto a rifiutare a malincuore la tua proposta.”sussurra nuovamente avvicinandosi ancora di più al mio volto, sempre di più.

Io chiudo gli occhi, non opporrò resistenza; sento le mie guance andarmi in fiamme quando sento il suo respiro sulle mie labbra, il cuore mi esplode nel petto. Aspetto da tanto tempo questo momento.

“La solita maliziosa. Teresa, ti volevo soltanto augurare un felice Anno Nuovo.”

Non riesce a finire la frase, perché nel frattempo la mia mano destra, stretta in un pugno, ha colpito violentemente il suo naso.

Si porta una mano nel punto ferito, leggo sorpresa nel suo volto. Sorrido soddisfatta e mi complimento mentalmente da sola. Sono riuscita a lasciare il mio consulente finalmente senza parole.

“Auguri anche a te, Patrick.”

E lo abbraccio. Si, perché sarò anche Teresa Lisbon, la fredda e dura agente, ma non sono senza cuore, soprattutto verso chi amo. Ho aperto gli occhi da poco, sto aspettando solo che anche lui sia pronto. Mi fa incavolare, ma la verità è che non posso fare a meno della sua presenza accanto alla mia. Vorrei che anche per lui fosse lo stesso, che si sbrighi, anche se so che sono pronta ad aspettarlo per un lungo tempo ancora.

“Non dovrai aspettare molto, te lo prometto.”

Sorrido e sento che anche lui sta facendo lo stesso.

Si prospetta un bellissimo Anno Nuovo.

Lo vedo incamminarsi verso la soffitta, io ritorno nel bullpen. Almeno questo è quello che avrei voluto fare. Perché mi sono appena accorta di avere qualcosa di strano nella tasca destra della giacca. Cautamente prendo quella che sembra una scatola e la poso sulla mano aperta, squadrandola.

 "Capo, ti è caduto questo.” Dice Risgby porgendomi il foglio e dirigendosi verso il cucinino. Il solito, il mangiare prima di tutto.

 Altrettanto lentamente lo apro e inizio a leggere…

 << E’ un pensierino, niente di che, non mi sembrava giusto non regalarti niente. Ti devo molto e questo mi sembra il minimo per ripagarti. Ah, questa volta non avrai bisogno del tuo martello.
Auguri.  >>

I miei occhi luccicano per l’emozione. Non me lo aspettavo, non lo avrei nemmeno immaginato. Squadro nuovamente la scatola di legno, e quasi con la paura che contenga una bomba pronta ad esplodere, la apro. Chiudo gli occhi e cerco di assaporare il momento. Li riapro lentamente.

<<  Spero ti piaccia. Ti amo,
Patrick.  >>

E leggo queste parole, con il cuore in gola, la bocca secca incapace di parlare e i miei occhi pieni di lacrime, senza accorgermi che la mia squadra mi sta osservando da molto tempo.  Un piccolo anello, con un piccolo smeraldo al centro alloggia all’interno del contenitore, che chiudo frettolosamente, quasi con la paura che sia solo un sogno.

Mi volto e inizio a correre. Devo parlare con Jane. Tuttavia non vado molto lontano, perché mi accorgo che quell’idiota era rimasto lì, all’inizio delle scale ad osservare le mie azioni.

Non posso più aspettare. Mi butto fra le sue braccia e lo bacio. Le nostre labbra aderiscono, le nostre lingue si intrecciano.

“Te lo avevo promesso, non ti ho fatto aspettare molto,no?”

“Mmm e quindi tu mi ami?”

“Si si, e sono ricambiato,vero?”

“E cosa te lo fa pensare? Ah, fa niente, si ti amo anche io!”

Il mondo scompare mentre ci diamo un altro bacio, più ardente del primo. Scompare tanto, che non mi accorgo che tutta la squadra si complimenta con noi e batte le mani emozionata.

“Lo sai che questa te la farò pagare, vero Jane?” sussurro vicino alle sue labbra.

“Jane, non conosco nessun Jane”

“Scherza, scherza pure. Chiederò a Cho un trattamento speciale per te. Comunque auguri ragazzi.” Mi volto verso la squadra, che imbarazzata, mai quanto me, mi risponde quasi all’unisono.

“Auguri, capo.”

Si,si prospetta un magnifico Anno Nuovo.










Nata in un momento di follia, doveva finire in un altro modo, ma non ho resistito alla voglia di farli dichiare entrambi, non ci riesco, è più forte di me. Spero che i personaggi siano abbastanza IC. Happy New Year
Th.