Serie TV > CSI - Las Vegas
Ricorda la storia  |       
Autore: Maunt    31/12/2012    1 recensioni
questa fanfiction è ispirata al primo episodio dell'ottava stagione:" l'ultima miniatura(seconda parte)". Cosa è successo dopo che hanno caricato Sara sull'elicottero ? Bene questo è quello che la mia mente immagina .
buona lettura !
ps per favore lascite qualche recensione !!
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gilbert 'Gil' Grissom, Sara Sidle
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
PANICO
Il viaggio in elicottero sembrava eterno,stavano volando già da qualche minuto verso l'ospedale di Las Vegas . il respiro di Sara era flebile e il suo battito rallentava rapidamente . L'unica cosa che grissom riuscava a fare era fssare inerme il volto di quella donna che a intermittenza apriva gli occhi giusto quel tanto che bastava per rianimare le speranze del suo amato . Gil non aveva mai creduto in dio , ma in quel momento pregare era l'unico modo in cui poteva aiutare Sara, continuava a ripetere nella sua testa : ''oh dio salvala ! non lasciarla morire così ! te ne prego !''. Nel suo cervello si accalcavano tutti i ricordi dei momenti più belli passati con lei : il primo bacio , la loro prima notte insieme ,quella serata passata in un luna parck a correre sulle montagne russe ; quei pensieri impedivano a qualsiasi ragionamento razionale di farsi spazio nella sua mente .
Senza che Grissom se ne accorgesse giunsero sul tetto dell'ospedale , seguì i paramedici che trasportavano Sara con movimenti automatici , non faceva altro che stringere la mano della sua donna correndole a fianco .
Entrati finalmente in ospedale l'odore nauseabondo di medicinali e disinfettante colpì Gil come un pugno nello stomaco , provocandogli improvvisi conati di vomito , ci mise tutto se stesso per non cedere a quello stimolo  , Sara aveva bisogno di lui ora più che mai .
Qualcuno gli si parò davanti e dovette lasciarsi scivolare la mano di lei dalla sua. Un uomo vestito di un camice azzurro pastello lo guardava cercando di trattenerlo dall'entrare nelle sale operatorie :''non può entrare signore ! lei deve stare nella sala d'aspetto !'' , ma grissom non voleva , doveva andare con lei e starle vicino ! doveva far capire a quell'uomo quanto lei fosse importante per lui !  voleva dire tutto questo a quel infermiere , ma dalla sua bocca usciva solo un flebile sussuro che nemmeno lui stesso riusciva a sentire .
Dopo aver opposto un'inefficente resistenza Grissom venne scortato nella stanza accanto e fatto sedere a forza su una delle sedie ; appogiò i gomiti sulle ginocchia e affondò le mani nei capelli . Dai suoi occhi iniziarono a scendere lacrime dolorose che finivano dirette nella sua bocca lasciando un sapore salato ; dal suo cuore e dalla sua anima provenivano urla strazianti , ma nessuno oltre a lui riusciva a sentirle . Voleva fare qualcosa , ma gli sembrava di essere in un brutto sogno da cui non riusciva a ridestarsi ; uno di quelli in cui vuoi urlare ma la voce ti si strozza in gola , uno di quelli dove devi scappare ma le gambe sono trppo pesanti per riuscire a muoverle .
Era lì da ormai dieci minuti solo e disperato come non mai quando una mano piccola e delicata si appoggiò sulla sua spalla sinistra , sapeva di chi si trattava ancora prima di aver alzato gli occhi : Catherine si accovacciò di fronte a lui e dopo avergli asciugato le lacrime lo guardò diritto negli occhi  e vide nell'iride blu intenso una fragilità degna di quella di un bambino . Se solo avesse potuto alleviare la sua sofferenza in qualche modo , ma sapeva che non ci sarebbe riuscita , lo abbraccio comunque e mise in quel gesto tutto il suo affetto e tutte le parole che avrebbe dovuto dirgli . Nonostante tutto il bene che Gil provava per la sua amica , non riusciva a trovare conforto nell'affondare la testa sulla sua spalla , nulla riusciva a scalfire la sua sofferenza a il suo tormento .
Cercò di ricomporsi , ma il muro invisibile  che aveva costruito per non mostrare il vero se stesso agli altri si stava piano piano sgretolando e la consapevolezza della sua fragilità lo invase come un brutto male . Si allontanò delicatamente dalla presa calda di cath e si guardò intorno : c'era tutta la squadra . Nick camminava avanti e indietro freneticamente per tutta la sala mordendosi un labbro ; Warrik era in piedi vicino a loro e fissava Grissom , ma i suoi occhi non lo vedevano veramente , era palesemente tormentato dalla preoccupazione ; Greg sedeva in un angolo sprofondato in una poltrona di stoffa verde militare , era pallido e sembrava sul punto di svenire ; vide Brass arrivare quasi di corsa dal corridoio e fermarsi a chiedere notizie a Nick .
Nella sua testa c'era uno strano ronzio , le voci dei suoi colleghi gli sembravano così lontane eppure erano lì a pochi metri , non riusciva a pensare a niente , non riuscia a moversi , non riusciva a fare niente ; nella sua testa continuava ad affiorare l'immagine del viso di Sara scottato dal sole di mezzogiorno con gli occhi socchiusi che riusciva a fatica a tenere aperti , questo pensiero lo tormentava a tal punto che avrebbe preferito morire pur di non provare più emozioni . Come sarebbe sopravvissuto senza la donna della sua vita ora che si era abituato alla sua presenza quotidiana ? Avrebbe fatto come nell'opera che citava sempre , si sarebbe ucciso accanto a lei come fece Romeo credendo morta la sua Giulietta ?
Sovrappensiero aveva appoggiato la testa sulla scapola ossuta di Catherine che si era seduta accanto a lui e cingeva le sue spalle con un braccio sottile ; era rimasto in quella posizione per chissà quanto tempo ricevendo di tanto in tanto  una carezza consolatoria , stringeva le mani a pugno tanto da averle indolenzite e le nocche erano ormai bianche . Il tempo gli scorreva addosso senza che lui se ne accorgesse , sembravano passati giorni interi da quando avevano trovato Sara sotto un cespuglio nel deserto ; era distrutto dall'attesa e non ce la faceva più a stare seduto senza fare niente , decise di alzarsi dalla sedia sulla quale era seduto da troppo tempo . Lo guardarono tutti per il suo gesto improvviso , si sentiva stupido lì fermo in piedi senza una meta da raggiungere , si guardò rapidamente in torno ma la sua mente lavorava in maniera estremamente lenta . Ci mise un po' per decidere che il bagno era un ottimo pretesto per muoversi , si mise le mani in tasca e si diresse a passi lenti e pesanti verso la porta blu all'altro capo della stanza , la aprì ; si diresse ai lavandini e si aggrappò ad uno di essi per non cadere a terra , appena ripreso il controllo del suo corpo accese l'acqua fredda e si sciacquò la faccia. L'effetto fu immediato e per qualche secondo gli sembrò di essere tornato lucido,ma poco dopo la nebbia ricadde sui suoi pensieri e si abbandonò a quello stato di semincoscienza . Alzò lo sguardo e vide riflesso nello specchio il viso di un uomo di 50 anni , un viso che era una maschera di dolore , un viso stanco e distrutto , il suo viso .
Logorato dall'attesa Grissom si asciugò la faccia  e andò verso la porta che l'avrebbe riportato nella sala d'attesa . Quando uscì dal bagno notò che qualcosa era cambiato , piegò la testa di lato e alzò un sopracciglio , i suoi occhi si spalancarono non appena ebbe trovato la differenza : un uomo con un camice bianco stava discutendo con Catherie ; da quellla posizione Gil non poteva sentire quello che stava dicedo ,ma non riusciva ad avvicinarsi , eppure erano ore che attendeva notizie sulle condizioni di Sara e adesso , che finalmente poteva mettere fine alla sua sofferenza , qualcosa lo tratteneva . Una forza che non gli permetteva di mettere un piede davanti all'altro per potersi muovere : era la paura che ciò che il medico aveva da dire fosse proprio ciò che temeva di più , il dubbio però lo straziava così mosse alcuni passi incerti verso il gruppetto che si era formato intorno al messaggiero , Grissom accellerò il passo , ma gli sembrava di non arrivare mai e quando finalmente raggiunse il centro del cerchio guardo il dottore con uno sguardo desideroso di notizie e ...
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > CSI - Las Vegas / Vai alla pagina dell'autore: Maunt