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Autore: lillylilly    02/01/2013    0 recensioni
“Lei pensa così perché è un galantuomo, una persona per bene”, dice Antonio Bonocore al tipografo Lo Turco.
È vero. Il tipografo Lo Turco è una persona per bene. Lo affermiamo senza difficoltà.
Ma anche i ragionieri Casoria affermano: “Come osa? Io sono una persona per bene!”.
E nessuno osa contraddirlo. Almeno apertamente.
Siamo tutti persone per bene.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L’ex-ragazzina aveva sorpreso tutti con il suo matrimonio-lampo.
Aveva informato i parenti e gli amici solo a dicembre ed ai primi di gennaio l’ex-ragazzina si sposa.

Al ritorno dal viaggio di nozze, gli sposi si stabiliscono nell’appartamento che avevano cominciato a risistemare un anno e mezzo prima.

L'indomani sera ricevono una breve visita di cortesia della zia Susanna.
È solo una visita per informarsi se hanno bisogno di qualcosa e fare due complimenti.
Zia Susanna non si siede nemmeno, rimane in piedi appena oltre la soglia della cucina.
Al momento di accomiatarsi, mette le mani sui fianchi dell’ex-ragazzina, stringe, scuote leggermente,  bela “Beeella” e se ne va.
L’ex-ragazzina ed il marito si guardano e registrano l’episodio.

L’ex-ragazzina ha comunicato all’anagrafe il cambio di residenza ed aspetta la visita di controllo da parte dei vigili urbani.
Un sabato sera il suo cellulare squilla.
Chi chiama dice di essere il vigile incaricato di controllare il cambio di residenza. Le pone alcune domande, poi fa “Va be’, va be’ ” e riaggancia. L’ex-ragazzina guarda perplessa il telefonino.

Passano due mesi ed il cambio di residenza non è ancora registrato.

L’ex-ragazzina si reca all’ufficio competente.
Risulta che la visita di controllo è stata effettuata e l’esito è: “Non si è trasferita”. L’ex-ragazzina protesta e le assicurano che avrebbero mandato nuovamente un vigile.

Un sabato mattina suonano al citofono.
È il vigile. Non vuole entrare. Le chiede di uscire sul portone.
E così il vigile, età vicina alla pensione, senza divisa, senza contrassegni identificativi, con fare da ‘mammasantissima’ si presenta sul portone come quello che aveva telefonato ed aveva fatto rapporto negativo.
Blocca le recriminazioni dell’ex-ragazzina dicendo: “Io sono amico dei suoi zii, i sig.ri Furio Landri e Susanna Cammello. Vengo qui spesso.” Ed allora? A maggior ragione!
Di punto in bianco, il presunto vigile chiede: “Lei è incinta?” “Ma come si permette?” L’ex-ragazzina è lì lì per richiedergli il nome e farsi dare il numero di matricola, ma quello dice: “Non si deve arrabbiare”, si volta e se ne va.

La sera l’ex-ragazzina riferisce l’episodio al marito. È ancora indignata. Vorrebbe fare rapporto, ma non ricorda nemmeno il nome di quel tizio.
L’ex-ragazzina ed il marito scoprono di essersi formati la stessa opinione: quel vigile probabilmente è uno deglii esattori dello zio Furio.   
Ad ogni modo, pochi giorni dopo il cambio di residenza è registrato.
  
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