Prologo

La ragazza strinse la bacchetta nascosta tra le pieghe della giacca con tanta forza da farsi sbiancare le nocche. Quell'interminabile viaggio sul treno babbano le stava facendo venire un esaurimento nervoso e così quelle parole che continuavano a rimbalzarle nella testa.

<< Presto questo mondo sarà nostro. Prima però tu devi portare a termine la tua missione >>.

Il volto che aveva pronunciato quelle frasi continuava a comparirle davanti agli occhi, come in un incubo dal quale era impossibile risvegliarsi.

<< Volevate vedermi, mio signore? >>, domandò la ragazza, inginocchiata su un freddo pavimento di pietra.

<< Ho un compito da affidarti >>, rispose una voce sibilante.

Un'ombra si avvicinò alla giovane, facendola trasalire.

<< Qualsiasi cosa, signore >>.

<< Vedi, il mio potere è diffuso ovunque ormai. Non esiste più nessuno in grado di fermarmi, l'Ordine della Fenicie è ridotto a una banda di fuggitivi che verrà catturata presto e Silente non è che un ricordo. Rimane un solo ostacolo a impedirmi di essere il Signore dell'intero mondo, o meglio, cinque ostacoli. Cinque ragazzini cresciuti tra i babbani, senza un minimo di consapevolezza della loro forza, ma con un potere, secondo la profezia, straordinario. Sarà facile per te trovarli e ucciderli prima che scoprano qualcosa. Porta a termine questa missione e ti ricompenserò. Fallisci e subirai l'ira del Signore Oscuro >>.

La ragazza deglutì rumorosamente, spaventata dalla minaccia e dal sibilio che sentì provenire dalle sue spalle. Un serpente le si avvicinò, le strisciò intorno e andò ad accucciarsi vicino al camino. Nagini, o, come la definivano spesso, la punizione per chi falliva. Ma lei non doveva preoccuparsi di una cosa del genere. Lei non falliva, mai.

<< Ai vostri ordini, mio signore. Non fallirò, ve lo giuro >>.

<< Sarà meglio per te >>.

Era un congedo.

La ragazza si alzò e si avvicinò alla porta, senza mai guardarsi indietro. Solo lei poteva farlo.

Solo lei non avrebbe ricevuto una maledizione dritta alla schiena.

<< Attenzione, attenzione, signori passeggeri. Stiamo per arrivare alla stazione King's Cross di Londra, vi ringraziamo per averci scelti e vi auguriamo buona permanenza >>.

Stai zitto stupido babbano, pensò la ragazza.

Si alzò dal suo posto, recuperò la valigia e scese dal mezzo, perdendosi nell'affollata stazione londinese. Nei suoi occhi rimase quella foto.

La sua missione era iniziata e presto sarebbe tornata vittoriosa.

***

<< Prendila Louis >>.

<< Perchè non l'hai presa? >>.

<< Era troppo in alto >>.

<< Grazie Tomlinson, ci hai regalato la partita >>

<< Di niente, Styles, è stato un piacere >>.

<< Smettetela di fare i bambini, mangiamo qualcosa >>.

Se uno scoiattolo fosse passato su uno degli alberi che circondavano la radura, avrebbe visto cinque ragazzi che litigavano e si punzecchiavano tra loro come fanno i fratelli. Il povero animale sarebbe poi scappato dopo aver sentito i toni alzarsi e due dei giovani umani che finivano a terra picchiandosi e rotolandosi nell'erba. Se ne sarebbe andato, però si sarebbe perso cinque risate cristalline e un abbraccio di gruppo che avrebbe fatto commuovere chiunque.

Senza curarsi degli animali della foresta, i cinque ragazzi si sedettero sull'erba, addentando panini imbottiti e ridendo come pazzi.

<< Liam, che ore sono? >>, chiese uno di loro, con i capelli ricci e gli occhi verdi.

<< Quasi le sei, perchè? >>, rispose un altro, con i capelli e gli occhi color nocciola.

<< Sono in ritardo. Devo andare, ragazzi, ci vediamo domani a scuola >>, disse il riccio, raccogliendo le sue cose.

<< Ok, ciao Harry >>.

<< Alla prossima, Hazza >>, lo salutarono gli altri.

Harry scappò di corsa dalla radura, guardando con una strana fretta il display del cellulare.

<< Ehi, non sembra anche a voi che Harry ultimamente si comporti in modo strano? >>, chiese un ragazzo dalla pelle color cappuccino.

<< Effettivamente sì, ieri sera si allontanava ogni volta che provavo a baciarlo, non capisco. Ho paura che stia ripensando alla nostra storia >>, rispose un ragazzo con i capelli castani spettinati e gli occhi azzurri.

<< Io non credo che sia questo. Voglio dire, voi due insieme siete perfetti, lo sanno tutti. Pensa che alcune ragazze della nostra scuola vorrebbero una storia perfetta come la vostra >>, disse il ragazzo-cappuccino.

<< E tu come lo sai, Zayn? >>, domandò un biondo dall'accento irlandese, trattenendo a stento una risata.

<< Me l'ha detto mia sorella, Niall >>, rispose Zayn, tirando una palla di stagnola all'amico.

<< Comunque >>, si intromise Liam << dovresti stare tranquillo, Louis. Tu non c'entri niente con questa storia, credo cha Harry abbia dei problemi tutti suoi >>.

<< Se lo dici tu Leeyum >>.

<< Ehi, Liam, tu mi dovevi accompagnare in quel posto, ricordi? >>.

Tutti si girarono a guardare Niall e Liam quasi si sbattè una mano sulla faccia.

<< Certo, me n'ero dimenticato. Andiamo Nialler >>.

I due si alzarono e, dopo aver salutato gli altri, si allontanarono.

<< Sono tutti strani ultimamente >>, commentò Zayn.

<< Torniamo a giocare? >>, propose Louis.

<< Certo >>.

Mentre i due si sfidavano all'ultima pallonata, Liam e Niall avevano ormai raggiunto la macchina del moro.

<< Sei un bravo attore, fratello, sembrava davvero che ti fossi dimenticato di qualcosa di importante >>, sì complimentò l'irlandese.

Liam mise in moto, in direzione della casa di Niall.

<< Tutto merito delle lezioni di teatro che Zayn ci ha costretto a prendere >>, disse << Ti prego, Niall, dammi uno schiaffo. Non ci credo di averlo detto >>.

<< Mi immagino come gongolerebbe se ti sentisse >>, rise Niall, poi, improvvisamente si fece serio << Liam, ti è... ti è più successo? >>.

Il sorriso scomparve dal volto del moro, mentre lui annuiva con aria preoccupata.

Angolo dell'autrice.

Piacere, io sono Hope.

So di avere già due storie in sospeso, ma in questo periodo mi premeva particolarmente farne una sovrannaturale. Come avrete già capito, questa è una Crossover tra Harry Potter e i One Direction. Lasciate che vi faccia una panoramica: la guerra è finita e Voldemort ha vinto. Alcuni dei personaggi fatti morire dalla Rowling sono vivi, altri, al contrario, sono morti.

So che questo tentativo può essere un po' azzardato, anche perchè sto toccando un mito, quindi vorrei sapere cosa pensate di questo prologo. Se piacerà, posterò il continuo, promesso.

Recensite numerosi,

alla prossima,

Hope xxx