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Autore: marzia ds    04/01/2013    1 recensioni
"Osservò attentamente la scrittura precisa ed elegante, ancora un po' infantile ma ugualmente deliziosa, soffermandosi solo in un secondo momento sul contenuto intrappolato in quella ragnatela d'inchiostro. Appoggiò il mento sulla spalla del minore, beandosi del ritmo accelerato che il suo cuore aveva iniziato a scandire, accarezzando ogni lettera con le iridi ametista, concludendo la lettura con un leggero arrossarsi di gote, poggiando subito dopo le labbra sottili sulla guancia bollente del più giovane."
{Lag x Gauche}
Genere: Commedia, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri, Lag Seeing, Sylvette Suede, Zazie
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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                                                 First Love (Letter)

 

-Zazie, Sylvette- cominciò, attirando a sé lo sguardo dei due interpellati -ho deciso, gli confesserò i miei sentimenti!- terminò pronunciando quella frase tutta d'un fiato, le gote che assumevano un colore vagamente purpureo

-Si, Lag, si, sono tre anni che ci provi e non hai mai avuto il coraggio di parlargli, figuriamoci confessargli il tuo immenso amore per lui- lo prese in giro il bruno, dandogli dei leggeri colpetti sulla spalla -ascolta me che, fino a prova contraria, sono l'unico con una relazione stabile e duratura: sei una frana nell'esprimere i tuoi sentimenti a voce, scrivigli una lettera e taglia la testa al toro!- pronunciò dandosi un'aria da uomo vissuto mentre l'argentea se la rideva un po' sotto i baffi, annuendo comunque alla trovata dell'amico che, finché non si fosse rivelata fallimentare, aveva delle buone chance di riuscita

-Sai, Zaz, forse stare così tanto con Jiggy non ti ha completamente fuso il cervello, anzi, forse ha fatto in modo che qualche neurone danneggiato venisse ripristinato- affermò sicura la ragazza, battendo il pugno sul palmo, sicura al cento per cento della veridicità della sua deduzione

-Ah, fai poco la spiritosa, che se il nostro caro piagnucolone si mette con tuo fratello tu sarai l'unica ancora single perché, udite udite, la piccola Sunny ha chiesto al nostro Connor di mettersi con lei! E chi se l'aspettava da quella ragazzina così timida...- annunciò ghignando un po' mentre la più giovane gli calpestava un piede, indispettita

-Zazie, muoviti, se anche oggi arriviamo in ritardo Nello ci lascia a stomaco vuoto!- lo richiamò un ragazzo piuttosto alto, la capigliatura castana e sbarazzina appena frenata da un paio di googles malconci

-Eccomi! Ciao gente, ci vediamo domani!- salutò raggiungendo l'amante all'entrata del cancello, arrossendo appena quando una mano, possessiva, si posò senza vergogna sul didietro ben delineato dalla divisa scolastica.

I due adolescenti si guardarono un attimo, l'argentea ormai scoppiata in una risata senza freni, il giovane dalla chioma lattea scarlatto in volto, dirigendosi poi verso la scuola media ad un isolato da lì, Niche, la sorella dell'albino, in trepidante attesa del fratello maggiore.

 

Lag Seeing, quindici anni ed un metro e cinquanta d'altezza, malediceva in tutte le lingue possibili quelli che, erroneamente, si ostinava a considerare migliori amici.

Erano stati si gentili nel consigliarli un metodo il meno indolore possibile per dichiarare i propri sentimenti, ma si erano dimenticati di sottolineare un dettaglio fondamentale alla quale l'albino, nella sua sconsiderata ingenuità, non aveva fatto assolutamente caso: la lettera incriminata, quella che stringeva convulsamente fra le mani tremanti, poteva essere lasciata sotto il banco del ragazzo dagli occhi ametista, nel suo armadietto, o addirittura, nel peggiore dei casi, nelle grinfie della sua migliore amica che, sicuramente, gliel'avrebbe consegnata con il suo solito sorriso furbo disegnato sulle labbra, non obbligatoriamente consegnata a mano dal mittente!

-Ehi, tu, puoi anche uscire da quel tuo strambo nascondiglio, so che sei lì da circa cinque o sei minuti- sentì pronunciare dal perno dei suoi pensieri, guardandosi confusamente intorno, cercando di capire a chi fossero rivolte quelle inusuali parole. Non scorgendo nessuno all'infuori della sua persona su quella terrazza deserta, uscì dubbioso la testa, indicandosi con l'indice, ricevendo come risposta una risata sommessa, reazione che lo fece diventare di un acceso color peperone. Non si mosse di un centimetro, sguardo basso e viso in fiamme, aspettando un qualunque segno da parte del ragazzo seduto sulla panca ai margini della terrazza. Quando alzò il voltò non poté non notare la mano diafana che lo invitava ad avvicinarsi, facendolo smuovere dallo stato di coma apparente in cui era caduto, i passi cadenzati giunti quasi al termine, una manciata di centimetri a separarlo dalla figura snella del maggiore. L'aveva osservato diverse volte durante gli allenamenti del club di nuoto, riscoprendosi spesso imbambolato ad osservare l'acqua limpida carezzare la sua pelle candida e la luce artificiale riflettersi sul quel manto limpido, donando infinite sfumature alla chioma lattea ogni qual volta questa si liberava dal suo giogo. Si accorse troppo tardi della mancanza del pavimento sotto di sé, i suoi piedi che, senza pensarci un attimo, l'avevano tradito, facendolo finire fra le braccia del più alto che, tranquillamente, lo fece sedere fra le sue gambe, prelevando dalla ferrea stretta delle falangi quella busta fonte di guai, sussultando sorpreso alla vista del proprio nome scritto a lettere cubitali sulla superficie liscia.

-Lag-kun, è per me?- si premurò di chiedere, sorridendo intenerito del titubante annuire del giovane avvolto nel suo abbraccio. Osservò attentamente la scrittura precisa ed elegante, ancora un po' infantile ma ugualmente deliziosa, soffermandosi solo in un secondo momento sul contenuto intrappolato in quella ragnatela d'inchiostro. Appoggiò il mento sulla spalla del minore, beandosi del ritmo accelerato che il suo cuore aveva iniziato a scandire, accarezzando ogni lettera con le iridi ametista, concludendo la lettura con un leggero arrossarsi di gote, poggiando subito dopo le labbra sottili sulla guancia bollente del più giovane. Lo strinse al suo petto ancora un po', godendo del frenetico battito che irrequieto perpetuava la sua irregolare andatura, crogiolandosi nel dolce contatto fra il proprio busto e la schiena dell'altro.

La campanella suonò, annunciando il termine delle lezioni, disturbando per un istante la quiete di quel fragile equilibrio. Un sonoro brontolio scaturì dallo stomaco del ragazzo dalle iridi di diverso colore, facendo sorridere divertito il destinatario della lettera d'amore. Lo sollevò, tenendolo ancora stretto fra le braccia, trasportandolo come ogni principe, il giorno delle proprie nozze, fa con la sua principessa, posandogli un casto bacio sulle labbra morbide ed appena umide, il viso del più basso ormai dello stesso colore del suo occhio sinistro.

Scesero le diverse rampe di scale, raggiungendo l'entrata dell'edificio scolastico ormai sfollato, tre figure ad attenderli, in trepidante attesa del verdetto.

-Sylvette, io l'avevo predetto, qui l'unica che rimarrà perennemente zitella sei tu!- provocò scherzoso il bruno ricevendo uno schiaffo sulla guancia sinistra e due occhiatacce, una turchese ed una ametista, rivolte verso la sua persona.

Doveva assolutamente smetterla di fare certe battute davanti al suo amante e al fidanzato del suo migliore amico.

Angoletto Autrice

Dopo tanto tempo eccomi nuovamente su questo fandom a me particolarmente caro. Qui, tempo fa, pubblicai la mia prima Shonen-ai, ed ora, dopo un bel pò di tempo, ne pubblico una seconda. La mia felicità è alle stelle!
Comunque, scritta dopo uno strano sogno, messa per iscritto dalle due alle quattro di notte (con mio conseguente sonno sulla tastiera del portatile), una piccola AU senza pretese, sperando che vi piaccia e, se vi va, mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate, quindi non risparmiate le recensioni! Ah, ovviamente, nella storia, la differenza fra i due non è di undici anni come nel manga/anime, ma di un anno o due.

Bye Bye By Me ;P

  
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