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Autore: Silkye53    04/01/2013    1 recensioni
Robin e Stella si rendono contro che fra loro c'è più di una semplice amicizia.
Solo che il comportamento di uno dei due potrebbe portarli ad un litigio poco piacevole e ad una scommessa altrettanto spiacevole.
Cosa accadrà?
Chi vincerà la scommessa?
Per scoprirlo ... Leggete la mia storia e recensite ;) (ogni consiglio è gradito).
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 1 - Don't break my heart Il peso sulle mie spalle è insopportabile.
Sento dolore ovunque e non riesco a muovermi, se lo faccio ... Crolla tutto e io finisco al cimitero.
Ora non sarei nemmeno qui se non avessi cercato di proteggere Robin.
- Ugh ... - grugnisco , non posso far altro che gemere dal dolore.
Non posso sopportare il peso dei massi sopra la mia schiena.
La polvere rende difficile respirare e tutto a quello a cui riesco a pensare è se lui stia bene.
Intrappolata sotto alle macerie della scogliera per evitargli di finire maciullato al suolo.
Ovvio, non mi aspettavo che finisse così.
La mia forza inizia ad abbandonarmi mentre cerco di utilizzarla per tenere su tutte quelle pietre.
Le voci degli altri da fuori mi giungono appena.
- Dobbiamo tirarla fuori - sento Corvina dire.
Mi guardo un po'attorno muovendo a scatti la testa.
Non posso permettermi grandi movimenti.
Non riesco a trovare una via d'uscita.
Inizio ad andare nel panico, insomma ... E se non riuscissero a tirarmi fuori?
Potrei morire?
Almeno avrei impedito a Robin di fare la stessa fine, mi basta .
Ovviamente, il karma è un vero simpaticone.
Il karma è la legge secondo la quale chi è buono riceve solo bontà .... Bè a me non sembra che rischiare di morire sotto a delle macerie sia una prospettiva rosea!
Non cerco nemmeno di divincolarmi o, come accaduto nei due tentativi precedenti, finirei solo più attaccata al suolo e con più massi sulla schiena.
Non so per quanto ancora potrò resistere.
Ultimamente le battaglie contro Megablock stanno diventando pericolose per l'incolumità della gente.
Specialmente la nostra!
Insomma, un mese fa , BB è quasi stato inghiottito dal terreno.
Corvina è stata ricoverata in infermeria per tre giorni ... E ora, bè ... Ora tocca a me!
A dire il vero toccava a Robin ma io dovevo per forza mettermi in mezzo!
D'un tratto scorgo una lieve fonte di luce.
Un piccolo buco da cui esce un minuscolo topino verde.
Probabilmente comunica con Corvina telepaticamente per dirle come spostare i massi per evitare di farmi morire.
Carino da parte sua ....
Poco dopo sono fuori, stesa sul terreno sana e salva.
- Grazie - mormoro
- Figurati piccola, quando torniamo a casa diamo un'occhiata a quei tagli sulla schiena - risponde Cyborg
- Per ora cerca di non sporcare di sangue i sedili in pelle della mia piccola - continua
- Molto delicato - sbuffa Corvina roteando gli occhi - Come ti senti?- mi chiede posandomi una mano sulla fronte
- Bene , davvero - commento scostandomi dal suo tocco.
Normalmente non mi sarebbe dispiaciuto ma sono tutta sporca e sudata , non mi pare il caso di farmi toccare.
- Ti sanguina un po'la tempia - mi avverte BB
- Oh , non sento dolore, grazie per avermelo fatto notare amico - rispondo educatamente
- De nada - ammicca lui.
Sorrido appena.
Appena arriviamo a casa , Corvina mi afferra per un polso.
- A lei ci penso io, ora la porto a fare una doccia e poi la medico -
- D'accordo - è la semplice risposta di Robin, da cui non ho ricevuto nemmeno un GRAZIE  ancora.
Non dico di pretenderlo ma sarebbe carino dato che ho rischiato la mia vita per salvare la sua!
Sotto alla doccia sento i miei graffi bruciare.
Le ferite fanno male e pulsano.
Digrigno i denti cercando di resistere al dolore.
Non appena finisco di lavarmi, avvolgo un asciugamano attorno al mio corpo e vado in camera di Corvina, dove lei mi attende.
Inizia a medicarmi, con dolcezza e delicatezza.
Di primo acchito ho comunque sussultato .
Il tocco del tampone con l'alcool sulle ferite non è certo piacevole!
Fortunatamente , Corvina , riesce a rimarginare alcune delle ferite e quindi ora sono in "splendida" forma.
A passo acelerato mi dirigo verso la camera di Robin e busso dolcemente alla porta.
Lui apre e mi invita ad entrare.
- Problemi? - chiede severo come al solito
- Non proprio - rispondo incerta
- Mh? - noto che alza un sopracciglio in segno di confusione.
- Non c'è ... Non c'è nulla che vorresti dirmi Robin? - chiedo leggermente alterata
- No - risponde lui secco
- Oh ... No ? -
- No, perché ho qualcosa da dirti? -
- Bè, un "grazie Stella" sarebbe apprezzato - rispondo alzando leggermente la voce.
- Certo ... Grazie - sospira lui
- Perdonami Robin ... Ho forse fatto qualcosa di sbagliato ? - chiedo preoccupata
- Non proprio - risponde enigmatico.
Sbuffo.
Odio questi giochetti con lui, mi fanno innervosire!
- E allora? - insisto, determinata ad ottenere una risposta soddisfacente.
Lui scuote la testa e apre la porta.
Vuole che me ne vada!
Ricaccio indietro le lacrime e corro via.
Posso sentire il suo mormorare ma non riesco a comprendere ciò che ha detto.
Una volta nella mia stanza, lascio libere le lacrime.
Scendono implacabili sul mio volto portando con loro piccoli frammenti di vita.
Mi accascio sul letto e nascondo il viso nel cuscino.
Non posso credere che un solo atteggiamento possa rendermi così fragile.
Alzo gli occhi al cielo e mi volto in modo da essere faccia a faccia col soffitto .
- Uff .... Ma perché ? Cos'ho fatto di male? - mi chiedo fra un singhiozzo e l'altro.
Ho forse "urtato la sua virilità", come dice Corvina?
Oppure è semplicemente nervoso perché Megablock è riuscito ad evadere di nuovo e crede che potrebbe riaccadere.
Oppure è preoccupato per altro ... Non può essere colpa mia per forza , giusto?
In fondo non ho fatto niente di più che salvargli la vita.
Certo, forse andare a rinfacciarglielo non è stata una "mossa furba", come dice BB ma ... Che altro potevo fare?
Chiudo gli occhi per un istante pensando a tutte le volte che lui ha salvato me.
Non mi sono mai comportata così dopo.
Anzi l'ho sempre ringraziato a dovere!
Forse lo turba il fatto di non essere stato lui a salvarmi?
Se fosse così sarebbe stupido visto che era lui quello in pericolo...
Uffa non riesco a "cavare un ragno da un buco" , come dice Cyborg.
Proprio non riesco a comprendere cosa gli passi per la mente.
Ci provo disperatamente e ... Ogni volta, fallisco miseramente.
Mentre ci ragiono su, mi addormento .
Sento la porta della mia stanza aprirsi e dei passi insinuarsi all'interno.
Apro appena gli occhi e noto che sono passate due ore e che probabilmente è ora di cena.
Li richiudo, troppo stanca per cenare.
- Stella - sento la voce di Robin.
Apro di nuovo gli occhi e li sbatto svariate volte finché non ho una visione chiara della sua persona.
Mi siedo.
- Mh ? -
- La cena è pronta - borbotta lui passandomi una mano sulla fronte.
Alza un po'la frangetta e sorride notanto che la cosa non mi infastidisce affatto.
- Come va la ferita alla tempia? - chiede indicandomela
- Bene - mormoro stiracchiandomi un po' .
Ora mi parla normalmente.
Dovrei chiedergli perché prima era strano?
Forse no ... Potrei peggiorare le cose.
Purtroppo però io sono molto curiosa.
- Perché ti sei comportato in modo così strano prima? E perché ti ostini a non ringraziarmi ? - chiedo tutto d'un fiato.
La sua espressione torna fredda e distaccata.
- Come ho già detto , è pronta la cena - risponde lui.
Lascia la mia stanza, fisicamente, eppure il suo odore è ancora tutto qui.
Inalo il forte profumo di cannella e sospiro tristemente.
Perché non dice cosa c'è che non va?
Potrei aiutarlo!
Potrei tentare di farlo!
Non si fida di me forse?
Stringo le gambe e le porto fino al mio petto, nascondo il viso nelle ginocchia e le abbraccio con le mani.
Che devo fare?
Mi sento così terribilmente confusa al momento .... Mi sento anche ferita e ... Triste.
Non sono sentimenti piacevoli.
Non se sono così a causa sua ....
Piango di nuovo improvvisamente sentendomi stanca, ancora.
In giorni come questi, vorrei avere il "tasto del reset" , come dice BB , per rimediare ai miei errori.
Non so bene che cosa ho fatto per far arrabbiare Robin ... Ma può star certo che non finirà così.
Lo scoprirò, qualsiasi cosa sia!


ROBIN POV:
N
on riesco a resistere, la voglio fuori di lì!
Ha rischiato la sua vita per proteggermi.
Non mi lasciano nemmeno andare a controllare come sta.
Non avrebbe dovuto farlo, mi fa preoccupare da morire.
Sono protettivo nei suoi confronti più che con chiunque altro.
Non posso perdere un'altra persona che amo.
Sarebbe troppo per me.
Chiudo gli occhi e per la prima volta, sono felice di portare la maschera.
Se la togliessi ora, tutti vedrebbero quanto sono in ansia!
Stella ... Spero solo che non si sia fatta troppo male.
Sento un suo lamento.
Poverina, deve soffrire terribilmente là sotto.
Corvina mi mette una mano sulla spalla.
- Dobbiamo tirarla fuori- mi dice.
Aha! Come se non lo sapessi!
Mi sento uno schifo per aver lasciato che accadesse.
Ora non sarebbe intrappolata sotto alle macerie se avessi fatto più attenzione!
Dio, quanto sono in ansia.
Vedo BB trasformarsi in topo e farsi strada in un piccolo buco nella roccia.
Bene!
Fra poco sarà fuori , spero!
Quando è finalmente salva, tiro un sospiro di sollievo.
Poi sento la rabbia ammontare.
Mi ha fatto preoccupare da morire!
- Grazie - mormora, la sua voce penetra il mio cuore come un pugnale.
- Figurati piccola, quando torniamo a casa diamo un'occhiata a quei tagli sulla schiena - propone Cyborg.
Avrei dovuto dirlo io.
Eppure me ne sto immobile, con la faccia seria, come un ebete!
- Per ora cerca di non sporcare di sangue i sedili in pelle della mia piccola - continua il robot.
Che?! Questa è la cosa che lo preoccupa al momento?
Non tutto il sangue che quella poveretta sta perdendo?!
- Molto delicato - borbotta Corvina con la sua voce sarcastica, la sento mormorare qualcosa a Stella, la quale risponde distrattamente.
- Ti sanguina un po'la tempia - la avverte BB
- Oh , non sento dolore, grazie per avermelo fatto notare amico - risponde lei con voce delicata
- De nada - ammicca lui.
Sorride appena nel notare il fatto che le sta strizzando l'occhio.
Appena arriviamo a casa , Corvina la afferra per un polso.
- A lei ci penso io, ora la porto a fare una doccia e poi la medico - avverte
- D'accordo - è l'unica risposta che conferisco.
Non le ho nemmeno detto grazie.
Sono troppo arrabbiato con me stesso per farlo.
Mi vergogno di me, per aver lasciato che tutto ciò accadesse.
Mi ritiro in camera mia e mi butto sul letto.
- Robin sei un tale idiota - sospiro.
Il mio cervello approva tale scelta di parole.
Anzi non potrebbe essere più d'accordo!
Sento bussare, una bussata dolce e gentile. Stella.
Apro.
- Problemi? - chiedo con tono burbero
- Non proprio - risponde incerta
- Mh? - alzo un sopracciglio fingendo di essere confuso
- Non c'è ... Non c'è nulla che vorresti dirmi Robin? - chiede leggermente alterata, so che è venuta a dirmi.
- No - rispondo secco
- Oh ... No ? - chiede delusa
- No, perché ho qualcosa da dirti? - ribatto infastidito da me stesso
- Bè, un "grazie Stella" sarebbe apprezzato - risponde alzando leggermente la voce.
- Certo ... Grazie - sospiro 
- Perdonami Robin ... Ho forse fatto qualcosa di sbagliato ? - chiede preoccupata
- Non proprio - rispondo
Sbuffa.Mi piace quando lo fa.
Odio questi giochetti con lei, mi fanno innervosire! Ma a cominciarli sono sempre io...
- E allora? - insiste, determinata ad ottenere una risposta soddisfacente.
Anche se non vorrei, scuoto la testa fra me e me ed apro la porta.
La sento correre via e me ne pento amaramente.
Ma che diavolo combino?! Devo risolvere. Non ora però, al momento di cenare magari.
Sono passate ben due ore, apro la porta della sua camera e la vedo lì, stesa sul letto.
Apre appena gli occhi e da un rapido sguardo all'orologio.
Li richiude.
- Stella - mormoro.
Apre di nuovo gli occhi e li sbatte svariate volte finché non ha una visione chiara della mia persona.
Si siede.
- Mh ? -
- La cena è pronta - borbotto passandole una mano sulla fronte.Voglio vedere come va la ferita.
Alzo un po'la frangetta e sorrido notanto che la cosa non la infastidisce affatto.
- Come va la ferita alla tempia? - chiedo indicandola
- Bene - mormora stiracchiandosi un po' .
Sono intenzionato a risolvere ma ... Mi sento ancora vergognosamente imbarazzato per come ho gestito la situazione!
Starà pensando a come sistemare le cose.
- Perché ti sei comportato in modo così strano prima? E perché ti ostini a non ringraziarmi ? - chiede tutto d'un fiato.
La mia espressione torna fredda e distaccata, non intenionalmente.
- Come ho già detto , è pronta la cena - rispondo.
Lascio la stanza innervosito e più imbarazzato di prima.
So bene che ora è confusa e triste e odio essere io la causa di questo suo modo di sentirsi ma ...
Non posso fare a meno di avercela con me stesso e non posso combattere il mio carattere da scemo!
Vorrei, ah se lo vorrei! Ma non posso.
Ho tentato , e ho fallito.
Devo calmarmi un po' prima di chiarire con lei.
Mi dirigo in sala da pranzo convinto del fatto che lei non ci raggiungerà per la cena.
Prendo il suo piatto e lo poso sul bancone.
Se avrà fame più tardi , lo troverà lì.
  
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