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Autore: Kaori_97    04/01/2013    4 recensioni
Un complicato caso, riguardante un pericoloso serial killer porterà il Lightman Group a collaborare di nuovo con l' FBI.
Una bruttissima sorpresa colpirà Cal, ma sopratutto Gillian.
Genere: Angst, Fluff, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cal Lightman, Gillian Foster, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Ok rieccomi con il prologo della mia nuova long, nulla di eclatante, spero comunque che vi piaccia!


I will save you*


PROLOGO.


A casa Foster la sveglia era suonata da un po’, ma Gillian, quella mattina con il sonno particolarmente profondo, non l’aveva sentita, e dormiva ancora avvolta dalle lenzuola del suo letto.
A farle aprire gli occhi, fu il clacson di una macchina che la fece sobbalzare. Ancora frastornata non si rese conto che era tardi, così colpita dalla pigrizia si rinfilò sotto le coperte.
Solo pochi istanti dopo quando fu del tutto sveglia si accorse di che ora si era fatta, guardò l’orologio:
Accidenti sono quasi le nove!”
Saltò fuori dal letto e corse in bagno a farsi la doccia, non c’era il tempo per lisciare i capelli, se li asciugò con una botta di fono, facendoli diventare mossi, si vestì, si mise un velò di trucco e uscì di corsa da casa.
Forse la sera prima era rientrata un po’ troppo tardi…


Cal era nel suo ufficio, al pc, mentre faceva scorrere le numerosissime mail di clienti che chiedevano la collaborazione del Lightman Group per i soliti casi di infedeltà coniugale. Ormai di mariti troppo gelosi e di mogli dai facili costumi ne aveva la testa piena. Era un po’ che non ricevevano qualche proposta interessante. Senza nemmeno leggerle le cestinò tutte.
“Se Gillian lo scopre mi ammazza.” Pensò.
Ora che ci pensava erano già le nove, ed era molto strano che lei non si fosse fatta ancora vedere, di solito era la prima ad arrivare...
Si alzò dalla poltrona della scrivania e uscì dal suo studio, appena fuori vide Ria alla macchina per il caffè, e andò da lei.
“Torres! Sai che fine ha fatto Foster?”
“No, non la vedo da ieri sera, quando mi ha detto che sarebbe uscita con…” La ragazza si bloccò. Aveva dimenticato che Gillian le avesse detto di non parlarne con Lightman.
“Con…?” Chiese l’uomo oscillando le braccia impaziente.
“Con… Una sua amica…” Rispose mascherando la bugia con un sorriso  falso.
Ma cosa sperava di fare? Cal assunse la sua solita espressione, in grado di trapassare un iceberg  gigante:
“Stai mentendo.”
“Io? No…” Continuava a dire l’apprendista con una risata nervosa. Lo sguardo di Lightman si faceva sempre più inquietante, alla fine cedette: “Oh ma insomma cosa te ne importa di con chi è uscita ieri?”
“Cosa me ne importa?! Mi importa eccome!”
“Abbassa i toni Torres!” Disse l’uomo prima di voltarsi e andarsene.
“Tu sei geloso!” Lo accusò Ria.
Cal improvvisamente si fermò e tornò indietro puntando il dito verso la ragazza:
“No, non è così! E’ in ritardo sul posto di lavoro, il mio interesse e strettamente professionale” Disse agitando la mano davanti a se.
“Non sei l’unico qui dentro a capire se una persona mente…” Affermò la giovane donna alludendo a se stessa.
L’uomo, in difficoltà, si limitò a rispondere con un semplice: “Torna a lavoro!” poi si dileguò tra i corridoi.


Foster arrivo in ufficio verso le nove e quindici, quando aprì le porte si ritrovò davanti Ria:
“Scusa scusa scusa, mi è scappato!”
Gillian non capì subito di cosa stesse parlano, ma tutto le fu più chiaro quando si sentì chiamare da Lightman.
“Foster, potresti venire nel mio studio?”
La donna fece cenno di si con la testa e poi lanciò un occhiataccia a Torres, dopodiché seguì il collega.


“Non sono dovuta a darti delle spiegazioni.” Disse poggiando la borsa sulla sedia.
“No… Infatti…Non devi…”Disse cercando di sorridere e sbragandosi sulla poltrona. “Ti sei divertita ieri?”
“ A dire il vero si!”
“Bene, e lui chi è?”
“Si chiama Derek, ti dirò solo questo!” Ripose la donna.
“E’ attraente?” Disse con sguardo ammiccante
“Cal! Smettila!” Esclamò Foster nervosamente.
“Avete già… Capisci cosa intendo…?” Chiese con tono malizioso.
“Ora basta!” Sbottò Gillian. “Smettila! Non puoi… non puoi sempre intrometterti nella mia vita!”
“Non capisci che sto maledettamente cercando di dimenticarti?”
“Non mi sto… Intromettendo… Sto cercando di capire perché… Arrivi tardi a lavoro!”
“Come faccio a non immischiarmi se si tratta di te?!”
“Facendomi un interrogatorio sull’uomo con cui sono uscita?!”
“Non ti sto ‘interrogando’ ti sto solo…” Si alzò di scatto dalla sedia.
In quel momento bussarono alla porta.
“Avanti…” Si ributtò sulla poltrona.
Entrarono Ria e Eli insieme a un’ agente federale con dei fascicoli in mano.
“Questo è l’agente speciale John Deever.” Lo presentò il giovane.
“Che ci fa qui l’FBI?!” Chiese Cal rivolgendosi a Loker.
“Siamo qui perché ci serve il vostro aiuto.” Si intromise l’agente.
“Ero stata chiara con il vicedirettore Dillan.  Noi non…”  Gillian cominciò a parlare.
“Questo è un caso di estrema importanza. Il vostro ausilio è indispensabile.”
Gillian con espressione rassegnata fece cenno di accomodarsi sulle poltrone.

“Si tratta di un serial killer è attivo da circa due anni, fino a circa quattro mesi fa operava solo in Florida, nella zona di Miami, ma ora compie i suoi delitti qui a Washington. Ha già colpito tre vittime ma…
“E cosa dovremo fare noi per aiutarvi? Avete assunto il Lightman Group non dei detective della omicidi… Le persone ci servono vive!” Contestò Torres.
“Come dicevo qui a D.C. ha colpito già tre vittime, ma una di esse è sopravvissuta. E’ ancora in ospedale… Non è in grado di parlare per ora, probabilmente a causa dello shock, i dottori dicono che la sua memoria è a posto e ricorda tutto. Però è troppo spaventata e si rifiuta di collaborare. Non accenna nemmeno un si o un no. Pensiamo che voi possiate riuscire a farla parlare, o per lo più a capire qualcosa con la vostra scienza… Com’ è che si chiamano? Le… Le…”
“Le micro espressioni. Consegnateci tutto il materiale che avete  su ogni aggressione…”
“Scusi agente.” Disse Ria “Lei ha detto che il killer qui a Washington ha  fatto tre aggressioni e solo una di queste persone è sopravvissuta… Questo vuol dire che ha ammazzato altre persone in Florida?” Chiese l’apprendista.
“Esattamente, in Florida ha compito ben sette omicidi, purtroppo nessun sopravvissuto. Nessuno è in grado di identificare l’assassino se non la signora  Zooey Scarlett ricoverata in ospedale.” Confermò Deever.
“Va bene… In tanto consegnateci tutto; i fascicoli e il materiale che avete sulle i vittime, comprese quelle di Miami.  Dopo averle analizzate andremo a parlare con la sopravvissuta.”






Kaori_97
Alloraa comincio col dire che molte cose saranno più chiare nel capitolo che posterò tra un po’.
Approfondirò molto le cose da sapere sul killer, spero seguirete questa mia long!
Un bacio :)
   
 
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