Anime & Manga > Lady Oscar
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Autore: serelalla    05/01/2013    12 recensioni
Decisamente OOC, l'essenza stessa dell'OOC...oh, ma c'è tutto! C'è Oscar vestita da donna al ballo con Fersen, c'è la lenta agonia, ci sono gli amori di Alain Andrè e Girodelle per Oscar, il mito del tavolino rovesciato, il mestolo simbolo della nonna...solo che avevo voglia di giocare e a forza di mischiare le carte ne è uscita una storia un po' assurda con una girandola di personaggi: Oscar, Madame, il Generale, la piccola LouLou, qualche personaggio nuovo e persino una delle Fate della Bella Addormentata come Guest Star! (sotto mentite spoglie, ovviamente!) E con la gentile partecipazione di una Manga Principessa che apparirà in un delizioso cameo...E c'è una misteriosa filastrocca che...
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Incompiuta
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 Oscar? Cosa fai in giro per casa con quelle spade?- Josephine incrociò Oscar al rientro dal giardino.

-Avrei dovuto allenarmi…con Andrè, ma…ma lui sembra sia occupato con le decorazioni per il ballo- rispose la ragazza.

Josephine la osservò intensamente, il turchese dei suoi occhi si incupì.

-Presto la tua vita cambierà, Oscar- disse, infine.

-Non ho alcuna intenzione di sposare un damerino che non conosco per far piacere a mio padre!- tuonò in risposta la giovane. La mano a stringere le due spade. –Forse a te e alle altre sarà andato bene così, ma io sono un soldato, maledizione!-

Josephine sorrise.

-Un soldato…un soldato…è da quando avevi cinque anni che non fai che ripeterlo, sai? Che necessità hai di farlo continuamente? Sembra che tu debba convincer tutti…o sei tu a non esser convinta?-

Oscar la guadò sorpresa, poi la rabbia si impossessò di lei.

-Non dire sciocchezze, Josephine. Io so cosa sono e di certo non una sciocca damigella buona solo a raccoglier cestini di fiori da disporre in saloni da festa- Ringhiò.

-Fiori da addobbare il salone?...- Zia Serena chiuse il suo ombrellino parasole entrando. –Credo che Diane ne stia raccogliendo di meravigliosi in giardino, in effetti.- disse
-Andrè la sta aiutando a portarle in casa- concluse rivolgendo uno sguardo sorridente a Josephine.

- Ah, allora c’è qualcuno che non trova sciocche le damigelle che raccolgono fiori, quindi?- insinuò lei, di rimando.

-Oh, Signore! E perché qualcuno dovrebbe?- chiese zia Serena sconcertata.

-Opinione di soldato, credo, Zia- Rispose la ragazza divertita e accennando ad Oscar con un piccolo movimento del capo.

-Non mi riferivo a…oh, al diavolo!- Oscar sbottò.

-Oscar, dolce bambina, Andrè non può mica star sempre a giocar con te- sorrise accondiscendente la Zia.

-Ma cosa c’entra Andrè!- Oscar alzò la voce stizzita.

-Oscar ha ragione, cara Zia. Si parlava di damigelle e di soldati, in effetti- Josephine ridacchiò.

Oscar le rivolse uno sguardo truce.

- Infatti mi pareva di aver inteso che Andrè sia un soldato ora e nessuno può negare che quella ragazzina che raccoglie fiori in giardino sia una incantevole damigella. Ho capito male?- chiocciò la zia.

Josephine rise. –Oscar intendeva ribadire che lei è un soldato e non una sciocca damigella, Zia-

-Oh, mia cara. E’ da quando avevi l’età di Danielle che proclami in giro di esser un soldato di Sua Maestà. Eppure ora ti stai per sposare…sarai una splendida damigella.- La guardò radiosa.

-Ed Andrè non pare trovare sciocche le damigelle, pur essendo un soldato- precisò la sorella al suo indirizzo. Oscar aprì la bocca per replicare l’ennesima volta che Andrè non c’entrava nulla, ma la Zia la interruppe.

-Almeno non quelle che raccolgono fiori- sorrise. – In verità è un’attività che dovresti coltivare d’ora in poi Oscar.- sentenziò.

-Potresti chiedere a Diane di insegnarti- suggerì Josephine. Oscar la fulminò con lo sguardo.

Si stava approfittando della ingenuità della Zia per prenderla in giro. Le donne Jarjeyas erano terribili.

-Magari Andrè potrebbe aiutare anche te a portare i fiori in casa- suggerì la Zia.

Oscar era al colmo della rabbia.

-Ma Andrè non c’entra nulla, Zia- Josephine si intromise prendendo la donna sottobraccio per condurla lontano dall’ira della sorella.

-Mi pareva che si parlasse di soldati e di damigelle...- la zia ripetè confusa.- Ho sbagliato? Andrè è un soldato ora…e Oscar presto sarà una damigella.-

-E Andrè non trova sciocche le damigelle- ripetè Josephine.

-Non quelle che raccolgono fiori, almeno.- sorrise la Zia entrando nel salone.

Oscar rimase a sbollire nell’androne.

Andrè non c’entrava nulla, maledizione! Lei era un soldato. Un soldato, dannazione! Lei non sarebbe diventata una sciocca damigella. Anche se Andrè non pareva giudicarle sciocche le damigelle. Non quelle che raccolgono fiori, almeno.
 
 
 
 
                                                                     ***
 
 
-Alzati e combatti!-

Alain distolse lo sguardo da Louise e vide una spada dirigersi in direzione del suo volto all’ultimo istante. Di istinto l’afferrò con la mano.

-Devo allenarmi!- Il tono di Oscar non ammetteva repliche.

Alain spostò il peso dal piede poggiato sul primo gradino della scalinata di palazzo e si piantò bene al suolo.

Sorrise.

-Beh Comandante? Di solito mi rifiuto di incrociar le spade con le damigelle, ma per voi farò un’eccezione!-

Il fendente di Oscar lo colse di sorpresa per la forza che vi era impressa.

-Cristo, Oscar! Vuoi uccidermi?-

-Damigella sarà tua sorella! Difenditi!- Gli intimò lei.

Alain si pose in posizione e ritrovò la sua solita spavalderia.

-Piano con le sorelle, Comandante. E’ una lotta impari anche quella per te. Più o meno come questa lezioncina di scherma che sto per impartirti-

Louise li osservava concentrata.

Alain non ha perso un attimo a buttarsi nel duello con Zia Oscar.

Oscar si rilassava man mano che il duello procedeva. Gli affondi e le parate erano sempre più precisi da entrambe le parti, ma ormai i due contendenti si stavano divertendo.

Oscar recuperava via via il sorriso ed ora cominciava anche a ridacchiare in qualche occasione.

Il duello portava i due ad allontanarsi, ma anche a sfiorarsi.

Alain rideva e scherzava allegramente con Oscar, stuzzicandola. Lei gli rispondeva a tono.

C’era una sintonia magica tra i due.

A Louise quel duello sembrava intimo, insopportabilmente intimo.

Un’ultima battuta, un’ultima stoccata. Una spada che vola per finire a roteare tra la lama e l’elsa dell’avversario.

La risata di Oscar. Limpida, cristallina. I suoi occhi: mare lucente al sole.

La calda risata di Alain.

Il resto del mondo fuori dal loro mondo.

I suoi capelli biondi…il suo sorriso convincente…

Louise rientrò nel salone.

Zia Serena la scrutò appena poi sorrise e pose il re in scacco vincendo la patita con Josephine ancora una volta.
  
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