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Autore: Cardy    05/01/2013    0 recensioni
[Sift Heads]
Cosa succede se una fissata dello yaoi inizia a giocare a Sift heads? Che naturalmente vede sottotesti omosessuali fra Kiro e VinnieXD Questa è una piccola raccolta di momenti con protagonisti i due assassini mentre cercano di dare un senso alla relazione che li lega. spero sia di vostro gradimento.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi
Note: Lemon, Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti, Gender Bender, Violenza
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Seppuku, harakiri e Jigai.

-”Che cazzo di roba eh?!?”-

La sorpresa nella voce di Vinnie lo fece quasi scoppiare a ridere, come se avesse detto una battuta invece che estraniare solamente la propria reazione dovuta alla scoperta.

-”Un suicidio rituale, Vinnie.”-

-”E c'era chi lo faceva?”-

Ancora uno scoppio di risa rischiò di infrangere la barriera che si era creato per impedirselo, per fortuna si trattenne ancora, annuendo solennemente mentre si portava alle labbra il collo della bottiglia di birra.

-”C'è ancora chi lo fa, anche io seguo questa filosofia di vita.”-

Lo sguardo da lemure spaventato però non fece altro che far scopiare l'ilarità fino a quel momento trattenuta. Kiro allontanò la bottiglia ridendosela dell'espressione che pian piano perdeva la sua sorpresa per passare all'iritazione.

-”Ah, Ah, Ah, molto divertente, amico, davvero esilarante!”-

-”Non sto dicendo una cazzata.”-

Sorrise specchiandosi in quei pezzi di cielo in tempesta, tornando serio. Alzò le spalle, tenendo gli occhi in quelli del rossiccio.

-”La vita non è nulla senza onore, Vinnie, si vive per compiere grandi gesta, anche se non sempre per il bene comune. Se si perde l'onore non si è nulla, quindi vivere è inutile. Meglio uccidersi che morire in modo disonorevole.”-

-”Noi non abbiamo onore.”-

-”Tu forse.”-

Si fronteggiarono in silenzio prima di deporre silenziosamente le armi, riportando ad una calma apparente l'atmosfera.

-”Ed il Jigai?”-

-”Quello era usato soprattutto dalle donne, si tagliavano i polsi o la gola a differenza del seppuku.”-

-”Ah, si?”-

-”Ti interessa davvero questa roba?”-

Appoggiò la schiena contro lo schienale della sedia, tornando a sorseggiare la propria birra mentre l'altro scuoteva la testa con indifferenza.

-”No, era per parlare.”-

Lo studiò ancora, osservando quel viso scolpito in un espressione dura mal trattenuta. Stava già iniziando a fare il conto alla rovescia quando il rumore della bottiglia sbattuta malamente sul legno del tavolino gli fece scappare un sospiro rassegnato, portandosi due dita a massaggiarsi il ponte del naso.

-”Si, Vinnie, io ci credo fermamente!”-

Era anche inutile che parlasse, che esprimesse la sua rabbia, perchè solo un cieco non si sarebbe accorto che era rabbia quella che si leggeva nei tratti dell'altro.

-”Cazzo, Kiro! Sono stronzate!”-

Questa volta lo fulminò, come faceva ad essere così stupido?

-”Anche io penso sia stupido idolatrare una macchina, ma non per questo te lo rinfaccio con tanta sicurezza!”-

-”Amare una macchina è una cosa, uccidersi per qualche stronzata un altra! Cristo! Se tu lo facessi...”-

Si interruppe di colpo, facendo assottigliare gli occhi del giapponese.

-”Continua... se io lo facessi, cosa, Vinnie?”-

Mantenere quel tono minaccioso era necessario se voleva farlo cadere e portare dove lo voleva. Sentiva scorrere una scarica elettrica lungo la spina dorsale, soprattutto quando Vinnie, lo spietato killer, il bastardo che uccideva a sangue freddo chiunque e si faceva scivolare ogni sentimento addosso come se fosse cosparso di una sostanza impermiabile, ingoiò a vuoto, per la prima volta in difficoltà e colto alla sprovvista.

-”Se tu lo facessi... io...”-

-”Tu?”-

E forse era l'alcool che avevano bevuto entrambi, forse era il vento caldo che entrava dalla finestra socchiusa ma quando le loro labbra si unirono in quel contatto ruvido ed improvviso e le mani del giapponese corsero alla nuca dell'americano, stringendo i suoi capelli in modo che non si allontanasse fino a che i polmoni non avessero esaurito l'aria che contenevano, Kiro percepì la stanza andare completamente a fuoco, come se qualcuno avesse gettato un cerino ancora accesso su una tanica di benzina.

Quando si staccarono percepì la mancanza di quella lingua, gradita intrusa, nella sua bocca. Lo fissò osservarlo in quella maniera che gli aveva visto solamente qualche volta, quello che anticipava la scomparsa anche di Shorty, aprendo le labbra in un ghigno deliziosamente malizioso. Il rumore della porta che si apriva interruppe quella sottospecie di malia in cui era momentaneamente caduto.

-”Ehy, bambini, tutto bene?”-

Incontrò per l'ultima volta quegli occhi, una promessa in loro, una promessa che non vedeva l'ora che mantenesse.

-”Baby, hai mai sentito parlare di seppuko, harakiri e jigai?”-

Un altra risata squarciò l'aria quando Shorty alzò gli occhi al cielo. Come se la mora non si fosse accorta che quei due giocassero alle calamite!

 

Note:nuovo capitolo e devo dire che mi sento soddisfattaXD Spero che vi possa piacere e se avete voglia di lasciare un commentino, anche qualche critica, siete sempre i benvenuti^o^

  
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