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Autore: fenrir93    06/01/2013    3 recensioni
Lao Tsu sosteneva "Ciò che per il bruco è la fine del mondo in realtà è una bellissima farfalla"...
Lo scoprirà Fine una ragazza timida e impacciata che vedrà crollare il suo mondo costruito di certezze incrollabili da un arrogante quanto mai affascinante giovane di nome Shade.
Cosa farà la nostra protagonista?
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bright, Fine, Rein, Shade
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ciò che per il bruco è la fine del mondo in realtà è una bellissima farfalla.
Lao-Tzu
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Era notte inoltrata, le ultime luci del giorno avevano ormai lasciato spazio all’artificiale luminosità delle insegne dei negozi che riempivano Tokio.

In strada erano rimaste solo tenere coppiette innamorate, madri che trascinavano bambini con passo svelto poiché l’ora di cena era prossima oppure fragili anziani che scambiavano le ultime parole con qualche conoscente prima di imboccare la via di casa…

Tuttavia una coppia di ragazze risaltava e costituiva l’unico elemento di contrasto in quella placida serata invernale…

<< Rein ti ho detto di no! Mi rifiuto categoricamente! Lasciami!>> stava praticamente supplicando una ragazza dai capelli vermigli.

<< Lo faccio per il tuo bene! Naturalmente anche per il mio s’intende… Cosa vuoi che sia?>> sospirò con aria afflitta la seconda mentre trascinava con aria sconsolata l’amica per il bavero del giubbotto.

A prima vista quelle ragazze parevano totalmente agli antipodi…

 Rein nonostante indossasse la comune uniforme scolastica del liceo aveva apportato alcune modifiche che la rendevano veramente attraente, gonna rialzata che mostrava un bel paio di cosce tornite, maglione largo che donava alla giovane un’aria da bambina indifesa, trucco curato che evidenziava dei lineamenti regolari ed un bel paio di occhi acquamarina ed infine lunghi capelli blu che si prestavano ai giochi del vento invernale.

Mentre Fine…

I suoi bei capelli erano raccolti in una severa treccia antiquata, il suo bel viso era nascosto da un paio di occhiali da vista, il maglione informe era coperto da un ormai obsoleto pastrano grigio mentre la gonna al contrario di Rein era rigorosamente abbassata fino alle ginocchia.

<< Io non ci entro!>> continuò decisa Fine.

<< E’ ora che tu riesca a dominare questa tua timidezza! Sei un incanto, perché svilisci la tua bellezza in questo modo?>> rispose l’amica fermandosi di colpo raggiunta ormai la meta prefissata.

<< In un Host Club? La verità è che vuoi far colpo su uno di quei bellocci, non m’incanti!>>  disse senza fiato Fine.

<< Da quando ti conosco hai questo aspetto trasandato! Ti voglio un bene dell’anima e ti considero come una sorella, però… spero che la vista di questi dei dell’Olimpo ti facciano rinsavire!>>

E detto questo trascinò l’amica all’entrata dell’ host club “Crave passion”, nonostante entrambe fossero inconsapevoli che per loro sarebbe stato l’inizio di un amore travolgente…

L’ambiente era arredato con gusto, inoltre della gradevole musica faceva da sottofondo alle ovattate risate dei clienti del locale.

Rein e Fine presero posto in una poltrona leggermente discostata dalle altre.

<< Che te ne pare?>> chiese Rein.

Fine non rispose neppure, l’amica era troppo impegnata a puntare la sua prossima vittima, lei era una esperta in queste cose al contrario di lei.

La ragazza volse uno sguardo verso al locale, perché tutte quelle donne frequentavano quel tipo di locale?

Che cosa ne avrebbero ricavato dopotutto se non parole stucchevoli da copione, sorrisi fittizi o nel migliore dei casi una fasulla notte d’amore?

Sospirò affranta, non riusciva proprio a comprendere.

<< Possiamo esservi utili?>>

Fine sobbalzò, mentre Rein spalancò gli occhi estasiata.

Dinnanzi a loro si ergevano i più bei ragazzi che avessero mai visto.

Uno possedeva delle splendide gemme vermiglie per occhi, morbidi capelli color del grano maturo ed un fisico asciutto e palestrato messo in evidenza da una stretta camicia sbottonata, mentre l’altro possedeva uno sguardo che lasciva totalmente estasiati, naturalmente accompagnato da un bel fisico massiccio e ben proporzionato, oltre che soffici e scompigliati capelli cobalto e un paio di gelidi occhi del medesimo colore.

<<  Ecco io…>>

Rein era pietrificata, i suoi occhi erano totalmente rapiti dalla figura del biondo…

Una risata cristallina la distolse da quella paralisi.

Fine rideva a crepapelle.

<< Se sapevo che per bloccarti bastasse mostrarti la visione di qualche bel ragazzo  mi sarei procurata le loro foto molto prima!>>

I suoi occhiali per le sue risate convulse le erano caduti in grembo, rivelando un magnifico ovale, labbra piene perfettamente cesellate ed un paio di rubini ora offuscati dalle lacrime per il riso.

<< Provoco così tanto la tua ilarità?>> chiese in maniera secca il cobalto.

<< Hai frainteso, non volevo certo prendermi gioco di te e del tuo amico!>> disse Fine riprendendosi.

<< Il  mio nome è Shade! Mentre “l’amico” a cui ti riferisci si chiama Bright>> concluse, rivolgendo un’occhiataccia alla ragazza.

<< Suvvia! Non formalizziamoci nei dettagli, gradite la nostra compagnia?>> cercò di dire Bright per rompere quel gioco di occhiate piene d’astio  fra i due contendenti.

<< Ci farebbe molto piacere!>> rispose Rein arrossendo timidamente quando lo sguardo di Bright si posò su di lei.

<< Ci?>> rispose secca Fine.

Per tutta risposta Rein diede un secco calcio sotto il tavolo alla malaugurata caviglia dell’amica.

I due si sedettero nella poltrona che si trovava davanti alle ragazze.

<< Allora come mai vi trovate qui? Non è un posto per ragazze per bene>> disse serafico Bright.

<< Beh, in realtà desideravo che la mia amica, ovvero Fine riuscisse ad ammorbidirsi con il genere maschile. Perciò ho tentato di fargli conoscere qualche buon esempio!>> ammise candidamente Rein, mentre Fine la malediceva per questo inutile sproloquio.

Ma perché doveva sempre cacciarsi in queste situazioni?

La risata del cobalto la riscosse dai suoi pensieri.

<< Dunque siete amiche? Pensavo fosse uno scherzo di cattivo gusto! Come genere di femminilità siete proprio agli antipodi, senza offesa naturalmente!>> concluse in maniera saccente Shade, mentre Bright gli affibbiò una gomitata nello stomaco.

<< Scusa il mio collega per la maleducazione Fine!>> disse il ragazzo con tono mesto.

<< Oh non preoccuparti, in effetti anch’io mi domando come una persona gentile come te possa sopportare la presenza di un individuo così meschino e antipatico! Senza offesa naturalmente!>> concluse Fine con un sorriso tirato.

<< Magari se fossi più carina riuscirei a non trattarti come quell’ignobile e repellente bruco che in effetti sei!>>

I toni cominciavano a surriscaldarsi.

<< Repellente? Non importa l’esterno della persona ma i sentimenti che si celano nel suo animo, per quanto una pianta sia bella senza delle solide radici a sostenerla non esisterebbe!>>

Fine si era alzata in piedi cercando di contrastare l’imponente figura del ragazzo.

<< Ne sei sicura? A me paiono le classiche rassicurazioni di una racchia!>> la denigrò Shade.

<< Perché sei solo una persona superficiale, anche se il tuo aspetto fosse diverso rimarresti comunque una persona insensibile e ributtante>> concluse trionfante Fine, forse aveva calcato la mano ma se lo meritava ampiamente.

Il ragazzo si ammutolì per qualche minuto, spalancando impercettibilmente gli occhi mentre il locale era immerso in una cappa di fastidioso silenzio.

<< Cosa ne puoi sapere tu? Sei solo un povero sgorbio che cerca di farsi forza con le rassicurazioni inculcate dalla mammina… A proposito, perché oltre a dirti stupidaggini non ti da qualche consiglio sull’abbigliamento?>>

Rein cercò di bloccare Fine, ma quest’ultima fu più veloce…

Diede un sonoro schiaffo al viso di Shade, il quale non tentò nemmeno di fermarla.

<< Non osare mai più parlare di mai madre, hai capito?>> sibilò a denti stretti Fine, mentre un mare di ricordi la sommergeva…

Sua madre che l’aiutava a provarsi la divisa delle elementari, che le leggeva una fiaba della buonanotte oppure di quando le ricordava  qualità interiori delle persone fossero fondamentali e uniche…

Così tanti ricordi… Sigillati inesorabilmente in una fredda bara.

L’amore che sua madre provava per suo padre l’aveva consumata, ma lei sarebbe stata più forte, non avrebbe ceduto, mai!

<< Tu…>> gli occhi di Shade erano furenti mentre si tastava con la mano il punto leso.

Ma non fece in tempo a dire nient’altro, perché Fine si era già eclissata a gran foga fuori dal locale.

Sotto gli occhi sbigottiti di tutti, Rein prese la borsa che l’amica aveva dimenticato per la fretta, salutò velocemente Bright per poi rivolgersi a Shade << Sei stato terribilmente ingiusto nei suoi confronti e non se lo meritava, addio!>>

Perché l’aveva fatto?

C’era un qualcosa in quella ragazza che lo infastidiva, forse il fatto che non fosse capitolata ai suoi piedi, oppure quella sua ingenuità che rasentava la stupidità.

Odiava quella ragazza per il suo modo così candido di analizzare il mondo circostante.

Emise un sospiro e prendendo dalla tasca un pacco di sigarette decise di fumarne una per alleggerire la tensione che lo divorava, naturalmente Bright lo affiancò immediatamente.

<< Non serve che tu m dica nulla, forse ho esagerato>> disse Shade esalando quella amara nuvola di fumo.

<< Forse?>> Bright accese a sua volta la sigaretta trattenendo a stento una risata.

<< Quella ragazzina era così…>> disse Shade osservando le fredde luci delle stelle.

<< Shade pensi che a me faccia piacere ascoltare quelle oche starnazzanti? Perché non cerchi di crearti una maschera capace di sopportare il genere femminile? Io faccio così, anche se quelle due ragazze avevano attirato la mia attenzione.>> concluse Bright .

<< Ti pare facile…>> disse Shade facendo definitivamente cadere la conversazione.

Bright si diresse all’entrata del locale, poi sussultò e girandosi verso Shade disse >> Ricordati che lunedì dobbiamo iniziare quella tediosa esperienza chiamata vita scolastica!>>

<< Lo so…>>

Poiché nonostante l’aspetto maturo, i due ragazzi erano coetanei di Fine  e Rein, entrambi non desideravano andare in quel grigio istituto chiamato scuola, ma il gestore del club li aveva costretti… E come si poteva contrariare quell’energumeno?

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Le campane della scuola segnarono l’inizio delle lezioni, Fine era più amareggiata del solito mentre Rein cercava in tutti i modi di tirarle su il morale.

<< Rein sto bene, dico sul serio!>> disse Fine.

<< Non è vero, te lo leggo negli occhi, non puoi ingannarmi…>>

Rein era disperata, non sapeva come far riprendere l’amica.

<< E’ solo che parlare con quel dannato ha riaperto in me un mare di ricordi che credevo sigillati per sempre, tutto qui…>>

Esalando un sospiro amareggiato Rein circondò le spalle dell’amica con un abbraccio, sperando almeno di trasmetterle la sua presenza.

Il professore al suono della campanella entrò, mentre la classe occupò i propri posti nei banchi.

<< Vorrei annunciarvi l’introduzione di due nuovi compagni, Bright Trinket e Shade Aster>>

Fine spalancò basita gli occhi, accompagnata dalla bocca spalancata di Rein.

<< Mettetevi nei banchi dietro alle vostre nuove compagne Fine e Rein, sono…>> il professore fu interrotto da Shade << Le conosciamo>> disse in maniera lapidaria.

Bright salutò cordialmente le ragazze, mentre Shade le ignorò completamente.

La lezione proseguì senza intoppi, mentre le compagne guardavano estasiate i nuovi arrivati fine e Rein erano allibite.

Tuttavia Fine forse per la tensione accumulata, forse la mancanza di sonno nelle ultime notti oppure per i timidi raggi di sole invernali che scaldavano il suo corpo , ella si assopì sul banco.

Shade osservò attentamente la ragazza, aveva dei bei lineamenti regolari, le labbra rosse che erano socchiuse mentre le lunghe ciglia folte erano chiuse, nascondendo quel bel paio di rubini che aveva per occhi.

Mentre Shade era perso a contemplare Fine, Bright sorrise lievemente, mai l’amico si era soffermato ad osservare o discutere con una ragazza, tutte erano per il giovane o carne per soddisfare le sue voglie oppure delle seccatrici, questa anomalia incuriosiva Bright.

Fine si svegliò a causa delle urla concitate delle compagne.

<< Che succede?>> chiese all’amica.

<< Il professore ha chiesto delle candidate per mostrare la scuola a Bright e Shade.

<< E allora?>>

<< Beh tutte sono scattate sulla sedia come galline…>> disse Rein sorridendo.

<< Chiamami quando vai a mensa…>> disse Fine ormai in procinto di riaddormentarsi.

<< Signorina Fine!>> tuonò il professore.

La ragazza si alzò di riflesso in piedi.

<< Perchè non accompagni il nuovo arrivato Shade? Mentre tu Rein potresti accompagnare Bright!>> concluse soddisfatto il professore.

<< Sono sicura che troverà delle candidate migliori!>> disse Fine, mentre le sue compagne gli rivolgevano occhiate invidiose.

<< Oh, ma mi ha colpito il fatto che mentre tutte si sono proposte tu te ne infischiavi altamente, dormendo come un ghiro. Fallo e io chiuderò un occhio sul fatto che tu ti sia assopita durante la lezione…>> disse soddisfatto.

Fine non poté che arrossire, in effetti aveva dormito veramente…

<< D’accordo…>>

Dopotutto bastava portare quell’ameba in giro per la scuola, cosa sarebbe mai stato?

Ma girando lo sguardo e incontrando il volto dall’espressione granitica di Shade si accorse dell’ardua impresa.

Rein nel frattempo estasiata aveva già trascinato Bright…

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<< E questa è la biblioteca…>> disse Fine.

Shade dall’inizio del percorso non aveva emesso un fiato, ora si era semplicemente appoggiato alla porta.

Fine emise un sospiro affranto.

<< Senti tu non mi sopporti e non capisco il perché ma...>>

<< Perché offuschi volutamente la tua bellezza? Ti ho osservata e devo dire che non sei niente male…>> la interruppe Shade facendola avvicinare al tavolo di studio della biblioteca vuota.

La ragazza ingoiò a vuoto.

<< Sai queste belle gambe coperte da una gonna lunga e informe…>> le disse accarezzandole lievemente le gambe.

<< …Oppure la vita sottile coperta da questo austero maglione>> le sospirò prendendo quell’esile corpo e facendola sedere sul tavolo.

<< I capelli cosi morbidi racchiusi in una antiquata treccia ed infine…>> concluse avvicinandosi pericolosamente>> perché nascondi queste gemme che hai per occhi? Non hai bisogno degli occhiali, visto che quando abbiamo avuto quell’alterco al club tu mi hai fronteggiato senza queste orribili lenti… Dunque?>>

Le gote di Fine erano incandescenti, mai un uomo si era mai permesso di avvicinarsi e toccarla così, era totalmente spiazzata, tuttavia trovò la forza di chiedergli << Cosa ci fate qui?>>

<< Dobbiamo frequentare qualche lezione ti sembra così strano?>> le rispose burbero Shade.

Fine non ebbe il tempo di controbattere che la lingua di Shade compì il contorno delle sue labbra.

Mentre quelle forti mani spinsero l’esile corpo di Fine contro il suo fisico statuario.

<< M’intrighi…>> sospirò Shade nel lobo della ragazza.

<< se pensi di prenderti gioco di me non ci riuscirai, io…>>

Ma ecco che per la seconda volta le labbra di Fine furono rapite dalla voracità di Shade.

La lingua s’insinuò tra le labbra ansimanti di Fine, mentre quest’ultima dava dei deboli pugni al petto del ragazzo per liberarsi.

Tra un sospiro e l’altro Fine allacciò le sue braccia all’ampia schiena del ragazzo, mentre le vogliose lingue si cercavano in una vorace danza.

Shade stava per baciare il niveo collo della giovane, quando la porta si aprì facendo entrare Rein e Bright.

Fine si liberò dalla stretta del ragazzo vergognandosi profondamente della sua debolezza e  fuggì dalla stanza.

Mentre un sadico sorriso si dipinse sulle labbra di Shade…

<< Non ti servirà a nulla scappare…>>

Mentre Rein osservava sbigottita la scena e Bright scuoteva la testa in segno di disappunto.

 
 
To be continued
 
Allora? Che ne dite della mia nuova idea? La trovate scadente? Fatemi sapere sedevo cancellarla o meno!! Recensite, mi raccomando!
A presto! :)
  
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