_OBSESSION_
Volava
solitario, lasciandosi trasportare dalla forza del
vento. Guardava in basso, verso la terra, nella speranza di trovare
qualcosa da
fare.
Si
stava annoiando, Jack. Voleva divertirsi, doveva
divertirsi. Ormai, da quando si era risvegliato, cercava solo di
distrarsi
facendo scherzi a chi ancora era in vita. Lo faceva perché
non voleva pensare,
non voleva che la testa gli scoppiasse per tutto ciò che
aveva in mente.
A
cosa poteva pensare, poi? Non sapeva neppure chi fosse,
se non per il nome. Non sapeva perché l’Uomo della
Luna lo avesse
svegliato gettandolo
in un mondo che non
poteva accoglierlo.
Per
questo, si divertiva. Come un piccolo bambino, anche
lui voleva farsi notare. Nessuno lo avrebbe mai visto. Solo grazie alla
neve, al
freddo, al ghiaccio, poteva lasciare una traccia del suo passaggio.
Ma
ora, mentre il cielo si oscurava sempre di più, era
rimasto di nuovo solo. Sotto di sé, l’acqua
dell’oceano rifletteva il buio
della notte come uno specchio. Si guardò per qualche
istante, come se la sua
figura potesse dargli le risposte che da troppo tempo stava cercando.
Poi
sentì un urlo.
Si
guardò intorno, un po’ disorientato fino a quando
capì
da dove provenivano le grida. C’era una nave, poco
più in basso. Jack la stava
osservando con noncuranza. Una ragazza aveva attirato la sua
attenzione. Era
bella, con quei boccoli ramati e lucenti. Vicino a lei c’era
un ragazzo.
Lei
si trovava dall’altra parte del parapetto, mentre lui
si avvicinava cauto. Li osservava incuriosito, si chiedeva come mai si
trovasse
quasi fuori nave. Pensava stessero giocando; sembrava divertente.
Anche
quel ragazzo si chiamava Jack. Proprio come lui.
Solo
il nome avevano in comune. Lui era uno spirito
invisibile. Invece quel Jack poteva parlare alla ragazza, le sorrideva,
la
poteva toccare. Era anche riuscito a salvarla.
Jack
era rimasto a fissarli ancora per qualche istante,
senza aver capito davvero la situazione. Portò lo sguardo
dritto di fronte a sé
e inspirò avidamente l’aria. Si stava facendo
sempre più gelida, segno che si
stava avvicinando ad una zona ricca di ghiacciai. Anche la nave stava
andando
in quella direzione.
Per
la prima volta dopo tanto tempo, Jack aveva sorriso
divertito. Era un sorriso da bambino birbante pronto a fare
un’altra marachella;
ma quasi inquietante sul suo volto di ragazzo.
Rise
piano, solleticato dall’idea che si stava ingigantendo
nella sua testa.
“Oh
sì, ci sarà da divertirsi!”
Pensò prima di dirigersi verso gli iceberg, pronto ad aspettare la nave e giocarci insieme.
***
Prima storia dedicata a Le 5 Leggende.
Spero vi piaccia, ne ho tante altre in progetto!
Lasciate un commento, se volete.
Un saluto,
Lain*