08/01/2013
0 recensioniPurrfect Secret Lovestory
Ha i capelli tinti del colore delle cosmee, eppure nessuno dubita della sua eterosessualità. Quando Senryou passa per i corridoi, tutti si spalmano contro i muri per fargli spazio, professori compresi. Sta vivendo lo stereotipo del cattivo ragazzo, anche se in realtà è solo un gattino che gonfia il pelo.Il cielo fuori dalla finestra è mille volte più interessante della lezione di Maesuto. Sospiro e guardo l'orologio appeso sopra la lavagna: mancano ancora dieci minuti alla pausa pranzo.
Il cellulare s'illumina nell'astuccio - un messaggio, e credo di sapere da chi. Lancio un'occhiata al prof, impegnato a fare una ramanzina a Kujo. Via libera.
Hey, Mayoko! （＿´ω｀）
Che ne diresti di pranzare assieme?
Mi stupisce ogni volta; è alto, muscoloso, minaccioso e scrive e-mail come una ragazzina delle medie. Il mittente è Senryou, ovvio. A volte sono tentata di rifiutare i suoi inviti solo per vedere la sua reazione, ma vorrebbe dire pranzare con Hime, che detesto cordialmente nonostante mi sia amica.
Che bello “ヽ(´▽｀)ノ”
Ti vengo a prendere in classe, allora!
E questo succede ogni giorno. Beh, quasi, dato che ogni tanto Kurobara gli ricorda di non essere troppo ossessivo e in quel caso mangio in classe con Hime e gli altri.
Maesuto sta picchiando Kujo con il gessetto e mancano ancora sei minuti al suono della campanella. Vorrei poter dire che non m’importa più di tanto di Senryou, e che è una grande seccatura, ma questi saranno i sei minuti più lunghi di questa giornata.
“Hey, Mayoko!”
Senryou è appoggiato davanti alla porta della classe e mi saluta con la stessa espressione ebete della faccina che ha usato. Sono contenta che le altre ragazze siano troppo terrorizzate da lui per guardarlo negli occhi quando fa così, altrimenti potrei avere della seria competizione.
“Buongiorno,” lo saluto.
Ha la giacca allacciata in vita, le maniche della camicia arrotolate sui gomiti e il colletto aperto, c’è lo zampino di Kurobara e dei suoi consigli pacchiani. “Vuoi andare sul tetto?” mi domanda. E’ arrossito appena e si gratta la guancia con la mano libera.
“Ho un’idea migliore.”
Lo sgabuzzino di questa scuola è terribilmente sottovalutato; è una stanza pulita, luminosa e molto più sicura del tetto. Pranziamo seduti a terra, vicini, con la schiena contro il muro.
Senryou appoggia le bacchette sul bento vuoto e si gratta la guancia. “Perché non il tetto?”
A volte non so come fare con lui. “Perché volevo che fossimo davvero soli.”
Si volta verso di me e stringe le labbra. E non mi bacia.
Sospiro e mi metto a sedere sulle sue gambe. E’ alto, minaccioso e timido come un gattino. Gli prendo il viso tra le mani e finalmente le nostre labbra si sfiorano. Mi stringe a sé e mi accarezza la schiena come se avesse paura di farmi male.
"Sei-sei davvero sicura?" mormora, guardandomi negli occhi. Annuisco. I suoi baci scendono dalle labbra al collo, leggeri, quasi timidi. Inizio a muovermi sopra di lui, piano, contro la stoffa dei pantaloni.
"Mayoko!" E' tutto rosso e mi stringe più forte.
Quando usciamo di lì ha la stessa espressione beata delle faccine che ha usato.
Scritta per il P0rnfest#6 con il prompt college!AU. Uno spudorato auto-fill con riferimenti vari al canon di ZONE-00 :) il frottage è da verginelli, ma questi due mi ispirano cose pucciose e morbidose e il mondo è bello. Voglio leggere il volume 10 al più presto ;v;