Se
ne stava comodamente seduto su un ramo, godendosi lo splendido
tramonto. Il
sole si spegneva oltre le montagne, mentre lui si grattava la schiena
contro il
tronco dell’albero. Fece un bel respiro e chiuse gli occhi.
Aveva appena cenato
con una prugna gigante, presa da un albero molto alto. Una delle cose
più
semplici da fare, visto che lui era abituato a cose peggiori, come
evitare
pallettoni sparati da uomini di pezza, combattere i pirati e planare
qua e là
per la foresta con l’ausilio dei suoi capelli. E non aveva
nemmeno bisogno di
arrampicarsi per prendere la frutta, gli bastava lanciare le mani. Si
era ormai
addormentato, quando un sasso lo colpì in testa.
Sobbalzò, cadde giù dall’albero
a testa in giù, e vide Murfy.
Si
rialzò e lo guardò con fare nervoso:
<< Grazie per avermi svegliato!
>>.
Murfy,
per nulla turbato, si avvicinò a lui tutto tremolante:
<< Oh Rayman, mio
eroe, mio grandissimo eroe! >>.
Lo
abbracciò con forza, idolatrandolo il più
possibile, ma Rayman non era il tipo
che si ritrova tutto contento dopo un risveglio così brusco.
<<
Murfy non è questo il momento di scherzare, stavo dormendo!
>>.
Il
piccolo
esserino verde iniziò a mangiarsi le mani e a svolazzare in
tutte le direzioni
possibili.
Era
agitato più del solito: << Scusa Rayman, ma
è successa una disgrazia!
>>.
Fu
incuriosito: << qual è il problema?
>>.
<<
E’ Andrè. E’ tornato ed ha portato con
sé gli Knaaren! >>.
Rayman
rimase a bocca aperta: << Non è possibile!
Come ha fatto a convincerli a
seguirlo? >>.
<<
Non lo so! Hanno invaso il palazzo dei Teens! E’ terribile!
Oddio Rayman,
salvaci ti prego! >>.
Le
lacrime dell’insetto invasero il terreno. Andrè
era ritornato insieme agli
Knaaren, gli esseri più pericolosi del pianeta, ed aveva
invaso il palazzo dei
Teens, dove si trovava il cuore del mondo. La situazione era delle
peggiori; se
il cuore del mondo fosse stato anche solo toccato da Andrè,
il mondo sarebbe
andato distrutto. Era necessario intervenire subito, ma non sarebbe
stato
facile. Gli Knaaren erano conosciuti per la loro
invulnerabilità. Si mise
subito in marcia. Murfy fece strada. Non sarebbe servito a nulla
combattere, ma
non c’era altra possibilità.