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Autore: TheRedFox    10/01/2013    1 recensioni
Quando l'amicizia va oltre alla semplice apparenza.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa storia mi è stata raccontata da un anziano signore, dallo sguardo malinconico ma con la speranza negli occhi, con la speranza che il domani sia sempre migliore.

Mi si avvicinò, e senza chiedermi niente, cominciò a parlare.

 

"Devi sapere che tanto tempo fa c'erano due amici che si consideravano come fratelli, uno era calmo e pacato, l'altro era irruente ed impetuoso.

Quello calmo amava fare le cose con calma, era sempre gentile e disponibile, mentre quello irruente preferiva agire d'impulso, ed era sempre diretto e schietto con le persone.

Un giorno l'amico irruente andò da quello calmo e gli chiese dei soldi per poter aprire una sua attività, e l'amico calmo accettò senza neanche pensarci, dopotutto era il suo migliore amico. Gli diede quindi tutti i suoi risparmi di una vita senza neanche chiedere niente in cambio.

L'amico irruento riuscì ad aprire la sua attività, e gli affari andavano benissimo, tanto che in poco tempo si ampliò e si ritrovò a dirigere una ditta tutta sua.

L'amico calmo invece aveva dato tutti i suoi averi ed era rimasto povero, ma non si era perso d'animo, aveva trovato lavoro, stava lentamente mettendo da parte qualcosa e si era anche fidanzato con una bella ragazza.

Un giornò bussarono alla porta dell'amico calmo, lui andò ad aprire per vedere chi era e si trovò davanti il suo amico irruento, che era venuto con l'intenzione di prendere la sua fidanzata e sposarsela.

Nonostante fossero già in procinto di sposarsi, l'amico calmo non poteva ignorare così il suo unico e solo amico, e nonostante amasse tanto la sua fidanzata, non volle rifiutare la sua proposta e gliela diede seppur a malincuore.

Solo, l'amico calmo si ritrovò ad affrontare il dolore più grande che una persona possa mai sentire in tutta la sua vita, la morte dei genitori.

Perse anche il lavoro, si ritrovò senza soldi, senza amore, senza più la sua famiglia.

Non sapeva più che cosa fare, si sentiva perso, quando si ricordò del suo amico.

Dopotutto avevano passato tutta una vita insieme, lui aveva fatto grandi sacrifici per il suo amico, era convinto che se fosse andato a chiedergli aiuto l'avrebbe ricevuto senza nessuna esitazione.

Andò da lui con l'intenzione di farsi assumere, ma l'amico si rifiutò, e senza aggiungere altro lo cacciò via.

L'amico calmo si sentì tradito, umiliato, offeso, non aveva neanche le forze per reagire.

Durante il viaggio verso casa un vecchio gli si avvicinò chiedendo aiuto.

Era molto malato, ed aveva bisogno delle medicine, ma non aveva i soldi per comprarsele.

Lui, sin dall'infanzia dall'animo buono e generoso, decise di accoglierlo in casa, gli prese le medicine di cui necessitava e gli diede vitto ed alloggio, fino a quando ormai affaticato dalla malattia e dall'età non morì.

Scoprì che era ricco, e che aveva lasciato tutta la sua eredità a lui, come ringraziamento per la sua estrema generosità.

Con quei soldi riuscì ad aprire la sua ditta ed a comprare una casa enorme, una villa con un enorme parco che lo circondava.

Ma dentro di sè era rimasta la stessa persona di sempre.

Una sera, quando fuori pioveva, sentì suonare alla porta di casa.

Ad attenderlo trovò una anziana signora, tutta bagnata ed infreddolita.

Senza dire niente lui la accolse a sè, la asciugò, le diede un letto e la fece vivere con lui.

Dopotutto la casa era enorme, lui era da solo, lei in cambio manteneva pulita la casa e gli preparava il pranzo e la cena.

Erano sereni insieme.

Durante la cena l'anziana signora le disse che conosceva una ragazza giovane, bella, e molto gentile, che avrebbe voluto che lui la incontrasse perchè sapeva che insieme sarebbero stati felici.

Lui acconsentì, la conobbe, si innamorarono all'istante e poco tempo dopo decisero di sposarsi.

Alla cerimonia invitò tutti, ricordandosi di invitare anche il suo amico irruento, che si presentò assieme alla sua sposa.

Durante il banchetto, lo sposo si alzò e chiese il silenzio.

-Grazie a tutti per essere venuti oggi al mio matrimonio.

Dovete sapere che tra di voi c'è una persona che io stimavo dal profondo del mio cuore, che consideravo come un fratello, era il mio migliore amico, mi aveva chiesto dei soldi ed io glieli ho dati senza chiedere nulla in cambio, mi ha chiesto la mano della mia futura moglie ed io ho acconsentito a lasciarla per darla a lui.

Ma quando ho avuto bisogno di lui, quando sono rimasto da solo, mi è stato negato l'aiuto, da lui, da quell'amico che consideravo sopra ogni altra cosa.

E lui stasera è qui tra di voi-

A quel punto l'amico irruento, senza scomporsi, si alzò dal tavolo, si diresse verso il suo amico con gli occhi di tutti puntati verso di lui, gli chiese il microfono e cominciò.

-Salve a tutti.

Dovete sapere che io sono l'amico di cui lui parla.

Dovete anche sapere che io ho preso i suoi soldi perchè sapevo che lui non li avrebbe saputi gestire, mentre io sono riuscito a creare la mia ditta, a farli fruttare.

Dovete sapere che ho chiesto la mano della sua futura moglie perchè avevo visto che lei era interessata solo al denaro, che lui era troppo buono per dirle di no e che in poco tempo l'avrebbe prosciugato e lasciato a sè stesso.

Dovete sapere che era venuto a chiedere di lavorare presso la mia ditta, ma non volevo assumerlo perchè mai e poi mai sarei riuscito a considerarlo come un mio dipendente, tanto grande è l'amicizia tra di noi.

Così gli mandai incontro mio padre, sapevo che era ricco ma che non avrebbe mai dato neanche un centesimo a me, io che non l'ho mai trattato come un padre, sapevo che lui lo avrebbe trattato come non ero riuscito a trattarlo io e che si sarebbe subito affezionato a lui, dandogli tutta l'eredità.

Gli mandai incontro mia madre, perchè sapevo che lui l'avrebbe trattata come io non ero mai riuscito, che l'avrebbe fatta sentire almeno una volta nella sua vita amata da un figlio.

Quando seppi che aveva grandi capacità di amministrazione e che era pronto, gli feci conoscere mia sorella, perchè sapevo che con lui lei sarebbe stata felice, che lui l'avrebbe amata come solo il migliore dei mariti può fare.

Perchè so che lui è il mio migliore amico.-

Chi ora è l'amico calmo e l'amico irruento?

  
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