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Autore: TurningSun    30/07/2007    2 recensioni
Alla fine della sesta serie cosa succederebbe se Lorelai fosse incinta e Luke fosse 'obbligato' a sposarla il 3 giugno come deciso precedentemente...? Nella storia non esiste Rory, ma è stata aggiunta Jessica, la migliore amica di Lorelai, felicemente fidanzata con Scott...
Questa ff è stata scritta a 4 mani... speriamo vi piaccia!!! :) I commenti sono super graditi!!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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How do ya feel

How do ya feel?

 

< anyone that's loved in vain
anyone that feels the same>>

Lo riguardo ancora una volta, con la speranza che diminuisce sempre più.  Se davvero questo fosse vero… dio.. la vita è piena d’imprevisti, dicono… dirlo da fuori l’occhio del ciclone è un conto, dirlo quando ci sei dentro è completamente diverso… dio… se fosse vero… settimane a tentare di dimenticare lui.. e ora… è tornato.. non nel modo in cui tutti penseremmo e io ho sognato milioni di volte.. ma come sempre lui fa.. in un modo spaventosamente diretto e imprevisto…  c’è davvero qualcuno lassù che mi ama?? Perché se c’è.. perché avrebbe voluto che questo accadesse a me.. ora.. ora che le cose quasi si stavano mettendo a posto…

 

<<is there anybody waiting?
waiting for a chance to win
to give it up and start again>>

 

Trovo il coraggio di riguardarlo e tutte le mie speranze crollano in un secondo.

E’ proprio vero.. è blu.. è positivo.. avrò un figlio.. un figlio suo.. dell’uomo che ho tentato di dimenticare in ogni modo.. anche andando a letto con un altro.. ma magari.. magari è stato progettato.. se esistesse qualcuno potrebbe averlo pensato per noi.. come l’unico modo per farci riavviacinare..

Prendo il telefono e chiamo la mia migliore amica.

“Fai alla svelta devo fuggire a farmi una doccia…!!

È il suo solito modo di rispondere… mai inerente al problema… dalle superiori compagne di banco…compagne nella vita di tutti i giorni, compagne in ogni situazione.. in tutte… mai che avesse risposto nel modo giusto…

Resto in silenzio.

Ohisei viva…??”

Devo.. devo parlarti..” sussurro senza la forza di dirle altro.. di dirle che in questo momento si sta comportando come la persona più superficiale del mondo.. ma lei ancora non ne sa niente.. non posso fargliene una colpa..

“Dimmi…” la voce dall’altro capo del telefono è curiosa e un po’ preoccupata.

“Ho.. un piccolo problema..”

“Hn… quanto piccolo…?” chiede, la voce poco convinta…

“Non molto piccolo..

“Me ne vuoi parlare di persona….?

Sono.. sono incinta..” sussurro tutto d’un fiato, con il cuore che batte a mille

Il telefono è muto.. nemmeno un tu-tu per far capire che l’altra persona abbia lasciato la conversazione… poi, dopo non so quanto, forse dieci secoli, la voce si rifà sentire… “chi.. chi è il benefattore..?”

Eccola che ricomincia con queste sue risposte fuori luogo.. a volte mi verrebbe da ucciderla..! ma respiro a fondo e rispondo “..Luke..”

Sei sicura???”la voce sale di un tono.

Si che ne sono sicura! Credi che i nomi li do cosi alla cavolo?? Come se fosse un gioco?” ribatto un po’ irritata.

“no.. è che… con lui non ti vedi da un po’ e… insomma… i sintomi…” tossicchia “..non si sentono da un po’ prima…?”

si vede proprio che non le è mai successo di dover prendere il test più agonioso del mondo…il test che ti cambia la vita.. che ti fa maturare dal momento in cui vedi quelle linee blu.. quel test che ti fa fare scelte da adulto andando anche contro alle idee che avevi fino a qualche instante prima che quel blu spiccasse dal bianco del test… no… non è come vedere il risultato del test che hai fatto per entrare in un ufficio di New York come photoreporter… se quello ti va bene, sei felice…  “non ci vediamo da un mese.. e i tempi più o meno sono quelli..” cerco di spiegarle con calma

“Sicura al mille per cento..? dare la paternità ad un uomo con cui è successo quello che è successo, non è una cosa leggera… cioè… perché non potrebbe essere di Chris..?’’

“Perchè con lui sono stata attenta.. con.. con Luke no..”
Altro silenzio. “dunque….” Sospiraora dovresti dirglielo… non abortisci vero..???”

Certo che no!!” escalmo inorridita all’idea di uccidere mio figlio “glielo dirò.. devo trovare solo il momento..”

“Senti, per esperienza…non che ne abbia, però… appena lo vedi diglielo… perché se aspetti il momento giusto non arriva mai…”

Resto in silenzio per un po’, pensando a quando possa essere il momento giusto “vado da lui.. ora.. così non potrà darmi la colpa di non averglielo fatto sapere subito..”

“Questo… è sicuro…” sussurra “allora… vacci ora no..? il locale dovrebbe essere chiuso dato che sono le undici di sera….”

“Si.. allora.. vado..” sospiro “ti dispiace se poi ti chiamo per dirti com’è andata?”

“No.. certo che no.. ci sentiamo dopo.. in bocca al lupo..”

Crepi..” sussurro prima di attaccare ok.. allora vado.. vado e glielo dico.. gli dico che aspetto un figlio’ suo.. e vediamo cosa mi dice.. vediamo come reagisce.. ce la posso fare..

Esco di casa e vado spedita al suo locale.

La città sembra dormire… potessi io avere la tranquillità che aleggia per la città… respiro un po’ d’aria fresca, sperando che la serenità cittadina entri anche in me per alleviare un po’ quel peso che si fa sempre più grande ad ogni passo che faccio per avvicinarmi al suo locale… il posto dove ci siamo conosciuti… il posto in cui è nata la nostra amicizia.. che poi è diventata… la forza più grande che fa muovere la Terra…

Le luci sono spente… le sedie rovesciate sopra i tavoli… le ciambelle sotto la campana di vetro… tutto pronto per la prossima apertura mattutina…

Prendo la chiave da sopra l’architrave e apro… l’odore che imprime il locale mi fa ricordare le mattinate allegre in cui entravo urlando il nome della bevanda che ci faceva discutere ridendo… dalle scale nessuna luce… forse dorme.. meglio lasciarlo stare… penso restando ferma li, all’entrata del locale. Ma vedo qualcosa muoversi.

“Chi è?!” è la sua voce.. la sua voce sempre calda, ma adesso preoccupata.. la voce che mi ha fatto sognare di continuo.. e la stessa voce che miliardi di volte mi ha fatto piangere

Sono io..” sussurro

“Ah.. avevo.. avevo sentito dei rumori e..” è un fascio di nervi, probabilmente sperava ci fosse Kirk per una sua stravagante richiesta, ma, amore mio, invece sono io… la donna che ha aperto gli occhi dopo otto anni che venivo da te, ogni santo giorno… la donna che dopo aver capito quale sentimento ti univa a me, ha tentato in tutti i modi di tenerti accanto a lei capendo quanto importante sei…

“Scusa…”abbasso gli occhi pensando per l’ennesima volta di fuggire.. sarebbe tutto più facile…

“Che.. cosa ci fai quì?!”

Devo.. hai un attimo per parlare..?” per parlare di ciò che ti cambierà la vita.. ancora una volta.. di ciò che probabilmente ti farà arrabbiare ancora di più.. e che forse ti farà odiare me..

“Si.. certo.. siediti..” dice senza molta voglia

“No.. grazie.. sto meglio in piedi..” ho piu possibilità di scappare cosi…

..Ok…” sussurra poco convinto appoggiandosi al bancone e stringendosi le mani facendomi capire quanto a poco suo agio si senta… stringo forte la borsa che è scivolata dalla mia spalla e respiro

“…credo sia meglio che ti sieda…” sorrido nervosa sempre con lo sguardo basso

“Perché…? Non ti siedi tu…”

“Credimi…! E’ meglio che ti sieda…” ribatto subito quasi contenta che tra noi sia iniziato di nuovo una sottospecie di dialogo, meglio di nulla

“Come vuoi..toglie una sedia da sopra al tavolo e ci si siede cavalcioni. È sempre lo stesso.. credo che potrebbero passare secoli, ma lui resterà sempre uguale.. ho sempre adorato quel suo modo di sedersi.. così rude, ma terribilmente sexy..! sorrido un po’ a questi pensieri

“Allora..? cosa dovevi dirmi?!” dice un po’ infastidito, forse da quel mio sorriso

“Hai mai preso.. in considerazione… il poter avere.. un altro figlio… non da Anna Nardini?’’ dico lentamente non trovando le parole e fissando quei due occhi blu in cui ogni mattina ci leggevo tutto l’amore che lui poteva provare per me… era così bello farlo… vorrei che quei momenti tornassero da me ora, grazie a questo bambino… quanto lo vorrei…

Mi guarda spalancando gli occhi e diventando spaventosamente bianco. Non so perché… ma credo abbia capito e ringrazio Dio, che questa è stata la sua reazione…

Non risponde. Così decido che è meglio che sia io a rompere questo silenzio “volevo solo.. fartelo sapere.. se.. se tu non lo vuoi.. puoi far finta che non esista e..”

“No..” mi interrompe subito

“No cosa..?” dimmi che è vero.. dimmi che lo vuoi.. dimmi che torni con me..

“Non… non posso far finta che non… hai pensato a.. ad abortire…?” se ne esce con una delle sue solite domande da intelligentonequesto significa che è sveglio.. che il suo cervello si è acceso e che ora è pronto a qualsiasi cosa….

“No!” urlo quasi, ma lo vedo sobbalzare, cosi abbasso lo sguardo “cioè.. certo che no.. io.. voglio tenerlo..” sussurro

Mi guarda in silenzio. qualcosa.. ti prego.. fammi capire cosa vuoi..

Si sposta dal bancone e incrocia le braccia al petto “se.. se sei qui vuol dire che… è mio…?” sussurra quasi fosse un’affermazione con lo sguardo basso, sembra abbia gli occhi chiusi, invece vagano in una possibilità che forse… avevamo sognato… si, l’avevamo fatto… forse stà pensando a sua figlia… il piccolo inconveniente che ha distrutto la mia fiaba…

“si… tuo…”

Sospira e mi guarda con occhi dolci, ma allo stesso tempo tristi. Le labbra incurvate su un lato.

Cos’hai intenzione di fare..? insomma.. sei venuta qui..e.. cosa vuoi che faccia?”

Che domanda?? Che torni con me! Che torni ad amarmi come facevi prima.. che torni a stringermi ogni volta che mi vedevi un po’ più fragile, per rassicurarmi e farmi sentire che eri là.. che torni a sorridermi ogni volta che mi vedi e che faccio la stupida per farti ridere.. che torni a baciarmi ogni volta che abbiamo un po’ di intimità.. lontano dagli altri.. “..che tu faccia ciò che ti senti di fare..” sussurro con un filo di voce

Lo vedo avvicinarsi incerto.  Il viso immobile come la sua forza di volontà, il suo corpo per nulla scosso da tremiti. Gli occhi brillano di una luce strana: felicità, incertezza, convinzione, speranza… non mi accorgo di nulla… sento solamente il suo calore avvolgermi, dopo un interminabile mese, e donarmi quella pace che aspettavo e desideravo da forse un secolo. Lo stringo a me, mentre lo bacio con forza, di nuovo felice di essere tra le sue braccia, di nuovo felice di essere con lui, di nuovo felice di condividere con il mio più grande amore una cosa così bella, di nuovo felce di sapere che è mio, solo mio e di nessun altro.

“Questo.. questo vuol dire che.. resti con me..?” sussurro felice

“Si.. e non ti lascerò mai più.. mai e poi mai..” ride anche lui felice, stringendomi tra le sue braccia.

 

<<we all need something new
something that is true
and someone else to feel it too>>

 



  
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