Due occhi grandi, acquosi, velati di una malcelata tristezza.

Eppure vivi, attenti.

Quegli occhi erano l'unica luce nell'oscurità di una profonda caverna e Bilbo Baggins provò pena per loro.

L'espressione smarrita di quella creatura avrebbe stanziato nei suoi ricordi tra i sensi di colpa se avesse affondato la lama elfica nel suo esile collo raggrinzito.

Bilbo Baggins lo risparmiò e Gollum forse se ne era reso conto.

Forse avrebbe voluto chiudere per sempre quei suoi grandi occhi acquosi.

Forse desiderava morire così, stringendo tra le ossute dita grigiastre l'Unico Anello.

Lo stesso piccolo e luccicante oggetto che gli aveva consumato l'anima, che lo aveva portato alla pazzia.

Lo stesso piccolo e luccicante oggetto che gli aveva donato una lunga quanto miserabile vita.

Lo stesso piccolo e luccicante oggetto che amava, ma che al contempo odiava, esattamente come se stesso.

Perché lui è sempre stato in bilico.

Bene o Male. Amore o Odio. Sméagol o Gollum.

Due personalità per un'unica creatura consumata dal Potere.

Un Potere che non ha mai avuto, ma che l'ha lacerato. Un potere che l'ha condotto in un baratro oscuro dal quale non avrebbe mai fatto ritorno.

Perchè Gollum non sapeva più chi era, non sapeva più cosa era.