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Autore: haev    12/01/2013    4 recensioni
-Capitolo ventidue.
«Pensi che lascerei una persona di cui ho bisogno?» richiese e questa volta il suo bacio si spostò più vicino all’orecchio.
Ero come entrata in apnea, Zayn non mi aveva mai trattato in quel modo, non mi aveva mai sussurrato quelle parole così dolci e benevole, irrequiete. Non mi aveva mai toccato in quel modo, il mio cuore batteva fortissimo, tanto che temetti che lui potesse sentirlo.
«Sei così fragile, Hope. Il mio destino è quello di stare con te.» e appoggiò delicatamente le sue labbra sul mio collo, sussultai e portai la mano tra i suoi capelli, stringendoli e premendo il capo di Zayn sulla parte che aveva iniziato accuratamente a baciarmi.
Completa.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prologo.
 
Il fiume era veramente vasto davanti a me.
Avevo sempre avuto paura dell'acqua, mi metteva paura quel blu così perfetto e denso. Scientificamente, l'acqua era trasparente, ma ai miei occhi dorati, sembrava blu. Un blu intenso, che avrebbe potuto risucchiare tutto intorno a me, compreso me stesso.
Nonostante avessi sempre avuto una paura tremenda del mare e dell'acqua, ora mi trovavo su una piccola spiaggetta che costeggiava il Tamigi.
Guardavo dall'altra sponda, e attraverso i miei occhi, potevo vedere le macchine sfrecciare sulla strada e molta gente passare. Quante vite che ci sono nella vita del nostro pianeta. Quante persone ora stanno piangendo? Morendo? Ridendo? Quante? Io, invece, ero lì su quella spiaggetta, a cercare un attimo di pace.
Un attimo da pace da tutta la frenesia che occupava gran parte del mio giorno.
La musica.
I manager.
I fan.
Tutto.
Ero sempre di fretta, non potevo finire una cosa che subito ne iniziavo un'altra. Ero stanco e stressato, ma non dovevo darlo a vedere, nessuno avrebbe accettato questa stanchezza, sarebbero partite critiche e io sarei stato, non ammettendolo a tutto il mondo, male.
Tirai un sospiro profondo dalla sigaretta che stavo fumando, facendo entrare lentamente la nicotina nei miei polmoni, e sentendomi, finalmente, svuotato da tutti i miei problemi.
Ritornai a guardare il fiume, alcuni pesci nuotavano tranquillamente lì dentro. Quante vite c'erano in quel fiume? Quante ce n'erano al mondo? In tutte le persone che lo abitavano, sarei riuscito a travorne almeno una che ricambiasse il mio amore?
Tirai un'altro fiato dalla mia sigaretta.
L'unica cosa che mi mancava era qualcuno da salutare la sera e la mattina con un messaggio o un dolce bacio. Qualcuno da pensare ogni momento del mio giorno. Qualcuno da baciare, accarezzare, amare. Qualcuno da fare mio. Qualcuno che mi capisse.
L'unica cosa che mi mancava era avere qualcuno da amare.
«Non pensavo fossi qui.»
Nonostante conoscessi a memoria quella voce, sobbalzai.
«Ehi, Liam.» salutai.
«Che succede?» chiese il moro.
Sorrisi, quel ragazzo mi conosceva troppo bene. Non c'era nemmeno bisogno che dicessi una parola che lui già capiva cos'avevo. Era meraviglioso quel ragazzo.
«Mah, nulla. Mi sto rilassando.» risposi con una scrollata di spalle.
«Avanti, Zayn. Ti conosco da ormai tre anni, so se hai qualcosa oppure no.» dissi dandomi una pacca sulla spalla.
«In effetti, sono un po' stressato.» risposi arrendendomi.
«Ti posso capire, ma non ti devi arrendere, Zayn. Sei forte, lo sanno tutti.»
«A volte i più forti sono i più deboli.» risposi.
«E' vero, ma non è nel caso di Zayn Malik, adesso ci sono le vacanze, sono sicuro che ti rimetterai.» rispose Liam.
Gli sorrisi, avere la sua fiducia e una sua consolazione era la cosa più bella a quel mondo. Una parola dolce detta da Liam, ti rallegrava la giornata. Lui sapeva sempre cosa dire, non per questo era la mamma del gruppo.
«C'è altro?» chiese.
«Voglio qualcuno da amare.» risposi.
«Come? Zayn ti sei lasciato con Perrie per il motivo contrario.» rispose Liam, scettico.
Abbassai il viso. Nonostante avessi dimenticato Perrie, il suo nome mi faceva ancora uno strano effetto. Sapevo che io e lei ci eravamo separati perché non funzionava più, perché lei era troppo impegnata con le Little Mix e io con gli One Direction; ci eravamo lasciati perché non riuscivamo ad amarci abbastanza.
«Liam, il motivo principale perché ho lasciato Perrie è stato perché non ci amavamo più, non per altro.»
«Appunto per questo, come puoi credere di amare una ragazza quando hai altro a cui pensare?»
«Se amassi veramente quella ragazza, credo proprio che l'amerei con tutto me stesso.»
«Era lo stesso che dicevi con Perrie, Zayn.»
«Mi sono sbagliato con lei, se troverò una ragazza, farò in modo che ci potremmo amare.»
«Per sempre?» chiese Liam.
«Per sempre.» risposi e gli sorrisi.
Liam si alzò e lo imitai, camminammo per un po', finché non sentii sulle mie spalle un peso.
«Louis!» urlai.
«Malik!» salutò il ragazzo venendomi davanti e squadrandomi con i suoi occhi azzurri.
«Di' a Kevin dov'eri! Si è preoccupato per te.» rispose mettendomi davanti alla faccia il piccione.
Sorrisi, poi dissi: «Ero al fiume, Louis.»
«Sentito Kevin?» rispose dandogli un bacio sul becco, alzai gli occhi al cielo. Quel ragazzo non cambierà mai.
«Ehi, Zayn.»
«Harry.» salutai il riccio con una stretta di mano.
«Dov'eri finito?» chiese il biondino spuntando da dietro Harry, tra le mani un pacchetto di patatine.
«Ero al fiume, Niall.» dissi abbracciandolo e fregandogli dal pacchetto una patatina.
«Malik. La. Mia. Patatina.» rispose Niall diventando serio.
«Patatina? Porceeeeeeelino, Niallllino!» prese in giro Louis.
Per tutta risposta misi in bocca la patatina e feci una linguaccia a Niall.
«Liam! Liam! Zayn ha mangiato la mia patatina! Liam!» iniziò a lamentarsi il biondo.
Liam sorrise e lo abbracciò, Louis iniziò a parlare con Kevin e Harry si avvicinò a me, «Successo qualcosa, Zayn?» chiese.
A quei ragazzi non si poteva nascondere niente.
Spiegai al riccio e a Louis quello che avevo detto a Liam.
«Ah, il nostro ragazzo ha bisogno di scopare, sì sì.» disse Louis alzando gli occhi al cielo.
Harry sorrise: «La troverai, Zayn. La troverai e poi, sì beh, poi procurati taaanti preservativi!» rispose ridendo.
«Della misura giusta, mi raccomando.» rispose Louis.
Scoppiai a ridere.
Da davanti Liam si girò e mi fece l'occhiolino e Niall mi rifece la linguaccia, ricambiai e poi mi incamminai verso la macchina con i ragazzi, quella sera ci sarebbe stato l'ultimo concerto per quella stagione, poi avrei potuto dare inizio alla mia ricerca.
Guardai l'acqua profonda del Tamigi.
 
 
*Angolo autore*
 
Buonasera, ragazze! Allora, dico due parole su di me, sì lo so che non ve ne frega nulla, ma è sempre educazione presentarsi, no? Allora! Mi chiamo Giada, ho quasi quindici anni e vado ad uno scientifico. Odio la scuola, bla bla bla. Amo leggere e scrivere, quando faccio queste due cose mi sembra di essere in un mondo parallelo e per me sono uno sfogo. La mia vita è la musica, lei mi ha salvato, e sì, non sto scherzando. E ovviamente, nella mia fase di salvezza sono entrati questi cinque coglioni, che ora amo più della mia fottutissima vita.
Allora, questo è l'inizio della storia e come avrete capito, mi sono immedesimata nelle idee di Zayn, ma è solo un prologo, infatti già dal primo capitolo sarà la ragazza della storia a parlare. Spero vivamente che vi piaccia! 
Pubblicherò il primo capitolo non appena avrò almeno tre recensioni, voglio sapere cosa ne pensate! Accetto sia critiche, che commenti, che tutto quello che vi passa nel vostro cervello. 
ps. nel prossimo capitolo aggiungerò anche il mio account Twitter, così se avete qualcosa da chiedermi, potete contattarmi lì. 
Allora prossima! 
  
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