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Autore: telesette    13/01/2013    1 recensioni
Sentirsi dire quelle parole era tutto ciò che Cody sperava da lei.
Christie lo amava, nonostante tutto e tutti, e anche lui l'amava.
La dolce fanciulla bionda che stringeva tra le sue braccia, completamente isolato da tutto il resto, rappresentava tutto per lui.
La sua vita era Christie, adesso.
Negli occhi di lei, Cody aveva appena ritrovato la fiducia.
Nel sorriso di lei, Cody aveva appena ritrovato la speranza.
Nelle sue labbra, Cody aveva appena trovato l'amore...
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Classe 1999 è un film di fantascienza prodotto nel 1989, diretto da Mark Lester. La trama è la tipica di un B-Movie, il quale però si distinse all'epoca tra gli appassionati del genere per il chiaro riferimento all'assai più celebre Terminator. La storia in sé è abbastanza semplice:
In un futuro alternativo ( ricordiamoci che il film è uscito nel 1989 ), il liceo Kennedy di Seattle è al centro di una "zona di guerra" tra bande di teppisti armati di mitragliette e artiglieria di ogni genere. La Mega-Tech, un'importante ditta di meccanismi cibernetici, propone di utilizzare degli androidi da combattimento e riprogrammarli per svolgere il ruolo di insegnanti. Purtroppo il progetto fallisce e gli studenti si ritrovano dunque a dover fronteggiare tre inarrestabili macchine per uccidere.

 

 

Ti amo
 

Nell'accarezzare dolcemente la sua schiena nuda, Cody assaporò il lieve profumo dei lunghi capelli di Christie.
La ragazza sollevò lo sguardo, accarezzandogli il petto con un sorriso, e lo baciò sulle labbra con passione evidente.
Entrambi avevano perso il conto del tempo, persi e avvinghiati l'uno tra le braccia dell'altra, e l'unica cosa che importava loro era il semplice fatto di essere lì e assieme.
Christie aveva deciso di concedersi a Cody con tutta sé stessa, non perché si aspettasse qualcosa da lui, ma perché sapeva che lui ricambiava i suoi stessi sentimenti.
Erano innamorati.
E l'amore passa attraverso il linguaggio delle labbra, quello del corpo, o più semplicemente... quello del cuore.
Tuttavia, a dispetto della loro immensa felicità, a Christie dispiaceva molto di dover tenere nascosto della loro relazione a suo padre. Miles Langford aveva seri motivi, per non vedere di buon occhio il fatto che uno come Cody Culp frequentasse sua figlia. Malgrado i tentativi di Christie di spiegargli, l'uomo non riusciva a vedere altro nel giovane ad eccezione di un ex-galeotto: Cody Culp era stato in prigione, era un poco di buono, e la sua fedina penale lo etichettava come un rifiuto della società.
Solo Christie aveva saputo vedere aldilà delle carte e dei pregiudizi, imparando a conoscere e ad amare il vero Cody.
Non era un criminale quello che la stava abbracciando.
Non era un criminale quello che la stava baciando.
E non era un criminale quello che le stava accarezzando i capelli, con tutto il calore di un giovane innamorato e sincero.
Se solo suo padre fosse riuscito a capirlo...

- Vorrei poterglielo dire, Cody - mormorò lei sottovoce, tenendo la testa appoggiata contro il petto dell'altro. - Di te e di me intendo, vorrei tanto poter dire a mio padre di noi...
- Lo hai visto anche tu come mi guarda - osservò Cody amaramente.
- E' solo perché non ti conosce!
- Dubito che lui voglia conoscermi, Christie!

Christie rialzò la testa di scatto, piantando i suoi bellissimi occhi azzurri in quelli del compagno, quasi volesse supplicarlo.
Cody comprendeva il tipo di rapporto tra lei e suo padre, nonostante non avesse mai provato nulla del genere in vita sua, ma sapeva anche che era inutile parlare ad un uomo come il preside Langford.
Quando Cody si era buttato nella mischia, picchiando Hector e i suoi per impedir loro di violentare Christie, l'unico "ringraziamento" da parte di Miles Langford era stato un severo ammonimento.
Cody era in Libertà Vigilata, come giustamente il preside non mancò di sottolineare, e qualunque atto di violenza ( per quanto comprensibile e giustificato ) significava per lui un biglietto per ritornare dritto in prigione.
Figurarsi cosa avrebbe fatto Langford, se avesse saputo che un ex-detenuto si era permesso di sedurre sua figlia.

- Io non ho mai nascosto niente a mio padre - fece Christie, sperando di convincere Cody a fare almeno un tentativo. - Gli ho sempre detto tutto, anche perché lui con me ha sempre fatto lo stesso...
- Anch'io vorrei poter dire a mia madre tutto quello che mi riguarda - ribatté Cody, facendosi estremamente serio in volto. - Se solo fosse in grado di "ascoltare", invece di farsi dalla mattina alla sera!
- Cody...
- No, Christie, tuo padre ha ragione: io sono un ex-detenuto, figlio di una tossicopendente, e ho fatto uso di droghe anch'io... come tutti quelli che abitano qui, del resto!

Così dicendo, Cody levò gli occhi verso il soffitto.
Sua madre, Janice Culp, era una donna costantemente ossessionata dal bisogno della sua dose quotidiana.
I suoi fratelli facevano anch'essi uso di droghe e anfetamine, distruggendosi poco per volta, proprio come lei.
Lui era riuscito a disintossicarsi, ma non certo per magia, e solamente il periodo trascorso in carcere lo aveva fatto rinsavire.
Christie sapeva benissimo tutte queste cose, perché era stato proprio Cody a raccontargliele, eppure aveva scelto lei stessa di donargli la propria verginità senza alcuna esitazione. Non erano gli errori di Cody, o quelli della sua famiglia, a fare di lui ciò che era. Cody era un ragazzo buono e leale, cresciuto in mezzo ad una realtà squallida e complicata, e questo agli occhi della ragazza era ciò che lo qualificava.

- Cody - esclamò lei, prendendo il suo volto assente tra le mani. - Per favore, guardami...

Il giovane calò appena le pupille sulla dolce espressione di lei, leggendo chiaramente la sincerità e l'amore dentro ai suoi occhi.

- A me non interessa, se sei stato in prigione o no - disse lei decisa. - Non m'importa di quello che dice mio padre, né di cosa pensano di te gli altri; se hai commesso degli errori, hai già pagato per questo; io non ti giudico per quello che hai fatto ma per quello che sei... perché ti amo!

Sentirsi dire quelle parole era tutto ciò che Cody sperava da lei.
Christie lo amava, nonostante tutto e tutti, e anche lui l'amava.
La dolce fanciulla bionda che stringeva tra le sue braccia, completamente isolato da tutto il resto, rappresentava tutto per lui.
La sua vita era Christie, adesso.
Negli occhi di lei, Cody aveva appena ritrovato la fiducia.
Nel sorriso di lei, Cody aveva appena ritrovato la speranza.
Nelle sue labbra, Cody aveva appena trovato l'amore.

 

FINE

   
 
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