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Autore: Justice Gundam    13/01/2013    14 recensioni
Una nuova avventura attende Ash, il suo inseparabile Pikachu, e la sua fidanzata Misty nel misterioso continente di Unima, dove accompagneranno altri giovani allenatori come loro sulla strada verso la Lega, e li aiuteranno ad affrontare il misterioso Team Plasma. Riusciranno, Ash, Misty, Touko, Spighetto e i loro compagni a salvare Unima e a svelare i misteri che si troveranno davanti? Seguito di Heart Soul Adventures, ma può essere letto senza problemi anche come storia a sè, dati gli scarsi spoiler. (Pokeshipping) (Cavaliershipping) (FerrisWheelshipping). COMPLETATO IL 18 DICEMBRE 2015! SI RINGRAZIA MIRIAM PRIMIANA DELL'AQUILA PER I DISEGNI.
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Misty, N, Touko, Un po' tutti | Coppie: Ash/Misty
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Anime
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Best Wishes Reload-001

Pokemon Best Wishes Reload

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

Salve a tutti! Spero che vada tutto bene, e che l'anno nuovo sia cominciato il meglio possibile... e per meglio festeggiare l'inizio del nuovo anno, vi presento una mia nuova storia, dedicata a uno dei miei videogiochi preferiti... e ad un anime con il quale ho un rapporto di amore / odio. Mi spiego meglio... adoro i personaggi dell'anime di Pokemon - con l'eccezione di un certo allenatore dai capelli viola che NON risponde al nome di Harley - ma penso che gli autori stiano facendo del loro meglio per gettare al vento tutte le opportunità che gli vengono offerte, e la loro caratterizzazione dei personaggi è alquanto carente: prova ne sia che Ash è passato dall'aver sconfitto due Pokemon Leggendari all'aver perso contro un allenatore alle prime armi nel giro di tre episodi. Per non parlare del fatto che, in tutta la saga di Bianco & Nero, sembra aver dimenticato tutto quello che ha imparato nelle serie precedenti.

Insomma, mi rendo conto che l'anime di Pokemon è stato fatto principalmente per vendere i giochi... ma potrebbero nasconderla un po' meglio, la cosa! Aggiungete a questo il fatto che trovo assolutamente irritante Iris, la nuova compagna di viaggio, e avrete un quadro completo di quanto penso che la nuova serie dell'anime faccia schifo. Gli unici personaggi che davvero mi piacciono sono Spighetto, la sua rivale Burgundy, Giorgia (la rivale di Iris), Stephan e la povera e bistrattata Bel. Per il resto... mi basti dire che di recente, uno dei rivali di Ash è riuscito ad essermi odioso quasi quanto Paul. E' una bella impresa.

Avevo intenzione di scrivere questa storia in ogni caso, visto che avrei comunque scritto un sequel per Heart Soul Adventures. Perchè sì, questo è un sequel di Heart Soul Adventures, ambientato appena un paio di mesi dopo la fine di quest'ultima storia... ma non preoccupatevi, non ci sarà bisogno di sapere tante cose di Heart Soul Adventures per seguire Best Wishes Reload. I richiami saranno sporadici, e non riveleranno troppo che non sia già accaduto nei capitoli che ho pubblicato.

Comunque, dicevo, gli ultimi episodi andati in onda in Giappone mi hanno convinto a scrivere questa riedizione di Best Wishes, giusto per riscrivere la saga nella maniera che a me e, spero, alla maggior parte di coloro che frequentano questa sezione di EFP sia più gradita. Come sempre, i personaggi che appaiono in questa storia sono di proprietà dei rispettivi ideatori, e sono stati usati senza permesso e senza scopo di lucro. Quindi, non denunciatemi, anche perchè non ci guadagnereste molto.

Ah, già, giusto per non dimenticarmi... aspettatevi anche un po' di romanticismo in questa storia, in particolare Pokeshipping (Ash / Misty) e FerrisWheelshipping (Touko / N). Hehee... sì, lo ammetto, anch'io sono stato preso da quest'ultima coppia! Certo non prenderanno una parte troppo grande della storia, ma sicuramente aggiungeranno un qualcosa che nell'anime di Pokemon è mancato in maniera alquanto disdicevole.

Credo di aver detto tutto quello che c'era da dire... quindi, senza ulteriori indugi, iniziamo con la storia! Buona lettura!

Oh, e... festeggiamo l'arrivo della sesta generazione di Pokemon! Pokemon X e Pokemon Y usciranno ad ottobre!

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Capitolo 1 - Benvenuti ad Unima

La regione di Unima. Un luogo misterioso, pieno di sorprese, dove vivono Pokemon sconosciuti ai più, e dove esseri umani e Pokemon vivono ora in una ideale ma precaria condizione di armonia. Un luogo dove si mescolano tradizione e modernità, tra leggende misteriose ed invenzioni straordinarie. In questo continente, si trova una delle Leghe Pokemon più prestigiose in assoluto, con a capo il Campione Nardo, affiancato dal suo allievo Marzio e da altri tre dei più grandi allenatori di Pokemon mai esistiti.

E' in questo nuovo mondo che il giovane aspirante Pokemon Master, Ash Ketchum, assieme alla ragazza del suo cuore e al suo inseparabile Pikachu, vivrà una nuova avventura, e conoscerà nuovi amici e nuovi rivali. Davanti a sè, questo giovane ed ambizioso allenatore ha ancora una lunga strada... e non si lascerà fermare da nessun ostacolo!

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"Pika pi!" esclamò Pikachu, drizzando le orecchie con eccitazione mentre indicava verso l'orizzonte, e verso la terraferma che stava già cominciando a farsi vedere, illuminata dal sole del mattino. Il suo allenatore, il quindicenne Ash Ketchum di Biancavilla, era in piedi accanto a lui, e stava guardando oltre la ringhiera del traghetto sul quale si era imbarcato soltanto il giorno prima, partendo dal porto di Aranciopoli. Solo due mesi prima lui, la sua fidanzata Misty e tutti i loro amici avevano vissuto un'avventura straordinaria che li aveva portati a sfidare nemici terribili e a salvare i Pokemon Leggendari dei quattro continenti dell'Est dalle brame di uomini assetati di potere... e ora, dopo un periodo passato alternandosi tra il riposo e l'allenamento dei Pokemon, lui e Misty erano in viaggio per quel nuovo continente, Unima, e le meraviglie che sicuramente aveva in serbo per loro! Certo, era stato un po' triste dover salutare Brock, Tracey, Gary, Vera, Lucinda e tutti gli altri amici - alcuni dei quali inaspettati - che avevano lottato al loro fianco per tutto quel tempo, e li avevano aiutati a salvare la situazione prima che accadesse un disastro irreparabile. Ma dopotutto, era giusto così... ognuno di loro aveva la sua strada da percorrere, Brock per inseguire il suo sogno di diventare il miglior allevatore di Pokemon del mondo... Gary per continuare le sue ricerche e succedere a suo nonno (anche se Misty, con un pizzico di malizia, aveva notato come Gary avesse deciso di lavorare nei laboratori dislocati a Sinnoh...). Vera e Lucinda, per continuare sulla loro strada e diventare le migliori coordinatrici di Pokemon del mondo...

E poi, questo non voleva certo dire che le loro strade non si sarebbero più incrociate. Anzi, Ash aveva tutta l'intenzione di contattare i suoi amici, quando possibile, e scambiarsi le ultime novità.

Con un sorriso eccitato, Ash si aggiustò il berretto sulla testa e accarezzò Pikachu. "Hehee... lo so che non vedi l'ora di sbarcare, Pikachu... e sinceramente, anch'io sono eccitato all'idea che molto presto saremo ad Unima!" disse gentilmente. "Un nuovo continente... accidenti, mi sento come se stessi iniziando di nuovo tutto il viaggio!"

"Beh, spero che questo non voglia dire che farai gli stessi errori di quando hai iniziato il viaggio!" gli rispose divertita Misty, la sua fidanzata, arrivandogli a fianco con le mani sulla nuca e la migliore faccia tosta che riusciva a fare! Anche se ormai si conoscevano da cinque anni, Misty aveva mantenuto il suo sarcasmo e la sua abitudine di punzecchiare Ash. "E... se per caso incontri una ragazza con la bicicletta, cerca se possibile di starle lontano. E' solo un consiglio, è ovvio!"

Tuttavia, Ash non brontolò per la battuta - anzi, la prese sul ridere e rispose con un'altra frase ironica. "Beh, è un consiglio che seguirei volentieri. Peccato che a questo punto sembra che ormai io abbia l'obbligo per contratto di distruggere una bici per ogni continente che visito! Vera e Lucinda potrebbero testimoniare..."

I due ragazzi e Pikachu risero brevemente dello scambio di battute. "Hehehee... ma guarda un po', Ash Ketchum che ribatte colpo su colpo alle mie frecciate! Credevo che non avrei mai visto il giorno in cui questo sarebbe accaduto!" rispose Misty. I suoi quindici anni si facevano ormai sentire - e anche se i suoi capelli erano pettinati come tanto tempo fa, con l'ormai immancabile coda laterale e le frangette sulla fronte, il suo abbigliamento era decisamente diverso: portava dei jeans corti che mettevano bene in mostra le sue gambe, e al posto del suo top giallo indossava una maglietta a righe azzurre e bianche a maniche corte, tirata su e legata sul davanti in modo da scoprirle la pancia, mentre ai piedi portava un paio di sandali bianchi dalle orlature gialle.

Ash, dal canto suo, aveva un abbigliamento molto simile a quello a cui era abituato. Indossava una giacchetta a maniche corte di due colori, blu nella parte superiore e bianca in quella inferiore, con una grande cerniera lampo luccicante, un paio di pantaloni grigi scuri con comode scarpe da ginnastica rosse, e il suo immancabile berretto con il frontino era bianco sulla parte frontale, decorato con una Pokeball stilizzata di colore azzurro, e rosso su tutto il resto della superficie. Anche Ash era cresciuto e aveva messo su un po' di centimetri da quando era partito per la prima volta da Biancavilla, con solo un recalcitrante Pikachu al suo fianco. E, qualcuno avrebbe notato, si era anche fatto più robusto. Dopotutto, non si fa una vita come la sua, sempre all'aria aperta e in viaggio, senza averne degli effetti benefici!

"Beh... a costo di dire un'ovvietà, direi che siamo quasi arrivati!" affermò Misty. La costa si avvicinava sempre di più, e non sarebbe passata più di un'ora prima che il traghetto approdasse. "Allora, Ash... hai già deciso come fare? Partirai da un singolo starter, immagino."

Il ragazzo annuì, scambiandosi un segno d'intesa con il suo Pikachu. "Sì... Dopotutto, se voglio imparare quanto più possibile sui Pokemon, è anche giusto che per certi versi io riparta dalle basi. Ma... questa volta starò attento a non trascurare gli altri miei Pokemon! Farò in modo di ricorrere anche a loro, se ce ne sarà bisogno." rispose.

"Pika, pika!" rispose Pikachu, approvando l'idea. Anche Misty sembrò essere d'accordo.

"Mi sembra una buona idea... per quanto mi riguarda, io ho con me Seadra, Cloyster e Gyarados... nel caso ce ne sia bisogno! E ho tutta l'intenzione di catturare qualche altro Pokemon d'Acqua, fintanto che sono qui!" affermò, mentre con lo sguardo adocchiava un grosso Pokemon simile ad un pesce luna di colore rosa che saltava elegantemente fuori dall'acqua, e tra sè pensò che sembrava una forma evoluta di un Luvdisc. "Bene... allora cominciamo a prendere i nostri bagagli... e andiamo! Il continente di Unima ci aspetta!"

"Perfetto!" rispose il giovane aspirante Pokemon Master. Raggiunse Misty, e i due si scambiarono un rapido ma tenero bacio, poi Ash prese Pikachu in braccio e guardò verso la costa, ormai sempre più vicina. "Preparati, lega di Unima! Stiamo arrivando... e vinceremo!"

"Pikachu!"

SIGLA

Pokemon Chronicles (C. D'Avena - G. Vanni)

I WANNA BE WITH THE POKEMON,

I WANNA BE IN THE POKEMON WORLD!

I WANNA BE WITH THE POKEMON,

THE POKEMON CHRONICLES, POKEMON CHRONICLES!

Scegli un Pokemon, poi catturalo e addestralo perchè,

se ti impegnerai, se lo spronerai giocherà con te!

Per difenderti, per proteggerti tutto rischierà!

Con lui vincerai, ma se perderai non ti tradirà!

Siamo arrivati dentro al cuore della storia oramai,

non c'è più tempo per chi esita perciò prendi e vai!

POKEMON!

Per ogni sfera un nuovo amico tu avrai (Pokemon!),

con il tuo Pokemon battaglia darai (Pokemon!),

sappiamo già che tu non ti arrenderai!

Ogni incontro sarà sempre più magico

per il Pokemon ed anche per te (Pokemon!)

Per ogni sfera un nuovo amico tu avrai (Pokemon!),

con il tuo Pokemon battaglia darai (Pokemon!),

e ti sentirai ancora più carico nel lanciare la tua sfera Pokè!

Ogni incontro sarà sempre più magico,

e ogni Pokemon sarà unico come te!

I WANNA BE WITH THE POKEMON,

I WANNA BE IN THE POKEMON WORLD!

I WANNA BE WITH THE POKEMON,

THE POKEMON CHRONICLES, POKEMON CHRONICLES!

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Soffiolieve. Una cittadina vicina alla costa orientale di Unima, adagiata all'interno di un golfo che la protegge dalle correnti fredde dell'oceano. Un posticino tranquillo, in cui quasi tutti si conoscono, e le stagioni sono scandite dall'imbrunire delle foglie e dalle mutevoli fasi del giorno e della notte.

Quel giorno, in una graziosa casa di legno dal tetto spiovente, posta nella piccola piazza centrale, una ragazza si stava preparando per iniziare il suo viaggio, dando un'ultima occhiata al suo zaino per verificare se tutto era a posto. Era il giorno del suo tredicesimo compleanno, dopotutto... e Touko, una graziosa ragazza dai folti capelli castani legati in una coda dietro la testa, non vedeva l'ora di muovere i suoi primi passi nel mondo dei Pokemon!

Mentre controllava quello che aveva messo nel suo zaino, Touko si prese un attimo di pausa per controllare che anche il suo abbigliamento fosse a posto. La ragazzina indossa un completo che di femminile aveva ben poco - ma chiunque conoscesse il carattere dinamico di Touko avrebbe pensato che le si addicesse perfettamente! Maglietta bianca a maniche corte, con sopra una giacchetta nera, e pantaloncini corti un po' sbrindellati, scarponcini nero-marroni con i lacci e le suole rossi, e un berretto bianco con il frontino rosso decorato con una Pokeball stilizzata rossa, dal cui retro spuntava una vaporosa coda di capelli castani... un abbigliamento poco elegante ma sicuramente pratico per un lungo viaggio alla scoperta del continente! Tra non molto, sarebbe stato il momento di presentarsi dalla professoressa Aralia per ricevere il suo primo Pokemon... e Touko sapeva bene che ci sarebbero stati anche Komor e Bel! C'era qualcosa di speciale nell'idea di iniziare la sua grande avventura al fianco dei suoi più grandi amici...

Finalmente, Touko finì di controllare il suo zaino e, con un sorriso soddisfatto, lo richiuse. Mancava soltanto qualche ora... tra non molto, la professoressa Aralia avrebbe portato gli starter, e allora il suo grande viaggio sarebbe iniziato! Touko si chiese chi avrebbe potuto scegliere... forse il maialino fiammeggiante Tepig? O la graziosa lontra acquatica Oshawott? O l'astuto serpentello d'erba Snivy? C'era solo l'imbarazzo della scelta, in una situazione simile...

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"Bene... credo che con questo, so tutto quello che c'è bisogno di sapere per iniziare il mio viaggio." disse con tutta flemma un ragazzo tredicenne dai capelli neri a caschetto, alzandosi dalla sua scrivania e aggiustandosi gli occhiali da vista sul naso mentre richiudeva il libro sui Pokemon che stava leggendo. "Ho coperto tutte le basi, ora l'unica cosa che mi serve è la possibilità di mettere in pratica quello che ho imparato. Ho anche già deciso chi sarà il mio starter."

Komor, il secondo degli aspiranti allenatori che avrebbero iniziato il loro viaggio da Soffiolieve, rimise a posto i libri che aveva ripassato fino a quel momento, e riordinò la sua camera, guardando il risultato con un certo orgoglio. Era questo il suo ideale di vita... l'ordine, la strategia e l'organizzazione prima di tutto, era questo il modo migliore per riuscire come allenatori. E con questo sistema, con pazienza e costanza, sarebbe diventato il più forte allenatore di tutta Unima.

Il ragazzo si mise a posto i vestiti - una leggera giacca azzurra a maniche lunghe su una camicia bianca, con una striscia rossa che la attraversava verticalmente, pantaloni lunghi neri e scarpe azzurre - e cercò di pettinare il ricciolo ribelle di capelli neri che svettava sulla sua testa. Non avendo successo, Komor sospirò e scosse la testa, decidendo che non era il caso di far aspettare Touko e Bel... anche le sue amiche, come lui, avevano atteso da lungo tempo quel giorno!

"E va bene... possiamo iniziare!" disse finalmente tra sè Komor, andando a prendere le sue cose. "Vediamo un po' come va..."

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"Lalalaaa, lalalaaa... hmm... vediamo un po', ho tutto? Allora, la mappa e la bussola ci sono... anzi, tre bussole, giusto per stare sicura... poi il cambio, la cassetta del pronto soccorso e... Aaaaaaugh!"

Si sentì un forte frastuono, e i rumori di numerosi oggetti che cadevano a terra quando la ragazzina bionda perse la presa e rovesciò a terra tutti i contenuti dello zaino! Osservando il disordine che ora regnava sovrano nella sua camera, la ragazzina si mise le mani nei capelli cominciò a sfregarseli, come se stesse cercando di farsi venire in mente una soluzione! "Aaaaah, guarda qui che roba, accidenti! Ma perchè faccio sempre le cose nella maniera più imbranata?" esclamò Bel di Soffiolieve, mentre riprendeva a raccattare il suo equipaggiamento da viaggio. "Cavolo... devo rimettere tutto a posto in fretta, Komor e Touko saranno già pronti ormai!"

Anche lei tredicenne, Bel dava comunque un'impressione molto diversa rispetto a Komor o a Touko... mentre il ragazzo con gli occhiali proiettava un'aria di sicurezza in sè e di calma, e Touko sprizzava determinazione da tutti i pori, la biondina dall'ampio vestito bianco intero, con tanto di gonna, il golfino arancione senza maniche e, elemento ancora più distintivo, il grande cappello verde da cui uscivano ciuffi di spettinati capelli biondi, dava l'aria di essere inesperta e nervosa... un'impressione che non veniva certo attenuata dalla confusione che aveva fatto in quel momento! Con zelo, Bel si inginocchiò per terra e cominciò a rimettere tutto a posto, mentre al piano di sotto, i suoi genitori sospirarono gentilmente, sentendola mentre si affannava dietro il suo bagaglio.

"Aaah, la nostra piccola Bel... ancora non riesco a credere che stia per partire!" affermò la mamma di Bel, sorridendo fieramente. "In effetti... ancora mi stupisce il fatto che tu abbia acconsentito a lasciarla partire così facilmente! Mi ricordo che eri assolutamente contrario!"

Il papà di Bel, un uomo alto e un po' sovrappeso, dai corti capelli neri e dall'espressione bonaria ma un po' altezzosa, alzò lo sguardo dal giornale che stava leggendo, e rivolse un sorriso tranquillo a sua moglie. "E lo sono tuttora, mia cara." affermò. "Ma... credo che vedere con i suoi occhi quanto sia duro diventare allenatori, e quanto il mondo dei Pokemon sia pericoloso, la farà desistere ben presto. Non preoccuparti, cara, sarò pronto ad andarla a prendere e riportarla a casa prima che si faccia davvero male."

La moglie, senza perdere il sorriso, alzò gli occhi al cielo e scosse la testa. Sempre il solito iperprotettivo...

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Il sole del mattino era la vista che la professoressa Aralia, la massima autorità di Unima in fatto di Pokemon, preferiva quando doveva andare a dare gli starter a qualche allenatore esordiente. Le dava l'idea di un nuovo inizio, del primo passo di un viaggio che andava vissuto in tutta la sua bellezza.

La giovane scienzata era una donna sulla trentina d'anni, con una folta chioma di capelli castani chiari disposti in una strana pettinatura sopra la testa, come un ricciolo di panna montata, e grandi occhi verdi che le davano un fascino elegante e discreto, accentuato da un paio di grandi orecchini rossi che, a parte i suoi capelli, erano l'unica concessione alla stravaganza. Il suo camice da laboratorio, portato sopra una maglietta bianca e una corta gonna verde, era invece quanto di più conservativo si potesse immaginare. In quel momento, la professoressa portava con sè una piccola scatola nella quale erano contenute le Pokeball da assegnare agli allenatori esordienti, e passeggiava in tutta tranquillità, guardandosi attorno e godendosi lo spettacolo della tarda primavera.

La scena era tranquilla e rilassante, e sembrava che sarebbe andato tutto come le altre volte... se non fosse stato per un improvviso movimento e un verso particolare che le fece voltare lo sguardo verso una roccia vicina. Ormai, la giovane scienziata si trovava vicino alla città di Soffiolieve, e il paesaggio naturale stava lasciando il passo alle costruzioni della civiltà, quindi la sorprese un po' il fatto che ci potesse essere un Pokemon selvatico da quelle parti. E c'era in quel verso un che di triste... Aralia decise che era il caso di andare a controllare, e si diresse verso la roccia, restando alquanto sorpresa di vedere che il Pokemon che stava emettendo quei versi era una piccola creatura simile ad un porcellino che era stata legata con una fune ad un paletto piantato nel suolo! Era più o meno delle dimensioni di un porcellino da latte, di colore principalmente arancione, con diverse chiazze nere, rosa e gialle su varie parti del corpo. Aveva dei grandi, tristi occhi ovali, il classico naso piatto dei maiali, e una larga striscia gialla sul suo grugno, mentre la maggior parte del suo musetto era nera, con lunghe orecchie posizionate proprio sopra la testa. Le sue zampette erano corte e terminavano con delle piccole unghie nere, e la sua coda era a molla, e terminava con una piccola sfera rossa. Ma la cosa che scioccò di più la giovane scienziata fu vedere che il piccolo Tepig era estremamente magro e affamato, e stava cercando di cavarsela brucando un po' d'erba.

"Un... Tepig?" si chiese Aralia, chinandosi verso il piccolo Pokemon suino, che emise un grugnito di paura e cercò di ritirarsi quanto più poteva con quella corda al collo. La giovane donna si fermò, capendo di avergli fatto involontariamente paura, e cercò di parlargli con calma e gentilezza per blandirlo, mentre con una mano prendeva un po' di cibo per Pokemon dalla tasca del camice. "Oh, scusa, piccolo... non avevo intenzione di spaventarvi, davvero!" disse, per poi appoggiare un po' di bocconcini vicino a lui. "Ti ho visto qui, e ho pensato che avessi fame... ecco, mangia pure! Non fare complimenti..."

"Piiig?" grugnì il Pokemon porcellino, muovendo tristemente le orecchie. Con circospezione, Tepig si avvicinò al cibo e ne prese un boccone, senza per questo apparire più vivace o rassicurato... e mentre Tepig cominciava, abbastanza controvoglia, a mangiare, la professoressa iniziò a sciogliere il nodo che lo teneva fermo al paletto, chiedendosi chi poteva essere così crudele da fare una cosa simile a quel piccolo Pokemon... e per quale motivo poi...

"Probabilmente qualcuno che pensava che questo Tepig fosse troppo debole, e ha voluto sbarazzarsene..." disse tra sè. "Purtroppo, mi sa tanto che Tepig ha ancora fiducia nel suo allenatore, e vorrebbe restare qui ad aspettarlo... ma se non lo prendo con me, non se la caverà certo da solo. E va bene, vorrà dire che lo prenderò con me, e magari potrà diventare lo starter di qualcun altro che ne avrà più cura..."

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Alla dogana di Unima, appena scesi dal traghetto, Ash e Misty stavano espletando tutte le formalità necessarie ad entrare nel continente... il che, nel loro caso, voleva dire anche verificare le loro licenze di allenatori. L'agente della dogana stava esaminando con attenzione i loro documenti, restando particolarmente impressionato dalle credenziali di Ash.

"Hmm... Ash Ketchum, eh? Vedo che dall'altra parte dell'oceano ti sei già fatto una certa reputazione, ragazzo." affermò. "Giunto tra i Top 16 nel Campionato di Kanto. Top 8 nei Campionati di Johto e Hoenn. Vincitore dei Campionati di Sinnoh e delle Isole Orange. E hai anche completato la Battle Frontier di Kanto. Molto interessante, ragazzo... e che ci fa una promessa come te ad Unima? Immagino che faccia parte di un viaggio di istruzione, per così dire, eh?"

"Certo che per essere un addetto alla dogana, parla un sacco..." pensò Misty con sarcasmo, ricevendo i suoi documenti.

"Può scommetterci!" rispose allegramente il ragazzo. "Il mio sogno è diventare un Pokemon Master, il più grande che si sia mai visto! E per fare questo... devo viaggiare in tutto il mondo, e scoprire quanto più possibile sui Pokemon!"

L'agente fece una risata gioviale. "Bene, bene... ragazzo mio, con queste credenziali, credo proprio che ce la farai!" affermò. "Okay, i vostri documenti sono in regola. Potete andare. Vi consiglierei di prendere un autobus per Soffiolieve, visto che è la città più vicina, e troverete anche una professoressa che potrà darvi qualche starter per iniziare il vostro viaggio."

"Vuole dire la professoressa Aralia?" chiese Misty. "Sì, ci è stato detto di lei... il professor Oak ce ne ha parlato in termini lusinghieri! Comunque grazie dell'informazione!"

"Di niente!" concluse l'uomo, mentre faceva cenno ad altri di passare. "E... mi raccomando, godetevi Unima, voi due piccioncini!"

Sia Ash che Misty arrossirono visibilmente sentendosi chiamati in quel modo... e Pikachu sghignazzò tra sè, sapendo bene quanto il suo allenatore e la sua fidanzata fossero ancora un po' impacciati in quel campo. Dopo aver mormorato un saluto, Ash, Misty e Pikachu si diressero assieme fuori dall'edificio della dogana... e finalmente, fecero i loro primi passi sul suolo di Unima, trovandosi di fronte alla stazione degli autobus, piena di grandi veicoli a due piani sulle cui fiancate spiccavano cartelloni pubblicitari di grandi imprese di quel continente... in particolare catene di ristoranti e bar come PokeDonalds o Pokebucks!

"Wow..." affermò Ash, guardando con meraviglia il nuovo mondo in cui lui, l suo starter e la sua fidanzata erano approdati. "Unima è un posto... completamente diverso da Kanto e dagli altri posti in cui sono stato! Credo... credo che dovremo dimenticarci di molte cose che davamo per scontate, eh, Misty? Però... non cambia il fatto che non vedo l'ora di cominciare! Forza, cerchiamo il primo autobus per Soffiolieve!"

"Pikachu!" il topolino elettrico balzò agilmente giù dalla spalla di Ash e cominciò a correre allegramente verso gli autobus fermi in attesa, con Ash appena dietro, e Misty che cercava di stare dietro a tutti e due!

"Hey!" esclamò la rossa allenatrice di Pokemon d'Acqua. "Aspettatemi, voi due! Non così in fretta! SEi sempre il solito, Ash..."

"Chi aspetta è perduto, mia cara Misty!" disse Ash, prendendo amichevolmente in giro la sua fidanzata. "Andiamo, ragazzi! Prossima fermata... Soffiolieve!"

"Pikachu!"

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CONTINUA...

  
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