Angoscia. L’unico sentimento che invadeva gli animi di Liz, Maria e Kyle era l’angoscia. Il silenzio regnava dentro la vecchia jetta, che ormai non reggeva più l’elevata velocità alla quale Maria la costringeva. Arrivarono alla roccia, e l’auto si fermo di scatto. Gli sportelli si aprirono e i tre ragazzi, terrorizzati e sempre più angosciati, uscirono di corsa. Subito si precipitarono verso l’entrata della stanza dei bozzoli.

Quella afflitta e ansiosa quiete cessò, lasciando posto alle urla disperate ma speranzose di essere percepite dai destinatari. Ma purtroppo ciò non accadde.

Furono distratti da un insolito rumore sordo. Era troppo tardi. Liz e Maria continuavano a battere i pugni contro la parete della roccia, ignorando il rumore che persisteva. Ma Kyle aveva capito. Aveva capito che ormai non c’era più nulla da fare, i quattro alieni stavano partendo verso il loro pianeta natale. Il ragazzo rimase immobile per qualche istante.

Cosa fare?? Continuare a sperare che Max, Michael e Isabel uscissero dalla stanza del Granilith sentendo le loro grida, oppure semplicemente arrendersi? Quello strano rumore si fece più forte, costringendo i tre amici ad indietreggiare. Della strana lava usciva dalla punta della roccia, così decisero di tornare alla Jetta. Un esplosione fece subito pensare che qualcosa fosse andato storto, e che quindi gli alieni si fossero carbonizzati. O meglio, questo è ciò che pensò Maria.

D’improvviso, la roccia cessò di eruttare lava. Liz uscì dalla macchina, seguita da Kyle e Maria. Ci fù qualche secondo di assordante silenzio, poi un rumore, simile ad uno sparo, e qualcosa fu espulsa dalla roccia. La navicella spaziale. Si ritrovarono tutti e tre a guardare il cielo, fissando la scia che il veicolo aveva lasciato dietro di sé. Ora era veramente troppo tardi.

-“Oh mio Dio”. Questo era tutto ciò che Maria riusciva a dire, anzi sussurrare, probabilmente più a se stessa che ai suoi amici. Era seduta sul sedile davanti, con lo sguardo rivolto davanti a sé. Continuava a ripetere quelle tre parole. Era ancora incredula, sicuramente, del fatto che Michael l’avesse lasciata. Che fosse partito alla volta del suo pianeta, dopo ciò che era successo quella notte tra loro. La notte più bella della sua vita. Continuava a sentire le parole di Michael nella sua testa, continuava a vedere i flash che lui le aveva mostrato e continuava a  pensare al fatto che lui fosse in pericolo lì con Tess.

Con quella vipera, quell’assassina, quella maledetta che aveva ucciso il suo migliore amico. Se avesse fatto del male anche a Michael non sapeva cosa le avrebbe fatto, né tanto meno se se la fosse trovata davanti. Ma sicuramente l’avrebbe fatta soffrire almeno il triplo di quanto lei avesse fatto soffrire Alex.

Kyle aveva deciso che non era il caso né di far guidare Liz né tanto meno Maria, visto che entrambe erano molto shockate.

Liz, infatti, se ne stava sul sedile posteriore. Guardava fuori dal finestrino, con le braccia conserte, pensando probabilmente a Tess e al male che aveva fatto ad Alex. La odiava, ecco la verità. Le aveva portato via due delle persone a cui teneva di più in assoluto, Alex e Max. Non avrebbe mai potuto perdonarla, e non ne aveva nemmeno alcuna intenzione. Tutto ciò che desiderava era distruggerla, esattamente come lei aveva distrutto il suo cuore.

E poi pensava a Max, a ciò che si erano detti e al fatto che non l’avrebbe mai più rivisto. Non avrebbe mai più rivisto l’amore della sua vita, l’unica persona che riusciva a farla sentire viva per davvero.

Mentre le due ragazze erano perse nei loro pensieri, Kyle teneva le mani strette al volante, tanto che le nocche iniziavano a diventare bianche. Era infuriato. Infuriato con Tess. Come aveva potuto tradirlo?? Come aveva potuto fargli trascinare il cadavere di Alex?? Dannazione, lui l’aveva accolta a casa sua, l’aveva fatta sentire una della famiglia. E lo ripagava in quel modo?? Continuando a manipolargli la mente! Voleva solo chiederle il perché. Perché fare una cosa così orrenda come ciò che aveva fatto ad Alex?? Non riusciva a capacitarsene. Forse tutto ciò che voleva fare era dimenticare questa brutta parentesi, gli alieni e tutte le faccende ad essi collegate. D’altronde, non li avrebbe più rivisti!

La vecchia Jetta lentamente fece ritorno a Roswell, allontanandosi da quel deserto che negli ultimi 2 anni tante, forse troppe volte avevano visitato. Allontanandosi da dove tutto ciò era cominciato. Allontanandosi da Max, Michael e Isabel. Ma forse non per sempre…