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Autore: Lady Rea    14/01/2013    1 recensioni
Di ritorno da Londra, Lady Caroline, era pronta per quella nuova fase della sua vita, pronta a trovare un uomo disposto a passare il resto dei suoi giorni insieme, con cui crescere dei figli, con cui poter conversare serenamente.
Nell'amore e nell'innamoramento non ci aveva mai creduto fino in fondo, etichettandolo come banale tema della fanciullezza.
Nel suo mondo non c'era mai stato spazio per l'amore.
Quando quella maledetta lettera arrivò di notte a Campbell Palace, tutta la sua vita venne spazzata via. Ogni possibile sogno di un'esistenza felice, fu distrutta.
Un'ombra scura stava risucchiando tutta la luce e il triste mietitore aveva di nuovo bussato alla sua porta.
Genere: Romantico, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Storico
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Campbell Palace


Prologo


Era notte quando Lady Caroline Campbell di North Yorkshire ricevette la lettera che cambiò la sua giovane vita.

Aveva appena concluso il suo primo viaggio a Parigi e prima di ritornare nelle campagne di Richmond si era fermata a Londra per salutare suo padre in partenza per l'Asia per ordine dell'esercito reale. Prossimo alla pensione, negli ultimi mesi suo padre le aveva scritto che non avrebbe più accettato nessuna nuova missione, aspirava ormai a una tranquilla vita nella loro dimora a Richmond. Era convinta che presto avrebbero passato moltissimo tempo a passeggiare e a discorrere amabilmente, a tentare di recuperare gli anni persi.
Ma non appena mise piede a Londra, con ancora gli occhi colmi d'immagini delle strade parigine, l'olfatto ancora affascinato dall'odore del pane e dei dolci francesi, suo zio l'aveva avvertita del brusco cambiamento.
Come sempre Lady Caroline si fece forza e sfoderò il migliore dei suoi sorrisi e i migliori dei suoi incoraggiamenti anche se il suo cuore veniva nuovamente calpestato e scheggiato.
Non era mai stata una bambina che richiedeva molte attenzioni, disciplinata e di natura tranquilla non dava nessuna preoccupazione ma la morte precoce della madre e la fuga del fratello maggiore l'avevano trasformata in una silenziosa ragazza, chiusa nel suo silenzio riservato e poco incline alla conversazione.
Il soggiorno in Francia era stato faticoso per lei, così avara di parole e di civetteria non era riuscita a farsi notare molto. Lentamente cominciò a disertare i gran balli dei ricchi signori e le maggiori attrazioni della città, rifugiandosi nella quiete della campagna o nei musei e nelle chiese, leggendo e pensando.
Era partita sapendo perfettamente che quello sarebbe stato il primo e l'ultimo viaggio da donna libera; il prossimo sarebbe stato con il suo futuro marito.
Anche se suo padre non accennava mai nulla, lei sapeva che era suo dovere sposarsi con un aristocratico, anche minore, ma comunque degno dei Duchi di Richmond. Quando era più piccola aveva sognato di maritare qualche giovane straniero, magari tedesco e viaggiare con lui per le terre del suo paese, oppure un distinto ed appassionato politico, un giovane di spicco e promettente.
Ma, purtroppo, Dio non era stato caro con lei, per quanto riguarda la bellezza.
Lady Caroline era una ragazza passabile, con i suoi capelli scuri, gli occhi seri, la bocca sottile e le invisibili forme. Non si era mai soffermata particolarmente sul suo aspetto, si era sempre considerata carina o almeno questo è quello che giovanotti e signori continuavano a ripeterle in Inghilterra; ma una volta sbarcata in Francia si era dovuta ricredere.
A confronto con bellezze provenienti da tutto l'Europa, lei era scialba, ordinaria e alquanto noiosa sia nell'aspetto che nell'abbigliamento. All'inizio aveva cercato di combattere questa specie d'inferiorità, truccandosi e acconciandosi come voleva l'ultima moda, ritrovandosi comunque sola o poco considerata.
In altre ragazze, questa amara scoperta avrebbe regalato solo tristezza ed insicurezza, ma Lady Caroline superò quella piccola crisi, accettandosi per com'era e sapendo benissimo che il suo vero valore era legato al potere del suo nome, nella sua istruzione e nel suo patrimonio.
Di ritorno a Londra era pronta per quella nuova fase della sua vita, pronta a trovare un uomo disposto a passare il resto dei suoi giorni insieme, con cui crescere dei figli, con cui poter conversare serenamente.
Nell'amore e nell'innamoramento non ci aveva mai creduto fino in fondo, etichettandolo come banale tema della fanciullezza.
Nel suo mondo non c'era mai stato spazio per l'amore.
Quando quella maledetta lettera arrivò di notte a Campbell Palace, tutta la sua vita venne spazzata via. Ogni possibile sogno di un'esistenza felice, fu distrutta.
Un'ombra scura stava risucchiando tutta la luce e il triste mietitore aveva di nuovo bussato alla sua porta.

   
 
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