Disclaimer: I
personaggi non mi appartengono e non scrivo a scopo di lucro, altrimenti non
sarei qui ma a Londra dove vorrei essere da una vita <3
Chiedo scusa per eventuali errori di battitura o peggio di grammatica
Buona lettura :D
- Dom - lo chiamò il moro.
- Dimmi – gli rispose il biondo.
- Ho un problema -
Con un lento gesto della mano, il giovane batterista
lasciò cadere la penna sul quaderno aperto sui suoi esercizi di matematica e si
concentrò sugli occhi azzurri dell’amico, che leggermente tremavano
d’incertezza. Gli rivolse un dolce sorriso, intenerito a quella vista, perché
quando Matthew diceva di avere un problema, erano i suoi “tipici” problemi che
potevano andare dalla scelta del nuovo taglio di capelli alla convinzione che
molto presto ci sarebbe stata un’invasione aliena.
- Sputa il rospo – lo esortò.
Matthew tacque un attimo.
Come riuscire a porre il quesito senza sembrare ancora
più sfigato di quanto in realtà non fosse già? Si parlava pur sempre di
sentimenti e non era disposto ad accettare scherni al riguardo.
A quel pensiero avrebbe tanto voluto tirarsi un ceffone in pieno volto. Stava
parlando di Dominic, il suo migliore amico, che in quel momento gli stava
donando uno dei suoi più bei sorrisi; come poteva anche solo sfiorargli il
pensiero che l’avrebbe deriso?
Prese un profondo respiro, cercando un po’ di coraggio.
- Mi piace una persona e.. – iniziò.
- E chi è? – lo interruppe subito il biondo, curioso.
- Non ti interessa! – gli rispose stizzito il moro. Non voleva fare lo stronzo
ma quando Dominic faceva il pettegolo in quel modo, non solo con lui, gli dava
tremendamente fastidio.
Il batterista ci rimase male per quella risposta ma decise di tacere,
permettendo all’amico di continuare.
- Mi piace una persona – ripeté, lanciando uno sguardo assassino all’altro, il
quale gli rispose con un gesto della zip chiusa sulle labbra storte in un
divertito sorriso – ma non so cosa fare. Dirglielo o stare zitto? Tentare una
mossa o meno? Oppure.. -
Arrivato a quel punto fu Dominic a bloccarlo, tappandogli la bocca con un mano,
sapendo che altrimenti l’amico non si sarebbe mai fermato ad elencare le
paranoie che lo attanagliavano.
- Vuoi un consiglio? – chiese, senza lasciare andare l’altro.
Matthew annuì, un po’ spaventato dalla serietà del momento e dalla fermezza del
suo migliore amico.
- La verità – disse solo – la verità è la risposta. Sii sincero con te stesso e
con questa persona e niente andrà male. Tenertelo dentro o farneticare su cosa
potrebbe essere non ti porterà da nessuna parte -
Finito di parlare, il biondo lasciò libero un ancora sbigottito Matthew e tornò
a concentrarsi sui suoi esercizi.
Il chitarrista continuava a fissare il suo migliore amico con occhi grandi
mentre le sue parole gli rimbombavano nel cervello.
Verità.
Serviva davvero solo quello? Non ne era convinto ma era stato proprio lui a
dargli questo consiglio quindi perché non provare?
- Dom – lo chiamò.
- Dimmi – gli rispose.
- Sono innamorato di te -
Con
questa miseria mi ripresento qui dopo tanto.
Ho così tanti progetti che stare dietro a tutto non è semplice, poi sono
chilometrici :P
E’ venuta fuori in un momento di dormiveglia ma prima di andare a lavorare l’ho
voluta buttare giù.
Il finale è aperto, immaginate quello che volete.. a me sono venute troppe idee
e per non rovinarla ho deciso di lasciarla così :D
Non
abbiate pietà nel dirmi quello che pensate.
Lilla :D