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Autore: Magneto_    15/01/2013    0 recensioni
Godersi la vacanza? Era l'intento principale di Jean, finn quando non fece un incontro molto inaspettato, dentro una tabaccheria di Ottawa. E' la storia alternativa dell'incontro di due e più grandi eroi della Marvel.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti, X-men
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo, Violenza
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“Da bambina, pensavo di essere una persona del tutto normale. Andavo a scuola, avevo una famiglia,avevo delle amiche…                
Insomma, la solita vita normale, che si spera di avere. A deturpare la mia quiete, però, fu il fatto della prematura morte di Annie Richardson, la mia migliore amica. La sua vita fu spezzata a causa di un auto.  Quello fu un  trauma, difficile da dimenticare, e che, ancora oggi, rende i miei pensieri più cupi e tristi.  Ma quello, fu solo l’inizio dei miei problemi. 
Nel frattempo, i miei poteri cominciavano a svilupparsi pigramente, senza volerlo, dentro di me. 
Da quel momento in poi, la mia normalità scomparve. Mi vedevo come una specie di mostro, un essere indesiderato, privo di compassione, disperata, mi sentivo come l’unico essere anormale su questo pianeta, come se soltanto io possedevo quel tipo di problema. Da li, le mie problematiche si svilupparono.
Ma…
Dopo aver scoperto i miei poteri, fui portata dal dottor Xavier, il quale mi avrebbe aiutato a controllare i miei poteri. 
Ma, dopo una serie di problematiche, Charles fu costretto a bloccare telepaticamente i miei poteri, in modo che io potessi usarli solo dopo esser diventata una persona matura, e in grado di poterli gestire, senza causare troppi danni.  Durante l’adolescenza, fui invitata alla nuova scuola per giovani mutanti, sempre gestita dal medesimo Xavier.
Entrai, come prima ed unica donna, nella prima formazione speciale degli X men, combattendo contro Magneto, per la mia primissima volta.
Dopo un periodo di pausa, ritornai di nuovo nella formazione degli  X-men.  Furono gli anni più complicati e fantastici della mia vita…
Ma purtroppo, ora è tutto finito. Dei miei vecchi compagni, ora non rivedo nessuno. Non ho più nessun contatto né con James, né con Scott, le uniche persone con cui ho veramente legato in quel periodo. Ed ora? Ora mi sento Triste, spensierata, senza nessuno sfogo, sempre in tensione. Praticamente non ho nessuno. Per questo ho iniziato a bere. 
Ma solo pochi giorni fa, cominciai a preoccuparmi di me stessa. Decisi, dunque, di prendere una stupida vacanza, per vedere se, lontana dallo stress, sarei riuscita a stare meglio. Decisi di Andare a Ottawa, per un paio di settimane.
Ma purtroppo, la città che definivo miracolosa, per qualche strano motivo,era riuscita solo a farmi diventare più nervosa.
Disperata, e in preda al panico, decisi di andare a fare un giro. Camminai per un po’, per poi fermarmi a contemplare una tabaccheria. Forse l’alcol mi avrebbe fatto del male, perciò decisi di entrare, per comprare una scatola di sigari. Il posto era illuminato, e si sentiva un forte odore di tabacco.
Girato al bancone, un uomo, sui trent’anni, con una basette e capelli neri. Vestiva una giacca di pelle e dei pantaloni, e si accingeva a parlare con il commesso, dall’altra parte del bancone. Eppure, quell’uomo, sconosciuto a prima vista, mi ricordava vagamente qualcuno di mia conoscenza.
Mi avvicinai con cautela al bancone, ordinando una scatola di sigari cubani, sperando che mi avrebbero allontanato dallo stress, anche solo per qualche ora. Con la coda dell’occhio, scrutai quella persona, tanto misteriosa. Non appena sentii il suono della sua voce, tutto mi fu chiaro.
Si trattava di..Logan. Il mio cuore ebbe un sussulto. Notai che anche lui, ogni tanto si apprestava a guardarmi, forse distrattamente. Sospirai, aspettando il mio ordine, continuando a guardare avidamente Logan. Quanto tempo era passato, e quanti bei ricordi conservavo gelosamente.
Sorrisi tra me e me, abbassando lo sguardo, e poggiando le mani sul bancone in mogano, aspettando i miei sigari. Logan continuava a fissarmi, fin quando arrivarono i miei sigari. Presi il pacchetto, con indifferenza, pagando il conto. Dopo aver pagato mi avvicinai a lui, sorridendogli”

-Quanto tempo…

“Feci una pausa, vedendo che, nonostante gli anni, non mi riconosceva. Eppure ero la stessa di prima. Avevo lo stesso carattere. Forse dopo aver avuto la relazione con Scott, ero un po’ cambiata, ma non del tutto”

-… Wolverine

“Continuai, guardando l’uomo, che a sua volta volgeva lo sguardo stupefatto verso di me, come se avesse visto un fantasma. Mi avvicinai alla porta del tabaccaio, e chiusi la porta, sbattendo, per poi svanire per le strade, ormai buie, di Ottawa “
  
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