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Autore: Hyarsav    15/01/2013    2 recensioni
Si? Devo dirvi come va la mia vita?
Bene io sono Roxas Lost , sono una ragazza stronza ed acida , i capelli corti tinti di nero , gli occhi di un verde spento. Genitori? Naaah non ne voglio sentir parlare! Mia madre una prostituta drogata e mio padre non è da meno , sono stata picchiata da loro fin da quando ero una bambina , ora grazie ad una borsa di studio mi ritrovo ad andare ad un college , questo è il terzo anno che ci vado...divertente...
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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1° Iniziamo bene.

Bene eccomi , dopo le vacanze estive mi ritrovo ad affrontare nuovamente la scuola , quello stupido collegio , ah no...come lo definiva mio padre era un'università di prestigio...divertente certo , potrebbe evitare di sparare minchiate ogni tanto, aaaah! Ero già al terzo anno , non avevo amici tranne la mia compagna di banco che mi frantumava i timpani.
Ero alta 1,65 uhm...si ero davvero alta , uff , i capelli neri  e gli occhi verdi , senza forme al punto che con la mia enorme felpa mi davano del ragazzo , e mi truccavo pure! Ogni tanto mi chiedevo se le persone avevano gli occhi in culo...sarebbe stata una scusa per chiamarmi "ragazzo".
Non parliamo del mio nome , credo che i miei genitori nel momento della mia nascita volessero un maschio e non me , Roxas Lost  , si , potevo capirlo questo ma potevano guardare meglio ed assicurarsi ch'ero quello che volevano invece di fare tutto di corsa? Mio padre alcolizzato e mia madre una drogata del cazzo che se ne sbatteva le palle delle sue due figlie che definiva "errori" oh beh era lei che si era fatta fottere da quel bastardo nessuno l'aveva obbligata.
Bene ora che vi ho spiegato la mia situazione posso passare ai fatti di giornata...no...che cazzo sto dicendo? Mi sono scordata di dirvi che ho un aspetto da emo e che mi piatro i capelli giornalmente , questa è una fra le cose più importanti che abbia mai fatto in tutta la mia vita , una volta erano ondulati ma quelle teste di cazzo dei miei compagni alle scuole medie mi prendevano in giro quindi ho deciso di fargli capire chi comandava , all'ultimo giorno di scuola del terzo anno mi ero tagliata i capelli come un maschio e li avevo tinti di nero , avevo contornato i miei occhi di una spessa matita nera e li avevo mandati a fare in culo , quel giorno avevo spaccato il naso anche ad uno della mia classe , ah ah ah divertente ora rido io per te.
Con il passare degli anni ho riempito le mie orecchie di piercing e naturalmente me ne sono fatta uno anche sulla lingua.
Ora passiamo alla cronaca di giornata...
 
Mi svegliai ed afferrai la prima camicia che mi capitava sulla mia cara poltrona-armadio , Dio no! Orribile !  la lanciai da qualche parte e corsi davanti il mio armadio vero e proprio , guardai i miei vestiti e nella mia mente passò solo una parola quando li guardavo "no... no... ehm...no...no... " poi passai ai metodi mentali più drastici " merda...fanculo...ma che cazzo è questo? " Lanciai una maglietta nera sul mio letto ed iniziai una nuova impresa , trovare dei jeans piuttosto indossabili , in mezz'ora avevo trovato tutto , pantaloni neri , maglietta nera , camicia a scacchi rossa e nera , le mie Vans nere , avevo messo tutto compreso di intimo e calze nere e la felpa grigia , non ero emo ma il nero era il mio colore preferito , anche se la mia stanza era di un rosso porpora depresso.
Corsi in bagno e passò un'ora , la parte più difficile , mi fissai allo specchio e sbuffai , " qualsiasi ragazzo mi vorrebbe... " pensai e scoppiai a ridere insieme al mio riflesso , mi avrebbe picchiata a sangue se sarebbe potuto uscire da quello specchio , circondai gli occhi di nero , mi coprì un occhio con un ciuffo , quel ciuffo bastardo che per piastrarlo stavo mezz'ora , tanto l'avevo vinta sempre io!
Scesi sotto e sentì le urla di mia madre , mi stava chiamando...che ora era? 
Scesi di corsa , e lei iniziò a urlarmi contro qualcosa , la bloccai e chiesi gentilmente <<  Che cazzo hai? >>
<<  Sei in ritardo !!! >> gridò alitandomi in faccia e capì ch'era ubriaca , erano le sei del mattino che andava dicendo?
<<  Davvero molto divertente già di prima mattina vero? >> 
<<  Mi stai prendendo per il culo ragazzina?!! >>  
<<  Naturalmente cara mia prostituta...alcolizzata e drogata... >> 
<< Sono io che ti mantengo e che ti do da mangiare ! >> si ribellò come una ragazzina ed io annoiata di quella scenata la lasciai fare , continuò per ore forse...ma non la sentì , mi ero già ficcata gli auricolari dell' ipod e mi preparavo un caffè che mi avrebbe fatta svegliare sicuramente più di quanto ero in quel momento , finita la mia colazione degradante e priva di consistenza mi avviai verso la mia stanza , iniziai a fare la valigia , ficcai tutto ciò che mi capitava in mano , anche l'Xbox360  modificato da me ed il computer portatile , dopo pochi minuti la mia stanza era vuota...dovevo prendere altro? Chissà se mi potevo portare il materasso...uhm sospirai ma non mi diedi una risposta perché sentì il cellulare squillare...
Quella musica che amavo...l'avrei ascoltata per anni e anni, " Let it burn dei Red  " , presi il cellulare fra le mani e guardai il nome di quella squilibrata sullo schermo... "Dio devo risponderle per forza ? " chiese il mio povero cervello seguito dalle preghiere del timpano , accettai la chiamata...
<<  Hey che mi racconti ragazzo ?!! >>  strillò ed io allontanai quell'oggetto di tortura dal mio orecchio
<<  Ti ricordo che sono femmina ! In ogni caso mi hai presa in un momento piuttosto critico... non è che se ti mando a fanculo non ti offendi? >> domandai acida
<<  No , non mi offendo ma ti richiamo...ti voglio bene >>
<<  Ah ! Quante smancerie già di prima mattina ! Evita di essere così...disgustosa , dovresti starmi lontana come fanno gli altri >>  lei iniziò a ridere sentendo il mio tono svogliato
<<  Sei una bastarda ! Senza di me saresti sola !! >> aveva ragione
<<  Meglio soli che male accompagnati >> diedi un calcio al piede del letto 
<<  Che hai fatto? >>  
<<  Ho picchiato il letto pensando che fossi tu... >> bofonchiai 
<<  Gentile il ragazzo. . . >> 
<<  Frankie...? >> 
<<  Si? >>  
<<  Vaffanculo. . . >> dissi pigra e riattaccai.
Presi la mia valigia e misi il cellulare nella tasca dei jeans , avevo portato tutto , scesa al piano inferiore , presi le chiavi del pick up nero e mia madre mi rimproverò 
<<  Non puoi prenderlo! >>  urlò distruggendomi un timpano
<< Come dovrei arrivare a quel colleggio di merda allora? A piedi? >> 
<<  Chiedi a Frankie...>> 
<<  Fanculo >>  ficcai le chiavi nella tasca della felpa che tenevo in mano e mi avviai verso l'uscita ma una voce mi fermò 
<<  Roxas...non saluti il tuo paparino? >> mio padre si era svegliato , uhm di male in peggio 
<<  Non ci tenevo a vedere la tua faccia stamattina >> 
<<  Ah no? >> prese tra le mani un coltello ed avvicinandosi a me
<<  Che cazzo vuoi? >> si avvicinò a me e mi bloccò
<<  Voglio lasciarti un ricordo di me >>  rispose calmo mentre mi ficcava la punta del coltello nella carne del braccio destro , urlai e mi dimenai come un cavallo ma non mollò la presa , quando finalmente fu soddisfatto di avermi lasciato un bel ricordo mi mollò e mi spintonò ridendo , uscì da quell'inferno trascinandomi dietro la valigia , fortuna che scendendo per le scale mi ero levata la felpa e la camicia sennò avrei detto addio a quei due straccetti che tanto amavo.
Arrivata al mio catorcio feci scattare l'antifurto e misi la valigia nel bagagliaio macchiandola di sangue , entrata nel veicolo mi pulì la ferita con qualche fazzoletto e fortunatamente trovai una garza , ne mettevo sempre qualcuna sotto il sedile , avevo varie cicatrici , dopo una litigata con i miei ne riportavo sempre una nuova , mi bendai il braccio e non ci pensai più , misi in moto la macchina ed iniziai a guidare verso la mia nuova destinazione...manicomio...no ehm volevo intendere università , a quel pensiero risi tra me e me , il cellulare squillò e lo presi dalla tasca della felpa , accettai la chiamata e misi il vivavoce 
<< Hey! Stai venendo? >>  Sentire la voce squillante di quella ragazza in quel momento di confusione mi fece sorridere
<< Si...ho avuto un piccolo incontro spiacevole con mio padre >> 
<< Dimmi che hai delle garze! >> 
<< Certo , naturalmente , non ti preoccupare cara >>
<< Menomale >>
<< Porca puttana ! Ho dimenticato le sigarette ! >>  gridai sconvolta dalla mia scoperta
<< Finalmente ti vedrò in crisi ! >>  
<< Non sia mai! Mi fermerò al primo tabaccaio >> risi anche io
<< Certo come no! Hai qualche soldo? >>
<< Certo... >> le risposi poco convinta ma poco dopo mi dovetti fermare ad un semaforo ed ebbi la certezza che avevo qualche soldo , avevo lavorato tutta l'estate ad un bar quindi avevo qualcosa del tipo 800 dollari scarsi.Bene...
<< Frankie se vuoi vedermi arrivare viva devo riattaccare , ci sentiamo dopo >> riattaccai senza darle il tempo di rispondermi. Il verde del semaforo scattò ed io accelerai girando sulla destra , andai dal mio più caro tabaccaio , posteggiai lì vicino ed uscendo entrai in quel luogo conosciuto , la signora vedendomi mi chiamò ed io corsi da lei , appena vide la garza sgranò gli occhi
<< Era ubriaco vero? >> mi chiese con compassione la donna
<< Si , Miss Brigitte , c'è una volta che non lo è? >> 
<< Il solito vero Roxas? >> si girò per cercare le sigarette che tanto amavo e che mi facevano scaricare i nervi 
<< Naturalmente >> mi porse le mie Diana Blu , pagai il prezzo e la salutai con la mano uscendo , qualcuno mi venne addosso ed io caddi a terra imprecando
<< Ma che cazzo...le persone dovrebbero guardare dove mettono i piedi >> mi rialzai guardando quel cretino che mi fissava e che mi porgeva il pacchetto di sigarette che mi era caduto
<< Che minchia guardi?!! >> gli gridai contro ed a quel punto lo squadrai anch'io dalla testa ai piedi , era vestito in nero , ma la cosa che mi colpì di più furono i capelli , erano blu elettrico , un nuovo modo di interpretare la fata turchina?
Afferrai il pacchetto che mi porgeva in malo modo ed uscì , salì sul mio veicolo e tornai alla guida , in quattro ore di guida estenuante arrivai al collegio , parcheggiai e mettendomi la camicia scesi e portai con me la felpa e le chiavi , presi la valigia e chiudendo il portellone feci per mettere l'antifurto ma alcune ragazze bionde risero di me , le guardai ed attivai l'antifurto poi presi la valigia e la trascinai fino ad arrivare davanti ai loro visini pieni di stucco
<< Ridevate di me? >>  Chiesi a quella che stava in mezzo e che mi fissava trattenendo le risate 
<< Naturalmente ! Non ti vedi? Sei strana e hai l'aria da poveraccia , povera bambina ! Chissà quanti anni hai! Oh non riesci nemmeno ad avere un taglio decente , hai i capelli così corti che sembri un maschio! >>  cercò inutilmente di umiliarmi davanti alla folla che ci stava circondando. 
Mi accesi una sigaretta con una calma assoluta mentre la fissavo dalla testa ai piedi , le sputai il fumo in faccia dopo aver fatto un tiro e le risposi << Meglio essere come me che come te... >>
<< Ah! E perché? >> 
<< Beh...principalmente perché se ti tocco è come toccare un muro appena costruito...soprattutto da un muratore davvero poco
capace
 >> la ragazza non riuscì a comprendere  << Troppo stucco ragazzina... >>
<< Beh io so truccarmi...! Tu sembri una drogata... >>  
Feci un altro tiro e l'affumicai poi le risposi << Meglio drogata che puttana , meglio io dicché tu , credo proprio che tu sia una di quelle facili che viene sbattuta quando uno ne ha più bisogno , oh beh...ho detto tutto , o vuoi qualche altro complimento? >> 
<< Vai Roxas !! Spaccagli il culo!  >>  Sentì la voce della mia amica allegra venirmi incontro , arrivata davanti a me la guardai e sorridendo iniziai a camminare verso l'entrata della scuola mentre mi trascinavo dietro la valigia , mi fermai poco distante e voltandomi feci la linguaccia alla mia nemica , le mostrai il piercing scoppiando a ridere per la sua faccia disgustata , buttai la sigaretta a terra e la spensi.
Arrivata in segreteria mi fermai a guardare la mia amica , aveva i capelli ondulati e lunghi fino a metà schiena , castano scuro , delle lentiggini sulle guance e degli occhi azzurri come il cielo , era davvero graziosa , aveva un vestito che le arrivava alle ginocchia , una sempliciotta insomma.
Beh ora ci toccava soltanto dividere la stanza per un anno.
Eccomi , Roxas Lost.
Anni? Uhm beh tanti...
Sigarette? Uhm tante anche quelle...
Cicatrici? Oh.... beh credo di averne abbastanza , volete controllare?
Amici? Pochi...ok solo una...
Fidanzati?  Nessuno , perché al plurale?
Parenti?  Naaah mi basto io come parente...
Piercing?  Tanti...non ricordo il numero esatto...
Educazione?  Si , la mia.
Percentuale di felicità? .............. Scusa ma che cazzo di domanda è questa?
Nemici?   E che cazzo ! Basta con queste domande!
  
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