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Autore: Staccato Score    05/08/2007    3 recensioni
[Mac/Danny slash]
I Tanglewood vogliono vendetta. Una specie di sequel di 'Scars' (Cicatrici).
Genere: Generale, Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Danny Messer, Mac Taylor
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Riassunto: I Tanglewood vogliono vendetta. Una specie di sequel di 'Scars'. Mac/Danny.
Note originali dell'autrice: Avrebbe più senso se leggeste 'Scars' prima.

~Guarire.

"Non dovrebbe essere un problema, Danny" Danny sospirò e si chinò accanto al cadavere. Si stava occupando di un caso da solo, dato che il team, con Stella in vacanza in Grecia, era troppo ridotto perché due agenti lavorassero sui casi minori. Comunque, sebbene Danny fosse lieto che Mac si fidasse di lui abbastanza da lasciargli un caso dopo l'affare dei Tanglewood, la scena del crimine gli sembrava strana.

"Non è un problema, è solo che… è troppo… pulita" disse Danny, infine. "Anche per una prostituta, è come se avessero messo il corpo qui perché volevano che lo trovassi" Ci fu una pausa da parte di Mac.

"I Tanglewood?" Danny sospirò quando sentì un leggero scatto alle sue spalle, e si alzò in piedi lentamente.

"Già, i Tanglewood" Danny fece un sorriso obliquo. Allontanò il cellulare dal proprio orecchio e si voltò, fronteggiando l'uomo alle sue spalle.

"Antonio" L'uomo annuì, sorridendo mentre sollevava la pistola.

"Messer" Danny poteva sentire la voce di Mac provenire dal suo cellulare, e il vago suono dell'avvicinarsi di una persona. Gli venne in mente che Mac stava lavorando da quelle parti. Sentì lo sparo, e si tuffò di lato. Troppo tardi. Sentì il colpo, e si accartocciò a terra, qualcosa di caldo gli inzuppava la maglietta e ansimò per il dolore. Un altro colpo, poi il silenzio. Sentì, più che vedere, qualcuno chinarglisi accanto, e sentì qualcuno premere sulla ferita. Sbatté gli occhi furiosamente, e sorrise a Mac.

"Mi spiace, Mac" Sentì una voce dirgli delle cose, ma restare sveglio era uno sforzo troppo grande.

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Danny si svegliò circondato da sterili muri bianchi e con un dolore pulsante alla spalla. Quando riuscì a mettere a fuoco la stanza, distinse anche i suoni. Sentì il familiare tono basso della voce di Mac e si concentrò su di esso, focalizzando la figura sulla porta. Con gli occhi socchiusi, ascoltò Mac parlare al telefono.

"Sì… stiamo bene tutti e due… grazie, Stella". Si accigliò mentre Mac riattaccava sospirando piano.

"Hey" mormorò Danny, catturando l'attenzione dell'altro uomo. Mac si voltò, e sorrise, non un sorriso vero – era troppo preoccupato per una cosa del genere, ma comunque un sorriso.

"Bentornato. Ero… eravamo preoccupati" Danny sorrise al lapsus, e poi si accigliò di nuovo.

"Perché non dovresti star bene?" Mac esitò, e poi sospirò dopo che Danny l'aveva guardato.

"Il sospettato mi ha sentito arrivare, ha sparato all'impazzata e poi ha mirato verso di me" Mac fece spallucce. "Mi ha mancato, Flack l'ha atterrato" Mac lo guardò attentamente. "Il sospettato era-"

"Antonio" terminò Danny, e la sua bocca si distese in un piccolo, amaro sorriso quando vide lo sguardo di Mac indugiare verso la cicatrice sul suo fianco coperto.

"Dovrò venire, fare da testimone e tutto" continuò Danny. "Non posso evitarlo per sempre, purtroppo"

"Ti serve qualcosa?" Mac gli si sedette accanto sul letto, prendendo la mano di Danny nelle proprie mentre lui chiudeva gli occhi.

"Rimani qui" mormorò Danny. "E accertati che Aiden non mi uccida perché mi hanno sparato"

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Chinato sul tetto del suo condominio, fissando il cielo che andava scurendosi, Danny poteva quasi dimenticare i familiari occhi castani su di lui. Lo stesso sguardo che gli aveva fatto desiderare di nascondersi sotto un tavolo e non venirne fuori finché quello non fosse andato via. Non aiutava il sapere che Antonio lo stava spogliando con gli occhi. Udì un passo leggero ed esitante alle sue spalle, e sorrise.

"Non voglio buttarmi di sotto, sai", commentò al di sopra della propria spalla, e sapeva chi fosse quella persona.

"Lo so"

"Era per controllare" si voltò appena, sorridendo a Mac. Si sollevò in piedi quando Mac si avvicinò, preparandosi al peggio.

"L'hanno rilasciato?" Riuscì a dire, in tono (alle sue orecchie) pietosamente tremante. Mac scosse la testa.

"No" Danny emise un profondo sospiro di sollievo. Incrociò lo sguardo di Mac, e volle fare un commento sprezzante, o almeno dire qualcosa di vagamente intelligente. Invece, le lacrime gli riempirono gli occhi e chinò la testa. Quando Mac si avvicinò e lo strinse tra le braccia, Danny scosse piano la testa.

"Dovrei essere maledettamente felice" soffiò, e si accorse che Mac stava resistendo al bisogno di commentare il suo linguaggio. "Ma non riesco a sentire niente"

"Dimostra semplicemente il fatto che l'hai surclassato" gli disse Mac con voce calma.

"Non si fermeranno per questo" borbottò Danny. "I Tanglewood troveranno qualcun altro da influenzare"

"Allora conto su di te per aiutarmi a fermarli" Una pausa. "Se tu potessi, cambieresti il fatto di essere entrato nei Tanglewood?"

Danny non rispose seguendo una reazione istintiva, invece ci pensò mentre Mac si allontanava, dirigendosi alle scale.

'Se non avessi incontrato i Tanglewood, non sarei entrato nella scientifica…' Si voltò, la decisione presa.

"Hey Mac" chiamò. Mac si voltò dalla porta, le sopracciglia sollevate interrogativamente. "Non cambierei niente"

Mac si accigliò. "Perché?" Danny lo superò, fermandosi sulle scale per rispondere.

"Perché se non avessi mai incontrato Antonio, non avrei mai conosciuto te."

°-°-°-°-°
Originale: su FF.net

  
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