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Autore: Not Really Yours    17/01/2013    4 recensioni
Naruto è riuscito a convincere Sasuke a trascorrere le vacanze di Natale con gli Uchiha, e non è mai stato più eccitato di così. Ma sarà in grado di sopravvivere all'Uragano Uchiha? O morirà nel tentativo?
***
''Ciao, sono Uzumaki Naruto. Il ragazzo che vive con Sasuke.'' Si presentò, il cuore che batteva così velocemente che pensò stesse per esplodere.
L'uomo fissò con freddezza la mano --uno sguardo che Naruto subito riconobbe come l'Occhiata Assassina Uchiha™--, poi alzò lo sguardo sul volto di Naruto, non preoccupandosi di distendere le braccia incrociate per sembrare un po' più accogliente.
''Ciao, sono Uchiha Itachi. Il ragazzo che ti vuole morto.''
***
Naruto mise su un broncio adorabile ''B-bene, niente che lui...'' Indicò Itachi, che a sua volta indicò se stesso, fingendo di essere innocentemente confuso ''... Ha detto su di me è vero! Non sono un idiota!''
''Sì che lo sei, idiota,'' Mormorò Sasuke torpidamente ''Adesso chiudi il becco.''
''Stronzo!''
Shisui alzò gli occhi al cielo ''Vanno molto d'accordo.'' Tekka annuì, sorridendo al fratello maggiore.
''Sai come si dice-- 'chi ti ama ti prende a calci nelle palle'.''
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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''--E mi raccomando, non una parola di tutto questo con Kakashi-sensei. Ci ha lasciato la responsabilità di Mr. Ikku e di Pakkun mentre lui si sta godendo le sue vacanze, e se dovesse scoprire che abbiamo lasciato la sua amata pianta e il suo amato cane con qualcun altro diverso da noi, siamo morti. D'accordo Hinata-chan?''
Hyuuga Hinata annuì, sorridendo dolcemente all'oggetto arancione del suo affetto non corrisposto con le guance tinte di un rosso vermiglio. Il suo viso era in questa condizione fin da quando lui l'aveva chiamata due giorni prima, e  cominciava a sentire la mancanza di sangue nel resto del corpo, essendo concentrato com'era sul volto.
Naruto sorrise furbescamente, come solo lui sapeva fare, facendole rivoltare le viscere per l'emozione.
''Grandioso.''
Dietro di loro, Sasuke suonò il clacson ''Oi, sfigato, vieni o no?''
''Sto arrivando, sto arrivando!'' Gli gridò di rimando, e poi si voltò di nuovo verso Hinata ''Ripetiamolo ancora una volta-- cosa devi fare qui?''
''A-acqua a Mr. Ikku, cibo a P-Pakkun, controllare la p-posta e le chiamate, c-chiamare la polizia se O-O-Orochimaru dovesse ritornare, e r-ritirare la macchina di S-Sasuke-san d-dall'autofficina.'' Recitò a memoria. Come potrebbe dimenticare ciò che quelle labbra paradisiache e oh-così-baciabili pronunciavano, dopotutto?
''E poooi?'' Naruto iniziò a fare piccoli saltelli sul posto quando Sasuke suonò di nuovo il clacson. Hinata ridacchiò.
''Non ti p-preoccupare, Naruto-kun. N-non lo dirò ad a-anima viva. Giurin giurello e t-tutto il resto.'' Hinata allacciò il suo mignolo con quello di Naruto per un breve secondo che fu quasi come se avessero fatto sesso per la ragazza, nonostante non avesse mai fatto un cosa del genere.
''Hai già le chiavi, e ricordati che il nostro appartamento è quello targato A207, al secondo piano! Ci sei già stata più o meno due volte, dovresti visitarci di più! Grazie, Hinata-chan! Buon Natale!'' Corse lentamente verso la sua Ford F-250 color rame e scavalcò facilmente il cofano per arrivare dall'altra parte. Aprì la portiera e montò sul sedile del guidatore. Sasuke, il mento appoggiato sul palmo della mano, distolse lo sguardo dal finestrino e fece un sorrisetto ''Ce ne hai messo di tempo. Possiamo ancora tornare indietro, sai?''
''È perché ho lasciato ad Hinata-chan la responsabilità di casa nostra? Sasu è geloso?'' Naruto pizzicò la guancia di Sasuke, il quale, borbottando, schiaffeggiò via la mano dell'altro.
''Oltre al fatto che sì, credo che sia stata una decisione poco saggia lasciare ad Hinata la responsabilità dell'appartamento, voglio ancora darti la possibilità di continuare a vivere. Eppure tu non fai altro che scegliere la morte estrema.'' Spiegò Sasuke, mentre Naruto avviava l'accensione con un'espressione confusa.
''Perché pensi che sia stata una decisione poco saggia?''
''Andiamo, lei è la tua più grande ammiratrice.''
Naruto lo fissò sbattendo più volte le palpebre, e solo dopo pochi secondi afferrò la linea di pensiero di Sasuke, sbuffando. ''Tch. Tutti quei tuoi fan club ti hanno proprio messo sull'attenti, non è vero? Non essere paranoico-- Hinata-chan è solo un ragazza innocua con una cotta innocua.''
Sasuke aggrottò la fronte ''Tu eri un ragazzo innocuo con una cotta innocua per me, e guarda com'è finita, sfigato.''
Naruto ridacchiò, strofinandosi la nuca con aria imbarazzata ''Sei stato tu a chiedermi di uscire per primo.''
''E sei stato tu a baciarmi per primo in mezzo ad un palcoscenico davanti a tutti.''
''Siamo pari, allora!''
''Non penso proprio, idiota!'' Sasuke puntò il dito indice contro Naruto ''Io ti ho chiesto di uscire solo dopo che tu mi avessi violentato la bocca!''
Naruto si avvicinò a Sasuke, sorridendo seducentemente, e gli sussurrò con voce roca ''Non è stupro se l'altro è consenziente.'' Leccò le labbra di Sasuke, per poi raddrizzarsi sul suo sedile ''Inoltre, è stato un incidente! Quel ragazzo mi aveva spinto!''
''Un incidente che tu hai usato interamente a tuo vantaggio.'' Sospirò l'Uchiha, ma non sembrava minimamente irritato.
''Abbi solo un po' di fede in Hinata-chan. Per favore? Per me?'' Gli lanciò uno sguardo da cucciolo bastonato, facendo sospirare di nuovo Sasuke.
''Va bene. Ma se quando torneremo a casa, non dovessi trovare da nessuna parte i tuoi boxer, non venirmi a dire che il mostro sotto al letto li ha mangiati!''
''Sono certo che non accadrà nulla del genere.''
Non appena la F-250 prese ad allontanarsi, Hinata tirò fuori il suo cellulare color lavanda, facendolo quasi cadere a terra tanto che le tremavano le mani. Fece scorrere la lista dei contatti, a malapena leggendone i nomi, fino ad arrivare alla 'i'.
Camminò su e giù finché colei che stava chiamando finalmente non rispose ''Hinata! Perché mi chiami così presto?'' Piagnucolò Yamanaka Ino. Era stata ad una festa la notte scorsa, e adesso aveva la sbornia del secolo. Non riusciva proprio ad apprezzare le persone che la chiamavano alle 8 del mattino.
''S-scusa, Ino! N-non riuscirai mai a indovinare c-chi mi ha lasciato la responsabilità d-del suo appartamento!'' La sua voce era aumentata d'intensità ad ogni parola, dal momento che non era in grado di nascondere la sua eccitazione.

***

 
Naruto era consapevole che si trattava di un lungo viaggio.
Quando avevano studiato geografia a scuola, ricordava che sulla mappa Oto era un cerchietto nero molto, molto distante da quello di Konoha. Quando Sasuke gli aveva detto che era di Oto, aveva esclamato ''Accidenti! È lontano!''
Ma questo era ridicolo.
Stava guidando da cinque ore, e non erano neanche lontanamente vicini alla città. Aveva chiesto a Sasuke per quanto tempo ancora avrebbero dovuto viaggiare, a cui Sasuke aveva risposto con un agitato e leggermente terrorizzato ''Perché? Vuoi tornare a casa? Va bene, va bene! Per me non ci sono problemi! Chiama Hinata, stiamo tornando!''
Quello aveva solo stimolato Naruto ad andare avanti. Così continuò a guidare.
Quando toccò le sei ore di guida, Sasuke si offrì a Naruto, facendoli quasi andare a schiantare contro un palo elettrico che attraversava i due lati della strada altrimenti desolata.
In difesa del biondo, c'era da dire che lui aveva pensato che Sasuke si stesse offrendo per fare certe cose, non che si stesse offrendo di guidare. Il bernoccolo rosso sulla fronte era totalmente giustificato.
Al primo distributore di benzina in cui si imbatterono, si fermarono per una pausa. Annessa alla stazione di benzina, c'era una tavola calda, quindi decisero che avrebbero mangiato lì il loro tanto agognato pranzo. Oltre a loro, gli altri clienti erano una coppia di novelli sposi che discutevano e un gruppo di Hells Angels.
Riguardo agli sposini, per quello che Naruto aveva colto dal loro sommesso litigio, era che il marito era stato troppo avaro per acquistare un biglietto aereo per sé e per la moglie, e che quindi avevano deciso di andare a Kumo in macchina. Ma si erano persi, e non avevano realizzato che quella era la strada per Oto finché la cameriera non li aveva informati poco prima, ed ora non avevano idea di come tornare indietro. La moglie stava già dicendo che avrebbe dovuto ascoltare la madre e sposare quell'altro ragazzo, al che Naruto pensò che era una cosa davvero triste, perché odiava quando i matrimoni non funzionavano.
Gli Hells Angels... Erano stati una sorpresa. Naruto pensava che vivessero sulle loro motociclette, ma tuttavia suppose che anche loro erano esseri umani, e dovevano mangiare ogni tanto. Eppure, in una tavola calda? Aveva indirizzato loro occhiate furtive, fino a quando uno dei membri femminili non lo notò. Tuttavia lei aveva notato anche Sasuke e immediatamente si avvicinò al loro tavolo, iniziando a flirtare con il moro. I biondi erano possessivi per natura, quindi ovviamente, nonostante Sasuke non rispondesse alle sue avance, Naruto si ingelosì lo stesso. Le disse di andare a farsi fottere, il che provocò il suo fidanzato, un tipo muscoloso che sembrava fosse pronto a uccidere chiunque, il quale si avvicinò chiedendo se ci fosse un problema.
Naruto aveva una bocca larga.
''In realtà, , c'è un problema, amico. La tua fidanzata non è poi tanto fedele, sai?
Ad aggiungersi al bernoccolo rosso che Sasuke gli aveva procurato, adesso c'era un occhio nero.  Avevano comprato un impacco di ghiaccio e Sasuke aveva deciso che avrebbe guidato lui per il resto del viaggio.
Ed ora Naruto si annoiava. Dal momento che erano in mezzo al nulla, non potevano sintonizzarsi su nessuna stazione radio. Sasuke non gli aveva permesso di portare nessun CD, dichiarando che la radio della sua macchina uccideva la musica.
Lui non aveva mai davvero superato l'incidente di Hot Fuss dei Killers, che stavano ascoltando tempo prima in macchina, e quando Sasuke lo aveva tirato fuori, si era rotto a metà-- era un po' ironico, uccidere i Killers, e nonostante Naruto si fosse affrettato a comprargliene un altro, l'Uchiha non aveva mai perdonato la F-250.
Pensò di leggere quel vecchio fumetto di Spiderman che era sempre sparso in giro per la macchina, ma ogni volta che Naruto leggeva in macchina, gli veniva un forte mal d'auto, e non smetteva di vomitare per almeno mezz'ora.
Sasuke gli suggerì di schiacciare un sonnellino. Naruto si lamentò, affermando che era più qualcosa che avrebbe fatto Shikamaru, e lui non era Shikamaru, eppure si addormentò lo stesso, ed ebbe il sogno più strano nella storia.
Era in Alice nel Paese delle Meraviglie, e lui era proprio Alice. Abito blu e tutto il resto. Kiba era il Bianconiglio, e Sakura e Sasuke recitavano, rispettivamente, le parti della Lepre Marzolina e del Cappellaio Matto. Shikamaru era lo Stregatto, e Hinata era la Regina di Cuori. C'erano alcune distorsioni-- il Cappellaio Matto voleva pomiciare con Alice, e lo Stregatto si addormentava invece di scomparire. La Regina di Cuori aveva una cotta per Alice, e l'orologio del Bianconiglio era digitale.
Ma era il sogno di Naruto. Poteva fare tutto quello che voleva.
Quando si svegliò, erano ancora in auto; ad ogni modo erano finalmente arrivati ad Oto.
Era una città carina, senza edifici troppo alti, e con strade piuttosto pulite. Inoltre, stava nevicando, quindi Oto era ricoperta da una soffice coltre bianca. Il cielo si faceva sempre più scuro, e l'orologio della macchina segnava le 17:02.
Naruto non riusciva a capire il motivo per cui Sasuke avesse lasciato un così bel posto. Non che si stesse lamentando o altro.
''C'è ancora la possibilità di tornare a Konoha, sai?'' Lo informò Sasuke a un certo punto, e Naruto si accigliò, scuotendo la testa. Sasuke sospirò e disse che avrebbe dovuto guidare ancora per circa mezz'ora per raggiungere casa sua, così Naruto decise di impiegare il tempo per immaginarsi gli Uchiha.
Conosceva Sasuke dal primo anno delle scuole superiori, a causa del programma di trasferimento di Sasuke, tuttavia non avevano mai davvero discusso sulle origini del moro. Quando Naruto aveva cercato di indurre Sasuke a parlarne, lui aveva sempre risposto con una frase filosofica il cui significato era sempre lo stesso, ma con parole differenti: ''Ciò che conta è il presente.''
Il che era giusto e tutto il resto, ma lui aveva il diritto di sapere!
L'Uchiha una volta aveva detto che fra i suoi genitori, lui assomigliava di più a sua madre. Il giorno prima Naruto aveva visto una maratona della sitcom That '70s Show, pertanto, immaginò la famiglia Forman. Ciò lo portò ad immaginare che la madre di Sasuke fosse un'infermiera, e questo generò l'immagine mentale di Sasuke in un sexy e aderente abito da infermiera.
In qualche modo, Naruto sapeva che Sasuke non sarebbe stato esattamente eccitato da questo genere di cose. Non gli importava se il biondo fantasticava su di lui, purché non indossasse vestitini nei suoi pensieri.
Naruto non poteva farne a meno, però. Era eccitante.
Sicuramente, molto eccitante.
''Siamo arrivati. Ma possiamo ancora tornare indietro, solo per fartelo sapere.''
''Ah-- cosa-- ?'' Naruto si riscosse dai suoi pensieri, e guardò Sasuke, i cui occhi onice erano fissi sul volante.
''Ho detto che siamo arrivati. Vedi quella casetta? Sono cresciuto lì.'' Indicò un' enorme villa dall'aspetto tradizionale-- casetta il cazzo, pensò Naruto-- di fronte alla quale avevano parcheggiato, e occhi blu oceano si spalancarono come conche alla vista della casa.
''Tu sei cresciuto?!'' Sasuke sospirò profondamente.
''Già. Adesso che l'hai vista, possiamo andare a casa?'' Naruto staccò gli occhi dalla residenza Uchiha per puntarli su Sasuke ''Andare a casa? S'uke, tu sei a casa! Hai presente quando dici sempre che la tua casa di famiglia ad Oto ha un posto speciale nel tuo cuore? Beh allora deve essere enorme, perché questo posto è spaventosamente--''
''--Vasto. Lo so.'' Il moro distolse lo sguardo ''Adesso facciamo una sveltina.''
''C-cosa?'' Non che Naruto non volesse, o altro. Era un po’ improvviso, no? Non poteva fare a meno di arrossire ''Perché?''
Sasuke lo fissò incredulo ''Oh, andiamo,'' Disse esasperato ''Non ti presenterò a nessuno con l'erezione che stai sfoggiando, hot stuff.''
Fu allora che Naruto apprese che fantasticare prima di incontrare la famiglia di qualcuno per te speciale potrebbe essere considerato sia un bene che un male.

***

 
Ecco come finirono alle porte di villa Uchiha con i vestiti in disordine e i capelli arruffati. Sasuke sospirò di nuovo e si morse il labbro.
''Torniamo indietro.'' Disse, e si voltò per andarsene, ma Naruto gli afferrò la mano e se lo tirò contro ''Woah, amico, tu non andrai da nessuna parte! Non avevi detto che il sesso ti ha dato una spinta di coraggio?''
''La spinta se n'è andata. Sono un fifone, adesso andiamocene.''
''Nu-uh! Sei già qui, cretino! La tua famiglia sta aspettando che tu varchi quella porta e stia con loro fino alla fine delle vacanze, ed è esattamente quello che farai! E sorpresa, sorpresa, io lo farò con te, bastardo!''
Sasuke passò nervosamente la sua mano libera nei capelli di Naruto ''Ecco che ricominci con i tuoi discorsi...''
''E allora? Suona quel campanello, e finirà prima, se ne hai così tanta paura!''
Ma Sasuke non fu in grado di fare quanto detto che la porta si aprì da sola.
''Chi sta urlando--? Oh. Sei tu. Puzzi di sesso. Sarà perché hai scopato il mio fratellino in quell'auto?''
Entrambi si girarono verso la porta. Lì in piedi c'era un affascinante giovane uomo, con le borse sotto gli occhi. Assomigliava a Sasuke, ma i suoi lineamenti erano più marcati e duri e, ovviamente, era più grande.
''Ciao, Aniki.'' Sasuke salutò il ragazzo, facendo solo un cenno con la mano, e guardando l'uomo con indifferenza, semmai, un po' seccato. Naruto si staccò istintivamente da Sasuke, e si strofinò la nuca, allungando l'altra mano verso l'uomo, sorridendo.
''Ciao, sono Uzumaki Naruto. Il ragazzo che vive con Sasuke.'' Si presentò, il cuore che batteva così velocemente che pensò stesse per esplodere.
L'uomo fissò con freddezza la mano --uno sguardo che Naruto subito riconobbe come l'Occhiata Assassina Uchiha™--, poi alzò lo sguardo sul volto di Naruto, non preoccupandosi di distendere le braccia incrociate per sembrare un po' più accogliente.
La mano ricadde goffamente sul fianco di Naruto, e il sorriso vacillò. Solo allora, l'uomo parlò di nuovo.
''Ciao, sono Uchiha Itachi. Il ragazzo che ti vuole morto.''



*****

Ciao a tutti!
Spero di non essermi fatta attendere troppo con l'aggiornamento :) mi scuso in anticipo per eventuali errori di traduzione e/o di grammatica (nonostante abbia letto e riletto qualcosa sfugge sempre purtroppo... :S).
Ritornando al capitolo.. Che ne pensate? La presentazione di Itachi non è stata per niente incoraggiante per il povero Naruto... XD E questo è solo l'inizio.
Ringrazio ancora chi ha recensito il primo capitolo e un altro ringraziamento va a chi ha messo la storia già (non che mi dispiaccia ehh xD) tra le preferite, le ricordate e le seguite. Ma comunque devo ammettere che mi aspettavo più recensioni nello scorso capitolo dal momento che pare che la storia sia piaciuta, ma sono anche consapevole che fosse solo il primo capitolo e magari molti di voi non avete ancora un'idea chiara :) Perciò spero di sentire l'opinione di molte più persone in questo capitolo, perchè credetemi, che siano positive o negative, fa sempre piacere ;) e tutti gli scrittori che leggono questa storia lo sanno bene.
Ad ogni modo grazie ancora a tutti :) Spero che continuiate a seguire la fic... Io da parte mia mi impegnerò al massimo nella traduzione e nell'aggiornare regolarmente la storia ;)
Al prossimo capitolo :33
  
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