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Autore: sunrise_17    17/01/2013    2 recensioni
red♥moon
Fine ha abbandonato la sua vita da principessa a causa di una delusione, ora vive a Mynir felicemente gestendo un piccolo bar ma...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Fine, Shade
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Guardo stanca l’orologio che porto al polso.
07.36.
Il treno arriverà tra poco.
Fretta.
Devo fare in fretta o si sveglieranno.
Il fischio del treno mi sveglia, finalmente tutto avrà un inizio e una fine.
Salgo sul treno a piccoli passi dopo aver mostrato il biglietto al controllore che mi ha indicato la mia cabina.
Il viaggiò durerà tre, quattro ore al massimo.
Mi metto comoda sul sedile mentre l’ansia inizia ad invadere il mio corpo.
Le campane del castello suonano.
Se ne sono accorti.
Deglutisco mentre spero che il treno parta in fretta.
Piccoli movimenti poi il treno è finalmente in viaggio.
Vedo Wonder allontanarsi pian piano finché non svanisce e al suo posto una miriade di stelle di ogni forma e colore mi avvolge.
 
Quanto tempo è passato?
Penso quattro anni.
Mi alzai dal letto stiracchiandomi e mi diressi verso il balcone che si affaccia sul mare di stelle e sorrisi.
Amo questo mondo e amo la mia nuova vita.
Ora sono Fine Sunset, una normalissima ragazza che vive gestendo un piccolo bar nella città di Minyr sul pianeta Stars.
Tuttavia so che nella mia vita manca qualcosa, qualcosa di unico e insostituibile, qualcosa che ammiro ogni singolo giorno della mia vita, la Luna.
Ho diciassette anni ormai e mi inizio a chiedermi se è giunto il momento di tornare su Wonder ma la domanda che mi sorge è sempre una e una sola: mi considereranno ancora parte della famiglia?
È a causa di questa domanda che non ho fatto ancora ritorno sul mio pianeta natale e probabilmente mai lo farò.
Sono scappata per amore, un amore non corrisposto dal principe del regno della Luna che, ironia della sorte, era innamorato di mia sorella.
Sentii le campane suonare.
Capii che l’ora di aprire il bar era arrivata così scesi velocemente le scale  e iniziai a sistemare il locale, indossai il completo da cameriera e aprii le porte del negozio.
I soliti clienti abituali entrano allegramente e le vecchiette iniziano a fare gossip.
“Ma lo sapevate che domani verranno in visita dei principi e delle principesse di un pianeta lontano?”
“Ohhh ma non mi dite! Da dove esattamente?”
Mi avvicinai alle due signore e appoggiai le due tazze di caffè al tavolino cercando di essere il più veloce possibile per non venir trattenuta troppo dalle due chiacchierone del paese ma purtroppo non riuscii nel mio intento.
“Da Wonder! Fine non venivi anche tu da li?” mi chiese allegramente.
Io deglutii e annuii cercando di non sembrare nervosa.
“Sapete da che regno vengono?” chiesi con il cuore in gola.
La signora scosse la testa dispiaciuta io sospirai poi le sorrisi calorosamente dicendole di non preoccuparsi e tornai dietro al bancone per accontentare gli altri clienti.
 
Il giorno dopo dei principi nessuna traccia! Da quel che sentii durante la mattinata avevano fatto visita ai sovrani del pianeta e il pomeriggio avevano visitato la capitale mentre la sera sarebbero dovuti venire a Minyr per vedere il mare di stelle.
 
Uscii dalla doccia che erano già le nove di sera. Mi vestì velocemente indossando degli short azzurrini e una magliettina gialla tenue senza maniche poi iniziai ad asciugare i capelli con il phon, una vera e propria impresa considerando che in quattro anni si era allungati di minimo venti centimetri! Mi arrivavano fino al sedere poiché quando diventavano troppo lunghi li tagliavo. Dopo una mezzoretta i capelli erano asciutti.
Tentai di avvicinarmi alla finestra ma qualcosa mi fermò, un tuono. I tuoni non erano mai segno di buon auspicio su Star, prevedevano tempesta tutta la notte, fulmini e saette avrebbero aggredito tutti i poveri cittadini che si trovavano ancora in strada.
Chiusi velocemente tutte le finestre terrorizzata. Quando stavo per chiudere la porta finestra però qualcosa mi fermò. Qualcuno stava bussando alla porta del negozio.
Strinsi i pugni ed inizialmente pensai di lasciarlo fuori ma poi capii che rimanere in strada durante la tempesta voleva dire andare incontro a morte certa.
Corsi giù dalle scale cercando di non dare troppo peso al rumore dei tuoni che scuoteva l’aria.
Aprì la porta adirata pronta a gridare contro a chiunque mi sarei trovata davanti ma le parole morirono in gola.
Davanti ai miei occhi mia sorella, Shade e Bright tutti e tre bagnati fradici. I due ragazzi erano girati verso la ragazza che piangeva spaventata e non si accorsero della mia presenza così prima che loro si girassero approfittai dell’oscurità causata dalla mancanza di elettricità e mi legai i capelli cercando di rendermi irriconoscibile.
“Mi scusi ci potrebbe ospitare solo per questa notte? Non siamo della zona ma abbiamo sentito che qui i temporali sono veramente ehmm..fatali..?” chiese Shade tutto d’un fiato.
Sospirai e li invitai ad entrare.
“Ma non potete accendere le luci?” mi chiese Rein con la voce tremante.
“Mi dispiace ma durante le tempeste la luce non è utilizzabile.” Risposi calma cercando di camuffare la voce, inutilmente.
Li invitai a salire e gli indicai la mia stanza.
Appena entrarono rimasero a bocca aperta, moltissime candele erano accese ed illuminavano con la loro fievole luce la stanza composta da un modesto letto a due piazze, un divanetto molto spazioso, una piccola libreria e un armadio.
Mi diressi  velocemente verso l’armadio invitando gli ospiti ad aspettare sulla soglia della porta.
Per prima cosa indossai un paio di occhiali a specchio che coprivano del tutto il colore degli occhi poi presi un vestito bianco molto semplice per Rein e per i due ragazzi invece due camicie e due pantaloni appartenuti al vecchio proprietario della casa e del bar.
Tornai da loro e glieli porsi indicando ai due il bagno e invitando Rein a cambiarsi in camera.
Notai che si era calmata e, come al solito era una gran chiacchierona.
Quando finirono di vestirsi tornarono nella mia stanza ringraziandomi.
Parlammo tutta la notte e scoprì che in quegli anni non erano cambiati per nulla. Rein mi raccontò di avere una sorella che era scomparsa anni prima  e che la stavano ancora cercando. Mi venne quasi da piangere ma mi trattenni.
Mi addormentai sul letto matrimoniale con Rein o meglio, Shade mi mise sul letto quando crollai dalla stanchezza insieme a Rein mentre lui e Bright dormirono sul divano.
 
La mattina dopo aprii lentamente gli occhi pensando che fosse tutto solamente un sogno. Mi sedetti sul letto slegandomi i capelli e lasciandoli cadere dolcemente sulle spalle. Solo in quel momento mi accorsi che Shade mi stava osservando a bocca aperta.
Lo vidi deglutire mentre io cercavo ansiosa gli occhiali.
“Rein e Bright sono già giù, non avremmo voluto svegliarti ma dobbiamo partire.” Esclamò freddo mentre usciva dalla stanza.
Appoggiai una mano al cuore capendo di aver commesso il peggior errore della mia vita.
Mi alzai e scesi velocemente le scale, questa volta li avrei salutati!
Rein appena mi vide mi saltò addosso abbracciandomi calorosamente, una abbraccio che non ricevevo da anni, Bright mi fece il baciamano e Shade, lui si girò e se ne andò.
Ancora una volta mi cadde la terra sotto i piedi.
Un deja vu.
La stessa scena, Shade che mi voltava le spalle e se ne andava via, lontano da me, lontano dal mio cuore.
Abbassai lo sguardo persa quando mi accorsi che si girò verso di me. Alzai lo sguardo e lo vidi mimare qualcosa.
“Sono contento che tu sia felice adesso, addio Fine.”
Poi si girò di nuovo e si incamminò insieme a Rein e Bright.
Una lacrima mi rigò il viso.
Questa volta non avrei commesso di nuovo lo stesso sbaglio.
Mi tolsi gli occhiali buttandoli a terra e iniziai a correre verso Shade.
Quando lo raggiunse sentivo il viso caldo e bagnato a causa di tutte le lacrime che erano scese.
Lui si girò e, senza nemmeno dargli l’opportunità di parlare, lo abbracciai, un abbraccio carico di tutto l’amore che provavo nei suoi confronti.
Shade mi accarezzò il capo e io alzai lo sguardo guardandolo negli occhi.
“Bentornata Fine!” esclamò sorridente mentre mi dava delle piccole pacche alla testa.
Vidi mia sorella scoppiare a piangere e svenire ma fortunatamente con lei c’era Bright mentre con me ora c’era Shade.
E ci sarebbe sempre stato.
 

Il mare di stelle è sempre stato stupendo ma mai quanto oggi, perché ci sei tu con me ad ammirarlo.
 

~•~•~•

Eccomi qui con una nuova one-fic :)
Che dire? Niente mi sentivo ispirata e probabilente scriverò un'altra fic che avrà la precedenza su tutte le altre e prenderò spunto da gioco "to the moon". Non so se qualcuno lo conosce o l'ha giocato ma io l'ho finito oggi e credetemi se vi dico che alla fine sono scoppiata a piangere come una bambina ma cosa ci dovevo fare? Questo gioco è una capolavoro
Ora vi lascio dicendovi che un pochittino ho preso spunto da questo gioco per il mare di stelle :)
Vi lascio sperando che questa fic vi sia piaciuta!
Baci
Sunrise~

Cosa pensi che siano le stelle?
Ho sempre creduto che fossero fari. Bilioni di fari...bloccati all'estremità del cielo.

  
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