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Autore: Erin    06/08/2007    16 recensioni
SEGUITO DI "PROIE ROUGE". [...]Ricordo ancora le sue parole: "Fuori dal Proie Rouge io non ti dimenticherò. Farò solo finta di averlo fatto." Ecco perché non voglio andare avanti e dimenticare. Perché dentro di me so che lui non dimenticherà. O forse spero solo che non lo faccia. Che non mi dimentichi.[...]Ma dobbiamo fingere che niente sia successo. E lui sembra farcela. Anzi, lui può farcela. Lui è Draco Malfoy. Ed io?
Genere: Generale, Romantico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Hermione Granger, Il trio protagonista | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve care lettrici e cari lettori

Salve care lettrici e cari lettori! Reduce da una lunga e bellissima vacanza terminata proprio ieri sera tardi, mi sono attaccata al PC e con tanti pensieri per la testa, ho deciso di iniziare a scrivere il primo capitolo del seguito di Proie Rouge.

Ovviamente anche il mio Agosto sarà impegnato (di certo non come il mio Luglio) quindi non posterò molto frequentemente.

Ma mi sono detta: perché non iniziare??!!

 

Vi lascio alla lettura di questo primo capitolo, che però sarà solo un breve prologo.

 

PS: Il titolo “Fake Forgetfulness” significa “Falsa Dimenticanza”.

 

PPS: La ff è ambientata al settimo anno, ma non tiene conto di HPB.

 

 

Baci,

Erin.

 

 

 

 

 

Fake Forgetfulness

 

Prologo

 

šsšts

 

 

 

Luoghi inviolabili della memoria
Soltanto gli orli un po’ sfocati ma così indissolubili
e così troppo intensi da dirsi
dimentica quello che è stato comunque non ritornerà

(Raf – Dimentica)

 

 

 

Brezza ancora estiva e voci concitate sfiorano il mio corpo e la mia mente occupata da mille pensieri, dolorosi e piacevoli ricordi.

 

Ho gli occhi chiusi, ma posso distintamente riconoscere suoni e odori collocandoli a chi di diritto appartengono.

 

Un via vai di persone frettolose, un grande orologio dalle pesanti lancette, lo stridio delle ruote dei treni appena giunti in stazione.

 

King’s Cross. Si ricomincia.

 

Ma i miei pensieri sono ancora li: il Proie Rouge ed, ovviamente, lui. Ricordi che tengo stretti quasi ne andasse della mia vita. Così stretti che ho paura di farmi male per l’intensità con cui stringo le unghie, ogni volta che m’invadono la mente.

 

 

 

Un sentimento così forte che spesso passa il limite
non vuoi lasciarlo andare perché infondo sai che non ti lascerà

(Raf – Dimentica)

 

 

Ricordo ancora le sue parole: Fuori dal Proie Rouge io non ti dimenticherò. Farò solo finta di averlo fatto.

Ecco perché non voglio andare avanti e dimenticare. Perché dentro di me so che lui non dimenticherà. O forse spero solo che non lo faccia. Che non mi dimentichi.

 

La coda pelosa del mio gatto batuffoloso mi solletica i polpacci scoperti per via della gonna e miagola, forse per attirare la mia attenzione.

 

Quando riapro gli occhi, probabilmente, sono più calma.

 

Sono in piedi, circondata dal nulla all’infuori del baule e di Grattastinchi.

Sono in piedi, tra il binario 9 ed il binario 10.

Sono in piedi, davanti un piccolo muro di mattoni grezzi, che sotto il tocco della mia mano diviene morbido come burro sciolto.

 

Gli occhi fulvi del mio gatto sembrano dirmi “ Su Hermione, entra. Non vorrai perdere l’espresso per Hogwarts?”

 

Entra, già. Entra in quel mondo che forse ti appartiene più di quello in cui ti trovi adesso. Entra e fatti coraggio. Affronta ciò che hai sperato di evitare per tutta l’estate.

 

E pensare che anni fa ero così felice di tornare ad Hogwarts dopo le vacanze estive. Anzi, speravo che passassero in fretta, ma purtroppo tardavano sempre a giungere al termine. Ed invece quest’estate è volata via, e paradossalmente non ne sono per nulla contenta.

 

La stazione King’s Cross babbana è affollatissima, gremita di gente che scende dai treni reduce da chissà quali vacanze, se mai per tornare a casa e riprendere la vita di tutti i giorni.

 

Anche io sto per riprendere la mia. Anche se, sicuramente, quest’anno sarà tutto decisamente diverso.

 

“ Andiamo Grattastinchi. Si torna ad Hogwarts” sussurro, lievemente, prima di lanciare qualche occhiata a destra e sinistra e passare oltre quel mucchio di apparenti mattoni chiari.

 

Hermione! Hermione! Su, avanti! Vuoi che il treno parta senza di te?!” vorrei rispondere Si Ginny, era quello che speravo ma mi trattengo e la raggiungo.

 

Prendo il baule ed il gatto, e a passo svelto mi dirigo verso il vagone da cui spunta la testa fulva di Ginny Weasley che mi afferra poco prima dello sbuffo del treno in partenza.

 

Dal finestrino saluto i signori Weasley, poi insieme alla più piccola della loro famiglia, prendo a percorrere lo stretto corridoio che fiancheggia gli scompartimenti.

 

“ Quei due! Appena li trovo mi sentiranno! Sono scappati a prendere i posti e mi hanno detto di aspettarti. Non che volessi, s’intende. Ma era meglio se ti aspettavamo in gruppo, o no? Così li abbiamo persi!” sbotta Ginny frustata, con vocina acuta.

 

Guardo oltre i finestrini del corridoio, seguendola silenziosamente. Camminando, lascia che la mia mano scorra pigramente sulle pareti del vagone. A volte mi sento come svuotata, come se lui si sia portato via un pezzo di me. Speriamo che lo custodisca bene, almeno.

 

Durante la fine di Luglio avevo sperato a lungo che nessuno si accorgesse del mio cambiamento d’umore una volta giunta alla Tana, in Agosto. E devo aver imparato a fingere molto bene, perché nemmeno Ginny ha notato qualcosa di diverso in me. Nemmeno adesso, che circospetta mi guardo intorno e sono più silenziosa del solito. Non vorrei osare troppo però, ecco perché mi affretto a rispondere e prendere in giro Harry e Ron chiamandoli “ Idioti” altrimenti la piccola si accorgerebbe del mio cupo silenzio.

 

“ Bah, io provo ad aprirne qualcuno!” dice d’improvviso la rossa, aprendone tre o quattro e chiedendo scusa per l’irruzione.

 

Ginny, non possiamo aprire tutti gli scompartimenti del treno. Lo sai, no?” mi affretto a dire, per evitare di ricevere spiacevoli sorprese.

 

La piccola Weasley sbuffa e fa qualche altro passo per il corridoio. Io le sto dietro, tirando il baule a mo di trolley, ma che pesa all’incirca tre quintali con tanto di Grattastinchi appollaiato sulla cima.

 

Volgo il mio sguardo a sinistra, verso gli scompartimenti da dove voci chiassose provengono. Tutti occupati. Spero solo di non dover fare il viaggio in piedi.

 

La chioma fulva e le braccia smaniose di Ginny mi coprono la visuale, tanto che quando mi dice “ Che palle! Ma guarda chi ci sta venendo in contro!” mi devo sporgere per controllare chi sia.

 

Appurato questo, subito mi ritraggo fingendo di non averci fatto caso. Ma il mio corpo scosso da fremiti, le mia guance rosse e il mio cuore dai battiti decisamente accelerati dicono tutt’altro.

 

Weasley, non vorrai entrare in questo scompartimento, vero? Non vedi che ci sto per entrare io?” la sua voce giunge alle mie orecchie come una frustata. Sono si più alta della piccola Ginny, ma resto quasi accovacciata per evitare che mi veda.

Sapevo che prima o poi l’avrei rivisto, ma volevo evitarlo, almeno per il momento.

 

“ Non mi sembra ci sia scritto il tuo nome, Malfoy!” lo rimbecca Ginny e capisco che doveva trattarsi di uno scompartimento vuoto in cui sia la mia amica che Draco ed i suoi amici volevano prendere posto.

 

“ Potrei comprarlo se solo volessi, Weasley. Ora, fatti da parte e fammi passare” sibila.

 

Ginny mette le mani sui fianchi, capendo di non poter tener testa al Principe delle Serpi, e si volta verso di me.

 

Mossa sbagliata.

 

Draco Malfoy fa per entrare ma ovviamente qualcosa attira la sua attenzione.

 

Ginny, spostandosi, ha rivelato la mia figura che fingeva di coccolare Grattastinchi, accovacciato sul baule. E lui evidentemente ha riconosciuto la mia chioma di boccoli castani ed è rimasto visibilmente impietrito.

 

Hermione, andiamo. Cerchiamo un altro scompartimento” dice la voce della mia migliore amica, ma non ho il coraggio di guardarla per evitare d’incontrare anche i suoi occhi.

 

Seppur li sentivo bruciare sulla mia pelle.

 

Mi alzo e l’affianco. Ginny fa qualche passo, allontanandosi inviperita dalla sua precedente postazione. Io prendo il baule e provo a portarlo con me per seguirla, ma la sua voce mi ferma.

 

Blaise, Theodore ” flebile come il più piccolo dei sussurri, riesce ad attirare la mia attenzione. “ Non mi piace questo posto. Andiamo da un’altra parte?”

 

Mi volto, non so io neanche il perché, e punto i miei occhi in quelle iridi color tempesta. Un tuffo al cuore e smetto di ragionare. Lui è sul ciglio dello scompartimento, mentre altri Serpeverde lo raggiungono in corridoio.

 

Blaise individua la mia figura eterea, sorride rivolto ai miei boccoli che disordinatamente mi cadono sulle spalle ed accenna un sorriso, o forse me lo sono immaginato solamente.

 

Da una pacca d’intesa sulla spalla di Draco e si rivolge verso di me, indicandomi lo scompartimento ormai vuoto.

 

“ Salve, Granger! E’ tutto tuo” soffia divertito, poi si volta verso Theodore e se ne va.

 

Draco chiude il trio, infila una mano in tasca e si allontana da me.

 

 

Senza voltarsi.

Did I disappoint you?
Or leave a bad taste in your mouth?

Ti ho deluso?
O ti è rimasto l'amaro in bocca?

(One – U2)

Distrattamente.

 

 

Ma ciò che fa non è per nulla distratto. Dobbiamo fingere che niente sia successo. E lui sembra farcela. Anzi, lui può farcela. Lui è Draco Malfoy.

 

Ed io?

 

Mi ridesto dopo molto, credo. Chiamo Ginny che sbuffa ancora alla punta opposta del corridoio e le faccio cenno di venire.

 

“ Sempre i soliti viziati. Chissà cosa ci può mai essere in questi posti che non vada bene, poi. Beh, meglio per noi!” dice prima di sedersi. Anche io prendo posto e sistemo le mie cose.

 

Dico di aver un lieve mal di testa, per non dover fingere di essere dell’umore adatto. Non che poi stia mentendo. La testa mi scoppia, ed anche molto. Chiudo di nuovo gli occhi e nella mia mente passa l’immagine di una camera scura, notturna, dalle tende color cremisi ed un grande letto a baldacchino. I nostri corpi uniti da magiche sensazioni ed il suo profumo.

 

Quel profumo che ho sentito anche qualche secondo prima.

 

 

Ovunque io sarò comunque mi resterà qualcosa di te
forse attimi, ma eterni.

(Raf – Dimentica)

 

 

 

 

 

šsšts

 

 

Questo, come detto, era solo un prologo, un’apertura. Prima di scrivere i seguenti capitoli e la vita di Hermione alle prese con i suoi nuovi problemi.

Un grazie a tutte le persone che hanno letto e commentato Proie Rouge, ho ricevuto recensioni fantastiche e spero di non deludervi con questo continuo. Ovviamente, ripeto, questo è solo un prologo e per di più brevissimo, giusto per non iniziare subito con il prima e vero capitolo.

 

Spero di poter postare prestissimo, anche domani!

 

Bacioni!

Erin

  
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