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Autore: Cam Dragonis22    18/01/2013    2 recensioni
['' Non fartelo scappare!'' continuò.
- Non può scappare, non c'è via di fuga!-
'' Potrebbe trovarla in un modo o nell'altro, la paura fa miracoli!'']
Genere: Horror, Malinconico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Solitudine, angoscia e un'incontrollabile paura. Correva e urlava, perchè?

'' Per la paura.'' le disse una voce.

- Ma non gli ho fatto niente...-

'' Ma ne hai intenzione!''

- Forse...- insicurezza, forse era quella che le faceva tremare la mano.

'' Se non lo fai tu ci penserà lui da solo...''

Aveva ragione. Con tutta quella frenesia avrebbe urtato qualcosa e si sarebbe ferito con uno dei tanti attrezzi.

'' Non fartelo scappare!'' continuò.

- Non può scappare, non c'è via di fuga!-

'' Potrebbe trovarla in un modo o nell'altro, la paura fa miracoli!''

Non sapeva se aveva ragione e non le importava.

- Mi dà sui nervi!-

''Allora sbrigati!''

Aveva smesso di urlare, ma continuava a correre.

Non si ricordava che il capanno fosse così grande e con quel tipo che correva da una parte all'altra, scaraventando tutto in terra, rendeva quello spazio ancora più confusionale.

Un unico colpo sordo riecheggiò nell'aria.

'' Ma che fai? Non devi solo tramortirlo!''

Ignorò la voce, osservando con attenzione quel ragazzo che una volta era stato il suo.

'' Ti ha trattato peggio di una prostituta! Perchè esiti?''

- Non lo so... stà zitto e fammi riflettere!-

'' Sono io che ti faccio riflettere! Dammi ascolto e sbigati!''

Un ultimo sguardo al suo volto, ora insanguinato e lividoper il colpo di prima.

L'aveva illusa, fatta corrodere dall'interno di un amore cieco e fedele per poi distruggerla per lei, la sua migliore amica, la sua prima prova con cui aveva preso un po' di esperienza, divenendo fredda e distaccata; imparando a sopportare il ricordo del suo corpo immobile e scomposto sull'asfalto e di come prima il suo volto contorto dal terrore e sgomento l'aveva guardata mentre volava giù da camera sua. Quarto piano.
Non si era sentita male o in colpa in principio, ma col passare dei giorni la lucidità la faceva ragionare sull'accaduto, mentre sui giornali e telegiornali era la notizia della settimana.

Ma era stata brava lei, prudente, geniale, contorta.

L'adrenaliva pompava di nuovo ora, come quella notte, mentre stingeva con sempre più forza il tubo di ferro.

'' Fallo! Starai meglio se lo farai.''

- Se lo faccio tu te ne andrai?-

'' Vuoi questo?''

- No. Rimarrei di nuovo sola...-

La voce si zittì per un momento. Probabilmente, se non fosse stata solo nella sua testa ma di una persona reale, in questo momento sorriderebbe, di uno di quei sorrisi odiosi che ti rinfacciano chi ha vinto e chi no.

'' Ricordati che basta che continui a non prendere le medicine...''

Sentiva le dita farle male serrate com'erano con così tanta forza su quel tubo freddo.

'' Tranquilla, ci sarò sempre io con te... grazie a lui...''

Nell'aria dei colpi sordi si alternarono, prima lenti, poi sempre più veloci e frenetici, accompagnati da mugolii e singhiozzi.

Chissà perchè piangeva mentre gli sfondava il cranio col tubo.

  
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