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Autore: _ClAkRi_    20/01/2013    4 recensioni
Eccoci di nuovo qui con la nostra seconda storia, è il continuo di "è bastato un solo sguardo", per capire questa non è necessario leggere la prima, però per una migliore comprensione sarebbe meglio.
In questa storia, i protagonisti sono Sofia, ormai diciottenne, ancora innamorata del suo tenente preferito e Bart che si ritrova a pensare a lei senza nemmeno renderse conto o forse non ha mai smesso di pensarci da quel quasi bacio?
Ma ci saranno anche Lucia e Orlando, alle prese con non pochi problemi...
Insomma nuove avventure, amori, disavventure... per una storia con molti colpi di scena tutti da scoprire.
Fateci sapere cosa ne pensate.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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DUE INNAMORATI COME NOI
 

 
Da quel quasi bacio erano passati tre anni,Bart aveva fatto di tutto per rimuovere il ricordo di quel giorno e le sensazioni provate...
Si era gettato a capofitto nel lavoro e nelle relazioni non impegnative,ogni sera nel suo appartamento era in compagnia di una ragazza diversa...
Nonostante gli innumerevoli sforzi fatti per rimuovere quel ricordo e le sensazioni che con esso scaturivano non era facile rimanere lucido,sottrarsi al vero amore ed ai veri sentimenti.
Aveva anche cercato di evitare il più possibile Sofia,ma non era certo facile.
Al contrario lei non aveva mai voluto dimenticare…
A distanza di tre anni ancora spesso ci pensava tutte le sere quando a letto ripercorreva quella  giornata.
Quel quasi bacio era l’ultimo pensiero prima di abbandonarsi tra le braccia di Morfeo.
Le sensazioni che le aveva trasmesso e che ancora le trasmetteva erano sempre più forti…
La loro intensità non diminuiva…
Anche Bart a distanza di tre anni nonostante gli sforzi fatti per reprimere e vincere quello strano e nuovo sentimento che provava non aveva ottenuto risultati.
Bart stava attraversando un periodo particolare,molto tormentato .
Lottava ogni giorno con tutto sé stesso,il cuore le e la ragione dicevano due cose opposte e non sapeva a chi dei due dare retta…
Sofia era quasi tutte le mattine al R.I.S,questo non aiutava Bart ed i suoi pensieri…
Per fortuna sarebbe partita a breve per le vacanze estive,questo avrebbe dato un po’ d’aria a Bart…
Da quel periodo erano trascorsi due mesi,Sofia stava per tornare.
Spesso nonostante gli sforzi la pensava,diventando perfino geloso al solo pensiero che qualche ragazzo potesse rivolgerle la parola,figuriamoci guardarla…
Era bellissima la sua Sofia,non la si poteva non guardare,se poi ci si metteva anche il cambio di look adottato allora…
In periodo estivo poi…
Era una giovane bella donna e l’abbigliamento estivo  metteva in risalto la sua figura.
Lei inoltre non faceva nulla per nasconderla,anzi,sperava che Bart in quel modo  si accorgesse di lei…
Non immaginava nemmeno che il suo adorato tenente la pensasse costantemente.
Gli bastava nulla per deconcentrarsi ed incantarsi sù di lei.
Ovviamente era tutto studiato da Sofia nei minimi dettagli,non avrebbe mai esagerato ma sperava che per quel po’ che osava ci fossero dei riscontri,che arrivasse una possibilità.
Lei era convinta che Bart non la considerasse ma non era così…
 
Nonostante tutto non demordeva,ogni sera al telefono con Chiara l’argomento era il medesimo…Anzi erano i medesimi: Bart e come riuscire a fare in modo  che lui si accorgesse di lei.
Ovviamente non poteva e non voleva esagerare per due motivi, quello principale era il suo papà gelosone, l’altro il suo carattere.
Per quanto amasse Bart non farebbe mai nulla che potesse far venire meno la stima di lui nei suoi confronti.
Orlando in tutto questo non era moltonon era molto entusiasta di quell'abbigliamento della sua bambina,per lui sarebbe rimasta sempre la sua piccolina. entusiasta di quell’abbigliamento della sua bambina,per lui sarebbe rimasta sempre la sua piccolina.
Sofia era ritornata a casa dalle vacanze estive, ma ovviamente non aveva nessuna intensione di starvi, così come sempre quando restava a casa da scuola si alzava presto ed andava al R.I.S con i suoi genitori,anche in questa occasione,nonostante il poco sonno all’attivo visto che era rientrata solo poche ore prima dalla vacanza avrebbe fatto visita alla squadra «Sof, ma sei sicura di voler venire  e di non voler restare a dormire?»Chiese Lucia vedendola già pronta per uscire,l’attendeva come sempre quando andava con lei all’ingresso con sguardo impaziente.
Avrebbe mai avuto una chance?Sarebbe stato meraviglioso se così fosse stato.
Intanto in laboratorio Bart era completamente perso nei suoi pensieri…
Era ciò che voleva evitare,ma non aveva potuto impedirlo,si era ritrovato catapultato a tre anni prima alla festa di matrimonio di Lucia e Orlando,quando mentre lui e Sofia osservavano il panorama dal balcone della fortezza con i rispettivi ipod alla mano punzecchiandosi sui rispettivi gusti musicali, Bart ad un tratto tirò fuori dalla tasca una  mascherina protettiva per l’ipod  e la porse a Sofia.
«Tieni Sof!Ho notato come sta messo l’ipod  e prima che con l’ennesima caduta si rompa definitivamente è meglio che tu lo protegga con la foderina»
Sofia gli fece la linguaccia,poi però subito dopo gli sorrise e per ringraziarlo gli si avvicinò per dargli un bacio sulla guancia,ma le loro labbra si sfiorano.
Bart scosse vistosamente la testa cercando di far passare quel pensiero… Iniziò a ripetersi tra sé e sé «Basta!»Sapeva bene che doveva smetterla di pensare a lei e al loro bacio,lei era Sofia…Sofia Serra e per lui era inavvicinabile,era off limits per una serie di svariati altri motivi che conosceva bene…
Non riusciva a spiegarselo il perché puntualmente era perso nei suoi pensieri,veramente il perché lo sapeva ma non capiva come quel semplice bacio accennato potesse averlo ridotto così,in realtà non avrebbe dovuto lasciarsi trascinare  in quell’oblio,doveva trovare il modo di restare a galla,lo sapeva bene
Quando quel giorno la porta a vetri del R.I.S si aprì…
La ragazza che percorse il corridoio che attraversava gli uffici  aveva lunghi capelli castano chiaro sciolti,sul volto un paio di occhiali da sole vogue.
Tutti i presenti si girarono a guardarla,né erano rimasti affascinati,la ragazza era alta,slanciata e molto abbronzata.
Procedeva a passo spedito,sicura di sé
Bart alzò lo sguardo dai risultati delle analisi e la vide…
Aveva un vestito jeansato a fascia con le balze che mostrava tutta l’abbronzaturapresa durante l’estate,non riusciva a toglierle gli occhi di dosso,era curioso di sapere chi fosse,così il latin lover che era in lui prese il sopravvento,uscì dal laboratorio e si diresse verso di lei
«Buon giorno signorina,posso aiutarla?»
Sofia che aveva sentito  la voce del suo Bart alle sue spalle si voltò,lo guardò con ancora gli occhiali sul viso,poi piano, piano li tolse e continuò a fissarlo in silenzio…
«Tenete Dossena,sei proprio il solito latin lover! Non sei cambiato di una virgola,ed io che pensavo che con la stagione estiva mettessi la testa a posto! Magari ti saresti innamorato…Trovato la persona giusta…Invece!!! Sei il latin lover di sempre,ci provi con tutte le belle ragazze!»
«Sofia!... Sofia!... Sei tu?»
«Che domande tenente! Certo che sono io! Troppe ore in questo laboratorio ti fanno male! Dovresti uscire di più,stare meno a contatto con i solventi ed i reagenti!» Gli disse sorridendogli.
«Scusa se non ti ho riconosciuta,ma in due mesi sei cresciuta tantissimo!»
«Smettila! Non mi trattare  come una bambina!» Rispose irritata,era stanca di essere vista come tale da lui.
«Non volevo offenderti, volevo solo dire che sei cambiata,ti sei trasformata! E poi quello che dovrebbe offendersi sono io per l’idea che tu hai di me!»
«Che tu ti comporti da latin lover è vero!» Rispose Sofia ancora una volta pronunciando però quelle due parole che  Bart tanto detestava,ma che in fondo lui stesso sapeva fossero vere…
Era la prima volta che i due si trovavano in una situazione simile, le parole di Sofia gli avevano fatto davvero male.
Si guardarono un attimo in silenzio,poco dopo fù Sofia a porvi fine ma con tono ancora irritato«vado,ciao!»
Bart fù incapace di dire e fare qualcosa,vide solo Sofia andare via a passo svelto.
Fù come se una spada gli avesse attraversato il cuore da una parte all’altra.
Rimase a fissare a lungo il corridoio,guardava in direzione dell’ufficio di Lucia dove la sua Sofia si era andata a rifugiare.
Improvvisamente e meccanicamente estrasse il cellulare dalla tasca del camice e compose il messaggio: Sof,ti prego passa in laboratorio da me,chiariamo!
Sofia aspettava i suoi genitori che erano rimasti all’ingresso per dare una mano a Ghiro con un auto da controllare quando sentì vibrare il cellulare che aveva in tasca lo estrasse,ignara sù chi potesse cercarla, quando lesse “ 1 messaggio da Bart” i suoi occhi brillarono illuminando la stanza,velocemente lo lesse e rispose:”per me è come se non avessimo mai litigato! Anzi ti devo delle scuse!”.
Bart aspettava impaziente la risposta non separandosi dal suo telefono,quando quest’ultimo vibrò aprì velocemente la bustina  che lampeggiava sul display e non potè non sorridere,Sofia l’aveva già perdonato!
Non poteva non essere felice, era talmente preso a leggere  e rileggere quel messaggio che non aveva sentito che Sofia fosse entrata,si accorse della sua presenza quando le mani di lei si posarono sui suoi occhi.
Sofia scoppiò a ridere e Bart prendendo le sue mani le spostò dai suoi occhi e la fece avanzare dinnanzi a lui
«Allora è tutto ok?» Chiede guardandola intensamente negli occhi.
«Certo! Che domande!» Rispose semplicemente Sofia non smettendo di sorridergli e rimanendo dinnanzi a lui occhi negli occhi per qualche istante…
Poco dopo però Sofia decide di tornare nell’ufficio della sua mamma,deve parlare con Chiara assolutamente.
Bart era rimasto solo fissava la porta da cui poco prima era uscita Sofia,era imbambolato,assente,qualcosa dentro di lui era tornato a non dargli tregua,stava prendendo il sopravvento in lui, nella sua testa,nel suo cuore.
Sofia attendeva impaziente il rientro dei suoi,ma spostava lo sguardo anche in direzione del laboratorio dove Bart stava lavorando,avrebbe dato qualsiasi cosa  per leggere i suoi pensieri,per capire se in qualche modo la nuova lei aveva sortito degli effetti…
Aveva passato più di un’ora dinnanzi all’armadio aperto per scegliere l’abbigliamento più adatto,le sembrava di essere tornata indietro nel tempo alla sera della festa dei suoi quindici anni,mentre anche in quell’occasione  impazziva cercando qualcosa  di adatto che agli occhi di Bart la facesse sembrare grande ed adatta ad essere la sua ragazza.
Anche in questa occasione la scelta di cosa indossare era stata un vero dilemma,fino all’ultimo si era cambiata almeno venti volte,tutto ciò per un breve incontro, al R.I.S il lavoro era sempre tanto,Bart non avrebbe certo potuto sedersi accanto a lei a chiacchierare,ma ciò che contava era spiazzarlo…Sarebbe bastato infatti un solo sguardo per vedere se si poteva sperare,ottenere qualche effetto desiderato…
Mentre era seduta sulla sedia dell’ufficio della sua mamma non poteva fare a meno, non riusciva a non pensare a Bart che era rimasto incantato da lei, ma che non l’aveva riconosciuta.
Era un bene o un male? Non lo sapeva nemmeno lei cosa pensarne,era così cambiata ed irriconoscibile? Oppure era un segno positivo? Magari la vedeva più grande e…
Quando Bart per quel giorno finì il suo turno non passò dall’ufficio di Lucia a salutare Sofia, aveva bisogno di capire,di riflettere e vederla non era indicato.
Quella giornata era stata ricca di emozioni, era come se l’avesse vista per la prima volta… L’aveva vista con occhi nuovi Bart la sua piccola Sofia,forse per via di quel nuovo look,in effetti quegli abiti avevano davvero contribuito,le conferivano un’aria da grande,ma non era solo per quello che era innamorato di lei,si era innamorato di lei,lo sapeva bene,amava Sofia per il suo sorriso, per il suo carattere impulsivo,per la sua dolcezza.
Certo il nuovo look, la pettinatura dei capelli in qualche modo contribuiva a distrarre,era facile non vedere più la ragazzina di pochi anni prima ,ma una giovane e bellissima ragazza.
Una cosa era certa,Sofia non era più la piccola mascoutte  che Bart conosceva e che aveva visto crescere e correre per i corridoi del R.I.S a cui avevo insegnato ad andare in bicicletta per i viali del R.I.S,era davvero cresciuta,come sempre piena di vita,guardandola e stando a contatto con le non potevi non essere contagiato dalla sua vitalità,dal suo essere così solare e dal suo splendido sorriso.
Erano le 02.00 del mattino,Bart non riusciva a prendere sonno,cambiava posizione con ritmo costante,nei suoi pensieri…Sofia!
Quando Morfeo vinse inizialmente il sonno  in cui Bart cadde fù molto profondo,ma poco dopo l’inconscio prese il sopravvento,nuovamente riprese ad agitarsi nel sonno,improvvisamente, poi però tutto mutò nuovamente e velocemente si vide proiettato in un appartamento che non era il suo,tutto era diverso…
Avanzava guardandosi attorno  quando si ritrovò in salone e vide molti portafotografie sparsi nella stanza, in ognuno  di essi c’erano foto sue… Sue e di Sofia insieme,si stropicciò gli occhi,incredulo continuava a guardarsi intorno stupito,prese una delle cornici e la guardò meglio,c’era una foto con Sofia,lui era in alta uniforme,lei in abito da sposa,Bart incredulo guardava la foto,spostò lo sguardo e vide che in una cornice digitale né scorrevano altre…
Loro due insieme sempre nel giorno del loro matrimonio,anche mentre si scambiavano teneri baci,improvvisamente si sentì stringere alla gamba,si voltò e vide una bimba,gli occhi erano identici a quelli di Sofia,ma il colore dei capelli era il suo…
«Papà,papà!» Disse la bambina sorridendogli,mentre Bart ancora incredulo la guardava,istintivamente s’inginocchiò verso di lei e le accarezzò una guancia,era così bella la piccola!
Fu destato  da quel momento da una voce familiare che chiamava la piccola, «Nicole! Hai trovato papà?»
Papà... Allora la bimba era sua figlia,non fece in tempo a finire il suo ragionamento,quando comparve la sua Sofia... La guardò incantato,lo sguardo di Bart incrociò per qualche minuto quello di lei,quando improvvisamente cadde sul suo ventre,Sofia era incinta!Sarebbero diventati di nuovo genitori,la sua Sofia gli sorrideva felice.
Sudato ed agitato si svegliò e si mise seduto sul letto,aveva sognato!Ma che cosa significava quel sogno?

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Eccoci tornate tra di voi con il continuo di: "è bastato un solo sguardo", finalmente ce l'abbiamo fatta! Abbiamo pensate di postare una volta a settima in modo da completare i capitoli ancora in fase di scrittura.
Per chi iniziasse ora a leggere la nostra storia ci presentiamo, siamo Claudia e Cristina, questa è la nostra seconda storia ed è un continuo, quindi vi consigliamo di andare a leggere la precedente, non è obbligatorio, ma per capirne meglio la comprensione.
Fateci sapere cosa ne pensate.
A presto, Cla e Kri.


  
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