Immersi nella prateria verde, così rigogliosa e continua da sembrare un mare calmo, due esseri scrutavano un piccolo oggetto luccicante. Quell’erba fina, immota, che non conosce stagioni… quel manto erboso osservava con tanti piccoli occhi da milioni anni le vite di quei due esseri, ora tutti presi da affanni di certo maggiori di quelli della vegetazione, che al massimo stava a guardare il cielo e contando le lune bianche, simili a perle su quel fondo tinto di lilla.

"Si! Ce l’hanno fatta! sono riusciti a liberarli!!!"

"Non credevo che alla fine sarebbero usciti! Sono degli esseri formidabili questi sayan!"

 Kibitoshin e Kaioshin il sommo si alzarono in piedi saltando ed esultando per la gioia: Goku e Vegeta erano riusciti a uscire dal corpo di majin bu portando in salvo i loro compagni assorbiti dal mostro.

"Li hanno recuperati tutti, vero?" chiese il sommo.

"bè vediamo… hanno Gohan, i ragazzini, Piccolo e…" un guizzo trapassò gli occhi di Kibitoshin ma si spense subito in una smorfia malinconica, come l’ultimo carbone incandescente nel focolare. "Si…ci sono tutti" completò la frase.

"Si! Si! Ora è decisamente indebolito!"-disse il più anziano-"… ma cosa gli sta accadendo?! Si sta trasformando ancora!"

 un’ombra più intensa passò ora sul volto della divinità: forse quella di un antico terrore. "ma…ma quello è…è Kid Bu! E’ sua forma originale! Non credevo che lo avrei rivisto in quella maniera…come mi apparse la prima volta che lo incontrai"

 "dimmi…quanto tempo è trascorso da allora?" lo interrogò il vecchio.

" cinque milioni di anni…un quarto della mia vita"

"Eh eh, in confronto a me sei ancora un ragazzino, figliolo! Questo comunque è un pezzo della storia che mi sono perso…è ora che mi aggiorni un po’ sui dettagli" disse accomodandosi su un soffice cuscino erboso.

"non è certo una storia felice…" cominciò Kibitoshin sedendosi a sua volta. Tirò un lungo respiro e dopo aver scrutato il cielo come se portasse scritto il racconto della sua vita, chiuse gli occhi e colse i ricordi come schegge di vetro conficcate qua e là. Schegge con i segni del sangue con cui erano state lambite…un fiume di sangue che le aveva levigate. Ed ecco che schiuse i due occhi neri scavati dai millenni e cominciò a narrare.