La
notte
era calata bruscamente a Bosco Atro, ed era più oscura del solito. Il
fuoco che
i nani si erano impegnati a tenere vivo, riusciva a malapena a
rischiarare le
tenebre intorno a loro.
Fu per
questo che Fili aggiunse altri due enormi ciocchi alle fiamme, cercando
di fare
un po’ più di luce.
Era il
suo turno di guardia, e il giovane nano si trovava immerso nel silenzio
più
completo, se si escludeva ovviamente, il pesante russare di buona parte
della
combriccola nanica che dormiva li vicina.
Fili li
osservò uno ad uno, a partire da suo zio Thorin fino ad arrivare al
volto che
cercava: Kili, il suo amato fratellino, dormiva sereno.
Un
leggero sorriso increspò le labbra del maggiore: erano inseparabili,
dove c’era
un c’era anche l’altro. Si prendevano cura l’uno dell’altro fin da
quando
entrambi i loro genitori erano morti.
Vivere
sotto
la guida di Thorin non era facile, ma loro si facevano forza a vicenda.
Fili si
ritrovò a pensare alle avventure che avevano passato fino a quel
momento e a
tutte le volte che avevano rischiato di morire, e se l’erano cavata per
il
rotto della cuffia. Il momento peggiore erano stato quando il Gigante
di Pietra
sul quale si trovava Kili si era
abbattuto su montagna, disintegrandosi poi in mille pezzi; Fili, per
alcuni
interminabili minuti aveva temuto di aver perso suo fratello, e il suo
cure si
era fermato.
Ma
quando
poi Thorin aveva urlato che stavano bene il giovane nano aveva tirato
un
sospiro di sollievo ed era corso da suo fratello.
Kili si
mosse
nel sonno e borbottò qualcosa, qualcosa che assomigliava molto ad un:
“Fili…”
Nonostante
non fosse molto vicino, il più grande lo sentì e un nuovo e più grande
sorriso
fece capolino sulle sue labbra; quando erano piccoli,ed i loro genitori
erano
appena morti, Kili aveva paura del buio, e ogni notte Fili lo faceva
addormentare, stringendosi a lui. Col tempo alla fine quella era
diventata un’abitudine.
“Fratellino, asciuga le tue lacrime,
non sei solo, ci sono io. Stringimi
forte
io non ti lascerò mai…” Fili aveva inventato quella
specie di ninna nanna, per far addormentare Kili.
“Sonno qui, vicino a te.
Ed ora in poi, cura avrò di noi.”
Fili, trasalì; non si era accorto che Kili
si
era svegliato e lo aveva raggiunto, continuando a cantare la loro
canzone.
Fili
rivolse
un sorriso al fratello, che gli si sedette accanto, appoggiando la
testa sulla
sua spalla.
“Dovresti
cercare di dormire, Kili.” Gli disse, premuroso. Kili sghignazzò.
“E tu
dovresti smetterla di fare il fratello maggiore! Mi era passato il
sonno e ho
deciso di venire a farti compagnia.” Gli rispose di rimando Kili.
Il
biondo
annuì, facendo più spazio vicino al fuoco per il moro. I
due rimasero così per un po’, in silenzio.
Tra di
loro non erano mai servite troppe parole, si capivano anche solo con
uno
sguardo. Ad un certo punto Kili iniziò a ridere sommessamente.
“Che
c’è?”
gli chiese Fili.
“Ti
ricordi quella volta che abbiamo intrecciato la barba di zio Thorin con
fiori
profumati e rametti?” gli rammentò il più
piccolo.
Fili ci
mise pochissimo per ricordare quel particolare scherzo.
“Oh si.
Fu
uno dei nostri scherzi più memorabili. Come memorabile fu poi la
strigliata
dello zio!” ridacchiò.
Kili
annuì:
ricordava bene le sgridate di Thorin. Fra i due calò nuovamente il
silenzio. Kili
accarezzava il suo arco distrattamente, ripensando in quale occasione
gli era
stato regalato.
Era il
suo ottavo compleanno e suo padre gli aveva regalato quell’arco, che lo
accompagnava da allora.
“Fili a
te non mancano mai?” chiese a quel punto al più grande, che si voltò
verso di
lui senza capire.
“Chi?”
gli chiese infatti.
“Mamma
e
papà.” Rispose Kili, abbassando lo sguardo. Fili si stupì per quella
domanda
improvvisa, ma poi sorrise dolcemente e passò un braccio intorno alle
spalle
del fratello.
“Ogni
giorno,
fratellino mio, ogni giorno.” Gli rispose. Kili sospirò.
“Lo
immaginavo. Ti voglio bene fratello!” disse poi.
“Ti
voglio bene anche io, fratello!”
ANGOLO
AUTRICE
Ok,
inizio chiedendo perdono, immensamente perdono! Ma non ho saputo
resistere , mi
sono sempre piaciuti Fili e Kili, e dopo aver visto il film ho deciso
di
scrivere qualcosa su questi due!
Ora, ho
letto Lo Hobbit un po’ di tempo fa quindi non ricordo se da qualche
parte è
specificato chi dei due sia il maggiore o se hanno tutte e due la
stessa età. Quindi
ho inventato questo particolare.
Altro
punto
che non ricordo molto bene è la morte dei genitori dei due. Mi ricordo
che
Thorin li prende in custodia quando muore la madre, che è sua sorella.
Comunque
spero che vi sia piaciuta come ff! vi prego lasciate una recensione!!!
P:S:
chiedo anche perdono per la canzone che a parer mio fa pena, pietà e
misericordia! Mi è venuta di getto!