30 Giorni
By Niamh
(N.b. "Tutti i
personaggi di questa storia sono maggiorenni e non mi appartengono, e gli
eventi non sono accaduti realmente e questa storia non è scritta a scopo di
lucro")
-30
Ed ecco il momento in cui anche io racconto la mia storia.
Mi
chiamo Gerard Way, canto in una rockband,
i My Chemical Romance. Forse
è un nome che vi suona famigliare, forse no, ma alla fine non è che mi importi tanto.
La
storia che vi sto per raccontare parla di
un’attesa. Dell’ attesta
più lunga che io e il mio Frankie abbiamo mai
provato. Perché alla fine è questo che rende speciale
una cosa, attenderla, programmare ogni dettaglio, immaginare come sarà e poi
scoprire che non andrà come pensavi.
Ma cominciamo dall’inizio, quando mancavano ancora trenta
giorni.
Eravamo
in tour in quel periodo. Bhe, che c’è di strano, vi
chiederete voi.
In effetti nulla, era diventato tutto così normale da
irritarmi.
Insomma,
erano circa 5 anni che stavamo insieme e dovevamo nasconderci. Dopo un po’ è stressante, credeteci.
Perché,
lasciando stare tutte le fan assatanate che passano due ore intere di concerto
guardando il culo del mio
ragazzo, quando non eravamo insieme dovevamo agire come se tra di noi non fosse
successo nulla.
I
primi tempi è eccitante, poi comincia a stufarti e
alla fine ne hai semplicemente i coglioni pieni.
Ma torniamo al racconto.
Quel
giorno avevamo appena terminato due concerti di fila a Los Angeles e ci stavamo
preparano a partire con il tourbus diretti
finalmente a casa.
Afferrai
il mio borsone e con un salto scavalcai i gradini e salì sul bus.
Ero
ancora piuttosto atletico dopotutto. In
effetti, se mai incontrerò chi ha detto che dopo i 30 anni si è vecchi gli darò
un pugno in faccia.
Io
non sono vecchio.
Credo.
O almeno lo spero
Sospirai
e mi guardai intorno.
Il
bus era insolitamente vuoto e c’era un strano
silenzio, troppo strano per essere normale.
Infatti non lo era.
In
pochi secondi sentì due braccia che mi afferrano la
vita e Frankie che mi urlava nelle orecchie –Aahhh!!!-
Mi
prese così alla sprovvista che non riuscì a trattenere un urlo a mia volta.
-Ma sei scemo?!- gli gridai in faccia ancora scosso.
Lui
mi guardò con i suoi grandi occhi marroni e mi mise le
braccia intorno al collo. Infame!
-Scusa Gee…- mi disse nelle orecchie prima di
scoppiare a ridermi in faccia, facendomi sentire un’idiota. –Ma mica pensavo che ti saresti messo a strillare!-
-Io
non ho strillato- lo corressi prima di sbuffare e
liberarmi dal suo abbraccio.
Lui
mi guardò con la sua espressione da cucciolo abbandonato.
Cazzo, così non è giusto!
Voi
trovate dura anche solo incazzarsi
con Frank Iero, non è vero?
Bhe, non avete mi provato a rimanere arrabbiati con lui
che vi guarda
in quel modo, vi giuro è impossibile.
-Sei
arrabbiato?- mi chiese mordendosi il labbro inferiore, e in quel momento, vi giuro che non so come feci a resistere saltargli addosso. Forse
grazie quel poco di orgoglio che mi rimaneva.
-No…-
sussurrai prima di baciarlo.
Una, due, tre volte.
-Dio,
mi piacerebbe rimanere così per sempre- sussurrai
sulle sue labbra.
Lui
sorrise prima di trascinarmi per un braccio sul letto continuando a tenere le
labbra premete sul mio collo.
Quello
che avvenne dopo ve lo risparmio, perché alla fine sono
solo fatti miei e di Frank!
Comunque mi risvegliai dopo qualche ora con un leggero
mal di testa.
Mi
guardai intorno.
La
luce fuori dal bus stava cominciando a oscurarsi, le
tendine erano tirate e Brian ci stava fissando scioccato.
Frena.
Cosa? Brian che ci guarda?!
Squittì
coprendo me e Frank con le coperte, visto che eravamo completamente nudi.
Frank sospirò ma non si svegliò.
Io
guardai il nostro manager che stava sulla porta, senza parole.
Una
volta, quando ero piccolo, dalla mia cameretta, ho sentito degli strani rumori
provenire dalla camera dei miei genitori, mi ero alzato e dalla porta mezza
aperta ho visto che.. bhe,
avete capito.
Poi
ero andato a prendere un bicchiere d’acqua per riprendermi e mi ero guardato
allo specchio. Avevo la stessa espressione che in quel momento aveva Brian.
-S-scusate ragazzi…- disse mentre si
copriva gli occhi e camminava via.
Merda. Mi misi i primi jeans e la prima maglietta che trovai e lo
seguì fuori.
Odiavo
lasciare Frank così, dopo aver fatto l’amore, ma
questa volta ero sicuro che avrebbe capito.
Lo
trovai fuori dal bus che si massaggiava la tempia con
le dita.
-Bri…- sussurrai incerto della sua reazione.
Naturalmente
tutti i ragazzi sapevano di noi, ma nessuno ci aveva mai visto così.
Dovevo
ammettere che ero immensamente imbarazzato.
-Dio,
Gee… questa me la sognerò
stanotte!- disse lui ancora sconvolto.
-Scusa…
è che.. non abbiamo pensato di chiudere la porta-
-Già,
l’ho notato- rispose guardandomi negli occhi.
Parlai
per qualche minuto con Brian raccontandogli i piccoli problemi che aveva la nostra relazione.
E
esattamente mentre glieli spiegavo mi venne in mente l’idea più pazza che mi
sia mai passata nel cervello.
Tornai
nel bus. Frank mi fissò mezzo addormentato e io mi
sciolsi.
Tornai
a stendermi e lo baciai sulle labbra.
-Lo
sai che ti amo?- gli chiesi abbracciandolo.
Lui
annuì usando la mia gabbia toracica come cuscino per mettersi più comodo e chiuse
gli occhi.
-Anch’io ti amo, Gee-
disse sottovoce.
Stava
per riaddormentarsi quando io parlai di nuovo. –Bene, allora non vedo quale sia l’impedimento…. Frankie, vuoi
sposarmi?-
To Be Continued…
[NdA: Eccomi qui =)
Questa,
come avete immaginato è il mio ennesimo delirio. Muahaha
ormai sto sveglia le notte per pensare a queste cose. =/
E
poi io non sono contenta se non ho 40.000 fict in
sospeso xDDD
Naturalmente
è l’ennesima fict slash, il
pairing è Frank/Gerard perché sono troppo bellini insieme
*__* e visto che nell’ultima fict è una coppia che ho
un po’ maltrattato, mi rifaccio qui xDD
So
che in America come qui non è legale il matrimonio gay, ma dovrebbe
esserlo! E quindi, visto che, come avrete già capito a
me della realtà non importa un fico
secco in questa fict è legalissimo!
Niente
di tutto ciò è vero, anche se io ci spero sempre xD
Ho
già una trama, i capitoli saranno 13 e.. bhe, insomma, vedrete con il tempo xD
Un
bacio a chi commenterà e/o leggerà.]
Kisses
Niamh